ESTRATTI PRESI DAGLI ARTICOLI DI NOLITTA SU TUTTO ZAGOR(Qui il primo post; qui il precedente post)Può sembrarvi strano, ma nel 2020 io e Ivan abbiamo commentato
TUTTE le storie di Zagor di Nolitta e del periodo nolittiano. Visto che non sono molto interessato al periodo del dopo-Nolitta, ho voluto quindi approfondire l'argomento usando come spunto le risposte che Nolitta dava ai lettori di Tutto Zagor. Da qui sono venuti fuori diversi argomenti interessanti di approfondimento, che presenterò in diversi post. Qui ne potete trovare alcuni. Buona lettura!
QUESTI FANTASMILETTORE: Caro Sergio, "La Casa del terrore" è straordinaria ancora oggi che l'ho riletta nelle ristampe. Come ti è venuta in mente l'idea?"SERGIO BONELLI: A giudicare dalle vostre lettere, l'albo del mese scorso, "La casa del terrore"
(parla della ristampa di Tuttozagor) ha riscosso un notevole successo. Non si tratta di una sorpresa, ma di una conferma, poichè, all'epoca del referendum di qualche anno fa, l'avventura semiseria ambientata nella casa degli Stanford fu tra quelle più votate. I fantasmi, insomma, restano popolari, e al sottoscritto ciò fa un enorme piacere, dato che da sempre si considera un loro fan. E, credetemi, non è facile trovare le tracce impalpabili di queste elusive creature: sullo spettrale bianco e nero di un vecchio film, come
La casa sulla scogliera o
Gli invasati (che parlano di case infestate); tra le pagine polverose dei volumi di racconti di Montague Rhodes James e Algernon Blackwood; nei fumetti classici, come
Topolino nella casa dei fantasmi;
e addirittura nella raccolta di vignette umoristiche di Charles Addams, l'inventore della
Famiglia Addams che ispirò l'omonima serie televisiva. E' proprio ai simpatici ed eccentrici Addams, sempre in contatto con l'aldilà, che dedico l'illustrazione qui sotto.
Dall'immagine noterete senz'altro come io e Ferri ci siamo ispirati, per realizzare la Priscilla della Casa del terrore, proprio alla bella e sinistra Morticia dai capelli corvini, che in TV aveva le fattezze di Carolyn Jones. Non me ne voglia Charles Addams per il prestito (tra l'altro, il cartoonist è purtroppo passato di recente a miglior vita e, dati i suoi precedenti, ora è certamente un fantasma): si tratta di un omaggio alla sua particolare ricetta di comico e di macabro. Una ricetta vincente, come dimostra lo stesso successo della Casa del terrore, in cui gli espedienti spettrali (apparizioni, cigolii alle porte, strumenti che suonano da soli) si alternano con le scenette comiche di Cico e Bat Batterton. Il passaggio dal terrore alla risata è appena un soffio, come rivelano le grandi commedie del terrore, da
The Cat and the Canary1 a
Ghostbusters. I maestri del genere possono farci ridere e urlare di terrore nello stesso momento!
Tornando ai fantasmi, il cinema li ha spesso trattati con simpatia, forse perchè tutto il cinema è fatto di "ombre"
(infatti, scene come la ricostruzione con gli effetti speciali di attori già morti, come la Carrie Fisher di Guerre Stellari, somigliano molto ad apparizioni di fantasmi. E gli stessi attori morti, che si vedono vivi nei film, danno la stessa sensazione, se ci si pensa bene - Nota di Joe7). Abbondano le commedie con spettri benevoli, come
Il fantasma galante (un castello viene trasferito dalla Scozia in America per opera di un riccone: ma è stato trasferito anche il fantasma che ci vive dentro),
Il ritratto di Jennie (un pittore fa il ritratto a una donna che poi scopre che era morta),
Il fantasma e la signora Muir (un amore tra una donna e un fantasma). Però ci sono anche quelli che fanno paura. I miei preferiti sono i fantasmi di
Suspense2, con Deborah Kerr. Da sempre, la donna fantasma che in quel film emerge dal lago riesce a turbare i miei sonni. Brr!
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1 "The cat and the canary" è un film del 1927 (in italiano è stato chiamato "Il castello degli spettri"), tratto da una commedia teatrale. Parla di una eredità di un uomo ricco che è contesa dagli eredi: secondo il testamento, devono stare una notte nella villa del morto - vent'anni dopo la sua morte - e l'erede designato dovrà dimostrare di non essere pazzo. Da qui apparizioni e situazioni strane. Una famosa storia in due parti di Dylan Dog (numeri 16 e 17) è stata presa da questo film. Si potrebbe dire lo stesso anche di
"Paperinik e il castello delle tre torri" di Martina e De Vita, in cui un castello maledetto sarà dato in eredità a chi ci avrà passato lì tutta la notte.
2 "Suspense" parla di una governante che pensa che i bambini di cui si deve occupare siano infestati da presenze.
(Continua qui)QUI TUTTI I LINK SU ZAGOREdited by joe 7 - 5/5/2022, 23:16
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