Il blog di Joe7

  1. CANTIAMO INSIEME 12: "IL DOLCE AL CIOCCOLATO"

    12 – IL DOLCE AL CIOCCOLATO
    Torta al cioccolato Maria style (originale giapponese)
    (Il primo articolo si trova qui; la precedente puntata si trova qui)

    RIASSUNTO: Siamo a Salisburgo, in Austria, alla prima metà del '900. Maria Kutschera è una ragazza vivace che vuole farsi suora, ma al convento non la trovano adatta per quel tipo di vita. Tuttavia, la mettono alla prova mandandola come insegnante di Maria Von Trapp, la giovanissima figlia malata del Barone Von Trapp, eroe di guerra. Tuttavia, Maria Von Trapp e gli altri figli del Barone (soprattutto la figlia maggiore Hedwig) la accolgono con freddezza. Come se non bastasse, la tutrice dei bambini, la baronessa Matilda, non la vede di buon occhio. Inoltre, Matilda vorrebbe che il barone sposasse Yvonne, la cugina della moglie defunta. Però la Kutschera prende sempre maggior confidenza sia con Maria che con sua sorella Joanna. Un giorno, Yvonne incontra il Barone, e la resistenza dei figli, soprattutto di Hedwig, è molto forte. Maria Kutschera cerca di mediare, ma senza ottenere molto. Una volta che Yvonne è tornata a casa sua, Maria scopre il vecchio violino della defunta madre di Maria Von Trapp: lo fa mettere a posto e lo affida alla ragazzina, nonostante le resistenze dei tutori. Non solo: organizza persino delle gare all'aperto.

    STORIA

    Siamo all'ora di colazione: il Barone Von Trapp è in viaggio e tornerà solo dopo qualche giorno. Sono tutti a tavola, anche Matilda, la tutrice dei bambini, e, prima di fare colazione, dice alla Kutschera:
    "Bene, prima di cominciare vuole dire una preghiera?"
    A quei tempi era d'uso dire le preghiere prima dei pasti, per ringraziare Dio per il cibo e poi iniziare la giornata.
    "Sì" risponde la Kutschera "Signore, Ti ringraziamo per questo cibo: proteggi il Barone Von Trapp e la sua famiglia e benedici questa giornata..."

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    All'improvviso arriva Hans, il maggiordomo, con un vassoio in mano che contiene un telegramma.
    "Perdoni il disturbo, Frau Matilda, ma è appena arrivato questo telegramma per lei."
    "Potevi darmelo dopo la colazione!"
    "Sì, signora, ma c'era scritto "urgente", così ho pensato di dovervelo portare subito."
    Matilda guarda il telegramma preoccupata.
    "Urgente? Cosa sarà successo?" Lo apre e, mentre lo legge, sbianca in volto "Mia sorella Agnes si è ammalata, adesso è all'ospedale a Vienna! Vuole vedermi!"
    "Come? Deve andare a trovarla, allora!" esclama Maria.
    "Ma non c'è il barone" obietta Matilda "Non posso lasciarvi da soli."

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    "Il padrone tornerà la settimana prossima, quindi tra due o tre giorni" suggerisce il maggiordomo "Io e Frau Maria possiamo badare alla villa in sua assenza."
    Matilda appare offesa: "Starete mica dicendo che ve la cavate meglio senza di me?"
    "Ma no!" replicano tutti.
    "Basta così, mangiamo. Per ora non vado, poi deciderò. Devo badare alla villa ora che il Barone non c'è!"
    Però, poco dopo, quando si è ritirata nelle sue stanze, telefona a Vienna:
    "Come? E' peggiorata? Sì, sì, capisco..."
    Riattacca il telefono e osserva il muro preoccupata: deve andare, ma non sa come sistemare le cose. Ad un certo punto sente bussare: si asciuga gli occhi e risponde: "Avanti."
    Entra la Kutschera, che entra subito sull'argomento: "Frau Matilda, deve andare! Si tratta di sua sorella!"
    "Ecco, io...affidare tutto a lei e ad Hans..."
    "Ho fatto cose così gravi?"
    "Bè, no, non proprio..."
    "Allora vada, ascolti il mio consiglio!"
    "Visto che lei insiste così tanto, va bene, andrò."
    "Ottimo!"
    Prima di partire, Matilda saluta la servitù. Ma si accorgono che Clarine, la cameriera personale di Frau Matilda, è ancora con loro.
    "Ehm..." osserva Mimì, la cameriera della villa "Clarine non la accompagna a Vienna?"
    "Clarine baderà alla villa insieme ad Hans" risponde Matilda.
    OH, NO! pensano tutti.

