50 ANNI DELL'EDITORIALE CORNO: I SUPEREROI IN ITALIA.(primo articolo: qui. Precedente articolo: qui. Scusate se il titolo è un pò fuorviante: infatti, non sto celebrando esattamente i 50 anni della casa editrice Corno, che era nata nel 1960 col nome "Serpente Volante" e che quindi di anni oggi ne dovrebbe avere 62. Qui sto celebrando i 50 anni dei supereroi pubblicati dalla Corno, che iniziarono con l'Uomo Ragno nel 1970, quindi 50 anni fa. Anzi 52 adesso, per essere precisi: ma io avevo iniziato il dossier due anni fa. Il tempo vola, eh?)SHANG-CHI, MAESTRO DEL KUNG FU - PRIMA PARTELa Corno pubblicò anche le storie di
Shang-Chi: non è proprio un supereroe, ma solo una persona con una grande abilità di arti marziali. Anche se, in certi momenti, si potrebbe sospettare che abbia una forza superiore al normale: ma questo non sarà mai chiarito. Di origini in parte cinesi (suo padre è
Fu Manchu e sua madre è una occidentale sconosciuta), il suo nome significa "spirito che avanza". Oltre ad essere un maestro del Kung-Fu (che effettivamente è una tecnica di combattimento cinese), ha una grande abilità praticamente in ogni tipo di arte marziale, sia a mani nude che con le armi (che però lui non ama molto usare).
SAX ROHMER, L'ISPIRATOREL'idea di Shang Chi è stata presa dai racconti di
Sax Rohmer (1883-1959; vero nome Arthur Henry Sarsfield Ward). E' stato uno scrittore britannico che ha scritto diversi racconti sul criminale cinese
Fu Manchu, un personaggio creato da lui. Il suo primo lavoro su Fu Manchu nacque con la storia
The Mystery of Dr. Fu Manchu, apparsa a puntate su riviste a partire dal 1912-13. Il successo dell'epopea di Fu Manchu mantenne Rohmer tra gli scrittori in voga durante tutti gli anni venti e trenta. In queste storie Fu Manchu, sempre sul punto di conquistare il mondo, si scontra con
Sir Denis Nayland Smith e il
Dottor Petrie, che sono i suoi due più acerrimi nemici. Inoltre, Fu Manchu ha anche una figlia, la sadica
Fah Lo Suee, che trama anche contro di lui. Oltre a Fu Manchu, anche Nayland Smith e Petrie compaiono nelle storie di Shang Chi; pure Fah Lo Suee, che nel fumetto è la sua sorellastra.
"L'insidioso dottor Fu Manchu", uno dei romanzi di Sax Rohmer, e Fah Lo Suee, la figlia, nella versione del fumetto di Shang Chi.
IL PERSONAGGIO DI FU MANCHUFu Manchu è diventato il simbolo del "pericolo giallo", cioè la paura che gli asiatici potessero aggredire le nazioni occidentali e dominare il mondo. Infatti è stato creato da Rohmer in un contesto storico in cui fecero scalpore
la caduta di Port Arthur nel 1904, durante la guerra russo-giapponese, in cui i Giapponesi sconfissero i Russi: per la prima volta, l'Occidente aveva subito una sconfitta da parte dell'Oriente, e l'impatto mediatico fu enorme. E prima ancora, nel 1899, ci fu
la rivolta dei Boxer in Cina, dove delle organizzazioni cinesi si ribellarono contro il colonialismo occidentale (di solito la si descrive così, anche se la situazione era più complessa di come la si racconta). Il "pericolo giallo" nacque proprio come reazione all'inaspettata violenza del mondo orientale contro l'Occidente, e divenne un luogo comune a quei tempi.
Fu Manchu diventò uno dei primi supercriminali delle fiction, precedendo anche il famoso avversario del dottor Holmes,
Moriarty. Ispirò numerosi altri personaggi rappresentativi del "pericolo giallo":
il dottor No, l'avversario di James Bond;
David Lo-Pan da "Grosso guaio a Chinatown";
Ming, il nemico di Flash Gordon; il
Mandarino, l'avversario di Iron Man;
l'Artiglio Giallo, in genere avversario dello SHIELD ma anche di altri supereroi Marvel. Una curiosità: i suoi caratteristici baffi sono diventati un luogo comune: "baffi alla Fu Manchu".
Numerosi sono anche i film dedicati a Fu Manchu: ricordo solo
La vendetta di Fu Manchu interpretata da
Christopher Lee (che ha fatto il personaggio di Fu Manchu più volte) e
Il diabolico complotto del dottor Fu Manchu, una parodia con
Peter Sellers nella parte del cattivo.
