Il blog di Joe7

  1. CANTIAMO INSIEME 27: "IERI, OGGI E DOMANI"

    27 – IERI, OGGI E DOMANI
    (Ieri, oggi e domani: titolo giapponese originale)
    (Il primo articolo si trova qui; la precedente puntata si trova qui)

    Nuova-immagine-37


    RIASSUNTO

    Siamo a Salisburgo, in Austria, alla prima metà del '900. Maria Kutschera è una ragazza vivace che vuole farsi suora e al convento di Nonnberg la mettono alla prova, mandandola come insegnante della famiglia Trapp: dovrà occuparsi di Maria Von Trapp, la giovanissima figlia malata del Barone. Tuttavia, tutti i figli del Barone (si chiamano, dal più grande al più piccolo: Hedwig - o Edvige - , Rupert, Werner, Maria, Joanna, Martina e Agatha) la accolgono con freddezza. Inoltre, la tutrice dei bambini, la baronessa Matilda, non la vede di buon occhio. Anzi, Matilda vorrebbe che il Barone sposasse Yvonne, la cugina della moglie defunta. La Kutschera, però, si acquista sempre più la fiducia dei figli del Barone, soprattutto con Maria, che alla fine guarisce. Il barone dichiara ai figli che lui sposerà Yvonne: tutti sono contrariati. Nonostante questo, Maria riesce a far passare a tutti un Natale sereno. All'inizio dell'anno vanno a Kitzbuhel, nelle Alpi, per sciare insieme a Yvonne, che però si è ammalata perchè ha preso l'influenza: il Barone la va a trovare.

    STORIA

    Siamo all'ora di cena e tutti stanno mangiando a tavola, quando Maria Kutschera domanda la parola, poi dice:
    "Vorrei avere solo della zuppa alla sera fino a Pasqua, niente carne: è un problema?"
    "Ma Pasqua è tra sei settimane. E' sicura? Lei è ancora giovane" chiede Matilda, la governante.
    "Appunto, questo è il periodo di Quaresima, devo fare un pò di penitenza. All'abbazia di Nonnberg mangerei ancora meno."
    Matilda, perplessa, acconsente: "Va bene, ma questo non deve influire sul suo lavoro."
    "Certo" poi lei si alza: "Posso tornare nella mia stanza? Devo fare diverse cose, ora che ho un pò di tempo."
    "Certo, Frau Maria" risponde il Barone.
    Joanna e Maria Von Trapp chiedono a Frau Maria di se possono venire a trovarla più tardi, e lei acconsente: poi se ne va.

    Alla fine, nella camera di Maria ci vanno tutti, anche il Barone, incuriositi (l'unica assente è Matilda): la vedono che sta ricamando una tovaglia.
    "Perchè lo fa?" chiede il Barone.
    "Quando lo finirò, lo manderò all'Abbazia di Nonnberg, che potranno venderlo e i soldi guadagnati serviranno alle suore."
    "Ma lei sta già mandando parte del suo salario a Nonnberg!"
    "Sì, ma questa è una cosa diversa. Ho deciso di fare questo lavoro per 40 giorni e di finirlo entro Pasqua."
    Joanna e Maria, le figlie del Barone, vorrebbero fare qualcosa anche loro, e dicono:
    "Noi decidiamo di alzarci 30 minuti prima, così andremo con Frau Maria in chiesa a Igen tutte le mattine"
    "Mmm, è una cosa noiosa" esclama Werner, uno dei fratelli, ma il padre lo rimprovera. Poi si rivolge a Joanna e Maria:
    "Mi sembra una buona idea, così fate anche un pò di moto."
    "Quando farà più caldo, vorrei fare un pò di escursionismo con Frau Maria: intanto faccio pratica". dice Maria, la ragazza.
    Intanto, Matilda, contrariata del fatto che tutti si siano recati nella camera di Frau Maria - i contatti dovrebbero essere al minimo, secondo lei - va da loro. Gli altri ragazzi continuano a parlare: chiedono a Frau Maria: "Cosa potremmo fare noi?"
    "Non so, c'è qualcosa che vorreste fare?"
    "Donare soldi?" chiede Werner.
    "Si può fare, ma non è una cosa che ti coinvolge personalmente. Il sacrificio dev'essere personale, oltre che voluto."
    "Cosa dovrei fare, allora?"
    "Prova a sopportare qualche piccola difficoltà, quando ti capita, per esempio."
    Arriva Frau Matilda, che dice che dovrebbero andare a dormire. "Dovreste anche mettervi a studiare, adesso" aggiunge.
    "Frau Matilda" le risponde Hedwig "Se lei non mangia il suo cioccolato preferito per 40 giorni, allora potrei studiare di più, in cambio."
    Matilda è imbarazzata, ma poi scatta: "Cosa vuoi fare, un ricatto? Và a letto, e anche tutti voi!"

