2022: I MANGA - 4(Il primo articolo si trova qui; l'articolo precedente si trova qui.)FENRIR: IL LUPO E IL CONDOTTIERO - VOTO: 8Sceneggiatura:
Chugaku Akamatsu; Disegni:
Mioko Ohnishi; Pubblicazione:
JPOP; 4 volumi raccolti in cofanetto, prezzo:
30 €
Il giovane Temujin/Gengis Khan e la bella Fenrir.
Nonostante il nome nordico (Fenrir, o Fenris, è un lupo della mitologia scandinava), la storia parla della vita, mooolto romanzata, di Gengis Khan.
Gengis Khan (1162-1227) fu il famoso condottiero dei Mongoli che unificò l'Asia settentrionale (tranne l'India e il Sudest asiatico) e parte della Russia, creando l'Impero mongolo, di estensione eccezionale, che però fu diviso in quattro parti dopo la sua morte e durò appena un secolo. Gengis Khan ha una fama sanguinaria veramente allucinante: le sue conquiste con le orde mongole furono delle vere e proprie
distruzioni di massa senza precedenti, che provocarono enormi cali demografici, stermini di massa e carestia. Questo dà un'idea di quanto fosse feroce il suo impero, che, grazie a Dio, finì dopo un secolo.
Il suo vero nome era
Temujin, e questo manga, come ho detto, parla della sua giovinezza, prima che iniziasse a creare un impero. Questo lavoro è stato realizzato dal duo Chugaku Akamatsu
1 (storia) e Mioko Ohnishi
2 (disegni), che reinterpretano in chiave fantasy la sua storia. Un giorno, il giovane Temujin rischia di affogare in un lago: ma un essere dall'aspetto femminile,
Fenrir, lo salva, chiedendogli in cambio di liberarla dal lago, dove lei è prigioniera. Si tratta, infatti di un'aliena che era caduta molto tempo fa sulla Terra: siccome può vedere il futuro - almeno quello probabile - si accorge che Temujin ha un futuro da condottiero e, dopo essere riuscita ad uscire dal lago, sta al suo fianco. Così, un giorno, lui potrà aiutarla a ritornare nel suo mondo.
Nella strada di conquista di Temujin si incontra, alla fine, il suo più grande avversario:
Minamoto3, famoso guerriero e nobile giapponese. Una leggenda narra che, invece di morire, Minamoto raggiunse
l'Asia, diventando Gengis Khan, in giapponese “il lupo azzurro che sottomise il cielo” (da qui il nome Fenrir, che è quello del lupo delle leggende nordiche). E' chiaro che di Gengis Khan ce ne può essere uno solo: quindi, in questa storia fittizia, Temujin e Minamoto dovranno scontrarsi per il titolo. Senza contare che lo stesso Minamoto è accompagnato da un'altra aliena come Fenrir.
In questo manga, Gengis Khan/Temujin viene idealizzato: invece del crudele tiranno della realtà, è un bravo ragazzo che vuole unificare tutti i popoli dell'Asia, e magari anche del mondo, già che ci siamo, così non ci sarà mai più la guerra e scorrerà latte e miele e tutti vivranno felici e contenti per sempre. Grazie al suo carisma e all'aiuto della ragazza aliena Fenrir, convince i vari nemici, dopo averli sconfitti, a passare dalla sua parte. Anche se la storia è a dir poco assurda, i disegni sono ottimi e ben curati, richiamando i lavori di
Kaoru Mori. Tuttavia, 30 euro sono davvero troppi: qui si vuole pelare fino all'osso gli acquirenti.
A sinistra, Fenrir con addosso la pelle di lupo, e, a destra, Minamoto sopra una tigre, segno della sua pericolosità.
BLACK LAGOON: IL RITORNO DI REVY E ROCK. E ANCHE DELLE DONNE AMMAZZASETTE. VOTO: 8Sceneggiatura e disegni:
Rei Hiroe; Pubblicazione:
Panini Comics - Planet Manga; Volume uscito nel 2022:
vol. 12 Prezzo:
7,9 €
Tutte le donne di Black Lagoon sono delle pazze sadiche.
