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  1. LUPIN E LA PIETRA DELLA SAGGEZZA - 3

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    Lupin
    By joe 7 il 17 Feb. 2023
     
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    1978: LUPIN III E LA PIETRA DELLA SAGGEZZA (TERZA PARTE)
    (la prima parte è qui; la precedente parte è qui.)

    CD


    LA VERSIONE ITALIANA: I QUATTRO DOPPIAGGI

    1979, PRIMO DOPPIAGGIO: IL FILM
    Distribuzione: Cinitalia Edizioni
    Sigla: Planet 0

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    La locandina italiana del film.


    Questa è la locandina del film "La pietra della saggezza" trasmessa al cinema in Itala nel 1979 col titolo "Lupin III": è praticamente la stessa locandina originale, con qualche cambiamento di colori e l'italianizzazione dei protagonisti: Fujiko diventa Fuyiko, Jigen diventa Gighen (c'è stato nel mantovano un bar Gighen chiamato così in ricordo del pistolero), Goemon diventa Ghemon, mentre Lupin e Zenigata sono scritti in modo giusto. Il nome del regista è corretto, e la canzone di introduzione è la famosa Planet 0. Non si sa nulla, invece, del misterioso "Marco Casanova" che ha presentato il film.

    Il film fu distribuito nelle sale poco dopo la trasmissione della prima serie di Lupin in TV e prima che venisse importata la seconda serie. I titoli di testa giapponesi, insieme alle immagini della clonazione, furono rimossi e sostituiti da un montaggio di scene del film, accompagnate dai titoli italiani e dal brano Planet O (già sigla della prima serie), e pure quelli di coda furono sostituiti dai dati dell'edizione italiana (sempre accompagnati dalla sigla Planet O). Il doppiaggio fu eseguito dall'Associazione Attori Doppiatori Liberi e diretto da Elio Zamuto (la voce di Procton) con un cast vocale parzialmente diverso da quello della serie: oltre alle voci normali di Lupin (Roberto Del Giudice), Fujiko (Piera Vidale) e Zenigata (Enzo Consoli), abbiamo:
    - Jigen che fu doppiato da Sandro Pellegrini anzichè Germano Longo;
    - Goemon che fu doppiato da Vittorio Guerrieri anzichè Enzo Consoli (a quei tempi doppiava sia Zenigata che Goemon)
    - Mamoo fu doppiato da Germano Longo (doppiatore di Jigen nella prima serie, tanto per complicare le cose).

    I dialoghi furono realizzati da Silvia Silvani della Cinitalia e si sono basati sulla versione inglese prodotta nel 1979 dalla Frontier Enterprises per i voli Japan Airlines (!) e presentano notevoli differenze rispetto ai dialoghi originali. Come si vede sul sito Imago Recensio, chi andava a vedere il film poteva avere in regalo o un disco della sigla Planet 0 o un modellino BBurago della macchina di Lupin. Altri tempi.

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    1987, SECONDO DOPPIAGGIO: LA TELEVISIONE

    Il 3 e 4 gennaio 1987 il film fu trasmesso in due parti su Rete 4 col titolo definitivo Lupin III - La pietra della saggezza e con numerose censure per le scene più violente e sensuali. Fu realizzato un nuovo doppiaggio dalla MI.TO Film, diretto da Vittorio Di Prima. Il cast è quasi lo stesso della prima edizione, fatta eccezione per Piera Vidale che è sostituita da Alessandra Korompay nel ruolo di Fujiko. I dialoghi sono più fedeli alla versione giapponese rispetto alla prima edizione.

    1993, TERZO DOPPIAGGIO: LA VIDEOCASSETTA

    Nel 1993 il film fu distribuito in VHS dalla Yamato Video con un nuovo doppiaggio realizzato a Milano. In questa occasione, il cast fu completamente rinnovato e i dialoghi sono più fedeli agli originali.

