ESTRATTI PRESI DAGLI ARTICOLI DI NOLITTA SU TUTTO ZAGOR
(Qui il primo post; qui il precedente post)

Può sembrarvi strano, ma nel 2020 io e Ivan abbiamo commentato TUTTE le storie di Zagor di Nolitta e del periodo nolittiano. Visto che non sono molto interessato al periodo del dopo-Nolitta, ho voluto quindi approfondire l'argomento usando come spunto le risposte che Nolitta dava ai lettori di Tutto Zagor. Da qui sono venuti fuori diversi argomenti interessanti di approfondimento, che presenterò in diversi post. Qui ne potete trovare alcuni. Buona lettura!

ZAGOR IN CITTA'

LETTORE: Caro Sergio, leggendo Tex, mi sono abituato a vedere ogni tanto il ranger e i suoi pards che vanno in trasferta in grandi città come San Francisco, New Orleans o addirittura Washington. Città dove si trovano altrettanto a loro agio che nei deserti e nelle praterie. Invece mi ha sorpreso vedere Zagor, uomo dei boschi, che vive un'avventura a Chicago.

NOLITTA: Tra i "cugini" di carta del nostro Zagor, quei mitici eroi a fumetti degli anni Trenta che indirizzarono la mia immaginazione sui sentieri magici dell'avventura, ci sono l'Uomo Mascherato, Brick Bradford, Jim della giungla, Cino e Franco...e naturalmente Tarzan, il re della foresta. Lo spunto per quella storia ha proprio origine in un'avventura di Tarzan. Non un fumetto, ma un vecchio film degli anni Quaranta con lo straordinario Johnny Weissmuller: "Tarzan a New York". E' indelebile nella mia memoria la scena in cui Tarzan-Weissmuller si tuffa vertiginosamente dal Ponte di Brooklyn. Più sfumato (per cui non saprei dirvi quanto appartiene a quel film e quanto invece sia farina del mio sacco) il ricordo di un'altra scena, che mi ispirò la gag degli abiti cittadini che si strappano non appena Zagor gonfia il petto.

Il tema dell'uomo selvaggio che si muove in mezzo all'ambiente per lui ignoto e in parte incomprensibile della città ("giungla di pietra" diceva Tarzan; "foresta con case al posto delle piante" la definisce il nostro Cico) compare anche nelle storie dell'Uomo Mascherato. Lo vedete qui sotto, fuori dalla sua foresta, la calzamaglia nascosta da cappello di feltro, soprabito e occhiali neri, mentre compra tranquillamente il giornale. Già, l'Uomo Mascherato, a differenza di Tarzan e Zagor, sa apprezzare le comodità e i vantaggi della vita moderna.

Tornando alla mia storia zagoriana, mi divertì soprattutto il finale, in cui Zagor, su suggerimento del ragazzino, porta gli avversari in un terreno a lui più congeniale. E il parco della ben ordinata città si trasforma allora in una selvaggia foresta!

Una delle gag più memorabili di quella storia.

(Continua qui)

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Edited by joe 7 - 5/5/2022, 23:15