Il blog di Joe7

  1. 2022: QUELLI CHE CI HANNO LASCIATO - 3

    Tags
    Neal Adams
    By joe 7 il 2 Feb. 2023
     
    2 Comments   54 Views
    .
    GLI AUTORI DI FUMETTI CHE CI HANNO LASCIATO NEL 2022 - TERZA PARTE
    (Il primo articolo si trova qui; l'articolo precedente si trova qui.)

    NEAL ADAMS

    Batman
    Il Batman di Neal Adams. Senza di lui, non ci sarebbe mai stato il Dark Knight di Miller e la fama del "Cavaliere Oscuro" che ha il personaggio adesso, sia nei fumetti che nei film.


    Il 28 Aprile 2022 ci ha lasciato anche Neal Adams: sono noti i suoi lavori soprattutto nel campo DC. Dopo aver mostrato il suo stile realistico col personaggio di Deadman, disegnato e sceneggiato da lui (anche se questo personaggio era già stato realizzato da Arnold Drake e Carmine Infantino in passato), i lettori rimasero impressionati da un disegnatore che rappresentava in modo così realistico i supereroi.

    Adams, però, divenne famoso soprattutto col suo rinnovamento di Batman, Lanterna Verde e Freccia Verde, grazie anche alle sceneggiature di Dennis O' Neil. In particolare, Adams e O' Neil salvarono dal baratro il personaggio di Batman, che era ormai al crollo. A quei tempi, infatti (erano i primi anni '70), il Batman che tutti conoscevano era quello dei telefilm campy di Adam West: quello trasmesso negli anni '60, pieno di POW, SOCK che comparivano sui fotogrammi, con la pancetta di Batman e il suo bat-repellente per squali, con un Robin saccente e un telefono rosso nell'ufficio del commissario Gordon per telefonare a Batman. Un telefono rosso dentro una campana di plastica trasparente, come se fosse una torta. Con le finte salite sulla corda e i mantelli dritti paralleli al suolo per simulare la gravità. Divenne famoso, ma non certo per lo stile dark. Era volutamente trash, una cosa che non dava certo lustro ad un giustiziere della notte...

    DK2
    "I criminali sono una razza codarda e superstiziosa. Mi travestirò da pipistrello per spaventarli." Mah. A uno vestito così i criminali veri lo ammazzano in due secondi con una pistola. Chiamandolo pistola.


    Anche i fumetti seguirono questo modo di raccontare e, negli anni ’70, il fumetto di Batman era ormai prossimo alla chiusura a causa del crollo delle vendite. Alla DC corsero ai ripari, appunto con le sceneggiature di Denny O'Neil e i disegni di Neal Adams, che cercavano di riportare Batman alle atmosfere noir originali. Per prima cosa, misero da parte Robin, che agli inizi di Batman non c'era. Infatti, Robin, il "ragazzo meraviglia", era stato realizzato proprio per rendere Batman più vicino ai ragazzi: col risultato che tutti i lettori ragazzi lo odiavano. Infatti mi ricordo che, nelle feste di carnevale, qualcuno vestito da Batman lo si vedeva, ma non c'era nessuno che si vestiva come quel pirla di Robin. ^_^ Inoltre, crearono dei nuovi personaggi che ebbero un gran successo, come il criminale-idealista Ra's Al Ghul e sua figlia Talia. Soprattutto, riportarono in scena il Joker, ma stavolta era un vero e proprio criminale pazzo e assassino - come in effetti era all'inizio - e non più il pagliaccio buffone che era diventato negli anni precedenti. A tal punto che lui aveva persino una sua testata, piena di storie "da ridere". Il Joker. Rendiamoci conto. :huh:

    BB
    Nella copertina a sinistra, realizzata da Adams, si vede Ra's Al Ghul trionfante su Batman; in quella a destra, c'è una scena drammatica presa dal Batman italiano della Cenisio. Qui il disegno è di Ernie Chan: ma è chiaro che, dopo l'opera di Neal Adams, gli altri disegnatori ne seguirono le orme.