    T1


    Le giornate passano: Agatha, la bambina più piccola, fa ancora la pipì a letto e per questo viene sculacciata da Matilda. Frau Maria accompagna Maria, la ragazza, e Joanna in chiesa, poi le porta a scuola, dove salutano i loro fratelli che escono (le due ragazzine sono ancora troppo giovani per andare a scuola). Mentre camminano, cantano delle ballate tirolesi:

    It's spring and we're singing on the meadows (E' primavera e cantiamo sui prati)
    and it echoes through the mount of Tyrol. (davanti ai monti del Tirolo.)
    The talking duck sings a wonderful chorus, (L'anatra parlante canta un coro meraviglioso,)
    wagging his butt and singing quack quack. (agitando il sederino e cantando quack quack.)
    The woodpecker in the grove is good at drumming (Il picchio nel boschetto è bravo a suonare il tamburo)
    it plays from early morning without getting tired, (suona dal primo mattino senza stancarsi)
    the naughty lamb is good at the polka. (l'agnello birichino è bravo nella polka.)


    Alla sera si riuniscono nella camera di Frau Maria: Hedwig ricama assieme a lei e parlano insieme.
    "Come vanno i tuoi studi, Rupert?" chiede Frau Maria.
    "Bene, ma devo impegnarmi di più, gli esami sono vicini."
    "Sono sicuro che sarai un bravo medico."
    "Non ha ancora passato l'esame, però" obietta Hedwig.
    Rupert si offende e Frau Maria cerca di mediare: "Non sappiamo cosa accadrà nel futuro, l'importante è fare del proprio meglio."
    "E' vero, scappata di casa!" ribatte Rupert, rivolgendosi ad Hedwig e facendole ricordare quella volta che era scappata via da casa. Hedwig si infiamma e Frau Maria la calma dicendo:
    "Anch'io ero scappata di casa da ragazza."
    Gli altri si incuriosiscono.
    "Anche tuo padre voleva risposarsi?" chiede Joanna.
    "No, mio padre era già morto allora: vivevo con mio zio"
    "Allora perchè eri scappata?"
    "Quanti anni avevi?"
    "Avevo 14 anni allora, come Rupert."

    La scena si sposta in un flashback: si vede una giovane Maria che cammina arrabbiata, uscendo fuori da scuola e inseguita da una sua amica, Annie, che le chiede:
    "Che è successo, Maria? Tuo zio ti ha picchiata ancora?"
    Lei sospira.
    "E' sempre peggio. Gli avevo detto che avrei superato l'esame di ammissione alla scuola degli insegnanti...io ci volevo andare! Ma lui mi ha detto: "Come può una ragazzina come te guadagnare abbastanza soldi per lavorare in una scuola così costosa?"
    "Bè, effettivamente quella scuola è a Vienna, per forza che la retta sarà alta..."
    "Ma mio zio potrebbe pagarmi la retta, però non vuole. E io di soldi non ne ho. Cosa posso fare?"
    "Potresti andare a Senmelink. E' un'area di svago per persone ricche: potresti trovare del lavoro lì. Io ci vivo con mia madre, potremmo ospitarti."
    "Ma mio zio non accetterà mai che ci vada. Dovrò scappar via da casa."
    Maria, a casa dello zio, fa le valigie e si incammina in silenzio. Entra nella camera da letto dello zio, dove lui sta facendo il suo sonno pomeridiano: gli prende le monete che erano sul comodino, scusandosi col pensiero: "li prendo solo per il treno". Poi vede il frustino appeso alla parete, lo stesso frustino che lo zio aveva usato diverse volte su di lei per picchiarla. Lo prende e lo porta via. Saluta la zia:
    "Abbi cura di te, Maria" dice lei.
    "Nessuno deve sapere che sto partendo. Se lo zio Siegfried lo venisse a sapere, ti picchierebbe."
    "Mi spiace che tu sia costretta a fare così. Vai, spero che tutto vada bene."
    Maria sale sul treno, che parte: durante il viaggio, apre il finestrino e butta via il frustino dello zio.

