LA STORIA DI CONAN IL BARBARO (terza parte)
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Dopo la morte di Belit, la vita di Conan passa ad un periodo più "adulto", dove le sue azioni, prima singole, coinvolgono sempre più persone, tra le quali Conan ne diventa spesso il capo, mostrando un suo carisma e attitudine al comando che già aveva cominciato a praticare sin dai tempi di Belit. Il "battesimo di fuoco" avviene addirittura per intervento divino. Infatti, nel regno di Khoraja, privato del suo re, la principessa Yasmela, l'unica reggente, è minacciata dalle orde sataniche di Natohk il Velato, che in realtà è un antico e potente mago di 3000 anni fa, Thungra Khotan, ritornato in vita sotto forma di zombi dotato di ragione. Conan è solo un mercenario che fa parte dell'esercito di Khoraja: ma il dio Mitra suggerisce a Yasmela di andare da sola, di notte, per le vie della capitale, e di affidare il suo regno nelle mani del primo uomo che incontrerà. E infatti Yasmela incontra Conan, che lei nomina quella sera stessa Comandante dell'esercito di Khoraja e lo manda contro le orde di Natohk. Il carisma di Conan nel comandare e la sua esperienza contro la magia permette la vittoria definitiva del regno di Khoraja e la morte - stavolta reale - di Natohk. Da qui parte la saga di Conan, diventato da ora in poi condottiero naturale¹.

Successivamente, Conan entra a far parte dei Kozak, un esercito di ladri che attaccavano e depredavano le città facendosi chiamare "Liberi Compagni", manco fossero dei Robin Hood: una pagina oscura della storia di Conan, appena accennata dall'autore. Alla fine, i Kozak vengono sterminati nella battaglia del fiume Ilbars da parte dei Turaniani, comandati da Shah Amurath. Costui era anche un uomo crudele che voleva approfittare di Olivia, una sua schiava, che era fuggita da lui e che Shah Amurath inseguì fino alle paludi. Ma sarebbe stato meglio se non ci fosse andato: infatti, laggiù si era nascosto uno dei pochissimi sopravvissuti al massacro dei Kozak, appunto Conan il Cimmeriano, al quale Shah Amurath aveva fatto torturare e mutilare i suoi compagni. Quindi, appena Shah Amurath cattura Olivia, incontra Conan che lo attacca, assetato di vendetta, e il turaniano finisce a pezzi. Successivamente, Conan si allontana dal posto con una barca e Olivia lo accompagna. Raggiungono un'isola dove potersi nascondere per un pò: solo che laggiù si trova una specie di tempio abbandonato con statue di ferro che, illuminate dalla luna, ritornano in vita a causa di un'antica maledizione. E si trova anche un mostro mangiatore di uomini nella foresta. Conan e Olivia riescono a sopravvivere e ad allontanarsi da lì a bordo di una nave pirata di cui Conan diventa il capitano².

Dopo varie vicissitudini, Conan diventa capitano delle guardie a Khauran, un paese governato dalla regina Taramis. Ma la sorella gemella di Taramis, Salomè, ne usurpa il trono facendosi passare per Taramis: essendo una strega, fa precipitare Khauran nel terrore e nella disperazione, facendo anche sacrifici umani e permettendo le peggiori abiezioni. E' aiutata dallo spietato condottiero Costantius il Falcone e dal suo esercito di mercenari, che tiranneggiano la popolazione. Conan è il primo a ribellarsi, denunciando apertamente l'impostura di Salomè: ma nello scontro, nonostante il Cimmero abbatta parecchi soldati di Costantius, viene alla fine sopraffatto e crocifisso al di fuori delle mura di Khauran. Ma un gruppo di Zuagir, i predoni del deserto, comandati dal terribile Olgerd Vladislav, trova Conan ancora vivo sulla croce. Quindi lo liberano (piuttosto brutalmente) perchè possa essere utile per le loro scorrerie, una volta guarito. Conan si riprende e in poco tempo diventa il braccio destro di Olgerd.

Il momento peggiore della vita di Conan.

