Il blog di Joe7

  1. 2022: IL MEGLIO E IL PEGGIO - 15

     
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    2022: FUMETTI VARI
    (Il primo articolo si trova qui; l'articolo precedente si trova qui.)

    IL MAESTRO: IL DOTTOR STRANGE ITALIANO - VOTO: 8,5
    Sceneggiatura: Mino Milani; Disegni: Aldo Di Gennaro, Giancarlo Alessandrini; Pubblicazione: Editoriale Cosmo; Volumi usciti nel 2022: 1-2 (completo; Collana "I grandi Maestri", n. 71-72); Prezzo: 7,90 €

    Maestro


    Non si sa il vero nome del Maestro: comunque lo chiamano anche Maximus: un nome decisamente poco modesto, ma che fa risaltare comunque le sue capacità sovrumane. Fu pubblicato sul Corriere dei Ragazzi, a partire dal numero 7 del 1974, in occasione del restyling della testata, e le sue storie proseguirono fino all'autunno del 1976, quando il Corriere dei Ragazzi cambiò nome in CorrierBoy e cambiò pure impostazione. Le fattezze del Maestro erano state prese da quelle dell'attore Luigi Vannucchi, a quei tempi abbastanza noto. Questo misterioso personaggio vive a Los Angeles, con la sua gatta Nardy (il nome di un gioco da tavola russo; ma era anche il nome di Nardina, la gatta siamese di Mino Milani, lo sceneggiatore). Il Maestro è uno studioso dell'occulto e ha anche dei poteri paranormali, proprio come il Dottor Strange, ma senza costume, senza baffetti e senza scene troppo allucinanti. Al posto di Clea, abbiamo il tenente della polizia, una bella donna bionda di nome Velda Morris ("velda" è un nome di origine tedesca di cui non si sa bene il significato; in spagnolo sta per "vero, certo"), che gli chiede il suo aiuto in casi particolari che la polizia non sa risolvere e ovviamente è innamorata di lui. Inoltre, se il Dottor Strange ha il maggiordomo orientale Wong, il Maestro ha un maggiordomo inglese, Astor (un nome che significa "falco" o "rapace"). Le storie del Maestro iniziano col lungo ciclo dedicato allo scarabeo di Ara Tutna, che può realizzare ogni desiderio e che è in mano alla malvagia dottoressa Jaga, che si è impadronita di questo oggetto magico e se ne serve per soddisfare la sua sete di potere. Il suo nome è il più inquietante di tutti, perchè proviene da quello della strega russa e mangiatrice di bambini Baba Jaga. Come si vede, Mino Milani, per accentuare il mistero del Maestro, ha scelto dei nomi piuttosto particolari per i comprimari.

    Il-Maestro-imm
    Il Maestro prigioniero della malvagia Jaga. Disegni di Di Gennaro.


    Concluso questo arco narrativo, le avventure del Maestro proseguono con una serie di episodi in genere autoconclusivi e simili a romanzi gotici, coi tipici ambienti inquietanti e malinconici. I disegni di Di Gennaro sono, come sempre, eccezionali, anche se pure Alessandrini fa la sua figura. Spesso, nelle storie, il Maestro dimostra una sicurezza di sé e una tranquillità fuori dal normale, agitandosi di rado: coi suoi poteri, discreti ma notevoli ed efficaci, Mino Milani sorprende sempre il lettore. La riedizione integrale de Il Maestro non è stata un’operazione semplicissima, perché non è stato possibile recuperare tutte le tavole originali e le riproduzioni sono state ottenute dai fumetti d’epoca. Complessivamente, anche se il prezzo è piuttosto alto, è stato un buon acquisto: però un formato più grande di quello bonellide avrebbe giovato, visto che quelli del Maestro erano fumetti realizzati per un formato più grande.

    NATACHA: LE AVVENTURE DI UNA HOSTESS FRANCESE IMMORTALE - VOTO: 7
    Sceneggiatura: Maurice Tillieux; Disegni: Francois Walthery; Pubblicazione: Editoriale Cosmo - Nona Arte; Volumi usciti nel 2022: 1; Prezzo: 29,90 €

