Il blog di Joe7

  1. ROMANO MALASPINA, LA VOCE DI ACTARUS! (6- fine)

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    Goldrake in Italia
    Malaspina
    By joe 7 il 17 May 2016
     
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    ROMANO MALASPINA, IL DOPPIATORE DI ACTARUS

    Sesta parte: i gusti di Malaspina

    Immagine_Malaspina_4
    Immagine presa da Imagorecensio


    Concludo l'intervista a Malaspina trascritta dai film di youtube. I precedenti lavori sono qui: Prima parte - Seconda parte - Terza parte - Quarta parte - Quinta parte. Tutto è stato poi raccolto nel forum.

    "A quale robot ti senti più legato?" chiedono a Malaspina nell'intervista. E lui risponde:

    "Goldrake senza dubbio, ma in linea di massima mi piacevano tutti: Goldrake e Jeeg. Quando davo gli ordini da militare, ero micidiale: ma nella vita, come Actarus, sono molto romantico, poi sono un tipo solitario. Fui ingaggiato per il doppiaggio di Goldrake anche perchè, all’epoca, il mio aspetto, il mio portamento ricordavano vagamente Duke Fleed. Avevo i capelli lunghi, amavo i cavalli, giravo in moto: era una delle prime maxi moto di allora, con tanto di casco e stivaloni. Se mi aveste potuto vedere, sembravo proprio Actarus: per cui, a un certo punto, avevano pensato di chiamare me, proprio perché, come aspetto, come mentalità, un po’ aggressiva e guerrafondaia ma nello stesso tempo romantica, ero simile al personaggio di Actarus, che è dolcissimo nella vita, ma quando è in azione diventa molto determinato. Penso che Actarus rappresenti al meglio ciò che preferisco. Romantico, emotivo, sensibile alle cose belle, con questo spirito del guerriero. Con momenti di tristezza, quasi da romanticismo decadente. Da una parte mi riconosco in questo suo immenso romanticismo, nel suo amore per la natura, i fiori, la musica, la chitarra. Nel suo rapporto con Venusia è molto dolce, molto carino, molto tenero. Mi ci riconosco anche quando combatte e diventa estremamente aggressivo: e io ho questa potenza nella voce."

    Tra l'altro, Malaspina, nel doppiaggio di Actarus, aveva una voce più delicata e romantica, mentre nel doppiaggio di Hiroshi Shiba di Jeeg Robot aveva invece un tono più caldo e rozzo. Fu una cosa voluta da lui, non dai direttori di doppiaggio, che dicevano poco o nulla. Infatti, Malaspina, vedendo Hiroshi, che aveva una motocicletta ed era vestito con un abito a frange, decise di dargli un tono leggermente più selvaggio. Il Malaspina di Actarus lo sentiamo nel suo tono riservato, e talvolta guerriero, quando è abbinato soprattutto al modello con le sopracciglia folte e ciglia spesse del segno grintoso di Kazuo Komatsubara.

    Komatsubara


    Invece ha un tono di voce più pacato e romantico durante le ultime puntate: un ottimo amalgama con lo stile più slanciato e delicatamente espressivo, dalla lunga capigliatura e i grandi occhi languidi, realizzato da Shingo Araki.

    Araki


    Malaspina parla anche di Babar, un altro dei suoi personaggi preferiti che ha doppiato:

    "Anche Babar un po’ mi somiglia: è un re, si comporta in modo aristocratico, un gentiluomo, mai violento, con un tono regale. Babar era una serie tv per bambini coprodotta col Giappone e commissionata dalla Rai"

    Una curiosità: in Giappone, Babar fu doppiato da Isao Sasaki, che precedentemente aveva dato la voce proprio ad Actarus.

    Babar doppiatore_Actarus
    Immagine di Babar presa da questo sito


    Prima ancora del fenomeno televisivo dell’animazione giapponese in Italia, Malaspina era già socio dell’Istituto Giapponese di Cultura a Roma.

    "Sembra un segno del destino", dirà in un’intervista "Io ammiro molto il popolo giapponese, da sempre, per la loro educazione, disciplina, tradizione, e spirito militarista, perché no? Non a caso, fin da piccolo, c’è sempre stata la bandiera giapponese in casa mia. Ho sempre avuto le pareti tappezzate di samurai e kamikaze. Credo che Goldrake sia il simbolo di una generazione: lo scontro tra la terra e i cattivi, contro il regno di Vega che vuole distruggere appunto la terra. I giapponesi, dopo la sconfitta dell’ultima guerra, le bombe atomiche, credo che abbiano cercato di occidentalizzarsi, sbagliando secondo me, ma anche attraverso i cartoni traspare il carattere, la fede dei samurai, i loro splendidi costumi, la determinazione. Difatti io sono un ammiratore di Yukio Mishima, che si fece seppuku (hara-kiri) per protestare contro la decadenza del costume giapponese."

    I francesi, confortati dai forti ascolti in Italia, fecero il doppiaggio, ma non ebbero lo stesso successo. La differenza era soprattutto sui dialoghi: le voci erano a volte aggiustate quasi di corsa dagli stessi doppiatori. Il doppiatore francese di Actarus non regge il confronto con Malaspina: basta vedere questo filmato su Youtube (se non lo tolgono prima, speriamo bene). Malaspina parla anche del secondo doppiaggio di Goldrake, effettuato dalla D/Visual quando fecero i primi DVD (incompleti) di Atlas Ufo Robot.

    "Quelli della D/Visual mi chiesero di ridoppiare Goldrake, ma io mi ero rifiutato di farlo. Allora vennero due funzionari importantissimi dal Giappone che mi invitarono a colazione, scongiurandomi di accettare. Io ero contrario: non avevo nulla contro di loro, ma quello che mi chiedevano era troppo. Ma loro, duri, insistevano. E io: "Ma sono passati ben 27 anni!" Niente da fare, volevano proprio la mia voce e alla fine accettai. Non volevo rifarlo per serietà professionale e io sono una persona seria: dopo 30 anni, la voce non è più quella!"

    Malaspina è assolutamente contrario a ridoppiare i film e i cartoni classici con nuovi doppiaggi, anche perché così si manca di rispetto al lavoro fatto da altri colleghi. Lui adora i doppiaggi di una volta, quelli degli anni '50-'60, perché erano molto più curati anche dal punto di vista grammaticale e del lessico. Oggi Malaspina inorridisce quando sente “un attimino”, “mi va alla grande" e altre amenità. "Una volta non si parlava così", ha detto.

    Rosalinda Galli, la doppiatrice di Venusia, racconta che lo aiutava: "Ci incontrammo una mattina e lui mi chiese di aiutarlo, visto che lui non l'aveva mai fatto prima, così io, quando lui doveva partire, gli davo il via". Armando Bandini, la voce di Rigel, dice che Malaspina è sempre stato molto professionale. Giorgio Locuratolo, la voce di Alcor, dice di lui: "Ho potuto lavorare con lui, conoscerlo professionalmente e umanamente: le cose le fa in modo talmente viscerale che non puoi non conoscerlo umanamente. Ha un carattere estremamente spigoloso, non è diplomatico, ma in questo è come sono io. Lo stimo come persona e per il coraggio."



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    Edited by joe 7 - 4/9/2018, 17:54
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