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  1. PELINE STORY - EPISODIO 9: "PELINE A VERONA"

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    Peline Story
    By joe 7 il 25 May 2021
     
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    9 - PELINE A VERONA
    (primo articolo: qui; precedente articolo: qui)

    RIASSUNTO: Siamo verso la fine dell''800: dopo la morte del padre in Bosnia *, Peline Pandavoine e sua madre decidono di raggiungere il nonno di Peline a Maraucourt, in Francia. Viaggiano in un carro coperto, trainato dall'asino Palikare e con loro c'è il cane di Peline, Barone. Non avendo molti soldi, per guadagnare qualcosa durante il viaggio, fanno le fotografe ambulanti. Dopo diverse avventure, raggiungono l'Italia, dove incontrano un ragazzo, Marcel, che vuole raggiungere il circo di suo padre, e li accompagna. Il viaggio continua e ora sono diretti a Milano, da cui partiranno poi verso le Alpi...
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    * allora non esisteva ancora la Jugoslavia, nata nel 1929 dopo la Prima Guerra Mondiale e cessata di esistere nel 2003.


    STORIA

    Arrivati a Verona, Peline e Marcel vanno in un negozio di fotografie per prendere del materiale per il loro lavoro; poi partono verso Milano, dove dovrebbe esserci il circo di Marcel. Inoltre, è una tappa obbligata per raggiungere le Alpi e andare in Francia. Mentre sono sul carro che avanza, Peline dice al ragazzo:
    "A dire il vero, Marcel, io e mia madre siamo più tranquille adesso che c'è un ragazzo con noi."
    "Faccio quello che posso. Se fossi più grande, però, me la caverei meglio."
    "Va bene così, non stiamo mica andando tra i lupi!"
    Ad un certo punto, accanto al loro carro, se ne accosta un altro: si tratta di due fotografi ambulanti. Il capo, con baffi lunghi e cappello a tuba, è Pietro di Salvi e viaggia insieme al suo baffuto e panciuto assistente con la coppola: Rocco. Quest'ultimo chiede a Peline a gli altri con aria sgarbata:
    "Siete fotografi ambulanti?"

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    "Certo, signore" replica Peline, mentre la madre osserva i due, perplessa.
    "Sentite, lo siamo anche noi. Io rappresento il famoso fotografo Pietro di Salvi e non amiamo la concorrenza. E' meglio per voi se ve ne andate da un'altra parte!"
    "Ma..." ribatte Peline seccata, però la madre la interrompe.
    "Non c'è problema, signori, noi non stavamo andando in quel paese."
    "Meglio così."
    E i due si allontanano col carro.
    Peline e Marcel protestano:
    "Ma, mamma, quelli sono dei prepotenti! Come si permettono?"
    "Peline ha ragione, signora, noi stavamo andando proprio lì!"
    "Lo so, ragazzi, ma è meglio evitare litigi e discussioni, se possibile. Troveremo un altro paese, senza avere conflitti con qualcuno."
    I due sono contrariati, ma accettano la decisione e il carro di Peline attraversa il paese senza fermarsi. Tuttavia, in quel paese Pietro e Rocco non riescono a fare neanche una foto. Intanto, il carro di Peline continua il suo corso con calma, trascinato sempre dall'asino Palikare, di cui Peline tiene in mano le briglie. Ad un certo punto, Marcel esclama:
    "Palikare va sempre piano."
    "Sì, non ha fretta. E' un asino molto robusto"
    "Però, Peline, potrebbe andare un pò più in fretta, se tu gli dessi qualche frustata. Ma vedo che non lo fai mai."
    "Io frustare Palikare? Non avrei mai il coraggio di farlo. Gli sono molto affezionata."
    "Capisco."
    La madre osserva:
    "Stiamo salendo un pò, la strada è pendente: Palikare potrebbe fare fatica. E' meglio se voi due scendete, per alleggerire il carro, e lo seguite a piedi. Io tengo le briglie."
    "Va bene, mamma."
    I due scendono e Peline vede la cuccia di Barone collocata sotto il piano del carro, e il cane che dorme all'interno. Peline protesta:
    "Scendi di lì, Barone, che Palikare deve camminare leggero!"
    Ma il cane fa finta di non sentirla e continua a dormire. Marcel è seccato:
    "Va bene l'asino, ma almeno al cane bisognerebbe insegnargli qualcosa!"
    "Calmati, Marcel."
    "E' solo un pelandr..."
    Marcel si interrompe perchè vede che Barone sta camminando seguendo il carro. Peline ridacchia e Marcel si sente preso in giro.

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    Arrivano in un altro paese e pernottano in una locanda. Laggiù, però, arrivano anche i fotografi concorrenti, visto che devono andare tutti a Milano. Incontratisi di nuovo, Rocco consiglia loro di non fare fotografie nemmeno a Milano: ma la madre di Peline, stavolta, non è più disposta a tollerare la loro prepotenza.
    "State esagerando, signori. Domani faremo le fotografie, è un nostro diritto. Ogni persona andrà poi da chi vuole."
    "Peggio per voi. Nessuno vi vorrà!"

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    I due se ne vanno a mangiare a un altro tavolo, poi vanno tutti a dormire. Il giorno dopo, arrivano tutti a Milano. Peline è molto abile nel richiamare i clienti:
    "Venite a farvi fare una foto, signori. Questa è una foto che hanno fatto a me: come vedete, è perfetta. E' un'occasione unica per avere una bella foto di voi e dei vostri cari, che rimarrà con voi per sempre: non fatevela scappare!"
    Inoltre, Marcel riesce a far fare qualche acrobazia a Barone, che così incuriosisce la folla. E la madre di Peline, vestita nel suo stile orientale col sari (infatti è di origine indiana) sorprende la gente, che accorre interessata. Il gruppo di fotografi rivali, invece, non riesce a fare nemmeno una foto. Scornati, Pietro e Rocco se ne vanno: ma promettono vendetta.

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    COMMENTI

    La scritta del carro dei fotografi ambulanti rivali cambia continuamente da PFOTOGRAFIA a POTOGRAFIA a FOTOGRAFIA. Problemi di traslitterazione dal giapponese all'italiano...

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    Bozza preparatoria di Shuichi Seki sui due rivali di Peline.



    COLLOCAZIONE TEMPORALE

    Mentre Peline e Marcel camminano, vedono un poster del circo di Marcel, l'Etoile (il termine francese per "stella"): gli spettacoli erano in programma dal 10 al 15 Maggio 1878. Peline dice che, se fossero arrivati a Verona 9 giorni fa, li avrebbero incontrati. Da qui si capisce che siamo attorno al 24-25 Maggio 1878. Siamo in pieno Risorgimento: sono i tempi di Don Bosco e sono passati 8 anni dalla breccia di Porta Pia. L'avvenimento di Lourdes è accaduto vent'anni prima. Il re Vittorio Emanuele II è già morto a Gennaio e ora il re d'Italia è Umberto I. In Francia da otto anni c'è la Terza Repubblica, caratterizzata da governi instabili, molti scandali (come il famoso affare Dreyfus), un forte nazionalismo e una corrente anticlericale molto accesa anche a livello culturale. Durerà fino alla seconda Guerra Mondiale, nel 1940, l'anno in cui la Francia subì l'invasione nazista. Il libro di Malot, "In famiglia", che è la storia di Peline, è stato scritto nel 1893, quindi quasi in contemporanea con gli avvenimenti descritti, con una differenza temporale di circa vent'anni.

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    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK A PELINE STORY

    Edited by joe 7 - 1/12/2021, 20:30
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