    Natacha-Nona-Arte-29-90-euro


    Natacha è una hostess che si trova sempre in situazioni pericolose, accompagnata dal suo fidanzato idiota Walter, a cui spettano sempre le figuracce di palta, mentre a Natacha spettano sempre gli onori della cattura dei cattivi. E' la prima volta che viene pubblicata in Italia: la sua idea venne dal disegnatore Walthery (e non dallo sceneggiatore), attorno agli anni '60. Inizialmente, Walthery era stato assistente di Peyo, il creatore dei Puffi: ma stava pensando di fare delle storie su una persona che viaggia in tutto il mondo. Magari uno steward, cosa che facilitava l'idea dei viaggi. Ma Delporte, il redattore di Spirou, la rivista dove Walthery lavorava, propose l'idea di una donna. Una hostess, tanto per cambiare, invece di uno steward, visto che, allora, i protagonisti erano sempre uomini. Gos (Roland Goossens), un collega di Walthery, scrisse la sceneggiatura e lui la disegnò. Il nome di "Natacha" lo suggerì la moglie di Walthery, che aveva proposto un nome russo: chissà perchè poi. Forse perchè suonava bene. La prima storia uscì a puntate su Spirou nel 1970, dal n.1663. Ebbe subito successo tra i lettori francesi. Walthery fa nascere Natacha nella sua città di nascita, Liegi; Walter, lo steward imbranato e fidanzato di Natacha, è l'alter ego di Walthery (infatti porta come nome lo stesso suo cognome, praticamente). Dopo Gos, ci fu un altro sceneggiatore, Marc Wasterlain, poi Maurice Tillieux e altri: ma l'asse portante del personaggio restò sempre il disegnatore Walthery.

    Natacha-imm
    Una persona trattata in questo modo, normalmente, muore. Ma Natacha, essendo un personaggio dei fumetti, è invulnerabile e immortale come Wolverine. Queste esagerazioni sono tipiche del fumetto avventuroso francese, in cui i normali protagonisti sono tutti indistruttibili. =_=


    Il variarsi degli sceneggiatori permette una grande varietà narrativa, passando dal poliziesco, al fantascientifico, all'esotico, all' umoristico. Il registro delle storie cambia continuamente, passando da episodi più divertenti a storie cariche di tensione, dall’avventura, alla suspense, al fantastico. In sostanza, un buon fumetto e ben disegnato, anche se certi passaggi sono forzati e in certi casi si richiede una bella sospensione dell'incredulità. Natacha è la tipica ragazza intelligente in mezzo a complotti vari che ne esce tranquilla e intonsa come prima. Diciamo che è assurdo, ma leggibile.

    60 ANNI DEI FANTASTICI QUATTRO: CONFRONTO IMPIETOSO - VOTO: 4
    Sceneggiatura: Stan Lee; Disegni e sceneggiatura: Jack Kirby (storia originale); Disegni: Pepe Larraz, Kim Jacinto, Carlos Pacheco, Walter Simonson, Marco Checchetto, Alessandro Cappuccio, Simone di Meo, Stefano Caselli, Leo Ortolani (remake); Pubblicazione: Panini Comics; Numero speciale uscito per Lucca 2022; Prezzo: 8,90 €

    Fantastici-Quattro-speciale-anniversario-60-anni-8-90-euro
    Copertina di Leo Ortolani, col Duomo di Lucca sullo sfondo.


    Per festeggiare i 60 anni dei Fantastici Quattro, per la fiera di Lucca, nel 2022, hanno fatto un numero speciale, in cui due storie di base dei Fantastici Quattro sono state ridisegnate da altri autori, pagina per pagina. Si tratta del remake della prima storia del quartetto e della storia del matrimonio tra Sue e Reed.

    confronto
    A sinistra, caos e confusione; a destra, ordine. Preferisco l'ordine. =_=


    Che dire? Bè, è un disastro. Prendo una pagina a caso - ma potrei metterne qualunque altra - del numero celebrativo, a sinistra, e la metto a confronto con l'originale di Stan Lee e Jack Kirby a destra. Le immagini di Kirby sono più chiare e si capisce bene la storia. La pagina del remake a sinistra, invece, è confusionaria: vignette sovrapposte, mancanza di cornici, colori sparaflashanti che danno fastidio agli occhi: la lettura non è gradevole. Invece, nella pagina di Lee e Kirby, la lettura è semplice, molto scorrevole, senza mai essere fastidiosa, e si capisce ogni passaggio. In tutte le pagine di questo numero di anniversario, con questi disegni esagerati delle "nuove leve", non ho capito NIENTE della storia. Ma proprio niente. Bisognava leggerla due o tre volte per capirci su qualcosa. E questo fa capire che era meglio lasciar perdere l'idea del "confronto". O si racconta in modo chiaro, come hanno fatto Lee e Kirby, o è meglio se fanno un altro fumetto con altri personaggi. La chiarezza è fondamentale per la narrazione, ma purtroppo oggi questo concetto se lo ricordano in pochi.

