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  1. PELINE STORY - EPISODIO 13: "ATTRAVERSO LE ALPI"

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    Peline Story
    By joe 7 il 1 Dec. 2021
     
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    13 - ATTRAVERSO LE ALPI
    (primo articolo: qui; precedente episodio: qui)

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    RIASSUNTO

    Siamo verso la fine dell''800: dopo la morte del padre in Bosnia, Peline Pandavoine e sua madre decidono di raggiungere il nonno di Peline a Maraucourt, in Francia. Viaggiano in un carro coperto, trainato dall'asino Palikare e con loro c'è il cane di Peline, Barone. Non avendo molti soldi, per guadagnare qualcosa durante il viaggio, fanno le fotografe ambulanti. Dopo diverse avventure, raggiungono l'Italia, dove incontrano un ragazzo, Marcel, che vuole raggiungere il circo di suo padre, e le accompagna. Una volta arrivati a Milano, Marcel trova i suoi genitori e resta con loro al circo, mentre Peline e sua madre riprendono il viaggio, avvicinandosi alle Alpi, che ora devono attraversare...

    STORIA

    Il Duomo di Milano si allontana sempre di più dalla vista di Peline: lei e la madre, dopo che hanno salutato Marcel, sono dirette verso la Svizzera, attraversando le Alpi, per raggiungere il lontano villaggio francese di Maraucourt, dove si trova il nonno di Peline. Il viaggio in montagna è impegnativo: ad un certo punto raggiungono un albergo, ma non si trova posto ed inizia a piovere.
    "Cosa facciamo, mamma?" chiede Peline "Continuiamo ad andare avanti?"
    "Di notte tra i monti? E con la pioggia? E' troppo pericoloso. Dobbiamo trovare alloggio nell'albergo in ogni caso. E' troppo freddo per dormire nel carro."
    "Ci sarebbe una camera" spiega la padrona dell'albergo, una donna avida "Ma è costosa. Il pagamento è anticipato."
    "Va bene."
    Peline porta l'asino Palikare nella stalla, dove lo stalliere, un ragazzo che si chiama Joseph, se ne occupa.
    "E' una bella bestia, da dove venite?"
    "Dalla Bosnia" risponde Peline.
    "Dov'è questa Bosnia?"
    "Nei Balcani."
    "Stai scherzando? Saranno più di mille chilometri. E quell'asino vi ha portato fin qui?"
    "Certo."

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    "Roba da non credersi. Questa bestia è ancora più resistente di quanto pensavo. Ma dove andate? Siete degli zingari per caso?"
    "No, no, siamo...er, francesi. Siamo diretti a Maraucourt." Sarebbe troppo complicato dirgli che mia madre è indiana e mio padre era francese, e che io vengo dall'India e ho conosciuto prima la lingua inglese, poi quella indiana e poi quella francese, e siamo partiti dalla Bosnia. Effettivamente non ho una nazionalità precisa...forse sono davvero una zingara.
    "In Francia andate?"
    "Esatto"
    "E volete attraversare le Alpi, allora? Guarda che è quasi impossibile attraversarle con quel carro, anche se avete un buon asino."
    "E' così dura?"
    "Dico sul serio. Il tempo in montagna cambia in continuazione. E le strade sono in salita e in discesa. Se piove si scivola e ci sono dei burroni. Dovrete stare molto attente. Con le Alpi non si scherza."
    Peline osserva preoccupata il carro con le stanghe libere. Il cane Barone le abbaia vicino, ma lei non lo sente. In pratica stiamo rischiando la pelle. Mi chiedo se ce la faremo, pensa lei.
    "Siete dei fotografi?" chiede Joseph "C'è scritto "fotografie" sul vostro carro."
    "Certo, perchè?"
    "Potreste farmi una foto? Ne avrei bisogno per la mia famiglia."
    "Si può fare."
    Dopo aver chiamato la madre, lei fotografa Joseph, che dice loro: "Domani mi daranno lo stipendio e vi pagherò la foto."
    "Va bene."