    2008, QUARTO DOPPIAGGIO: LA TELEVISIONE (ANCORA)

    Dal 7 al 12 agosto 2008, il film fu trasmesso su Italia 1 diviso in quattro parti, con un quarto doppiaggio realizzato a Roma. Il cast è lo stesso del secondo doppiaggio, eccetto per Vittorio Guerrieri ed Enzo Consoli, sostituiti rispettivamente da Antonio Palumbo e Rodolfo Bianchi, e include Roberto Del Giudice alla sua ultima interpretazione, essendo morto oltre otto mesi prima e già sostituito da Stefano Onofri a partire da quell'anno. Questa edizione si basa, sia nei dialoghi che nel video, sulla versione in inglese distribuita in DVD dalla Pioneer Entertainment nel 2003 e criticata per le numerose libertà che si prende nell'adattamento.

    2005-2010-2012, IL DVD

    La prima edizione del DVD, uscita nel 2005, è edita dalla De Agostini e Yamato Video ed è censurata. Il doppiaggio è quello televisivo del 1987.
    La seconda edizione, sempre della Yamato Video e sempre del 2005, ha il doppiaggio del 1993 ed è integrale.
    La terza edizione, uscita nel gennaio 2010 per opera della Yamato Video, presenta il doppiaggio del 1993 e quello del cinema del 1979
    L'ultima versione in DVD è uscita anche per Blu-ray nel 2012 (sempre edita da Yamato Video).

    CURIOSITA'

    Quando "Henry Kissinger" legge una rivista a fumetti, in una scena dove ci sono i classici eroi della DC (Superman, Batman, Wonder Woman, ecc), compare...SuperLupin con tanto di mantello! La scena, in diverse versioni estere, fu poi tagliata per questione di diritti. Ma è spesso citata nei commenti del film.

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    Si trattava della parodia di un vero annuncio che circolava in quel periodo, in cui i lettori potevano partecipare ad un concorso in cui potevano comparire tra gli eroi della Justice League, se vincevano il premio. Evidentemente Lupin l'aveva vinto...

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    In questo film, Goemon, per la prima volta, dice la sua frase di rito: "Ho tagliato di nuovo un oggetto insignificante". Inoltre, veniamo a sapere che Jigen predilige le sigarette Pall Mall e che ha sempre ammirato Marylin Monroe e Humprey Bogart.

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    Per quanto riguarda Zenigata, sappiamo, dalla busta del pagamento che gli dà il suo commissario, che il suo nome sarebbe Heiji Zenigata ("Keibu", il nome con cui spesso viene chiamato, significa solo "Ispettore": è la sua carica, non il suo nome). Ma, per la verità, il nome di Zenigata è Koichi, non Heiji. Infatti, all'inizio il suo nome era davvero Heiji Zenigata VII, discendente del famoso ispettore omonimo Heiji Zenigata. Ma, quando iniziò la seconda serie di Lupin, il nome "Heiji" - e la sua discendenza dall'ispettore - furono cancellati e gli diedero il nome Koichi. Solo che nella Pietra della Saggezza diedero a Zenigata, per errore, il suo vecchio nome, Heiji. Perchè fecero questo cambiamento del nome? Non si sa: però "Koichi" in giapponese significa "buona fortuna". Un gesto consolatorio per il povero ispettore sempre destinato al fallimento?

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    Inoltre, per la prima e unica volta, viene citata una sua figlia, Toshiko: ma il personaggio viene subito dimenticato. Anzi, nella Terza Serie, Zenigata dice ad un certo punto: "Per correre dietro a Lupin ho sacrificato tutto, non ho moglie, NON HO FIGLI! Nessuno che mi aspetta a casa la sera, oh destino crudele!". Quindi è un "fatto discretamente dimenticato", come quello della spada di Goemon, che qui viene incredibilmente non solo corrosa, ma addirittura spezzata, cosa che non è mai accaduta in passato nè mai accadrà dopo (almeno credo...).

    A proposito di Mamoo e dei suoi cloni, lo stesso Finch, l'uomo di Mamoo, è stato clonato in altre copie quasi simili a lui, solo più primitivi (e già lo steso Finch era primitivo di suo...)

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    La scena di Lupin inseguito da un mostruoso TIR è un omaggio al film Duel di Steven Spielberg, in cui un uomo in macchina è perseguitato in continuazione da un pericoloso e gigantesco camion, dietro di lui, che lo minaccia per tutto il film. E' da notare che la piccola auto rossa guidata da Lupin può essere vista come il prototipo della ben più famosa Fiat 500 gialla che comparirà in Cagliostro.

