20 ANNI FA: ESCE VENDICATORI/JLA DI BUSIEK-PEREZ (2003)(qui la prima parte; qui l'ultima parte)In pratica, era la storia che desideravano tutti i fan della Marvel e DC, con gli eroi che si scontrano tra di loro rispondendo alle domande tipo chi è più forte tra Superman e Thor, o tra Capitan America e Batman, o tra Wonder Woman e...uhm...er...scusate, in questa storia la WW non ha affrontato nessuno, peccato. Un'occasione mancata.
Comunque, quest'opera mastodontica divisa in quattro parti, con circa 400 personaggi, fu realizzata da
Kurt Busiek (
Vendicatori,
Thunderbolts,
Marvels con Alex Ross, ecc.) e
George Perez (avevo fatto un dossier su di lui
qui).
Una curiosità: la produzione è sia Marvel che DC, però la distribuzione fu opera della DC Comics. E questo forse ha a che fare con certe caratteristiche di cui parliamo tra poco.
In breve, la storia:
Krona (un cattivo della DC) e il
Gran Maestro (un cattivo della Marvel) si incontrano e scommettono sul recupero di potenti manufatti: un lavoro che sarà realizzato dagli eroi DC scelti da Krona e da quelli Marvel scelti dal Gran Maestro. Krona però è ossessionato dalle origini del Big Bang ed è disposto a tutto pur di conoscerle. Da qui una comparsata di TUTTI i personaggi DC e Marvel e una storia intricatissima.
E' un vero e proprio capolavoro, con scontri memorabili e continui colpi di scena: per non parlare dei disegni con mille personaggi, con cui Perez ha superato se stesso. Per approfondire l'argomento, qui uso le stesse parole più o meno, del blog
A Star Crossed Wasteland, perchè, davvero, non saprei spiegarlo meglio. Busiek, grazie alla sua profonda conoscenza di entrambe le scuderie, trasforma
Vendicatori /JLA in un'occasione per rendere omaggio ad anni di storie della Justice League America e dei Vendicatori, ma non solo.
Da vero demiurgo della continuità Marvel e DC, l'abile sceneggiatore rende o
maggio anche
al modo di entrambe le case editrici di concepire e creare i propri eroi (infatti un eroe Marvel è diverso da un eroe DC: prima o poi approfondirò l'argomento), trasformando l'incontro dei due supergruppi non solo in uno scontro fisico, ma anche ideologico e
generazionale. Infatti, gli eroi DC esistevano prima degli eroi Marvel: da qui, l'aria di superiorità che hanno tutti i personaggi DC verso di loro, visti come "una nuova generazione di bambocci".
La storia, seppur articolata e corposa, non annoia, perchè non solo non è banale, ma tocca anche delle vette di profondità inaspettate e rare da leggere in un crossover, dove, di solito, la profondità delle tematiche è sempre sacrificata per valorizzare l'enfasi dello scontro tra le superstar protagoniste. Il crossover presenta infatti profonde riflessioni sulla brama della conoscenza e fino a che punto ci si possa spingere pur di conquistarla e quali conseguenze si è disposti ad accettare per ottenerla: Krona, come si è detto, vuole sapere a tutti costi i segreti del Big Bang, anche se nel farlo dovesse passare sopra una catasta di morti.
Oltre a ciò, siccome si parla soprattutto di eroi, ogni capitolo tratta il concetto di eroismo, prima ragionando sul termine in senso generale (strettamente da vocabolario, diciamo) e poi sull'interpretazione che Marvel e DC hanno dato nel corso di oltre settant'anni di pubblicazioni. Per valorizzare ancora di più le enormi somiglianze e le profonde differenze tra la Justice League e i Vendicatori - che rappresentano il meglio che le due case editrici hanno da offrire - Busiek prende in esame anche la storia personale di alcuni dei membri dei due gruppi, citando i gloriosi successi e i più cocenti fallimenti, andando così a completare l'affresco sull'eroismo. In particolare, per completare la panoramica, prende singolarmente in esame alcuni Vendicatori e alcuni membri della JLA e ne tratta la tematica attraverso i loro occhi e la loro caratterizzazione: i personaggi scelti sono quelli che hanno lasciato di più il segno nella storia dei due gruppi. Abbiamo quindi Capitan America, la Visione, Iron Man, Thor, il Calabrone, la Wasp e Scarlet per i Vendicatori; Superman, Batman, Flash, Wonder Woman, Lanterna Verde, Aquaman e Martian Manhunter per la Justice League.