    La copertina di Neal Adams qui sopra è una delle più iconiche che lui abbia mai fatto: la sua tendenza al realismo raggiunge l’apice col petto villoso di Batman e i capezzoli in evidenza. Una cosa mai vista prima: infatti, a quei tempi, il Comics Code (il "codice dei fumetti", cioè la censura) lo vietava. Ma, a quei tempi, il Comics Code stava ormai perdendo la sua efficacia: anzi, oggi praticamente non esiste più. Tornando alla copertina: siccome Ra's Al Ghul tiene in mano il costume di Batman, Adams aveva disegnato Batman in mutande, ma il direttore della DC, il famoso Julius "Julie" Schwartz, si rifiutò di metterlo in copertina con le gambe nude e le fece ricoprire con una calzamaglia. “Tanto nessuno se ne accorgerà” disse Schwartz, e andò proprio cosi. Infatti, se fate attenzione, vedete che Ra's ha in mano il costume intero di Batman, pantaloni compresi. Quindi Batman dovrebbe avere le gambe nude: invece no. Quindi sembra che Batman porti addosso due pantaloni! Ma, come aveva giustamente osservato Schwartz, nessuno si accorse di questo dettaglio. Nemmeno voi, scommetto. ^_^ Infine, osserviamo come sia ambigua la posizione della spada, che può essere interpretata sia come piantata per terra, sia come se Ra's Al Ghul avesse infilzato il petto di Batman. La storia presenta una lunga scena di duello con le spade tra Batman e Ra's: questo diede a Neal Adams l’opportunità di disegnare alla maniera che lo ha reso famoso: corpi muscolosi, in movimento, assai realistici, che assomigliano alle figure dinoccolate, alte, magre dei quadri di El Greco, con la loro muscolatura allungata e nervosa.

    Il personaggio di Ra's Al Ghul - un incrocio tra Dracula, per la sua immortalità, e il Dottor Strange, per la sua magia/tecnologia, nel tempo diventerà uno dei più temibili antagonisti di Batman. Infatti, Schwartz e O’Neil volevano creare un nuovo nemico di Batman che non doveva essere il solito tipo dal costume bizzarro. Ma piuttosto una persona normale, seguendo la nuova tendenza realistica di Batman. Quando Neal Adams ebbe la descrizione del personaggio di Ra's, si rese conto di quanto fosse difficile da realizzare. “Lo feci senza sopracciglia”, ricorda Adams, “con la fronte sfuggente, la faccia leggermente cadaverica, i capelli radi: ne usci un personaggio unico e memorabile”.

    Ra-s1
    Ra's chiama sempre Batman "Detective": infatti, O'Neil fece risaltare le abilità investigative di Batman, che divennero delle caratteristiche di base del personaggio.


    O’Neil e Adams fecero ritornare, oltre al Joker, anche un altro famoso nemico di Batman, Due Facce, che era assente da tempo, a causa del suo aspetto raccapricciante, che era in conflitto con le regole del Comics Code. Due Facce è l'ex procuratore distrettuale Harvey Dent, con la metà del volto sfigurato: ha la caratteristica di prendere ogni sua decisione criminale solo dopo aver lanciato in aria una moneta. Era un perfetto criminale per realizzare delle storie più cupe di Batman.

    Ma torniamo un momento sul Joker, al quale abbiamo accennato prima. Il contributo di O'Neil e Adams fu fondamentale per il personaggio: solo grazie a loro abbiamo oggi l'assassino pazzo che conosciamo. Se, negli anni '50-'60, il Joker era stato un vero pagliaccio del crimine e rubava con rapine burlesche, i due autori lo fanno ridiventare il maniaco omicida che era all'inizio. Sin dalla prima storia che realizzarono, si vede un personaggio molto meno divertente. La sua risata ossessiva riempie tutta la storia e fa capire che ci troviamo davanti a un vero e proprio pazzo pericoloso. Questo Joker non assomiglia per niente a quello interpretato da Cesar Romero nei telefilm: fa davvero paura e uccide con gran facilità. Ma non è solo questo: i due autori crearono anche il rapporto ambiguo tra Joker e Batman. Da qui in avanti, Batman dà la caccia al Joker, ma, nello stesso tempo, anche il Joker dà la caccia a lui. Ognuno dei due esercita violenza sull’altro e allo stesso modo ognuno dei due la subisce. Sembra che non possa esistere l'uno senza l'altro.

    Batman25120005-1


    Come si vede qui sopra, il Joker, anche se ha in mano Batman, non lo uccide. In un certo senso, ha bisogno di lui. Vuole avere su di lui una vittoria totalizzante, che sa che non riuscirà mai a realizzare ed è proprio per questo che la desidera. Grazie a Adams e O' Neil, abbiamo il Joker definitivo. L'arco narrativo di Neal Adams su Batman, che ha dato la versione base del personaggio di adesso, inizia nel 1971 e termina nel 1974.