SHANG-CHI: LA CREAZIONE DEL PERSONAGGIOShang Chi, che ovviamente non compare nei romanzi di Rohmer, è il figlio di Fu Manchu, come abbiamo detto, e percorrerà una strada opposta a quella del padre, scontrandosi con lui. Fu creato da
Steve Englehart (testi) e
Jim Starlin (disegni) nel 1973, nella rivista- contenitore
Special Marvel Edition numero 15. A quei tempi, la Marvel faceva così per saggiare il successo di un personaggio: lo infilavano in una rivista-contenitore di taglio generico e, se avesse avuto un certo gradimento di pubblico, allora si sarebbe fatta una sua testata. Grazie al successo che avevano allora i vari film sulle arti marziali dell'epoca, tipo
L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente con Bruce Lee, la popolarità di Shang Chi divenne subito così grande che ebbe in poco tempo la sua testata personale, che fu la stessa "Special Marvel Edition", che divenne
The Hands of Shang-Chi, Master of Kung Fu. La testata durò 125 numeri, per poi concludersi dieci anni dopo, nel 1983. In Italia saranno pubblicati dalla Corno i numeri di questa serie fino al 69, considerando anche la seconda serie italiana di Shang Chi a colori.
SHANG-CHI IN ITALIAIn Italia, Shang Chi fu pubblicato all'inizio in una testata mensile formato album, come gli albi
"Gigante" (21x27,5 cm), però in bianco e nero: una impostazione insolita, ma che è stata scelta, forse, per imitare gli albi giganti in bianco e nero che uscivano in quegli anni in America, tipo
Savage Sword of Conan e
Deadly Hands of Kung Fu (una testata parallela a quella originale su Shang-Chi). Shang Chi uscì in Italia dal Maggio 1975 a Ottobre 1979, con 54 numeri. Da notare che il titolo italiano parla di
"Shang-Chi, maestro del Kung Fu" escludendo l'accenno originale sulle "mani", che poteva apparire un pò equivoca. Come si vede nella prima copertina, i disegni sono di Jim Starlin, che però abbandonerà ben presto la serie.
Il primo numero di Shang-Chi, con una delle quarte di copertina con la pubblicità al numero successivo.
Questo è il poster e uno degli adesivi in regalo col primo numero: anche se il disegno del poster, realizzato da Neal Adams, è ben curato, rappresenta comunque un tizio anonimo con un paio di pantaloni verdastri, difficile da identificare come Shang-Chi: sembra un tizio anonimo che fa il Kung Fu. L'adesivo rappresenta la figura della fascetta della copertina, in alto a sinistra, che identificava subito il personaggio: uno degli espedienti geniali di Stan Lee per far identificare il fumetto da chi lo cercava in edicola. Adesso hanno trascurato questi espedienti, senza capire quanto fossero importanti per vendere. Bè, peggio per loro.
Tornando a Shang-Chi: nel primo numero, il ragazzo è mandato dal padre per la sua prima missione di sicario, cioè
uccidere il Dottor Petrie, uno dei suoi nemici. E Shang-Chi obbedisce. Ma, successivamente, incontra il compagno di Petrie, Sir Denis Nayland Smith, che gli fa aprire gli occhi sulle malvagità del padre. Shang-Chi capisce di essere stato dalla parte sbagliata e da allora combatte contro il padre: in modo indipendente però, non in alleanza con Nayland Smith, col quale comunque collabora occasionalmente.
Il primo omicidio non si scorda mai.
Da allora, a partire dal numero 7, compare la "scritta di presentazione" del personaggio di Shang-Chi, che veniva ripetuta all'inizio di ogni episodio (era stato un ottimo espediente di Stan Lee per far vendere e farsi affezionare al personaggio: una cosa purtroppo oggi dimenticata. Bè, peggio per loro.
Ah, l'avevo già detto?). Per chiarezza, nel caso che l'immagine qui sotto scompaia - mai fidarsi di Internet - la scrivo qui:
"Chiamatemi Shang-Chi, come faceva mio padre, quando educava il mio corpo e la mia mente nella sua dimora di Honan, in Cina. Ho imparato molte cose da mio padre: che il mio nome significa "lo spirito che avanza", che il mio corpo può diventare un'arma vivente e che può venire usato per assassinare un uomo di nome Dr. Petrie. Da allora ho imparato anche che mio padre è Fu Manchu, l'uomo più malvagio della Terra...e che onorare il suo nome è come disonorare il mio."Ora, qualche considerazione: la "dimora di Honan" citata parla di una regione che non esiste, ma è affine a quella di
Henan, presente nella parte centrale della Cina: è considerata tradizionalmente come
la culla della civiltà cinese. Nessuna meraviglia quindi che Fu Manchu abbia posto proprio lì la sua dimora. Inoltre, "Shang-Chi" significa davvero "Spirito che avanza" in cinese (da "Chi" o "Ki", termine orientale affine a "spirito", mentre "Shang" significa "salire" o "ascendere"); ma è anche lo stesso nome dell'antichissima dinastia regale cinese
Shang (1675 avanti Cristo - 1046 avanti Cristo), chiamata anche dinastia Yin, e che si sviluppò proprio nella contea di Henan. Insomma, Shang-Chi è un nome così cinese che più cinese di così non si può.
BIBLIOGRAFIALa regione di HenanIl ChiIl termine "Shang"La Dinastia ShangIl Kung-FuShang-Chi(Continua qui)QUI TUTTI I LINK SUI 50 ANNI DELLA CORNO E SULLA MARVELEdited by joe 7 - 9/3/2022, 16:14
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