Dopo tre anni di assenza, ecco riapparire il manga fantasma
Black Lagoon, con l'inizio dell'arco narrativo
"Homme Sombre" (
"L'uomo nero", dal francese). Certo che ci vogliono dei tempi biblici per seguire certi manga.
In breve: a Roanapur, un gruppo di cinque belle ragazze, vestite in modo elegante con giacca, pantaloni e cravatte nere come gli sgherri dei cattivi, ammazzano indiscriminatamente tutti gli uomini di pelle nera grandi e grossi. Prima di farlo, però, chiedono loro se sanno qualcosa del Burkina Faso del 5 Novembre 1984 o giù di lì. Siccome tutti rispondono che non sanno neanche dov'è questo cavolo di Burkina Faso, vengono mitragliati, sventrati, appesi per i piedi e torturati.
Ora, uno dei membri della Black Lagoon, che si chiama Dutch ("olandese") ed è nero, grande e grosso, forse sa qualcosa del Burkina Faso. Quindi si nasconde sotto il letto e non vuole parlare con nessuno. Rock indaga insieme a Revy, scoprendo una storia politica dietro il Burkina Faso del 1984 che non interessa niente a nessuno, se non alle cinque pazze.
Cerca quindi di trovare una soluzione per togliere dai piedi di Roanapur queste fanciulle sbranatrici di neri (tra di loro c'è una fanciulla nera, quindi non c'è problema, non sono femmine razziste. Se no, se fossero state tutte bianche, gli imbecilli di internet che scrutano ogni ombra di presunto razzismo si sarebbero incavolati tantissimo).
La storia segue il consueto sviluppo degli altri archi narrativi di Hiroe, che però sembra meno interessato ai protagonisti e più alla storia, tanto che dà molto spazio alle cinque cretine, piuttosto che ai protagonisti della Lagoon. Tutte le storie di Black Lagoon sono piene di donne sbranatrici di uomini: eppure, Hiroe non pensa di averne messe abbastanza, visto che qui ne aggiunge altre cinque. Vorrei sapere cosa abbiamo fatto di male noi poveri maschi bianchi per avere tra i piedi delle donne macellaie che devono sempre dimostrare di essere delle ubermensch spappolauomini. Abbiamo capito che le donne sono ultratoste, grazie, non si potrebbe però raccontare qualcosa di diverso, tanto per cambiare?
A parte questo, è un buon manga, i disegni sono buoni e la storia è ben raccontata; anche i personaggi hanno una psicologia ben definita. E' il periodo di pubblicazione che fa schifo. Tra altri tre anni vi racconto com'è andata, state sintonizzati eh.
VIGILANTE: L'UOMO RAGNO GIAPPONESE - VOTO: 8Sceneggiatura:
Hideyuki Furuhashi e Kohei Horikoshi; Disegni:
Court Betten; Pubblicazione:
Star Comics; Numeri usciti nel 2022:
12-14 prezzo:
4,5 €Vigilante è uno spin-off/prequel di My Hero Academia: parla di personaggi che sono vissuti un pò prima dell'inizio della serie. E stato scritto, in accordo con Horikoshi (l'autore di
Academia), da
Hideyuki Furuhashi e i disegni sono di una disegnatrice che usa come pseudonimo il nome
Betten Court. Fu pubblicato nel 2016 sulla rivista Jump GIGA della Shueisha; poi, pochi mesi dopo, su Shōnen Jump+, la rivista online.
"Vigilante" parla di eroi che non sono "legali". Infatti, di norma, nel manga tutti quelli che hanno dei poteri devono frequentare determinate scuole per avere la patente di eroe (o "hero", come dicono in inglese), proprio come in una società comunista da Grande Fratello, che concede le libertà solo dopo regolare bollo di vidimazione. Ma questo va bene per tutti, quindi amen, contenti loro...
