Il blog di Joe7

  1. CLASSIFICA MEGLIO-PEGGIO: MANGA (presentazione)

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    Manga
    By joe 7 il 18 Jan. 2022
     
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    ANNO 2021 - I MANGA: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
    (precedente post: qui)

    IL SUCCESSO DEI MANGA E LA DISFATTA DEL FUMETTO OCCIDENTALE POLITICALLY CORRECT

    OPsinistra
    Vittoria dei manga e disfatta dei fumetti occidentali, ormai diventati veicoli di propaganda. E quando un fumetto diventa di propaganda, significa che non ha più nulla da dire.


    Ormai i manga oggi hanno conquistato il mercato globale. In questi fumetti c'è molta dedizione, molta passione e molta abilità narrativa, cose che ormai mancano negli stanchi fumetti della Marvel, DC, Bonelli, Disney, eccetera, costretti a ripetersi senza avere delle vere e proprie idee. A differenza di loro, i manga sono più attraenti, pieni di diversi argomenti e contesti, con una narrativa più coinvolgente, personaggi più veri. Quello che viene fuori ora dalla Bonelli, dalla Marvel ecc. è mal realizzato perchè prevalentemente propagandistico o fatto come "compitino da fare per i lettori tonti" (si veda la sciagurata realizzazione Tex-Zagor). Inoltre, sono fumetti statici: non hanno varietà. Tra i manga, invece, troviamo le opere più svariate: quelle dedicate al golf, alla pesca, alla pallanuoto, ai combattimenti, alla cucina, al cucito, ai viaggi nel tempo e così via. Per i fumetti Bonelli, Marvel, eccetera, invece, ci sono solo i soliti personaggi; supereroi e tizi avventurosi o problematici poco coinvolgenti. Perché non imparano dai manga, invece? Non intendo il fatto di disegnare persone con occhi enormi, o fare delle linee cinetiche, o simili. Se fosse solo per questo, l'hanno già fatto in passato senza ottenere alcun risultato nelle vendite, perchè si trattava solo di penose scopiazzature senza senso. Intendo piuttosto fare storie più varie, più complesse, con disegni più curati e personaggi più coinvolgenti, più veri, meno "sociali" e più "umani".

    manga
    Helen ESP parla di una ragazza che non vede, non sente, non parla. Bambino parla di un cuoco in un ristorante. Ghost and Lady è la storia romanzata di Florence Nightingale e un fantasma. Questa è solo un'idea della varietà degli argomenti presenti nei manga.