    Solo molto più avanti, nel 2010, Adams tornerà su Batman nella miniserie Batman Odissey, disegnata e anche sceneggiata da lui: ma non sarà della stessa qualità di questo Batman. Anzi, sarà persino peggio del Batman di Adam West, e non sto scherzando. =_= Purtroppo Neal Adams, anche se era stato un ottimo disegnatore, non aveva la stessa stoffa come sceneggiatore.

    Batman_Odyssey_1
    Er...uhmm...lasciamo perdere, OK? :(


    Qui ho parlato molto di Batman, perchè lui è stato in pratica IL personaggio di Neal Adams: tanto che, quando parlano di lui, inevitabilmente parlano di Batman.

    Ma, ovviamente, ha fatto altri lavori, non meno importanti. Infatti, Adams e O' Neil crearono uno dei primi supereroi neri della DC, la Lanterna Verde John Stewart (che comunque non ebbe successo) e modernizzarono anche Lanterna Verde e Freccia Verde. Infatti, Schwartz propose a O'Neil e Adams (che erano ormai la coppia d'oro) di dare una svolta alla serie di Lanterna Verde, parlando anche di temi sociali e politici. I due fecero affiancare, al legalista Lanterna Verde, l'anarchico Freccia Verde. Quindi, dal numero 76 (aprile 1970) di Lanterna Verde, il titolo divenne "Lanterna Verde Co-Starring Freccia Verde". In questo ciclo di storie, i due viaggiano attraverso gli Stati Uniti a bordo di un furgone, analizzando i vari problemi sociali, tipo: corruzione, razzismo, inquinamento, sovrappopolazione, e discutendone con osservazioni banali e ovvietà, come nei talk show.

    Lanterna-Freccia


    In quel ciclo si parla anche delle sette: Black Canary, la ragazza di Freccia Verde, divenne succuba di una setta, in una storia che richiama gli omicidi della "Famiglia", la setta di Charles Manson, che uccise l'attrice Sharon Tate. Oppure si parla anche di droga, con Speedy, l'aiutante di Freccia Verde, che diventa un drogato (ma scusa, Freccia Verde, che razza di gente frequenti? :huh: ). Comunque, anche se questa serie ebbe un grande successo di critica, dopo 14 numeri chiuse per scarse vendite: a nessuno interessa leggere dei comizi sociali e dei pistolotti.

    Oltre a questo, i due fecero anche una storia con la coppia più strana che ci sia mai stata nel mondo dei supereroi: Superman e Cassius Clay, o Muhammad Alì, che si affrontano sul ring. Anche quest'idea venne dal direttore Julius Schwartz, che, evidentemente, in quel periodo era un vulcano di idee. Era un'idea folle, ma di sicuro impatto: in quella storia, i due si battono sul ring per salvare la Terra (ovviamente). Qui sotto c'è la copertina della (rara) edizione italiana della Cenisio (chiedo scusa alla AFNews per averla postata, ma era l'unica ben visibile). Nel 1976, due anni prima di questa storia, aveva destato scalpore la storia speciale con l’incontro tra i due pesi massimi della DC e della Marvel: Superman contro l’Uomo Ragno: La Battaglia del Secolo. Di conseguenza, nel 1978 si volle tentare di ripetere il successo con un altro scontro famoso. Ma perchè proprio Muhammad Alì? Perchè a quei tempi era al massimo della popolarità, non solo come pugile, ma anche come polemista per le sue prese di posizione sul Vietnam e sui diritti dei neri.

    Superman-vs-Cassius-Clay


    Il risultato fu all’altezza delle aspettative, anche se le difficoltà non mancarono, tra l’improvviso abbandono di O’Neil, che lasciò ad Adams anche l’onere dei testi, e la pressione dello staff di Ali che pretendeva il controllo creativo (si mormora che il pugile avesse persino riscritto alcune battute dalla sua controparte cartacea).

    Neal Adams lavorò anche alla Marvel: anche se pochi, i suoi lavori furono importanti. Realizzò buona parte della grande saga Kree-Skrull dei Vendicatori sceneggiata da Roy Thomas, insieme al famoso viaggio di Ant-Man all'interno del robot Visione.