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    Peline va a fare la spesa al villaggio vicino all'albergo, così avranno tutto il necessario per il viaggio, che riprenderà l'indomani. Ma la padrona dell'albergo non vuole dare lo stipendio a Joseph:
    "Te lo darò a fine mese, come sempre. Cos'è tutta questa fretta?"
    "Ma mi avevate detto che mi potevate anche pagare in anticipo!"
    "Le cose sono cambiate, purtroppo. Non posso più permettermelo."
    "Ma..."
    "Basta, vai a lavorare! Fino a fine mese niente stipendio."
    Joseph non sa cosa fare: senza i soldi, non può pagare la fotografia.
    "Lascia stare" gli dice Peline "E' solo una foto, te la regaliamo."
    "Ma non dovete, non è giusto!"
    "Non possiamo certo aspettare fino a fine mese, Joseph. Dobbiamo partire adesso...su, tienila. Magari un'altra volta..."
    "No, Peline, tienila tu: voi andate verso le Alpi, no?"
    "Certo"
    "Ebbene, sulla vostra strada arriverete in Svizzera e attraverserete il paese di Ammane, dove vivono mia madre e mio padre, con tutta la famiglia. Ti scrivo l'indirizzo: basta che tu porti loro la mia foto e loro ti daranno i soldi! La foto che vi ho fatto fare era per loro, così vi pagheranno anche per il disturbo!"
    "Va bene."

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    Le donne partono, ma la strada ad un certo punto è in salita, come aveva detto Joseph: spesso Peline scende dal carro e lo spinge per aiutare Palikare, e la madre accompagna l'asino. Praticamente percorrono tutta la strada a piedi e alla fine sono esauste. Dopo un tunnel, arrivano al confine con la Svizzera e passano la dogana: ma le Alpi non sono ancora state attraversate del tutto. Infatti ora inizia il tratto delle Alpi Svizzere. Continuano a spingere il carro come prima e alla fine raggiungono un paese: ma non ci sono stanze libere nell'albergo e stavolta sono costrette a dormire, sfinite, nel carro. Il giorno dopo, il viaggio riprende con la stessa solfa: spingono il carro per aiutare Palikare come prima, in un cammino che sembra non finire mai. Ad un certo punto, arrivano al paese di Joseph, Ammane, e consegnano la foto alla casa dei genitori: ma loro non ci sono, c'è solo il fratellino di Joseph. Quindi per i soldi non c'è niente da fare. Rassegnate, riprendono il viaggio.

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    "Non mi sono mai sentita così stanca. Da quanti giorni stiamo camminando?" chiede Peline.
    "Da tre giorni..." dice la madre con un filo di voce.
    "Così pochi? Sembrava una settimana..."
    Stavolta la strada è ancora più ripida e si alza la nebbia: come se non bastasse, una ruota finisce in un buco e sono bloccate. Non c'è verso di farla tirare fuori. Inoltre, Palikare è troppo stanco. Le donne si riposano sfinite nel carro, mangiando un brodo accompagnato da pane e acqua.
    "Cosa facciamo?" chiede Peline, mentre mangia il poco pane a disposizione.
    "Non lo so. Se non riusciamo a smuovere il carro, dovremo abbandonarlo e andare avanti a piedi."
    "Ma è una pazzia!"
    "Hai un'alternativa? Non possiamo stare qui bloccate ad aspettare l'inverno!"

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    Dormono esauste: ad un certo punto, sentono un nitrito di cavallo. Escono spaventate e vedono un uomo con una lampada, su un cavallo.
    "Siete voi gli ambulanti che hanno portato la foto?" chiede lui.
    "Quale foto? Ah, quella di Joseph!" risponde Peline "Ma lei chi è?"
    "Sono il padre di Joseph. Mio figlio, assieme alla foto, mi aveva scritto un biglietto in cui mi diceva non solo di pagarvi, ma anche di aiutarvi per il viaggio."
    Le donne sono incredule. Col suo aiuto, sbloccano il carro e riprendono il cammino, accompagnate dal padre di Joseph: alla fine, sono riuscite a superare le Alpi. Ma il viaggio è stato massacrante e il loro fisico è debilitato. Il padre di Joseph le accompagna ad un albergo e, dopo averle pagate, le saluta.

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    COMMENTO

    Anche questa storia non c'è nel romanzo originale "In famiglia", che comincia solo a partire dal loro arrivo a Parigi. Gli autori giapponesi hanno voluto sottolineare le difficoltà del viaggio, soprattutto nel tratto di montagna: attraversare le Alpi in quelle condizioni era stata un'impresa assurda.

    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 2/3/2022, 17:14
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