    ALAN FORD: UN FUMETTO VUOTO - VOTO: 2
    Sceneggiatura: Luciano Secchi; Disegni: Dario Perucca; Pubblicazione: Ed. 1000voltemeglio; Prezzo: 5 €

    AF


    Ormai Alan Ford si sta trascinando stancamente. Da tempo ha perso tutte le sue caratteristiche di membro del gruppo TNT e si è sposato con Minuette Macon, facendo l'investigatore privato con la moglie, che ha i poteri di una strega, diciamo, di livello medio. Ma, se almeno le storie fossero movimentate e piene di gag come una volta, si potrebbe anche soprassedere. Il punto è che non lo sono. Oltre a svilupparsi in modo stanco e prevedibile, la storia ha dei personaggi che si comportano in modo squallido. Per esempio: Minuette ha perso la memoria e fa la regina di chissàdove. Come facciamo a farle recuperare la memoria, pensa Alan? Semplice, andiamo a letto insieme e ci tornerà la memoria da quello che facciamo. Ma dove siamo? Sembra una penosa novella di Boccaccio. Oppure la Domitilla Scannagatti, l'attrice innamorata di Alan (?) cerca di far ingelosire Alan fidanzandosi col Numero Uno (!), ma, visto che la faccenda non ha funzionato, cosa fa la Domitilla a cena con Alan al ristorante? Gli butta in faccia il vino, come nelle peggiori telenovele brasiliane. Insomma, siamo davvero nello squallore. Non solo i personaggi hanno una psicologia tagliata con l'accetta, ma non hanno neanche una morale. Certo, magari questa mancanza di morale c'era anche prima, ma era nascosta dalle capacità narrative di Luciano Secchi/Magnus/ Piffarerio. Ma adesso la povertà della trama non è più capace di coprire queste magagne. Dario Perruca è bravo e sa realizzare bene Alan Ford, ma è la sceneggiatura che è carente. I personaggi sono fin troppo amorali e insignificanti perchè ci si possa interessare di loro. E l'umorismo è scomparso da anni: però, se per voi va bene la gag di Alan che mette le banconote nella bocca di un tizio, OK, allora ridiamo a crepapelle. 5 euro per leggere questa storia mi sembrano davvero troppi. No, non ci siamo. =_=

    Alan-Ford-imm
    Devo ridere?



    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SUL MEGLIO E PEGGIO DEGLI ALTRI ANNI

    Edited by joe 7 - 6/2/2023, 17:53
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    Di Natcha avevo sentito parlare l'anno scorso.
    Se vedo il fumetto da qualche parte me lo compro, anche se al momento mi interessano solo i manga.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 30/1/2023, 18:24) 
    Di Natcha avevo sentito parlare l'anno scorso.
    Se vedo il fumetto da qualche parte me lo compro, anche se al momento mi interessano solo i manga.

    Guarda che sono 29,90 euro...Comunque, lo stile di disegno di Natacha somiglia un pò a quello dei manga, ma la narrazione è "occidentale", non tanto perchè si legge da destra a sinistra, ma per il tipo di racconto, non so se mi spiego. La scena di Natacha buttata fuori dal treno, per esempio, in un manga sarebbe stata realizzata in un altro modo.
     
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    29,90? O.O
    Grazie dell'avvertimento.
    Con questi prezzi non mi sorprendo se i fumetti non vendono più.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 30/1/2023, 19:53) 
    29,90? O.O
    Grazie dell'avvertimento.
    Con questi prezzi non mi sorprendo se i fumetti non vendono più.

    E i prezzi aumenteranno ancora.

    Ormai il fumetto non è più una lettura acquistabile a livello popolare come una volta, ma è una lettura possibile solo per chi se lo può permettere. Perchè il mercato, ora, si rivolge non alle generazioni nuove, ma alle vecchie, che comperavano i fumetti un tempo e che è abbastanza ricca da poterseli ancora permettere, mantenendo così un'abitudine che avevano sin da ragazzi.

    Ma, in questo modo, il fumetto è diventato una cosa di elite, non più una cosa popolare. Alan Ford, che era una volta acquistabile un pò da tutti, ora costa 5 euro, cioè diecimila lire. Che è quasi il prezzo di un libro di allora.

    I manga vendono tantissimo oggi, è vero, ma molti di loro hanno comunque delle cifre da capogiro.
     
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    mickie 10 belts

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    purtroppo è vero, il fattore prezzo è ormai rilevante e grave. ad oggi 20 pagine di comics americano costano 3 €, una cifra inaudita in Italia (negli Stati Uniti no, è da decenni un prezzo standard)
     
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    CITAZIONE (ironmaiden @ 2/2/2023, 11:56) 
    purtroppo è vero, il fattore prezzo è ormai rilevante e grave. ad oggi 20 pagine di comics americano costano 3 €, una cifra inaudita in Italia (negli Stati Uniti no, è da decenni un prezzo standard)

    Oggi un fumetto popolare come Tex costa 4 euro e 40 centesimi. Cioè 8.800 lire. Per un fumetto che una volta comperavi a 1.000 lire al massimo.

    E poi dicevano che con l'euro non avremmo più avuto problemi, che i prezzi non sarebbero mai più aumentati, ma sarebbero rimasti inalterati come quando usavamo la lira. Tutte bugie. -_- Senza contare il fatto che una monetaccia come l'euro ci è stata imposta dall'alto senza che potessimo dire la nostra. "Democrazia" un piffero. Tanto per dire chi è che comanda davvero. =_=
     
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