    I manga continuano ad avere un ricambio di titoli e personaggi con contesti e trame differenti, mentre gli altri si sono fossilizzati su 4/5 personaggi, che sono sempre quelli e che alla fine stancano. Inoltre, come già detto, si piegano come giunchi, al politically correct scrivendo storie/volantini di propaganda. Mentre gli autori manga, invece, cercano solo di piacere ai lettori, una cosa che dovrebbe essere l'obiettivo principale di chi fa fumetti. Per dire: One Piece, oltre ad essere il manga più diffuso nel mondo, ha anche superato in America le vendite di Batman, che è sempre stato un pilastro dei fumetti americani. I 490 milioni di copie vendute di One Piece in tutti questi anni (di cui 400 milioni presenti solo in Oriente, e i restanti 90 in Occidente), hanno segnato un primato impressionante, superando i 480 milioni di copie dedicate a Batman. Notate bene che Batman è stato pubblicato dal 1939, ben 58 anni prima dell'uscita di One Piece: considerato lo straordinario successo di 60 anni del Cavaliere Oscuro, protagonista di moltissimi spin-off, eventi e graphic novel annoverate tra le migliori del mondo supereroistico, risulta ancora più impressionante il risultato raggiunto dall'epopea piratesca di Oda, che dura da solo 20 anni. I fumetti occidentali, invece, stanno calando le loro vendite negli ultimi anni, a causa della forte propaganda di sinistra, che non interessa ai lettori. I manga, invece, stanno guadagnando terreno dovunque, persino negli Stati Uniti, dove si erano sempre lette solo le storie americane, snobbando tutte le storie estere: persino Blueberry di Giraud non aveva mai avuto una grande accoglienza. Quando leggi un manga, qualunque sia il suo genere, ti trovi davanti ad una storia di persone e non a messaggi sociali sinistrorsi che ti devono convincere chi sono i buoni e se non sei d'accordo con loro tu sei un cattivo. Riprendendo l'esempio di One Piece: questa è un'opera con una storia da raccontare, con un inizio e una fine, senza messaggi politici sinistrorsi. Porta avanti dei valori di avventura e amicizia sin dal primo giorno. Invece i fumetti di oggi, che hanno perso un mare di lettori nell'ultimo decennio, sono pieni di messaggi sociali e politici forzati. Negli Stati Uniti, inoltre, c'è un'ossessione da parte dei produttori di fumetti di cambiare i personaggi per far piacere alle minoranze etniche o sessuali. Per dire: se questo avvenisse in un manga, immaginatevi un One Piece che, per un periodo, sostituisce i protagonisti con altre nuove versioni femminili o di colore, dove personaggi storici diventano all'improvviso omosessuali e così via. Queste cose fanno innervosire i lettori, che si sentono presi in giro e alla fine mollano la lettura e l'acquisto. Il fumetto occidentale, in pratica è un fumetto morto: veicola solo messaggi di sinistra politically correct. Qualche esempio: l'eroe non esiste, è solo un ipocrita; conta il gruppo, non la persona; quello che conta non sono i sentimenti, ma il messaggio sociale. Ampio spazio quindi a omosessuali, LGBT, neri, cinesi, non bianchi. Basta che ci sia l'amore, non importa il resto; la morale non esiste perchè è una costruzione della società; l'uomo è sempre buono e la società è sempre cattiva, quindi la colpa è sempre di qualcun altro, mai propria; si odia il personaggio principale, positivo e portatore di valori come il coraggio, l'altruismo, la fiducia nel futuro; si elogia e si ama il fallito, il buono a nulla, il depravato, perchè è sempre una vittima e viene sempre picchiato dai cattivi della società e servi del padrone.

    A4
    E' chiaro che questi fumetti bonelliani sono casi limite. Ma mostrano la tendenza attuale in modo esplicito.


    Ma chi ha voglia di leggere delle storie su una persona che le prende sempre e non è il protagonista? Questo è il motivo del fallimento di questo tipo di fumetti. E non è tutto: oggi c'è anche l'ideologia del sospetto, in cui si sospetta ogni cosa di sessismo, maschilismo, razzismo, bullismo, oppressione delle minoranze, impedendo così ogni narrazione. In questo modo, si fanno delle storie con una pistola puntata contro. Per esempio, in Cile Holly e Benji è stato accusato di promuovere violenza sulle donne, poi la cosa è stata chiarita. Per un disegno Joe Bennett, il disegnatore di Hulk, è stato accusato di essere antisemita ed è stato costretto a scusarsi, proprio come nei regimi comunisti cinesi. Ci sono anche un mare di siti internet che analizzano i fumetti, vecchi e nuovi, facendo notare con compiacimento quanto erano, e possono essere anche oggi, almeno per loro, "sessisti e maschilisti", pieni di "donne maltrattate", "maschi malvagi", e così via. Si tratta di accuse ideologiche, che però vanno per la maggiore. Tutte queste accuse continue su ogni cosa, piene di luoghi comuni, sospetto, diffidenza, odio, rende esasperante la realizzazione di qualunque narrazione. E' il risultato dell'ideologia di oggi detta "Woke", che significa "sveglio". Vuol dire - secondo questa ideologia - che si deve "stare all'erta", "stare svegli" nei confronti di presunte ingiustizie sociali, razziali, sessuali e via ingiustiziando, con un accanimento persecutorio degno dei regimi totalitari, praticato da una corrente di esperti del sospetto chiamati "Social justice warrior". Da qui i deliri di "Black Lives Matter", "Me Too", "Cancel culture". Tutti i tentativi di realizzare fumetti in linea con l'ideologia Woke (LGBT, omo, neri eccetera), come già detto prima, vengono sempre puniti da uno scarso consenso di pubblico. I fumetti, infatti, devono essere per persone normali, che vivono una vita normale e hanno una famiglia normale: non per una banda di fanatici gonfi di sospetto, che vogliono imporre il loro pensiero minoritario a tutto il mondo. Senza riuscirci, peraltro, visto che quel tipo di fumetti non vende e non venderà mai.