    T1-16955504101183


    Si torna al presente: il Barone entra e chiede se può partecipare.
    "Certo."
    "Grazie: siccome fa caldo, non me la sento di andare a dormire troppo presto."
    Poi entra Mimì, la cameriera, che insegue Agatha, la bambina più piccola: il barone la raccoglie. "Che è successo?"
    "La signorina Agatha si è alzata ed è andata in bagno, e ha svegliato la signorina Martina."
    Infatti arriva anche lei, con l'eterno orsacchiotto in mano.
    "Non preoccuparti, Mimì: le porto io a letto" risponde il Barone.
    "Va bene."
    Dopo che Mimì si è allontanata, chiedono a Maria: "E dopo che è successo?"
    Il Barone la guarda con aria interrogativa e Frau Maria spiega: "Sto raccontando di quando ero scappata via di casa da ragazza. Ero andata al posto dove viveva la mia amica Annie, a Semnelink."

    Si torna al passato: Maria e Annie si siedono a un tavolo, osservando la mamma di Annie, che stira delle tovaglie. Mentre lo fa, spiega a Maria:
    "Ho perso mio marito, ma da quando vivo qui stiamo andando bene: ci sono molti hotel qui, dove vivono i ricchi, e la biancheria da lavare e stirare è tanta. Quindi il lavoro, e il guadagno, non mi manca."
    "La mamma è molto brava nei lavori di lavanderia" dice Annie "ha molte ordinazioni."
    "Anche Annie fa del lavoro part time" spiega la madre.
    "Anch'io vorrei trovare lavoro" dice Maria, che, il giorno dopo, va alla reception di un albergo.
    "Cosa può fare lei?" chiede l'uomo.
    "Potrei insegnare ai bimbi: sto studiando per diventare insegnante."
    "Non so, provi a venire dopodomani."
    Da ogni parte, Maria riceve quasi la stessa risposta. Alla sera, è demoralizzata. La madre di Annie gli dà una zuppa calda:
    "Coraggio, Roma non l'hanno fatta in un giorno."
    Ad un certo punto, arriva un fattorino:
    "E' qui Maria Kutschera?"
    "Sì, sono io."
    "Il mio direttore vorrebbe vederla domani."
    "Davvero? Verrò!" Maria è felice: le avranno trovato un posto da insegnante da qualche bambino?

    "Conosci il tennis?" le chiede il direttore, e Maria è spiazzata: non ha mai seguito il tennis.
    "Ehm...perchè me lo chiede?"
    "Il giudice di gara si è ammalto e ne abbiamo bisogno per le partite di stasera."
    "Allora va bene."
    Visto che non sapeva niente di tennis, aveva chiesto al cameriere dell'albergo di informarla sulle regole base. Da lì, acquista abbastanza nozioni per diventare una buona giudice di gara. Tutto andava bene, quando, un sera, Maria vede all'improvviso, sul campo da tennis, suo zio, che l'aveva rintracciata. Gli si avvicina, e lei è spaventata al pensiero di quello che potrebbe fargli. Ma lui le dice:
    "Non aver paura. Ero venuto qui perchè volevo vedere cose stavi facendo. Visto che stai bene, ora torno a casa."
    Poi si allontana senza aggiungere altro. Da allora, Maria non lo vide mai più: era da tempo che soffriva di nevrosi, cioè particolari malattie mentali - una cosa che lo rendeva violento - e da allora fu ricoverato in ospedale. Maria continuò la sua attività, facendo anche la baby sitter, e alla fine guadagnò abbastanza da iscriversi al Collegio Insegnanti di Vienna.

    T1


    Il racconto di Frau Maria si conclude e tutti sono silenziosi. Il Barone, ad un certo punto, dice:
    "Frau Maria, penso di fare qualcosa anch'io per la Quaresima: niente pipa e niente sigaro, e darò le spese al convento di Nonnberg."
    Un altro dice che studierà un'ora di più. Ma ad un certo punto, sono tutti spaventati: Agatha, che è la bambina più piccola, ha in mano un paio di forbici e con quelli taglia il ricamo di Frau Maria. Lei è spaventatissima, perchè la bambina potrebbe tagliarsi: ma lei non le vuole dare le forbici. Però ad un certo punto le cadono, e per fortuna senza far male a nessuno. Maria tira un gran sospiro, mentre Agatha viene raccolta dal Barone.
    "Mi spiace, Frau Maria, la bambina le ha rovinato il lavoro" dice lui."
    "Non importa, ricomincerò domani."

    I GENITORI DI MARIA

    Nuova-immagine-41


    In questa storia abbiamo l'unica immagine dei genitori di Maria, che erano morti - non si sa bene come - mentre lei era ancora piccola.

    (Continua)

    QUI TUTTI I LINK A "TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE" / "CANTIAMO INSIEME"

    Edited by joe 7 - 14/11/2023, 20:29
      Share  
     
    .