Ma non ha dimenticato quello che gli è successo: diventa capo degli Zuagir, dopo aver spezzato il polso a Olgerd per ringraziamento (la sua "liberazione" dalla croce, voluta da Olgerd, era stata così violenta che lo aveva quasi ammazzato), e lo manda via vivo, risparmiandogli la vita. Con un inganno, fa cadere Costantius in un tranello e riesce a liberare Taramis: Salomè, però, cerca di sopravvivere usando il suo demone Thaugh, ma viene uccisa insieme al suo mostro. Poi Conan crocifigge Costantius nello stesso posto dove era stato crocifisso lui e si allontana coi suoi Zuagir, lasciandolo in pasto agli avvoltoi. I riferimenti cristiani qui sono ovvi, anche nel nome della strega: Salomè, che è stato scelto apposta. Infatti Salomè, facendo riferimento alla "maledizione di Khauran", secondo la quale, nella famiglia di Taramis, nascerà sempre, periodicamente, una strega, dice: "Sempre ci sarà una Salomè la Strega, anche quando la nostra civiltà sarà scomparsa...per danzare davanti ai re e far cadere le teste dei saggi!" ³.

Conan 1 e Conan 5 (Comic Art): anche se le storie sono diverse, entrambe le copertine fanno riferimento alla prima, "La dimora dei dannati".

Dopo diverse avventure con gli Zuagir, la banda di predoni del deserto viene sterminata e Conan deve fuggire sotto il falso nome di Shirkuh di Zamora, cercando di raggiungere la Dimora dei Dannati, una roccaforte di criminali di cui ambisce di diventarne il capo, spodestando l'attuale comandante, Abdel Khafir. Nello stesso tempo, la kothiana Mellani dai molti uomini, venuta a sapere della morte di suo fratello Darami per opera degli uomini di Abdel Khafir, cerca vendetta: ma i suoi vengono debellati e lei viene venduta come schiava all'asta, nel palco della città della Dimora dei Dannati. Conan sfida Abdel Khafir all'asta, per salvare Mellani e spodestarlo dal trono: il piano è quasi completato, grazie all'abilità di Conan. Ma, quando viene riconosciuto come ex-capo degli Zuagir, che erano i nemici dei banditi della Dimora dei Dannati, tutta la città si rivolta contro di lui. Conan porta Mellani al sicuro e, nel mezzo della battaglia, in cui è sostenuto dai suoi, viene aiutato inaspettatamente da tre esseri misteriosi che portano alla distruzione di tutta la città, salvando solo Conan, Mellani e un impazzito Abdel Khafir che viene portato via dagli esseri misteriosi. Stavolta il riferimento religioso è quello di Sodoma e Gomorra e della sua distruzione per mano dei tre Angeli. La scena di Conan a cavallo, con Mellani in braccio, che fende mulinelli di sangue con la spada in mezzo alla folla, è una delle più emblematiche del Cimmero ⁴.

Conan e Mellani.

Siccome in pratica è un ricercato, Conan ritiene che sia più prudente dirigersi verso Est, tra le montagne di Vendhya (una regione pressappoco simile all'India), dove diventa capo dei ribelli Afghuli. Alcuni dei ribelli vengono catturati dalle autorità e saranno giustiziati. Per salvarli, Conan rapisce la Devi Yasmina, che comanda in Vendhya, per usarla come ostaggio per liberare i suoi Afghuli. Ma la situazione si complica con l'intervento degli Accoliti del Cerchio Nero, esseri semiumani e molto potenti, più demoni che uomini, che vogliono impossessarsi del Vendhya e avevano già provocato la morte del reggente, il fratello di Yasmina.

La Devi viene rapita dagli Accoliti del Cerchio Nero e Conan corre in suo soccorso: aiutato dalla cintura magica datagli dal moribondo Khemsa, un traditore del Cerchio Nero, evita le trappole dei maghi raggiungendo al cittadella e salvando la Devi dopo una dura e allucinante lotta: tra gli scontri che Conan ha avuto coi maghi, forse questo è stato il più tremendo. Ma alla fine tutti i maghi del Cerchio Nero vengono uccisi e la Devi liberata, che ringrazia Conan e torna nel suo palazzo. In tutto questo caos, gli ostaggi Afghuli sono stati uccisi e Conan deve allontanarsi ancora una volta, dirigendosi verso le Isole Barracha e unendosi tra i Pirati della Fratellanza Rossa⁵.

