Il blog di Joe7

  1. ZAGOR: "L'ABISSO VERDE" (Joe7)

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    Zagor
    By joe 7 il 17 April 2020
     
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    ZAGOR 13: L'ABISSO VERDE (analisi di Joe7)

    Testi: Gianluigi Bonelli
    Disegni: Gallieno Ferri

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 64, uscito nel 1966. Il numero reale di Zagor è 13. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancor oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, cioè col numero 13. L'edizione libretto, però è uscita prima di questa: nel 1963, nell'edizione "Seconda serie Collana Lampo", numero 24-26.
    n. 24: Le rapide di Kitokawa
    n. 25: Terrore nella valle
    n. 26: L'Abisso Verde

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    TRAMA

    Ebbene sì, Gianluigi Bonelli è tornato! Credevate voi, o miseri mortali, che il GL non apparisse più nelle storie di Zagor? E invece, dopo la prima storia di Zagor, sceneggiata da Nolitta, dopo il lungo calvario delle storie sceneggiate prima da Ferri e poi dal padre Gianluigi, dopo il ritorno di Nolitta con la sua storia del killer, la sua storia di Hellingen con Titan, la sua storia del Cervo Sacro, Nolitta si ritira ancora per dare spazio al padre e avere così il tempo di preparare delle altre storie.

    Quindi ritornano di nuovo TexZagor e PalladilardoCico nelle loro nuove, mirabolanti avventure, dove il primo insulterà pesantemente il secondo e andrà in giro con, al posto del messicano, altri comprimari mille volte più noiosi del protagonista, con avventure emozionanti quanto un elenco telefonico e con una parlantina verbosissima e piena di barbosi flashback tanto inutili quanto lunghi. Avete il coraggio di seguirmi ancora? Sì? Allora, andiamo!

    Siamo sugli altipiani di Modondo. E dove sono? Che domanda, a sud delle Montagne Lucenti, lo sanno tutti! E Darkwood? Col Gianluigi Bonelli Darkwood non è mai citata, neanche di striscio. Quindi i nostri eroi (?) vagano senza meta. ZagorTex dice a PalladilardoCico che manca poco al fiume dove potranno accamparsi e lui risponde che...HA FAME! (la sua prima frase) Ma tò, chi l'avrebbe mai detto? L'amabile riposta dell'amico: "Metti in bocca un sasso e succhialo: sarà un ottimo antipasto per il tuo stomaco di struzzo". Credeteci, siamo solo all'antipasto della (?) storia.

    Grazie al suo - gulp - potere sovrannaturale, :blink: Zagor dice a Palladilardo di star zitto perchè ha percepito subito che sullo Snake River l'indiano Oneida faccia d'angelo Umapai, su una canoa con la sua sorella bona Reeda, pagaia, pagaia, pagaia come un pazzo, inseguito dallo stregone cornuto e cattivo Wabashi e dai suoi uomini Oneida. Il cornuto infatti gli ha ammazzato il padre e vuole sacrificare agli dei la sorella bona. Solo così lo spirito malvagio - un dinosauro cieco e scemo che viene dalla Valle Verde - sarà placato. Ecco spiegato il titolo. Poffarbacco, bisogna agire subito! Giddap, Dinamite!

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    Wabashi, lo stregone che non va d'accordo con la moglie.


    Mentre ZagorTex percorre i trenta chilometri che lo separano dal fiume, sente un urlo (da trenta chilometri, ma lui ha i poteri eh!). "Era chiaramente un urlo di morte" dice lui. Come urlano i morti? Boh. Comunque si trattava di un indiano inseguitore e cattivo trafitto dalla freccia mandata dalla sorella bona. E lui ha fatto AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH. Chiaramente un urlo di morte.

    ZagorTex salva Faccia d'Angelo, quello lì, l'Oneida Umapai, mentre la sorella bona Reeda viene rapita dai turpi servi del cornuto. Ma non è finita! Ci sono le terribili rapide del...er...un attimo che guardo...Kitokawa, ecco. ZagorTex e Faccia d'Angelo affrontano le terribili rapide KitKat, quelle lì, insomma, dalle quali nessuno è mai uscito vivo e ne escono, appunto, vivi.