    Visione


    La guerra Kree-Skrull fu una delle prime saghe crossover della Marvel, ed è considerata l’apice della gestione di Roy Thomas. Fu una storia molto innovativa per l’epoca, perchè vantava un variegato e ampio cast di personaggi coinvolti (Vendicatori, Inumani, Fantastici Quattro, Capitan Marvel ecc.), introducendo anche avvenimenti chiave come la storia d’amore tra Scarlet e la Visione, o l’epopea di Capitan Marvel.

    Inoltre, Adams lavorò anche nella testata degli X-Men, in un arco narrativo di Roy Thomas che lasciò il segno, in cui gli X-Men affrontavano Magneto nella Terra Selvaggia, poi incontravano l'uomo-pterodattilo Sauron e infine venivano attaccati dalle Sentinelle. In quell'arco narrativo, Adams co-creò i personaggi di Havok e Polaris. Adams sottopose gli X-Men ad un restyling totale, cambiando le uniformi e persino il logo della titolo dell’albo: la nuova scritta "X-Men" di Adams è rimasta sostanzialmente invariata fino ad oggi. La qualità del disegno di Adams era eccezionale: dava delle prospettive dinamiche e realistiche che rompevano completamente col modello di Kirby. Ma questo non bastò a salvare la serie degli X-Men, che cadde nell'oblio fino all'arrivo di Claremont.

    FRi-Xr-HDUYAANojh


    Per concludere, bisogna dire che Adams lottò per i diritti degli autori di fumetti. Verso la fine degli anni Settanta, si impegnò molto nello sponsorizzare la causa di Jerry Siegel e Joe Shuster, i due creatori di Superman, che vivevano in povertà, nonostante la fama del loro personaggio, che dava guadagni enormi alla DC (grazie anche al film con Christopher Reeve).

    Adams, allora presidente della Academy of Comic Book Arts – la versione del mondo del fumetto della Academy of Motion Picture Arts and Sciences, l’associazione che ogni anno assegna gli Oscar ai film – si rivolse ad alcuni avvocati e organizzò una serie di eventi che suscitarono solidarietà da parte dell’opinione pubblica nei confronti dei due autori. Questo fu sufficiente a spingere Time Warner – la multinazionale proprietaria della DC – a garantire a vita a Siegel e Shuster i diritti d’autore sulla creazione di Superman.

    tarzan
    Uno splendido Tarzan di Neal Adams.



    BIBLIOGRAFIA

    Giornale Pop
    Fumettologica
    Badtaste

    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SUL MEGLIO E PEGGIO DEGLI ALTRI ANNI

    Edited by joe 7 - 3/2/2023, 17:33
      Share  
     
    .

Comments
  1. view post
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    408

    Status
    Offline
    Non mi ero reso conto di quanti artisti se ne fossero andati lo scorso anno.
    Almeno le loro storie sono immortali.
    La serie Freccia e Lanterna Verde sembra un'anticipazione dei fumetti intellettualoidi di oggi.
     
    Top
    .
  2. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,423

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 2/2/2023, 18:49) 
    Non mi ero reso conto di quanti artisti se ne fossero andati lo scorso anno.
    Almeno le loro storie sono immortali.
    La serie Freccia e Lanterna Verde sembra un'anticipazione dei fumetti intellettualoidi di oggi.

    Ogni anno, purtroppo, c'è sempre qualcuno che ci lascia. Ogni anno, infatti, devo sempre commemorare degli autori che sono morti in quell'anno.

    Una cosa ingrata, ma che mi sembra doverosa da fare, comunque, per delle persone che ci hanno dato delle storie indimenticabili. E' un modo per ringraziarli. E ce ne sono talmente tanti che dovrei ringraziare che non basterebbero tuti i post del blog di fila per vent'anni.

    Avevo letto qualcosa delle storie di Freccia Verde e Lanterna Verde: disegni ottimi, OK, ma le argomentazioni trattate e il buttare tutto sul sociale mi hanno fatto cascare le braccia. Capisco perchè non ha avuto successo nelle vendite. Sono storie piuttosto noiose, piene di "messaggi sociali" da "pubblicità progresso". E, sì, oggi spesso fanno fumetti pieni di "messaggi sociali" che vanno forte di questi tempi, ma che sono soltanto delle banalità molto superficiali.
     
    Top
    .