Il blog di Joe7

  1. CANTIAMO INSIEME 11: "E' BELLO ROTOLARSI PER TERRA"

    11 – E' BELLO ROTOLARSI PER TERRA
    Giocare nel fango è fantastico (originale giapponese)
    (Primo articolo qui; precedente episodio qui)

    RIASSUNTO: Siamo a Salisburgo, in Austria, alla prima metà del '900. Maria Kutschera è una donna vivace che vuole farsi suora, ma al convento non la trovano adatta per quel tipo di vita. Tuttavia, la mettono alla prova mandandola come insegnante di Maria Von Trapp, la giovanissima figlia malata del Barone Von Trapp, eroe di guerra. Tuttavia, Maria e gli altri figli del Barone (soprattutto la figlia maggiore Hedwig) la accolgono con freddezza. Come se non bastasse, la tutrice dei bambini, la baronessa Matilda, non la vede di buon occhio. Inoltre, Matilda vorrebbe che il barone sposasse Yvonne, la cugina della moglie defunta. Però la Kutschera prende sempre maggior confidenza coi bambini, sia con Maria, che con sua sorella Joanna. Un giorno, Yvonne incontra il Barone per il fidanzamento, ma la resistenza dei figli del Barone è molto forte. Maria Kutschera cerca di mediare, ma senza ottenere molto. Una volta che Yvonne torna a casa sua, la Kutschera scopre il vecchio violino della defunta moglie del Barone: lo fa mettere a posto e lo affida a Maria, la ragazzina, nonostante le resistenze del Barone e di Matilda.

    La Kutschera passeggia di buon mattino nel giardino dei Von Trapp, prima di colazione, ed è sorpresa di quanto sia grande. Vede persino le montagne sullo sfondo e prova a lanciare un grido per fare l'eco, e si accorge che il suono ritorna. Quindi l'eco c'è, e questo dà un'idea dell'ampiezza del giardino.
    "C'è una gran quantità di spazio per giocare qui. Come mai i bambini non giocano mai fuori?" si chiede.
    Ritornando alla villa, saluta dal basso Maria, che esce dal balcone con ancora la camicia da notte e il violino in mano.
    "Ehi, prima di usare il violino, sarà meglio che tu ti cambi e faccia colazione!"
    "Ah, è vero, maestra!" risponde lei rientrando.

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    Alla fine della colazione, mentre tutti sono a tavola (tranne Matilda, la tutrice), la Kutschera azzarda:
    "Signor Barone, vorrei chiedervi un favore."
    Von Trapp abbassa la tazza, sorpreso.
    "Di che si tratta, Frau Maria?"
    "Ecco...si potrebbero prendere dei vestiti adatti a giocare per i bambini, che ne pensa?"
    I figli del Barone la osservano, sorpresi. Questa non se l'aspettavano proprio.
    "Vestiti...per giocare?" chiede il Barone, incredulo.
    "Sì" risponde lei "Vestiti con cui si può giocare fuori, senza preoccuparsi di sporcarsi. Che ne pensa?"
    "Ma ci sono davvero dei vestiti così?" chiede sottovoce Joanna, una dei figli del barone, a un fratello.
    "I vestiti che hanno i bambini" insiste la Kutschera "sono adatti per tutte le occasioni, ma non sono certo per giocare fuori. Questa casa ha un parco meraviglioso. Adesso siamo in estate, le giornate sono calde. Sarebbe una bella cosa per la loro salute se potessero andare fuori a muoversi, fare dello sport, prima che arrivi l'autunno. Soprattutto i ragazzi. Non pensate che sarebbe bello farlo?"
    "Hmm." Il Barone non sa cosa dire.
    "E' anche necessario per Joanna e Maria, che non possono andare a scuola. Potrebbero fare un pò di esercizio fisico mentre sono a casa."
    IL Barone appare contrariato.
    "Volete far fare dello sport a Maria? Lo sapete che è malata."
    "Ovviamente, non le farei fare niente di impegnativo" si corregge la Kutschera "ma lei ha bisogno di rinforzare, a poco a poco, il suo fisico."
    Ad un certo punto arriva una cameriera con le due bambine più piccole e osserva sorpresa:
    "Oh, ma non avete ancora finito? Farete tardi a scuola!"
    Il Barone si alza da tavola e dice ai figli:
    "Tutti voi, andate a scuola, subito!"
    "Sì" e si allontanano. Il Barone se ne va, senza rispondere alla Kutschera, che riesce solo a dire: "Uhm...Barone Von Trapp..." ma non ottiene risposta.