    Da qui parte il primo terribile, spaventoso, lunghissimo, inutile flashback :sick: di Faccia D'Angelo Umapai: in sintesi, in una gola (segreta, come tutte le gole western) è comparso un dinosauro cieco e scemo, chiamato dagli indiani "spirito maligno e pesante" visto che sarà sulle cento tonnellate. Invece di farne delle belle bistecche, il cornuto stregone vuole sacrificargli la sorella bona. Il padre di Faccia d'Angelo e della Bona, che era anche il capo indiano degli Oneida e si chiamava Corvo Giallo come quasi tutti i capi indiani di Gianluigi Bonelli, disse che questo sacrificio non s'ha da fare, e la sera stessa fu trovato ucciso con una cornata. Era stato lo stregone? "Sono tutte sporche insinuazioni", rispose il cornuto alle accuse, "dai, facciamo questo sacrificio se no si fa notte". Allora Faccia d'Angelo Umapai e la sorella bona Reeda scapparono, poi arrivò Zagor eccetera. Finalmente il flashback è finito, alleluia! :lol:

    PalladilardoCico vuole filare il più lontano possibile strafregandosene di tutto e di tutti e la cortese risposta di TexZagor è la seguente: "La vedi questa scure? Te la faccio entrare tutta nella zucca, manico compreso!" Non c'è solo ZagorTex: oltre a questa minaccia di sfondargli il cranio, Palladilardo gli risponde per le rime, almeno col pensiero, morendo dalla voglia di mandare con un forcone ZagorTex tra le fiamme dell'inferno. A questo punto c'è davvero da chiedere perchè questi qua stiano insieme e soprattutto se Bonelli padre ha mai capito qualcosa di Zagor e Cico.

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    Reciproche manifestazioni di affetto e stima.


    Comunque, vanno a salvare l'indiana bona, la Reeda, e per far prima, percorrono una via più breve e pericolosissima, dove nessuno è mai passato e nessuno è mai sopravvissuto e ovviamente loro sopravvivono. Per dire: salgono su un tronco che va lungo un fiume, passando sotto una caverna bassissima dove sbattono da tutte le parti e quasi crepano affogati. Cosa non si fa per far presto. "Comincio a dubitare della saggezza della mia decisione" pensa ZagorTex lo sfracellacrani, che, almeno qui, un pensiero intelligente lo fa.

    Ma qui siamo in un fumetto e quindi riescono a passare come per la terribile cascata del Kitekat dove nessuno è mai sopravvissuto. Anzi, appena escono dalla terribile grotta da dove nessuno eccetera, incontrano casualmente - tra mille migliaia di persone possibili - proprio due vecchi amici di Zagor. Quei soliti amici gianluigibonelliani mai visti prima e che mai più si vedranno. Si tratta del tal Bill Holler e del tal Rick Vegas, due mercanti, che gli danno gratis due barili di polvere, un mulo, l'abbonamento a Sky, due fumetti usati di Mister No e sette paia di mutande bucate. Tanto Zagor dice che li pagherà il comandante di Forte Henry per lui. E mò chi è questo comandante? E perchè dovrebbe farlo? Booh. :huh:

    Intanto la bona, la Reeda, è legata al palo per essere pappata dal dinosauro cieco e scemo, e lei - dice la didascalia - pronuncia solennemente una sinistra profezia allo stregone cornuto: "Che il mio sangue ricada su di te, Wabashi! E che le tue notti siano turbate da incubi di morte sino a che la vita abbandoni il tuo cuore malvagio!" E cosa fa allora Wabashi il cornuto? Ma le dà una craniata in testa, che domande! Fate un monumento a quest'uomo! :lol:

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    E dov'è il cranio? Ma è sull'estemità del bastone dello stregone! Un teschio come corpo contundente, geniale! :D :D


    Intanto, mentre i nostri eroi (?), carichi dei regali dei due sconosciuti mercanti di prima, si avvicinano, il mulo regalato dai tizi e cavalcato da PalladilardoCico gli fa fare un volo pauroso, facendolo sbattere contro una parete di pietra e cadere a terra con la testa. ZagorTex dice con calma e flemma inglese: "Per mille tamburi! Ci è rimasto secco!" "Povero Cico!" dice Viso D'angelo Umapai, che almeno un cuore ce l'ha. "Povero un corno! E' soltanto svenuto! Non perdiamo tempo, andiamo!" risponde ZagorTex detto il "menestrafrego di questo lurido panzone", seccato del fatto che sia ancora vivo. Davvero, con le storie del Gianluigi Bonelli non si capisce perchè stiano insieme due che si detestano così tanto. :huh:

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    Ora è il turno di Umapai Faccia d'Angelo a dire a Zagor di star zitto, che c'è la sorella bona che strilla AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH e poi AIUUUUTOOOO mentre si sente un urlo tipo HAAAAARGGGG: è il dinosauro cieco e scemo. La bona viene slegata dal fratello, Zagor getta un barile di polvere al dinosauro con gli occhiali scuri e il bastone bianco e lui fa BUM, fine del mostro, ciao. Tutto qui? Sì, tutto qui.

