15 - LA FRANCIA! LA FRANCIA!
(primo articolo: qui; precedente episodio: qui)

RIASSUNTO

Siamo verso la fine dell''800. Dopo la morte del padre in Bosnia, Peline Pandavoine e sua madre decidono di raggiungere il nonno di Peline a Maraucourt, in Francia. Viaggiano in un carro coperto, trainato dall'asino Palikare e con loro c'è il cane di Peline, Barone. Non avendo molti soldi, per guadagnare qualcosa durante il viaggio fanno le fotografe ambulanti. Dopo diverse avventure, raggiungono l'Italia, dove incontrano un ragazzo, Marcel, che era scappato dal circo, e le accompagna. A Milano, Marcel torna dai suoi genitori e Peline e sua madre continuano il viaggio, attraversando le Alpi, anche se è stata una fatica molto grande. Arrivate in Austria, Peline si prende una storta al piede e viene curata...

STORIA

Cominciamo a vedersi i castelli svizzeri sul lago di Ginevra: il carro di Peline si ferma per una sosta.
"Come stai col piede, Peline?" chiede la madre.
"Oh, ormai è guarito, non sento più niente!"
"Va bene, ma non metterti ancora a camminare. Sei convalescente."
Quando si fermano in un paese, la madre va a prendere il pane e Peline sta sul carro in cassetta. Laggiù, tre ragazzini la osservano curiosi.
"E tu chi sei? Una zingara?"
Peline non risponde, infastidita dai loro ghigni.
"Oh, fai la superiore, eh?" e iniziano a gettare sassi contro l'asino Palikare, che Peline cerca di calmare, tirando le redini.
"Smettetela!" grida lei.
"Ah ah ah, adesso non fai più la superba eh?"
"Ehi, guarda che buffo cane che ha!"
"Freghiamoglielo!"
"Lasciate stare Barone!" esclama Peline, arrabbiatissima perchè non può scendere dalla cassetta per via del piede ancora ferito.

Quando la madre esce dal negozio e vede la scena, i tre delinquenti scappano.
"Non so cosa gli avrei fatto a quelli!" sbotta Peline.
"Calmati"
"Hanno tirato dei sassi a Palikare e volevano prendersi Barone!"
"Ci sono persone così dappertutto. Non preoccuparti e andiamo."
Riprendono il cammino: Peline si è calmata dall'arrabbiatura e osservano il paesaggio fiabesco davanti a loro: castelli, colline, laghi. Ad un certo punto, fanno colazione su un prato: ormai sono vicini al confine con la Francia.
"Domani dovremmo essere in Francia" dice la madre.
"Fantastico, Maraucourt è sempre più vicina!"
Peline non sta più in sé dalla gioia e si mette a ballare, coinvolgendo anche la madre.
"Non devi sforzarti troppo il piede" dice lei.
"Ormai è a posto, te l'ho detto"

Riprendono il viaggio e vedono incuriosite un tizio che va con un velocipede: era una delle prime biciclette dell'epoca, con la ruota anteriore più grande e con la pedaliera ad essa solidale. Raggiungono una città e iniziano a fare la pubblicità per le fotografie. Ad un certo punto, il tizio col velocipede non riesce più a guidare il suo biciclo e va a sbattere come un cretino contro il carro di Peline, rischiando anche di investire le due donne. Il caos attira un poliziotto:
"Che sta succedendo qui?" e duce con voce dura alla madre di Peline: "E voi chi siete?"
"Siamo fotografe ambulanti, signor poliziotto"
Lui le guarda con disprezzo: "Avete l'autorizzazione?"
"No, signore"
"Allora ve ne dovete andare. Non è permesso fare i fotografi ambulanti senza l'autorizzazione del comune, qui. Se non ve ne andate subito vi arresto!"
"Va bene"
Peline e la madre raccolgono le loro cose e se ne vanno.
"Ma che modi!" protesta Peline, quando sono lontano.
"E' meglio andare via, in questi casi. Discutere può solo peggiorare le cose"
"Ma è un'ingiustizia! Facevamo solo delle foto, non facevamo male a nessuno!"
"I deboli hanno sempre torto e i forti hanno sempre ragione, applicando la loro legge come vogliono. Ricordatelo, Peline, quando un giorno ti capiterà di essere forte: non comportarti mai come lui, quando incontrerai delle persone più deboli. Impara la misericordia e la compassione: chi non la usa, quando verrà il suo momento non ne riceverà."
"Cioè quel poliziotto un giorno la pagherà cara?"
"Se non cambia il suo atteggiamento, sì."

Si allontanano da lì, senza aver fatto delle foto e quindi senza avere qualche soldo in più. Si dirigono quindi decisamente verso la Francia, visto che l'Austria sta cominciando a rivelarsi inospitale. Si fermano in un prato e Palikare va a bere in un abbeveratoio, che però serve alle mucche. Intanto, la madre, sul carro, ha un altro capogiro.
"Stai bene, mamma?"
"Sì sono solo un pò stanca"
Le mucche, intanto, disturbate dall'intruso, vanno tutte all'abbeveratoio.
"Ma cos'è quel caos? Che ci fanno lì tutte quelle mucche?" si chiede Peline. Poi sente un raglio: "Ma è Palikare! Come è finito in mezzo a tutte quelle mucche?"
Peline va a prendere l'asino ed esce a fatica dall'assembramento. Nel fare questo, Peline capisce di essere completamente guarita al piede.
"Bè, almeno una buona notizia" dice lei.
Vanno verso Ginevra, ma la madre ha ancora un capogiro.
"Vado a riposarmi un pò lì dentro il carro, guida tu"
"Va bene" replica Peline, un pò preoccupata.
Peline sale in casetta: arriva la notte e continuano il viaggio, attraversando un bosco: ma sentono dei rumori.
"Cosa sono queste voci? Animali?" si chiede Peline. Barone e Palikare sono terrorizzati, perchè capiscono che si tratta di un branco di lupi.
"Ma questi sono ululati!" dice la madre di Peline "Questo sono lupi! Guarda Palikare, è agitatissimo!"
"Lupi? Ci possono attaccare?"
"Certo! Sprona Palikare, dobbiamo uscire subito dal bosco o quelli ci sbranano!"
Palikare galoppa a perdifiato, incitato dalle due donne, che temono che il carro possa rovesciarsi nella fuga. I lupi li inseguono ululando, ma alla fine li distanziano. Alla mattina dormono nel carro, fuori dal bosco, sfinite. Peline è la prima a svegliarsi. Esce dal carro e vede un contadino. Gli chiede:
"Scusi, dove siamo?"
"Siete nel villaggio di Monthault, signorina."
"E dov'è? In Francia?"
"Certo, questo è suolo francese"
Peline è felicissima: hanno raggiunto la Francia! Avvisa la madre: ma lei, dopo un pò, crolla a terra, esausta.

(Continua qui)

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Edited by joe 7 - 31/5/2022, 16:11