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    Ritiratasi nelle stanze di Maria, la Kutschera segue la ragazza mentre suona il violino; intanto, Joanna, seduta sul tavolo accanto a loro, disegna.
    "Do, re, mi, fa, sol, la, si, do...perfetto, Maria, sei migliorata. Ora prova a far suonare queste note tutte insieme."
    Ma la ragazza si interrompe e resta silenziosa per un momento. Poi si rivolge alla Kutschera:
    "Maestra Maria?"
    "Sì?"
    "Perchè papà non ci fa giocare fuori?"
    "Perchè i nostri vestiti si sporcano, giusto?" suggerisce Joanna.
    "Bè, ecco..." dice la Kutschera, imbarazzata.
    "Anche se io non posso uscire a giocare, tutti gli altri, almeno, dovrebbero farlo."
    "Ho provato a dirlo a tuo padre, Maria. Ma ho perso l'occasione di spiegarglielo bene, temo" Maria si volta verso la finestra ed esclama:
    "Tutti non lo fanno perchè io non lo posso fare, visto che sono malata. Diventa quasi colpa mia. Non mi piace questa cosa..."

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    La Kutschera si rivolge a Matilda, la tutrice, che si è appena svegliata e sta ricevendo la colazione a letto dalla sua cameriera personale.
    "Se il Barone dice che non si può, allora non si può." afferma lei categorica.
    "Ma...se lei lo vedesse come un aiuto per la salute fisica dei ragazzi?"
    "Frau Kutschera! Perchè si interessa degli affari degli altri ragazzi? Non dovrebbe preoccuparsi soltanto degli studi delle signorine Maria e Joanna? Non pensa di essere un pò troppo impicciona?"
    "Ma...sono tutti fratelli e sorelle..."
    Ad un certo punto, sentono il violino di Maria. "Non potrebbe fare tutto quel chiasso almeno al pomeriggio?" sbotta Matilda "Ultimamente quel suono mi sveglia ogni mattina. Mio Dio, è quasi insopportabile!" Mentre sta per sorseggiare il tè, all'improvviso le va di traverso perchè Maria fa delle note stonate in continuazione.
    "Er...mi spiace molto" dice la Kutschera, che deve fare uno sforzo per non ridere. "Maria è molto affezionata a quel violino..."
    "E' abbastanza oltraggioso che sia stata lei a iniziare tutto questo! Lei!"
    Viene mandata fuori subito.
    "Mi sa che oggi Frau Matilda non è di buon umore..." commenta la Kutschera.

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    Il Barone, in sala, osserva il fucile, poi lo pulisce accuratamente (è scarico, non preoccupatevi, mica è fesso). Nel farlo, spiega alla Kutschera, che è venuta da lui:
    "Non potevo parlarle chiaramente, con Maria a tavola. In linea di massima, riguardo a quello che lei ha detto, sono d'accordo. Però..."
    "Però?"
    "Sì, i bambini dovrebbero fare un pò di attività fisica all'aperto, anche per me è una cosa giusta da fare. Ma Maria, essendo malata, sarebbe costretta a stare ferma e a vedere gli altri correre al suo posto. Essendo una persona gentile, dirà che per lei non è un problema: ma di fatto lo sarebbe. " Sentono suonare il violino di Maria. "Sente? Grazie a lei, Maria ha trovato una sua attività che la tranquillizza. Per questo credo che non si debba sforzare."
    "Capisco..."
    "Werner e gli altri fanno ginnastica a scuola. Non è una cosa fondamentale da fare proprio qui, insomma. Almeno credo."
    La Kutschera sale le scale, poco convinta. "Va bene pensare a Maria, non dico che sia un male. Però dovrebbe pensare anche agli altri..." All'improvviso, le compare davanti Maria e lei sobbalza. "AH! Mi hai spaventata! Che ti prende, vuoi fare la dispettosa?"
    "Eh eh! Maestra, vorrei dirle una cosa..."
    "Cosa?"

    TAP


    Intanto, il Barone mette un pacchetto nella sua macchina: deve andare a Vienna per salutare Yvonne e darle un regalo. Franz, il giardiniere, ha appena finito di lavare i vetri dell'automobile.
    "Come va il motore, Franz?"
    "Ottimamente, signor Barone. Arriverà a Vienna che neanche se ne accorgerà!"
    In quel momento, arrivano la Kutschera e Maria.
    "Mi scusi, signor Barone, se le parlo prima che parta: vorrei dirle una cosa..."
    Von Trapp, un pò seccato, risponde: "Cosa c'è stavolta, Frau Kutschera?"
    "Abbiamo avuto un'idea fantastica. Vero, Maria?"
    "Sì! Vedi, papà, domenica prossima vorremmo fare una gara di atletica sul prato."
    "Eh? Ma come le è venuta in mente un'idea simile, Frau Kutschera?"
    "No, papà, è stata un'idea mia!"
    "Un'idea tua?" Il Barone è confuso.
    La ragazza sorride: "Visto che non posso correre, ho pensato che tutti potrebbero prendere parte alle gare che ho programmato io. Faremo delle medaglie e daremo un premio a chi vince. Io farò l'organizzatrice e la presidente."
    "Presidente...?" Il Barone capisce che è stato incastrato: infatti non sa cosa obiettare. Più tardi, mentre è in viaggio, prima di imboccare la strada per Vienna si ferma in paese, dove osserva un negozio di articoli sportivi. Poi prende una decisione e fa una telefonata: "E' la clinica del dottor Vortman? Sono il Barone Von Trapp. Vorrei parlare al professore..."