    IL LATO OSCURO DEI MANGA

    Ma non tutto è oro quello che luccica, sia chiaro. I manga hanno un loro lato oscuro che ogni tanto viene a galla. Infatti, i manga (e mangaka) giapponesi sono famosi anche per le loro rappresentazioni al limite del tollerabile, e anche oltre, sulle perversioni sessuali e sulle scene horror. In particolare la pedofilia e le rappresentazioni di scene al limite della pedopornografia è una piaga assai presente nel mondo dei manga (e, implicitamente, in quello giapponese). Basti pensare al caso Act-Age, un manga sospeso nel 2020 perchè lo sceneggiatore, Tatsuya Matsuki, è stato arrestato per molestie sessuali nei confronti di alcune studentesse. Oppure Nobuhiro Watsuki, autore di Kenshin samurai vagabondo, che nel 2017 fu protagonista di uno scandalo: la polizia infatti scoprì che possedeva a casa sua dei DVD contenenti materiale pedopornografico. E' poi ancora più recente il fatto di Kenya Suzuki, autore di Please Tell Me! Galko-chan, che è stato arrestato a Dicembre del 2021: non solo si era fatto dare sottobanco del materiale pedopornografico, ma ha anche confessato di avere addirittura decine di volumi che raccolgono questa porcheria.

    Una volta dissero a Gerry Conway, un famoso autore della Marvel, che "gli artisti di fumetti americani fanno delle donne-oggetto" (un esempio della ideologia Woke di cui parlavo). E lui ha risposto semplicemente: "si tratta di vere e proprie esagerazioni fatte da persone ossessionate che vedono del maschilismo anche in una tazza da caffè. Osservate i manga e queste scene qui sotto, che sono delle copertine. Cosa contengono? Seni supersviluppati e bambine in posa sexy, per non parlare di peggio. Vi sembrano cose normali?"

    dungeon-builder
    Non è che TUTTO nel manga sia buono. Anzi...


    Infatti, al contrario di ciò che avviene coi fumetti americani, nei manga spesso si mostrano facilmente le grazie delle donne in modo esagerato e disturbante. "Molte ragazze manga, oggetto di attenzioni sessuali, sono ragazzine adolescenti o bambine. Se questa non è pedofilia, allora cos'è?" osserva Conway. Chi, per giustificare, parla della differenza fra una visione occidentale del fumetto da criticare e una visione orientale del fumetto da rispettare, è fuori strada. La maialate restano maialate, qualunque sia la latitudine in cui vengono fatte.

    Ma qui mi fermo: ho voluto solo fare un'analisi generale, confrontando il fumetto orientale con quello occidentale. Domani passerò alla classifica dei manga, dal voto più alto fino al voto più basso.

    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 4/1/2023, 23:14
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    Anche io, quest'anno seguirò di più i manga: ho già addocchiato un paio di titoli interessanti.
    Anche io avevo fatto alcune considerazioni sui manga e avevo pensato che per loro il rinnovo é un fattore vitale, dato che sono storie che non vanno avanti in eterno, come avviene da noi in occidente e deve esserci già pronto il "ricambio" di una serie.
    Domanda obbligatoria: come ha fatto il Politically Correct ad esplodere in modo così virulento?
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 18/1/2022, 20:39) 
    Anche io, quest'anno seguirò di più i manga: ho già addocchiato un paio di titoli interessanti.
    Anche io avevo fatto alcune considerazioni sui manga e avevo pensato che per loro il rinnovo é un fattore vitale, dato che sono storie che non vanno avanti in eterno, come avviene da noi in occidente e deve esserci già pronto il "ricambio" di una serie.
    Domanda obbligatoria: come ha fatto il Politically Correct ad esplodere in modo così virulento?