Però c'è chi preferisce fare azioni eroiche senza avere la patente e fare la trafila: questi sono gli "illegali", detti "Vigilantes" appunto. Tra l'altro, il termine "vigilante" è ambiguo, perchè indica anche le persone che si fanno giustizia da sè commettendo stragi o impiccando innocenti, come avveniva nel west.
Il protagonista principale è
Koichi Himawari, uno studente universitario diciannovenne, spiantato e scarsamente sicuro di sé, con la capacità di scivolare su qualsiasi superficie. Esatto, come l'Uomo Ragno. Per accedere alle prestigiose scuole per Heroes del Giappone ci vogliono poteri (detti "quirk") forti e un bel pò di soldi. Alla faccia della scuola per tutti e dei diritti per tutti.
E Koichi non ha nessuno dei due requisiti: non ha soldi e non ha poteri tosti. Tuttavia, decide di fare l'eroe lo stesso, facendosi chiamare
Crawler ("strisciatore") un nome poi storpiato da tutti. Come avete capito, è un Peter Parker/Uomo Ragno giapponese. Oltre a lui, ci sono altri due protagonisti importanti, anche loro eroi illegali:
Knuckle Duster (in pratica, "Nocche Spolverino": non ha poteri e usa i cazzotti, da qui le nocche, e va sempre in giro con uno spolverino) e la scontrosa idol
Pop Step (in pratica, "Passo Saltellante": infatti vola danzando con salti elevati: il suo vero nome è Kazuho Haneyama, ma non viene usato quasi mai).
Se All Might, simile a Superman, è il maestro di vita per Midoriya (il protagonista di
My Hero Academia), Knuckle Duster, invece, che è una specie di Batman, ed è senza poteri come lui, insegna con modi spicci le tecniche di vigilante al suo allievo Koichi/Crawler (per esempio: prima pestare, poi fare domande). Pop Step (che fa il verso alla Gatta Nera, l'amica/nemica dell'Uomo Ragno) è la compagna d'avventure di Koichi: entrambi conoscono le loro rispettive identità.
Sia in My Hero Academia che in Vigilante, c'è sempre il problema della regolamentazione dei poteri: un'idea che è partita da Watchmen e
Civil War.
Attualmente, la storia ha una svolta drammatica: dopo la scomparsa di Knuckle Duster, Pop Step diventa la criminale
Queen Bee (Ape Regina), perchè posseduta da un essere misterioso che prende controllo dei corpi. Dietro tutto c'è un misterioso trafficante chiamato solo
Numero Sei, che, alla fine, affronta Koichi un uno scontro totale: siamo alla fine del manga e il ragazzo dovrà usare tutte le sue capacità per sopravvivere al Numero Sei, che si rivela essere un tizio multiforma e dai molteplici poteri.
La cosa impressionante è che
sembra di leggere una storia dell'Uomo Ragno classico, coi problemi sia di vita che di combattimento che il protagonista è costretto ad affrontare. Manca solo un numero alla conclusione, ed è un peccato che questo personaggio non abbia trovato più spazio.
E' persino meglio dell'Uomo Ragno originale che fanno adesso.
Koichi Himawari? Un bravo ragazzo, mi ricorda com'ero io una volta.
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1 Chugaku Akamatsu: autore nuovo, di lui non si conoscono altri lavori, se non
Aria, the scarlet ammo, una light novel sulle ragazzine con le pistole.
2 Mioko Ohnishi: disegnatrice manga, famosa per il suo Battle Royale.
3 Minamoto Yoshitsune (1159 – 1189): fu un militare e samurai giapponese. E' stato uno degli ultimi samurai del periodo classico. Secondo il mito, fu addestrato dai Tengu (mostri giapponesi delle leggende) ed ebbe come amico il poderoso Benkei. Dopo una serie di battaglie, divette fare hara-kiri o seppuku, il suicidio rituale. Un'altra leggenda racconta che Minamoto sopravvisse e fuggì segretamente in Mongolia, dove ottenne ancora più fama col nome di Gengis Khan.
(Continua qui)QUI TUTTI I LINK SUL MEGLIO E PEGGIO DEGLI ALTRI ANNIEdited by joe 7 - 24/1/2023, 17:01
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