SHANG-CHI, MAESTRO DEL KUNG FU - SECONDA PARTE
(Precedente articolo: qui).

Shang Chi Corno numero 2: Shang Chi e Black Jack Tarr.

Nella prima parte, abbiamo presentato il personaggio di Shang-Chi: ora vediamo il suo sviluppo, seguendo la pubblicazione italiana edita dalla Corno negli anni'70. Questi sono anche gli ultimi lavori di Jim Starlin sul personaggio: per ora è solo abbozzato, come pure lo sono i suoi comprimari. Shang-Chi è ancora visto con diffidenza dagli uomini del MI-6, il servizio segreto inglese fittizio del fumetto (l'originale è il MI-5), in particolare il gigantesco Black Jack Tarr, il braccio destro di Sir Denis Nayland Smith, che lo apostrofa sempre chiamandolo "cinese". Nel corso della serie, però, Black Jack diventerà uno dei più grandi amici di Shang-Chi. E, come tutte le grandi amicizie nei fumetti, anche questa inizia con uno scontro...

Il primo incontro tra futuri amici: rompiamoci le ossa, quello che resta in piedi è quello che ha ragione!

Finora quella di Shang Chi sembrava essere una insolita storia di spionaggio Marvel, quindi una storia a sè, slegata dal mondo dei supereroi. Ma, successivamente, si capisce che Shang-Chi fa parte del mondo Marvel in tutto e per tutto, incontrando l'Uomo Cosa¹ nel numero 5 della serie. Non solo: successivamente incontrerà l'Uomo Ragno nella sua stessa serie in un'ottima storia (Uomo Ragno Corno prima serie n. 165). Con queste storie, Shang Chi entra a far parte della continuity marvelliana.

Dalla gavetta ai pezzi grossi.

DOUG MOENCH E PAUL GULACY, I VERI CREATORI DI SHANG CHI

Non solo: a partire dalla storia dell'Uomo Cosa, entrano in scena i veri creatori di Shang Chi, che daranno l'impronta definitiva al personaggio: Doug (Douglas) Moench, lo sceneggiatore, e Paul Gulacy, il disegnatore. Shang Chi fu il primo vero lavoro di Moench, insieme a Werewolf by Night (che corrisponde al nostro Licantropus), che realizzò nello stesso periodo in cui si occupò di Shang-Chi. Successivamente, lascerà la Marvel occupandosi soprattutto di Batman per la DC, realizzando la storia di Azrael, il nuovo Batman. La scrittura geniale di Moench e l'arte efficace di Gulacy portarono nuova vita a Shang-Chi, che non era ancora abbastanza sviluppato come personaggio. Anzi, nel 2010, Comics Bulletin, un famoso sito web specializzato nell'analisi dei fumetti, aveva classificato il lavoro di Moench e Gulacy su Shang Chi al sesto posto nella lista delle "10 migliori meraviglie degli anni '70". Paul Gulacy seguì con attenzione l'insegnamento di Steranko, studiando i suoi lavori su Nick Fury. Dopo qualche lavoro di inchiostrazione per la Marvel, Gulacy fu chiamato a realizzare le sceneggiature di Moench su Shang-Chi, che in pratica fu il personaggio che rese famosi entrambi gli autori. Successivamente, Gulacy realizzò storie singole sceneggiate da altri autori tipo Sabre, la prima graphic novel, Six from Sirius, e altri lavori. Ha anche realizzato diverse storie di Batman, come Moench.

La minaccia imponente dell'Uomo Cosa in una sequenza cinematografica di Gulacy, che mostra sin dall'inizio la sua abilità narrativa. Da notare il dialogo interiore di Shang-Chi, compreso in didascalie dagli spigoli arrotondati, che, grazie a Moench e Gulacy, diventeranno il marchio di fabbrica del personaggio.

I personaggi cominciano ad avere una loro fisionomia definitiva grazie a Moench e Gulacy: la psicologia, le situazioni, la rappresentazione grafica ormai è praticamente quella definitiva.

La prima ragazza di Shang-Chi, l'occidentale Sandy. Curiosamente, "Sandy" è anche il nome del primo personaggio creato da Moench alle elementari: un...cane. Si trattava di un fumetto disegnato da lui e intitolato "Il mio cane Sandy".

Qui di seguito ci sono alcune copertine della serie di Shang-Chi della Corno: il numero 7 si intitola "La maschera della morte" ed è anche un omaggio a uno dei romanzi di Rohmer, La maschera di Fu Manchu.

Questa copertina invece (Shang-Chi 10) mostra uno dei rari lavori di John Buscema su Shang Chi.

Su Shang Chi 12 compare la sorellastra Fah Lo Suee. E per festeggiare (?), la Corno mette in regalo dei kung-fu adesivi.

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¹ L'Uomo Cosa è un personaggio minore della Marvel: si tratta di uno scienziato, Ted Sallis, che si è iniettato un siero sperimentale che lo ha trasformato in un essere senza mente, praticamente composto di fango, che vaga come un'anima in pena nella paludi delle Everglades. Curiosamente, Ted Sallis voleva diventare, con quel siero, Capitan America! Alla faccia del siero sperimentale, si capisce che non è andata benissimo. E forse Cap avrebbe rischiato allora di diventare l'Uomo Cosa??

(Continua qui)

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Edited by joe 7 - 10/3/2022, 17:15