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    Poi Matilda fissa la Kutschera, con un'aria ancora perplessa.
    "Non si preoccupi" dice lei sorridendo.
    "Va bene" dice rassegnata Matilda. Sale sulla macchina guidata da Hans, che la porterà alla stazione. La mattina dopo, il lattaio porta sul retro la solita tanica di latte e Mimì, la cameriera, la trasporta dentro: però è pesante. "Clarine, aiutami!" dice lei.
    "Sono occupata" e si allontana.
    "Ma chi si crede di essere? Frau Matilda?"
    "Hai bisogno?" chiede la Kutschera, che stava passando in quel momento.
    "Ah sì, grazie!"
    Trasportano tutte e due la tanica, e la Kutschera chiede:
    "Frau Matilda è già partita?"
    "Sì, stamattina, quando era buio."
    "Mimì, niente chiacchiere" sentenzia subito Clarine "Frau Matilda, svegli i bambini."
    "Sì" e si allontana.
    "Ma che ti prende, Clarine?" chiede Mimì stizzita.
    "Frau Matilda mi ha dato l'incarico di vegliare su di voi"

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    La cuoca e Mimì protestano davanti al maggiordomo, Hans, che chiede a Clarine di andare più d'accordo con gli altri. Intanto, la Kutschera prepara la colazione per i ragazzi, ma non fa in tempo a preparare tutto: i ragazzi quindi fanno la colazione a metà e poi scappano via. La Kutschera osserva il tavolo abbandonato, con ancora su delle cose mezzo mangiate. "Devo organizzarmi meglio" pensa lei "Non l'ho mai fatto prima, ma preparare la colazione per tutti è un bel pasticcio..." Mentre Maria, la figlia di Von Trapp, suona il violino accanto alla sorella Joanna, che usa il tamburello, la Kutschera sente Hans, il maggiordomo, che la chiama.
    "E' successo qualcosa?"
    "No, Frau Maria, però...."
    "Cosa?"
    "Io dovrei andare via adesso, torno stasera"
    La Kutschera è stupita. "E perchè? E' successo qualcosa?"
    "No, no, niente di grave. E' che..." le si avvicina per dirle all'orecchio "...avrei un appuntamento con la mia ragazza, capisce?"
    "Ah, capisco."
    Mimì, la cameriera, ha sentito tutto origliando dalla porta. "Visto che tutti partono, tanto vale che vada anch'io". Oltre a lei, anche la cuoca si assenta, prendendo il giorno libero. Restano in casa solo la Kutschera e Clarine.

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    "Tutti fanno quello che gli pare!" commenta la Kutschera. Visto che nessuno la controlla, porta i rahgazzi fuori nel giardino a fare un picnic.
    "E' divertente!" dicono tutti. Arriva Franz, il giardiniere: "Ma siete tutti all'aperto, oggi!"
    "Certo, è una bella giornata. Viene a mangiare qualcosa da noi dopo? Tra poco andiamo a lavorare in cucina."
    "Grazie"
    "In cucina?" chiede uno dei ragazzi, sorpreso.
    "Chi non lavora non mangia, ha detto San Paolo. Ora la cuoca non c'è, quindi stasera, se non prepariamo qualcosa, noi non mangeremo!"
    "Ma non sappiamo cucinare!"
    "Vi aiuto io."
    "E cosa facciamo?"
    "Una sorpresa."
    Tutti lavorano in cucina e la Kutschera dà un incarico a ciascuno. Alla fine tira fuori dal forno il risultato, mostrandolo soddisfatta: "Questa è la torta di cioccolato dell'abbazia di Nonnberg!"

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    "Ma in abbazia fanno anche le torte?" chiede una delle ragazze, sorpresa.
    "Le ricette dolciarie più famose vengono da conventi e abbazie. Hanno anche inventato la birra. Se c'è un tempo per fare penitenza, c'è anche un tempo per festeggiare: da qui hanno inventato le torte e i dolci per le feste religiose."
    "Che succede?" chiede Clarine, che entra in cucina in quel momento.
    Uno dei bambini si spaventa e fa cadere la torta, che si spezza in due.
    "Che disastro!"
    Joanna, una delle bambine, si mette a piangere e Clarine va via imbarazzata, chiudendosi in camera.
    "Non piangere, Joanna" la consola la Kutschera "E' buona anche così!"
    "Ma è rotta!"
    "Si può rimediare."

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    Clarine è seduta sul letto, non sapendo che fare: ma sente ad un tratto bussare alla porta.
    "Sì?"
    "Vuoi venire a mangiare la torta con noi?" chiede Maria.
    "Come? Ma l'ho rovinata..."
    "No, adesso è a posto. Vieni."
    La torta è stata ritoccata con un'aggiunta di ciliegie attorno ai bordi, diventando ancora più ricca. Anche Hans, il giardiniere, partecipa alla cenetta. All'improvviso suona il telefono: Clarine va a sentire. E' la baronessa Matilda: ora sua sorella sta meglio. "Come vanno le cose lì alla vila?" chiede Matilda.
    "Come vanno?" Clarine vede la scena in cui mangiano tutti la torta insieme al giardiniere, una cosa che Matilda non avrebbe mai approvato. "Eh, molto bene, Frau Matilda!"
    "Benissimo, tornerò domani."
    "La aspetteremo, Frau Matilda."
    Clarine riattacca, e Maria la ringrazia.

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    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 15/2/2022, 17:01
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