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    Una caratteristica di questo film è l'ambiente straniante di diverse scene: Fujiko, quando compare per la prima volta, è in un posto dove tutto è di tonalità rosa-viola, o addirittura rosso, cielo compreso. Esprime bene il lato inquietante di Mamoo e dei suoi esperimenti di clonazione.

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    LE OPERE DI MAMOO

    Se qualcuno si chiede che opere artistiche sono quelle compaiono nell'isola di Mamoo, ecco l'elenco. Si tratta di opere del periodo classico rinascimentale fino all'età moderna: curiosamente, sono tutte occidentali.

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    Salvador Dalì: "La metamorfosi di Narciso"


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    Salvador Dalì: "La persistenza della memoria"


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    Giorgio De Chirico: "Mistero e malinconia di una strada"


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    Maurits Cornelis Escher: "Relatività"



    Paul Delvaux, "Acropoli"


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    Michelangelo, "La creazione di Adamo" (è proprio quella davanti alla quale si siede Mamoo, evidenziando la sua pretesa di divinità)


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    Michelangelo, "La cacciata dal Paradiso Terrestre" (davanti a questo quadro invece ci sono Lupin e Fujiko, nuovi Adamo ed Eva)


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    Michelangelo, "Giudizio universale"


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    Autore ignoto, "Laocoonte"


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    Botticelli, "Primavera" (che sta per essere divorata dalle fiamme di Mamoo)



    APPROFONDIMENTO: LA CLONAZIONE

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    "Clone" deriva dal greco "Klon" che significa germoglio, ramoscello: indica un essere vivente che ha lo stesso DNA di un altro. Lupin e la pietra della saggezza ha come leit-motiv il concetto della clonazione umana e della crisi di identità: infatti, per tutto il film Lupin non sa se la persona impiccata all'inizio dell'episodio era una copia di Lupin, oppure era il vero Lupin e la copia è lui. Sì, in pratica è la famigerata storia del Clone dell'Uomo Ragno degli anni '90.

    Ma Mamoo alla fine rivela a Lupin che la persona impiccata era una copia di Lupin, quindi il vero Lupin è lui. In ogni caso, qui la clonazione è erroneamente considerata come "la duplicazione dell'anima", mentre invece si tratta solo della duplicazione di un altro corpo, di un'altra persona, che ha un'altra anima, diversa da quella dell'originale, che nessuno, se non Dio, gli ha dato.

    Il corpo si può "clonare": lo fa la natura da sempre, attraverso la nascita dei gemelli. Ma ogni gemello ha un suo corpo personale e una sua anima personale, con personalità e vita diverse. Non esiste un gemello totalmente simile all'altro: anche se hanno gli stessi DNA, i gemelli hanno, per esempio, impronte digitali diverse. Come per dire che il DNA non contiene davvero tutto l'uomo.

    Quindi un uomo non si può "clonare": resta sempre e solo lui, la stessa persona, la stessa anima, nello stesso corpo. Il "clone" di un uomo - se viene realizzato, cosa non certa - è semplicemente un'altra persona, anche se realizzata con metodi alla Frankenstein.

    L'INQUIETANTE COINCIDENZA DELLA FECONDAZIONE ARTIFICIALE

    Il 16 Dicembre del 1978 in Giappone fu proiettato il film e, curiosamente, nello stesso anno, il 25 Luglio 1978, a Oldham, in Inghilterra, avvenne la prima fecondazione artificiale e quindi la nascita del primo bambino in provetta: per essere precisi, si trattava di una bambina: Louise Joy Brown. Sin dall'inizio, la fecondazione in provetta sollevò problemi morali terribili: oltre al fatto di far nascere in modo innaturale una persona, e di violare anche l'intimità dei genitori, per effettuare questo processo, si fecero fecondare diversi ovuli, dando vita a molti "fratelli e sorelle" di Louise Brown, che furono poi uccisi perchè si poteva impiantare solo un embrione. Quindi, ogni bambino in provetta - anche oggi - nasce con molti fratelli e sorelle già morti prima di lui. O messi in una soluzione congelante per tutta la vita. Per non parlare del rischio elevatissimo per la salute della madre e del fatto che i bambini in provetta nella maggior parte dei casi nascono malati. La stessa pecora Dolly, il primo mammifero clonato nel 1996, era di salute cagionevole.

