1978: LUPIN III E LA PIETRA DELLA SAGGEZZA (SECONDA PARTE)
(la prima parte è qui.)

LUPIN NON HA DESIDERI!

In una scena diventata famosa, si scopre che Lupin non ha desideri e questo sconvolge Mamoo: per lui "solo Dio o una persona incredibilmente stupida può non avere desideri". L'assenza di ogni desiderio e l'assenza della coscienza di sè è la caratteristica del "Dio" orientale (di solito buddista): è un non-essere, non ha coscienza di sè, non è "persona". E il Nirvana buddista è il luogo dove l'uomo sprofonda in questo Nulla, dimenticando non solo ogni desiderio, ma anche se stesso. L'uomo è completamente cancellato in questo Nulla. E' una specie di cancellazione dell'identità. Ed è strano che Lupin sia rappresentato qui in croce, come il Dio cristiano, che invece è il contrario della "divinità" orientale-buddista: essendo Dio Amore, ha desiderio (quello di amare) e ha coscienza, consapevolezza di sè: in sostanza, è Persona.

FUJIKO MINE, LA LUPIN GIRL

"Sei diventata ancora più bella, Fujiko!" "Basta con queste sciocchezze, Lupin, e parliamo d'affari!"

Questo è il primo e unico film di Lupin in cui Fujiko fa la parte della "Lupin girl", la ragazza che comparirà sempre come comprimaria in tutti i film, a partire da Cagliostro, che ha dato Clarissa come modello base. Ma nella Pietra della Saggezza Fujiko è l'unica donna del film attorno alla quale girano Lupin e Mamoo. Il rapporto tra Fujiko e Lupin è uno dei punti chiave della storia: è emblematico il momento in cui Mamoo vuole offrire alla sola Fujiko la vita eterna dopo aver scartato Lupin, dicendo che lui non ne era degno. Fujiko, invece di accettare l'offerta (che sarebbe stata la cosa più logica da fare, se lei fosse attratta solo dal potere e dalla ricchezza e considerasse Lupin solo come un mezzo da usare) la rifiuta. Dice chiaramente che non le interessa una vita eterna senza Lupin: e se questa non è una dichiarazione d'amore, non so cos'altro lo potrebbe essere. Se ne accorge anche Lupin, che la guarda in modo particolare, ricambiato da lei.

Fujiko, in questo, film è particolarmente seducente, tanto da provocare problemi di censura in certe scene di nudo (tutte scene, come al solito, inutili e messe lì solo per attirare). Oltre a comparire di nuovo nella sua versione di motociclista come accadeva nella prima serie, la sua vestizione, in cui si mette semplicemente la sua tuta nera senza niente sotto, richiama un film di dieci anni prima, "The girl on the motorcycle" (1968), cioè "La ragazza sulla moto" (in Italia "Nuda sotto la pelle", tanto per titillare), con l'attrice e cantante inglese Marianne Faithfull, che fu compagna di Mick Jagger dei Rolling Stones. Un film scarso e pretenzioso, ma famoso per la vestizione della protagonista, praticamente identica a quella di Fujiko.

La storia si conclude con uno dei rari baci tra Lupin e Fujiko (sulla bocca, eh: Fujiko bacia spesso Lupin sulla guancia, soprattutto quando sta per tradirlo): anzi, un bacio ricambiato, in cui prima Lupin bacia Fujiko, poi, subito dopo, è lei che bacia Lupin. E poi iniziano a piovere bombe.

Questo fatto in futuro accadrà di rado: solo con "La leggenda dell'oro di Babilonia" Fujiko e Lupin si baceranno ancora, e in altre - rare - occasioni.

MAMOO, L'UOMO CHE SI CREDE DIO

Il nome di Mamoo richiama il criminale Kyosuke Mamoo che compare nella prima serie: ma non ha nessun riferimento con lui. Inoltre, Mamoo compare alla fine del film "La lapide di Daisuke Jigen" (che è ambientata prima di questa storia).

Grazie alle sue capacità di clonazione e alle sue ricchezze, oltre alle sue capacità telepatiche, con una vita di 10.000 anni, Mamoo si autodefinisce Dio, dimenticando che l'immortalità non basta a definirsi tale. Disgustato dai difetti degli uomini (però attratto da Fujiko, tanto da spiarla con una telecamera mentre lei fa la doccia), cerca di nascondere la sua stessa umanità, essendo praticamente un clone deforme: una specie di bambino anziano (il concetto sarà replicato nei personaggi-cavie di "Akira" di Katsuhiro Otomo). L’aspetto fisico di Mamoo si ispira al personaggio di Swan del film “Il fantasma del palcoscenico”, un musical-horror del 1974 versione moderna de “Il fantasma dell’opera”.

Il vero Mamoo, però, è un cervello senziente, anche se non si sa in che modo sia diventato così. Offre a Lupin la possibilità di diventare immortale, cioè di assaggiare il "frutto proibito": l'immortalità, infatti è un inganno che costringe a vivere un eterno presente senza senso, che alla fine stancherà, ma dal quale non se ne uscirà mai. Non ci vuole molto a capire che questa immortalità si trasforma presto in un inferno eterno. Lupin, forse, intuisce questo e pensa che Mamoo, con la sua morte, alla fine - a patto che possa davvero morire - avrà trovato sollievo.

LE SCENE TAGLIATE: ZENIGATA CHE FA IL BONZO

Nel film è stata tagliata una scena in cui Zenigata, saputo della morte di Lupin all'inizio del film, si ritira a vita privata facendo il bonzo nel tempio di Yamadera, tra le montagne, realmente esistente. La scena iniziale dopo l'impiccagione di Lupin, dove c'è il Budda e fanno il resoconto dell'impiccagione e autopsia di Lupin, è il residuo della scena tagliata. Questa idea scartata fu poi riutilizzata in Lupin e la cospirazione dei Fuma. Anche se è stata tagliata, la si può vedere in alcuni trailer: segno che l'hanno eliminata all'ultimo momento. Per esempio, la si può vedere nel trailer americano qui sotto (fino a quando Wikipedia non lo toglierà via). Da notare il cambiamento dei nomi dei personaggi nel doppiaggio americano: Zenigata è ED SCOTT, Jigen è DAN DUNN, Fujiko è MARGO (senza la "T"), Goemon è SAMURAI, Mamoo è MAMAUX. E poi si lamentano delle versioni italiane.

(Continua qui)

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Edited by joe 7 - 17/2/2023, 17:21