    Poi ZagorTex fa il piccolo esploratore e va nella grotta con Faccia d'Angelo Umapai: da lì era uscito il mostro scemo non vedente. Trovano lì un abisso verde (appunto) che emana una luce verdastra grazie al muschio luminoso sulle pareti (?), poi escono. "Bisogna impedire che escano da lì altri dinosauri ciechi e scemi!" dice Zagor, e mette all'entrata un altro barilotto di polvere: BIM BUM BALE BU' e il nemico non c'è più.

    Tornano all'accampamento Oneida, raccontano tutto, Zagor sfida il cornuto stregone a duello ma lui scappa via dal villaggio dicendo che ha un appuntamento, che deve trovare la zia malata eccetera. Tutto è bene quello che finisce bene, anche se faccia d'angelo e la bona mi sembrano due fidanzati anzichè due fratelli. Incesto? No, è che il Gianluigi, che non amava le store d'amore, rileggendo la storia avrà modificato tutto trasformando la bona da fidanzata di faccia d'angelo a banalissima e improbabile sorella.

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    Ma secondo voi una sorella si abbraccia COSI'? :huh:


    COMMENTO

    In questo ritorno di Gianluigi Bonelli su personaggi da lui così poco amati, lo stravolgimento di Zagor e Cico è ancora più estremo. Zagor addirittura minaccia Cico di una morte orrenda: col cranio sfondato dalla scure, compreso il manico; e Cico manda letteralmente Zagor all'inferno, almeno col pensiero. Insomma, sono due persone che si detestano, quindi non si capisce perchè stano insieme. Il Cico di Gianluigi ha le sue caratteristiche negative gonfiate a dismisura, e solo quelle: si mostra golosissimo, egoista e vigliacco, oltre che enormemente stupido. Da parte sua, Zagor è un eroe incolore e senza personalità.

    Anche la storia non è un granchè, sembra essere stata fatta alla "come viene viene". E' quasi la fotocopia della storia di Tex, "Le Terre dell'Abisso" (n.47-48 uscita in formato striscia fra il 1960 e il 1961): non è la prima volta che il Gianluigi ricicla store texiane per Zagor.

    terre-abisso


    Il tema dell' "Abisso verde" è stato poi ripreso più di cinquant'anni dopo, nel 2011, da Burattini, su Zagor 549 ("A volte ritornano") e 550 ("La progenie del male"), ficcandoci dentro - come suo solito - la sua eterna ossessione su Atlantide, Lemuria, Altrove, Martin Mystere, gli Uomini in Nero, l'autodistruzione della base atlantidea, la continuity dei poveri nei fumetti Bonelli, la sciamana Shyer, l'immancabile spruzzatina New Age, lo Zagor predestinato di Manito e tutte le altre carabattole varie sull'argomento.

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    QUI TUTTI I LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 17:35
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    Ah,ah! Commento esilarante, degno della miglior commedia all'italiana.
    Ma io mi chiedo: se a Bonelli padre non piaceva Zagor, perché lo scriveva? Personalmente, più che scrivere una storia brutta trovo sia più giusto non scriverla affatto.
    E se si deve riproporre una trama già usata, almeno si cerchi di espanderla in qualche modo sensato.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 17/4/2020, 15:51) 
    Ah,ah! Commento esilarante, degno della miglior commedia all'italiana.
    Ma io mi chiedo: se a Bonelli padre non piaceva Zagor, perché lo scriveva? Personalmente, più che scrivere una storia brutta trovo sia più giusto non scriverla affatto.
    E se si deve riproporre una trama già usata, almeno si cerchi di espanderla in qualche modo sensato.

    Credo lo abbia fatto per aiutare il figlio: purtroppo, pur con tutta la sua buona volontà, restava un lavoro che lui faceva controvoglia. Si vede bene che non capiva nè i personaggi nè la filosofia di Zagor. Anche per questo cercava di lavorarci il minimo possibile, riciclando anche storie già fatte. Almeno lo si vede dal risultato...
     
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