Durante il suo periodo di pirata della Fratellanza Rossa, Conan diventa capitano di una ciurma: ma il suo braccio destro, Twist, lo tradisce e sta per seppellirlo rinchiuso in una cassa. Ma viene salvato per un intervento casuale da parte di pirati Khitani, venuti dal lontano Oriente, guidati dal Comandante Kuchum e da sua figlia Ly-Zya. Dopo essersi vendicato di Twist, Conan, senza più una ciurma, entra a far parte dei pirati di Kuchum. Costui era stato esiliato dall'Imperatore del Khitai e cerca di trovare abbastanza oro da poter corrompere i ciambellani di corte e ritornare in patria. Nelle sue scorrerie, aveva scoperto il teschio di Thulsa Doom, il più potente mago dell'era prima del cataclisma di Atlantide, e che fu rivale, secoli fa, di Re Kull, un altro eroe creato da Howard. Thulsa Doom suggerisce a Kuchum di seguire le sue indicazioni di viaggio: troverà alla fine un immenso tesoro. Conan diffida (giustamente) di Thulsa Doom, ma segue Kuchum nel suo viaggio - anche perchè non ha scelta - legandosi anche a Ly-Zya. Il viaggio li porta a Stygia, dove devono affrontare il terribile mago Thoth-Amon, di cui Conan anni fa aveva ammazzato uno dei suoi serpenti dal volto umano. Essendo il più potente mago dell'età di Conan, Thoth-Amon vede in Thulsa Doom un pericoloso rivale. In questo confronto fra maghi, alla fine Kuchum viene ingannato da Thulsa Doom, che vuole recuperare gli Uomini-Serpente al suo servizio e instaurare un regno di terrore. Grazie all'inaspettato aiuto di Thoth-Amon e accompagnato da Ly-Zya, Conan libera Kuchum e Thulsa Doom viene sconfitto. Ma la storia non è ancora finita.

Mai fidarsi di un teschio parlante.

Kuchum, nonostante l'inganno di Thulsa Doom, nel viaggio aveva trovato il tesoro che cercava per ritornare in Khitai, e Conan lo accompagna. Ma laggiù la regina-strega del Yamatai, Nojinjo, con la sua magia e le sue Farfalle d'acciaio, che sono guerriere addestrate, cattura l'Imperatore tenendolo prigioniero per assoggettare a sè il Khitai. Lo scontro con la strega è impari, e Conan sta per essere sopraffatto; inoltre, Kuchum perde la vita e Ly-Zya è in difficoltà. Ma viene aiutata da Tawara Sho, il padre di Nojinjo, che aiuta Conan a sconfiggere la strega. Ly-Zya diventa la nuova sposa dell'Imperatore e Tawara Sho, con la sua magia, riporta Conan a Porto Tortuga: il suo destino non è nel Khitai, ma in Occidente. E infatti, da adesso in avanti inizia l'arco narrativo finale di Conan⁶.

La strega Nojinjo con l'Imperatore del Khitai al guinzaglio. Nientemeno.

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¹ La storia è originaria di Howard ed è intitolata "Colosso Nero" (probabilmente riferendosi a Natohk). E una delle storie più famose di Conan. La versione Marvel è stata pubblicata per la prima volta in Italia dalla Corno su Conan e Ka-zar n. 33 e 34.

Yasmela chiede aiuto a Conan.

² Anche questa storia, "Ombre di ferro sulla Luna", è un classico di Howard: la versione a fumetti della Marvel fu pubblicata per la prima volta in Itala dalla Corno su Conan e Ka-zar n. 37-38 e 39.
³ Anche questa storia, "Nascerà una strega" è un classico di Howard e una delle sue storie più citate su Conan: se ne fa menzione anche nel classico film "Conan il barbaro" di Schwarzenegger. La storia è stata pubblicata per la prima volta in Italia su "La spada selvaggia di Conan" 5 della Comic Art.
⁴ La storia è stata presa dal breve racconto di Howard "Il paese del coltello" ("The country of the knife", detto anche "The sons of the hawk"), in cui il protagonista, però, è El Borak, un pistolero texano che vive in Afghanistan: si tratta di un personaggio minore di Howard. La storia a fumetti è stata pubblicata per la prima volta in Italia su "La spada selvaggia di Conan" n. 1 della Comic Art.
⁵ Questa storia è un classico di Conan di Howard: "Gli Accoliti del Cerchio Nero": la sua versione a fumetti è stata pubblicata per la prima volta in Italia su "La spada selvaggia di Conan" della Comic Art a spizzichi e a bocconi sui numeri dall'8 al 14.
⁶ Tutta la storia di Thulsa Doom e del Khitai è stata pubblicata per la prima volta in Italia su "La spada selvaggia di Conan" della Comic Art n. 80-81. Non ha una fonte narrativa precisa: sostanzialmente, è farina del sacco dello sceneggiatore, Roy Thomas.

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Edited by joe 7 - 11/5/2022, 16:27