ESTRATTI PRESI DAGLI ARTICOLI DI NOLITTA SU TUTTO ZAGOR
(Qui il primo post; qui il precedente post)

Può sembrarvi strano, ma nel 2020 io e Ivan abbiamo commentato TUTTE le storie di Zagor di Nolitta e del periodo nolittiano. Visto che non sono molto interessato al periodo del dopo-Nolitta, ho voluto quindi approfondire l'argomento usando come spunto le risposte che Nolitta dava ai lettori di Tutto Zagor. Da qui sono venuti fuori diversi argomenti interessanti di approfondimento, che presenterò in diversi post. Qui ne potete trovare alcuni. Buona lettura!

"GUITAR" JIM

LETTORE: "Caro Sergio, sono stata felice di incontrare tuttora il bel Guitar Jim sulle pagine di Tutto Zagor (nel n. 34, "Gli sciacalli della foresta"). Ma è davvero così cattivo?" Una lettrice di Milano.

NOLITTA: La tua domanda mi conferma che ho colpito nel segno. Infatti, ho volutamente dato a Guitar Jim (con l'aiuto di Gallieno Ferri, s'intende) un aspetto simpatico e affascinante, da bravo ragazzo. Il lettore (in questo caso la lettrice, che è ancor meglio) non riesce a credere fino in fondo che Jim sia un villain, un personaggio negativo. E' questa ambiguità di fondo, credo, a rendere il personaggio più complesso di un normale "cattivo" e più interessante per i lettori. A ogni "ritorno" si cerca di leggere nelle sue azioni qualche gesto positivo che confermi la prima impressione, così apparentemente contraddetta dai fatti. E ti posso anticipare, cara lettrice, che anch'io, come i lettori, trovo Guitar Jim simpatico, e che l'ho trattato, caso raro in un fumetto e forse unico in Zagor, come un personaggio che si evolve e perde poco alla volta i suoi connotati negativi. Ma non del tutto: conserverà sempre l'ambiguità da briccone che è una delle ragioni del suo fascino e della sua simpatia. L'altra ragione è la chitarra. Già forse mi sbaglio, ma credo che i lettori avrebbero accettato, senza batter ciglio, che un bel ragazzo biondo dall'aria simpatica fosse un "cattivo" davvero cattivo. Il particolare, invece, che tradisce la bonomia di fondo di Guitar Jim, è la chitarra. Come si fa a credere che un chitarrista sia un criminale? Negli anni Sessanta, quando scrissi le prime storie che lo vedevano protagonista, gli eroi dei giovani, da Bob Dylan a Jimi Hendrix, avevano tutti in pugno una chitarra. Chitarrista era stato, negli anni Trenta, il grande vagabondo d'America, Woody Guthrie. E, in quegli stessi anni, suonavano la chitarra gli eroi dei western di serie B, come Gene Autry e Roy Rogers ne L'allegro ranchero. Eroi positivi, naturalmente, come positivo sarà Johnny Guitar, nel film omonimo di Nocholas Ray, un capolavoro del western, stavolta di serie A. Tutta gente che dalla chitarra soleva trarre armoniose melodie, non certo una micidiale sei colpi come il nostro Guitar Jim!

Il manifesto dell'"Allegro Ranchero", "The gay Ranchero" in originale (a quei tempi, "gay" significava "felice", "allegro" e basta) e quello di "Johnny Guitar"

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Il personaggio del pistolero con la chitarra è stato ripreso in altri fumetti, anche disneyani, come "Il bel cavaliere e la regina del lago perduto" (Topolino 1782 del 1990), in cui il protagonista, Johnny (un richiamo a Johnny Guitar), era senza pistola, ma aveva una chitarra con un sottofondo di acciaio che lo rendeva impermeabile alle pallottole. Dietro la chitarra c'è sempre l'inganno.

Ma l'idea è stata sviluppata anche in Giappone: nell'Immortale di Hiroaki Samura, una dei protagonisti, Makie Otonatachibana, in apparenza è una suonatrice ambulante e porta con sè uno strumento musicale abbastanza simile a una chitarra. Solo che dentro di essa ci sono delle armi da taglio veramente tremende, che lei, ovviamente, sa usare molto bene. Un'altra caratteristica di questi pericolosi suonatori è la loro ambiguità: Makie non si capisce bene fino in fondo da che parte stia. E Johnny, all'inizio, non si sa bene che tipo sia. Quindi, Guitar Jim ha fatto scuola.

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Edited by joe 7 - 5/5/2022, 23:16