La cosa che lascia più strabiliati è che Busiek sa dare voce ai personaggi. Quando gente come, per esempio, Freccia Verde o Occhio Di Falco parla, la voce non è quella dello scrittore, ma è proprio quella del personaggio, che parla attraverso dialoghi esclusivamente strutturati per loro e su di loro. So che sembra una cosa scontata, ma non lo è: molti scrittori non sono capaci di questo tipo di immedesimazione e, ancora meno, di farlo ad un livello così alto come fa Busiek in questo crossover. Qui ogni caratteristica di ogni personaggio è rispettata a livello quasi reverenziale, dando vita ad un mosaico impressionante.
Ovviamente, la pecca di tutto ciò non è tanto la l'intricata matassa da smaltire, quanto
l'enorme mole di personaggi inseriti e di citazioni alla storie passate. Forse forse, Busiek si è lasciato prendere ed influenzare troppo dall'ambizione di questo sfida, sfornando un volume che può essere apprezzato appieno soprattutto da chi possiede un'approfondita cultura su tutti i personaggi Marvel e DC, per apprezzare
in toto le varie sfumature e i riferimenti che sono presenti in ogni angolo di pagina. Questo però non vuol dire che chi sia a digiuno da questo tipo di letture non possa apprezzare lo stesso questo mitico incontro tra i due gruppi.
C'è però un grave difetto strutturale in questa storia: semplicemente, Busiek non è obiettivo. Infatti, fin dall'inizio, Busiek non fa altro che rappresentare gli eroi DC come degli dei scesi in terra, venerati come essere supremi e superiori dalla gente comune, e presentare gli eroi Marvel come degli impiegati comunali che stanno a grattarsela tutto il santo giorno lasciando che qualcun altro si occupi dei pericoli che affliggono gli innocenti: cosa che non è assolutamente vera. Ma l'impressione è quella.
Certamente, il metodo Marvel si è sempre preoccupato di creare eroi che fossero il più possibile vicino ai lettori e più umani e fallibili: ma qui vengono rappresentati come se fossero tutti quanti come degli imbecilli che non ne imbroccano una, al contrario degli eroi DC (che addirittura rivolgono sguardi di sufficienza verso tutto l'Universo Marvel). Questo perché Busiek, nel suo cuoricino, ha sempre preferito la Justice League. E Superman qui batte Thor con facilità. Tanto per dire.
Noi siamo gli Eroi Supremi! Inchinatevi! Inchinatevi!
In un'intervista fatta prima di questo lavoro, Busiek aveva affermato che, se avesse avuto la possibilità, avrebbe fatto vincere la JLA. Ok, la JLA potrà anche avere un'ampiezza di poteri superiore (forse), un universo più "luminoso", dove esseri sulla falsa riga del Punitore e Wolverine praticamente non esistono: ma questo non giustifica lo scrittore nel far apparire tutto l'Universo Marvel come un gigantesco paesino di Quarto Oggiaro dove regna il caos o l'anarchia.
Capisco che in questi eventi è difficile essere obiettivi, ma così si è creata della leggera ipocrisia: prima scrive di personaggi fedeli a se stessi, poi mi organizza certe svolte di trama per far vincere la JLA. Molto male. Ma non perché vincono loro, ma perché si interrompe una certa linea di pensiero e presa di posizione mantenuta fin dall'inizio, l'idea insomma della neutralità che va a remengo. Non è che la JLA vinca fisicamente, si sa che in questo scontri non vince mai nessuno veramente: ma è chiara la preferenza di Busiek per la JLA e per il mondo DC.
Al di là di questo, siamo tutti d'accordo nel dire che la vera forza della miniserie sono i disegni di George Perez. Vendicatori/JLA è l'avventura definitiva del fumetto super eroico Marvel e DC. Non esente da difetti ma, a conti fatti, più di così non si poteva davvero fare.
(Continua qui)QUI I LINK SUL 2023 E SUGLI ALTRI ANNIEdited by joe 7 - 14/12/2023, 20:30
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