    Non è del tutto vero che i manga non hanno personaggi "eterni". Facciamo qualche esempio: Lupin III continua ad essere presentato con nuovi anime e film (ci sono anche dei manga di Lupin pubblicati in continuazione, ma non sono mai stati pubblicati in Italia, che si limita a ristampare all'infinito i manga di Monkey Punch); Ken il guerriero continua ad essere pubblicato in mille maniere (il passato di Julia, di Toki, Ken nei giorni nostri, eccetera); i Cavalieri dello Zodiaco continuano ad avere tante serie extra (Lost Canvas, Sainthia Sho); Mazinga Z è ripetuto all'infinito in manga e anime; Lamù verrà riproposta in un anime remake che uscirà quest'anno. E l'elenco potrebbe continuare.

    Il successo dei manga è dovuto non all'assenza di "personaggi eterni", ma alla loro varietà, al loro modo di raccontare, alla profondità psicologica dei personaggi, alle loro capacità narrative. Una cosa che c'era ai tempi del boom della Marvel o delle varie serie Bonelli degli anni '60-'70. Sembra che oggi invece la "fiamma della capacità narrativa" si sia spostata misteriosamente da Occidente a Oriente.

    Riguardo alla tua domanda, cioè su "come ha fatto il Politically Correct ad esplodere in modo così virulento", ci sono tante risposte, tipo che è stata una cosa voluta da tanti potenti che hanno voluto influenzare il mondo d'oggi, o sul fatto che manca la cultura e quindi la capacità dell'uomo di pensare con la propria testa, delegando questo gravoso compito allo Stato che pensa per lui. Ma potrei anche dire che è così perchè questo è il periodo del "politically correct". Come dice la Bibbia, "c'è un tempo per ogni cosa: un tempo per nascere, un tempo per morire; un tempo per piangere, un tempo per ridere; un tempo per costruire, un tempo per abbattere...e un tempo per la stupidità del politically correct e un tempo per la saggezza. Si tratta di "tempi": bisogna solo aspettare che passino.
     
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    Hai detto un sacco di cose che penso anch'io, seppur in maniera meno estrema. Trovo che un po' di attenzione in più a certi temi sia giusta, il punto è che una volta fumetti e film raccontavano delle storie in cui magari inserivano dei messaggi, ora decidono il messaggio e ci costruiscono intorno una storia. Si fa politica invece che narrativa.
    Va bene veicolare dei messaggi attraverso le storie, non va bene che si perda di vista la storia pur di mandare il messaggio.
    Il mercato dei manga è incredibilmente permissivo, nel senso che si trovano storie che, davvero, se proposte in occidente non verrebbero mai prese in considerazione da un editore, tipo "Bambino" (che tra l'altro è fantastico). Immagino il mangaka che va da un editore a proporgli una storia di un cuoco.
    "E cosa fa questo cuoco? E' in realtà un'ex spia che cerca di rifarsi una vita? Di notte si trasforma in un supereroe? O in un vampiro?"
    "No. Cucina."
    "Ok, lo prendiamo."
     
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    CITAZIONE (Moreno Pavanello @ 19/1/2022, 09:57) 
    Hai detto un sacco di cose che penso anch'io, seppur in maniera meno estrema. Trovo che un po' di attenzione in più a certi temi sia giusta, il punto è che una volta fumetti e film raccontavano delle storie in cui magari inserivano dei messaggi, ora decidono il messaggio e ci costruiscono intorno una storia. Si fa politica invece che narrativa. Va bene veicolare dei messaggi attraverso le storie, non va bene che si perda di vista la storia pur di mandare il messaggio.