    CONCLUSIONE

    Lupin e la pietra della saggezza è una storia coinvolgente e movimentata, con Lupin alle prese con un avversario non umano e alle prese coi problemi morali della clonazione e della scienza impazzita. Mamoo è un rappresentante di questa follia, nella sua isola assurda piena di cloni e opere artistiche, chiusa in se stessa. Il lato inquietante è presente nella storia, anche se sempre alleggerito dal tono umoristico del racconto. Gli spostamenti nelle varie località danno un taglio cosmopolita alla James Bond, con inseguimenti continui, sorprese e apparecchi nascosti. Lupin mostra il suo carattere guascone e imprevedibile, sempre pronto a correre dietro a Fujiko. Le scene memorabili sono numerose: l'elicottero e il camion che li inseguono, Lupin che passa da un quadro all'altro, una Fujiko sexy e ambigua come non mai, l'incontro con Mamoo, il finale coi bombardamenti. Nonostante le cadute di tono della storia nell'erotismo gratuito, la storia complessivamente è di buona qualità e lanciò Lupin nel successo che dura ancora oggi, anche se sarà necessario il successivo Castello di Cagliostro per dare al personaggio la sua forma definitiva.

    QUI TUTTI I LINK SU LUPIN

    QUI TUTTA LA PRODUZIONE SU LUPIN

    Edited by joe 7 - 1/3/2023, 18:12
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    Vorrei citare la serie robotica Daltanious che affronta il problema della clonazione, soprattutto negli episodi episodi 40/41/42, dove il Supremo Kloppen affronta il fatto di essere un biodroide e le rivelazione del MegaImperatore Ormen nell'ultimo episodio .
    Piccola domanda: perché nel doppiaggio della serie giacca rossa Fujiko é stata chiamata Margot?
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 17/2/2023, 17:57) 
    Vorrei citare la serie robotica Daltanious che affronta il problema della clonazione, soprattutto negli episodi episodi 40/41/42, dove il Supremo Kloppen affronta il fatto di essere un biodroide e le rivelazione del MegaImperatore Ormen nell'ultimo episodio .
    Piccola domanda: perché nel doppiaggio della serie giacca rossa Fujiko é stata chiamata Margot?

    E' vero, anche in Daltanious c'è stato un caso di clonazione, quello di Kloppen. Anche se, più che la clonazione, questo fatto ricorda i Kagemusha, i guerrieri-ombra che erano messi al posto dello shogun per essere uccisi nel caso di attentati. In tempi sanguinari come quelli del medioevo giapponese, queste cose erano la norma. Ne aveva parlato anche Akira Kurosawa, appunto nel famoso film Kagemusha.

    Non si sa di preciso perchè Fujiko abbia avuto come nome Margot: diciamo che suonava meglio del termine "Fujiko", che, a un italiano, non faceva venire in mente nessuna donna. A quei tempi erano più liberi di scegliere i doppiaggi senza essere esageratamente legati all'originale giapponese, cosa che in questi ultimi anni è diventata un'ossessione. E perchè proprio "Margot"? Qui avevo proposto l'ipotesi che avessero preso dalla spia Margot di Alan Ford, che a quei tempi era diventato un fumetto famoso.

    Fujiko-Margot


    Ma credo che la spiegazione sia molto più semplice: la seconda serie fu acquistata in Francia col doppiaggio francese, dove Fujiko era chiamata appunto Margot, che è il nome francese di Margherita, cioè "perla". E, siccome Fujiko, nella seconda serie, era stata realizzata graficamente in un modo assai diverso dalla Fujiko della prima serie, i doppiatori pensarono che fosse un'altra donna, quindi mantennero il nome cambiato.

    Fujiko_1 Fujiko_2
    La Fujiko della prima serie e quella della seconda. Vi sembrano uguali? =_=

     
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