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    Al ritorno da viaggio, i bambini sono tutti davanti ad un mucchio di pacchi sul tavolo, e i figli si chiedono cosa siano.
    "Su, apriteli" dice il Barone.
    "Sono personalmente contraria a queste cose atletiche" bofonchia Matilda.
    Tutti aprono i pacchi: ci sono delle scarpe da ginnastica e dei vestiti da sport.
    "Wow, fantastico!"
    "Volevo sempre avere un paio di queste!"
    "Grazie, papà!" Hedwig dà un bacio al padre. Però avanzano un paio di scarpe.
    "E quelle scarpe di chi sono?" chiede Maria.
    "Indovina"
    "Sono per la nostra maestra, giusto?"
    "Come?" dice la Kutschera imbarazzata.
    "Spero che le stiano bene" dice il Barone.
    "Er...anch'io, grazie!"
    "Frau Matilda" dice il Barone alla tutrice "questa è una cosa che i bambini desideravano da tempo, quindi lasciamoli fare."
    "Se accadrà qualcosa, non dica che non l'avevo avvertita!"
    "Il dottor Vortman ha detto che non ci sono problemi se Maria fa un pò di attività: questo le irrobustirà il cuore. Non è così, Maria?"
    "Certo, papà!"
    "Grazie, Barone Von Trapp" dice la Kutschera.

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    Arriva la Domenica, e mettono su le insegne, i traguardi, eccetera. Anche Maria partecipa ai lavori e le cameriere sono sorprese, nel vederla attiva. La ragazza fischia: i giochi iniziano. Gli spettatori si siedono e fanno il tifo.
    "Fate tutti de vostro meglio!"
    Maria inizia a spiegare: "Bisogna prendere il cioccolatino che è nella farina senza usare le mani, poi farete gli altri passaggi come abbiamo stabilito"
    "Maestra, questi vestiti sono quelli di cui non bisogna preoccuparsi se si sporcano?" chiede Joanna.
    "Non pensare ai tuoi vestiti, pensa a correre!" risponde la Kutschera.
    "OK!"
    Il Barone alza la pistola per lo sparo d'inizio. "Pronti?" Dopo lo sparo, tutti partono e superano gli ostacoli, raggiungendo i recipienti di farina dove mettono dentro la testa per prendere il cioccolatino.
    "Oh, i figli del Barone, che fanno queste cose!" si lamenta Matilda.
    I bimbi trovano il cioccolato, anche se hanno la faccia sporca di farina. C'è chi usa le mani e viene squalificato. Inizia la corsa, Hedwig e Rupert sono in testa. Alla fine, vince Hedwig e Maria le dà la medaglia d'oro.

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    Poi bisogna prendere dei biglietti appesi a una cordicella da bucato e fare una cosa di coppia: Clarine, la cameriera di Matilda, deve scegliere una compagna e chiede a Mimì, la cameriera di casa, che però non vuole. Intanto, Matilda aspetta ansiosamente che qualcuno la chiami e alla fine si fa avanti la Kutschera. La tutrice si alza e afferra la Kutschera in un lampo, correndo e trascinandola con sè: devono superare Maria e il Barone, che si stanno avvicinando al traguardo. Il Barone solleva Maria e la prende in braccio, correndo da solo e tenendola stretta. Nonostante gli sforzi di Matilda, che trascina con sè la Kutschera, vince il Barone, nonostante il suo carico.

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    Successivamente fanno un rinfresco all'aperto, seduti ai tavoli, e il Barone chiede alla figlia "Come ti senti, Maria?"
    "Benissimo!"
    "Possiamo giocare ancora sul prato?" chiede Hedwig.
    "Va bene, ma non andate troppo lontano. La ringrazio per l'idea, Frau Kutschera" dice il Barone.
    "Er, non è stato nulla di che" risponde lei imbarazzata "Vado a fare quattro passi, è ancora una bella giornata"
    "Va bene se la accompagno, papà?" chiede Maria.
    "Certo, vai!" Le due donne si allontanano.
    "Ne è passato dei tempo, Capitano, da quando abbiamo riso così l'ultima volta" dice Franz, il giardiniere: è l'unico che chiama "Capitano" il Barone, essendo stato un suo sottoposto quando Von Trapp era ufficiale di Marina.
    "E' vero" risponde l'altro, e sollevano i bicchieri per fare un brindisi.

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    COMMENTO

    I giochi proposti somigliano molto a quelli delle gare scolastiche che si vedono nei manga.

    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SU "CANTIAMO INSIEME-TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE"

    Edited by joe 7 - 9/12/2021, 14:39
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