    Hai riassunto perfettamente la situazione: spesso si pensa solo al messaggio e attorno ad esso si costruisce la storia. Ma così un racconto diventa propaganda o volantinaggio. Invece, se si pensa alla storia e, dopo, si inserisce qualcosa (che non sia però estraneo alla storia o un argomento politicizzato) allora si fa un racconto. Ogni storia, comunque, racconta qualcosa, ogni storia dà dei messaggi. Bisogna però fare in modo che siano dei messaggi giusti e non sbagliati. E come si fa a capire se sono giusti o sbagliati? Nel vedere se sono aderenti alla realtà e al buon senso.

    CITAZIONE (Moreno Pavanello @ 19/1/2022, 09:57) 
    Il mercato dei manga è incredibilmente permissivo, nel senso che si trovano storie che, davvero, se proposte in occidente non verrebbero mai prese in considerazione da un editore, tipo "Bambino" (che tra l'altro è fantastico). Immagino il mangaka che va da un editore a proporgli una storia di un cuoco.
    "E cosa fa questo cuoco? E' in realtà un'ex spia che cerca di rifarsi una vita? Di notte si trasforma in un supereroe? O in un vampiro?"
    "No. Cucina."
    "Ok, lo prendiamo."

    E' questo il punto: con storie come Morgan Lost, coi film di supereroi, eccetera, si rifiuta la realtà quotidiana, che è la più importante, visto che è quella in cui noi viviamo. I racconti della Stefi, per esempio, erano capolavori di realtà quotidiana realizzati da una persona, la Nidasio, che la realtà la guardava e poi ci scriveva sopra: è quello che fanno i veri scrittori. Bambino è un manga di cucina: ed è impressionante la quotidianità che si riesce a trasmettere nei suoi racconti. Per non parlare del coinvolgimento della storia, in cui ci sono sempre degli obiettivi da raggiungere. Invece, tante volte il protagonista occidentale dei fumetti vivacchia, si lascia coinvolgere dalla situazione invece di dominarla e non ha obiettivi precisi. E di conseguenza coinvolge poco. A chi interessano le storie vaghe di un tizio che non sa dove andare? E' più coinvolgente parlare di una persona che sa dove andare. E' anche questo uno dei segreti del successo dei manga. Sono fumetti che parlano di vita; quelli occidentali invece mi sembra che parlino di morte, tanto sono spenti.
     
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    Io sto leggendo il manga spionistico AGENTE 008 (Kimi Wa 008) che riassume perfettamente il tuo articolo, perché:
    -la storia é ben narrata e promuove valori positivi (credere negli altri, amicizia) *^^*
    -Il protagonista principale é ben delineato e ha degli obbiettivi precisi, che cerca di perseguire senza tradire i suoi principi personali *^^*
    -I compagni del protagonista si aiutano a vicenda e s'incoraggiano fra di loro nei momenti di bisogno *^^*
    -Ci sono spesso inquadrature "osé" sulla protagonista femminile :f:
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 9/4/2022, 16:18) 
    Io sto leggendo il manga spionistico AGENTE 008 (Kimi Wa 008) che riassume perfettamente il tuo articolo, perché:
    -la storia é ben narrata e promuove valori positivi (credere negli altri, amicizia) *^^*
    -Il protagonista principale é ben delineato e ha degli obbiettivi precisi, che cerca di perseguire senza tradire i suoi principi personali *^^*
    -I compagni del protagonista si aiutano a vicenda e s'incoraggiano fra di loro nei momenti di bisogno *^^*
    -Ci sono spesso inquadrature "osé" sulla protagonista femminile :f:

    Il punto è che sono proprio le ripetute e ossessive "inquadrature osè" a squalificare questo manga. Se ne vede una ogni 5 pagine almeno, e spesso a pagina intera. Storie piene di seni nudi e sederi nudi in mille posizioni, che squalificano all'istante questo manga, nonostante i valori positivi che può portare. Perchè i valori positivi in una latrina non ci possono stare. I valori positivi devono stare in un ambiente pulito, non in un ambiente sporco.
     
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