Il blog di Joe7

  1. GLI A.S.E. - "RED WOLF" (CORNO)

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    Corno
    Red Wolf
    By joe 7 il 1 Sep. 2020
     
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    50 ANNI DELL'EDITORIALE CORNO: I SUPEREROI IN ITALIA.
    (precedente articolo: qui. Scusate se il titolo è un pò fuorviante: infatti, non sto celebrando i 50 anni della casa editrice Corno, che era nata nel 1960 col nome "Serpente Volante" e che quindi di anni ne dovrebbe avere 60. Qui sto celebrando i 50 anni dei supereroi pubblicati dalla Corno, che iniziarono con l'Uomo Ragno nel 1970, quindi 50 anni fa. )

    A.S.E. : GLI ALBI DEI SUPEREROI (PRIMA PARTE)
    (periodo di pubblicazione: dal 2 Maggio 1973 al 5 Marzo 1975)

    Siamo nel 1973 e la pubblicazione degli albi Corno ormai va a gonfie vele: solo che c'è il problema del nuovo materiale originale americano che si era accumulato nel corso degli anni e che era difficile da inserire in una normale serie di supereroi tipo l'Uomo Ragno o i Fantastici Quattro. Si trattava di personaggi "sperimentali": barbari di un altro tempo, vampiri e lupi mannari, uomini tarzan, eroi a pagamento, personaggi pseudoreligiosi, rappresentanti di divinità indiane. Un pot-pourri incredibile di materiale eterogeneo che non si sapeva come collocare: per questo alla Corno scelsero di fare una collana antologica, chiamata Albi dei Super Eroi, o A.S.E., che contenesse, a rotazione irregolare, tutti questi personaggi, usando come bandiera rappresentativa il fumetto che si avvicinava di più alla classica storia di supereroi: i Difensori, ai quali sarà dedicato il primo numero della serie. A seconda del successo ottenuto, la Corno avrebbe poi deciso se era il caso di fare delle collane dedicate ai personaggi più gettonati. Il materiale proposto era di grande qualità, gestito da autori come Barry Smith, che ha fatto un Conan indimenticabile, o Gene Colan, col suo etereo Dracula. Per non citare lo scattante Sal Buscema coi suoi dinamici Difensori e Tuska e Graham col sofferto Luke Cage. Oltre ai Difensori, la serie degli ASE dedicò molti numeri a Conan, in quantità superiore a quelli dedicati a tutti gli altri, Difensori compresi, probabilmente a causa dell'elevato successo che ebbe il personaggio in Italia e anche per la gran quantità di materiale pubblicato su di lui (in America Conan ebbe un boom di vendite che minacciò persino quelle del personaggio più venduto, l'Uomo Ragno). Gli A.S.E. furono pubblicati per circa due anni, terminando la loro corsa dopo 49 numeri. Gran parte dei personaggi pubblicati ottenne poi una propria testata regolare e l’eredità degli A.S.E. fu trasmessa a titoli come Il Corriere della Paura (1974-1976) con le storie di Dracula e altre simili (successivamente diventerà la serie Dracula (1976-1977); Conan e Ka-Zar (1975-1976), che contennero anche altre serie fantasy come Re Kull (prima pubblicato su Thor e i Vendicatori), Thongor, Gullivar Jones; Hulk e i Difensori (1975-1976), che conteneva anche le storie del Dottor Strange; la breve collana I Difensori, (1979-1980), che conteneva anch'essa le storie del Dottor Strange; Warlock - nella versione di Jim Starlin - fu pubblicato sui Fantastici Quattro, poi su Thor e i Vendicatori; Luke finì su Capitan America, poi su Shang-Chi (prima e seconda serie). Red Wolf e Licantropus risultarono dispersi. Per presentare i personaggi degli ASE, ho scelto di seguire la classifica di gradimento che fecero i lettori di allora, rispondendo al sondaggio che propose loro la Corno. E comincio col personaggio più basso in classifica, quello che ha preso meno voti di tutti: Red Wolf, la cenerentola degli ASE. ^_^

    8° POSTO: RED WOLF
    (percentuale di voti: 6,75%)

    ASE N. 10 - RED WOLF #1: I tamburi dicono guerra
    ASE N. 18 - RED WOLF #2: La battaglia del lupo
    ASE N. 31 - RED WOLF #3: La furia dell’Uomo Orso
    ASE N. 44 - RED WOLF #4: La notte del demone

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    Si tratta di una storia western (curiosamente, gli americani non sanno fare fumetti western decenti: tutti insieme non valgono una storia del francese Blueberry, per dire) con protagonista il tal Johnny Wakely. E' un indiano cheyenne che ha il nome di un bianco e ha avuto una storia alla Zagor: prima il suo villaggio Cheyenne fu sterminato dai cattivi soldati bianchi stile "Soldato Blu": essendo un bambino, il protagonista (di cui non si sa il nome indiano) fu adottato da una famiglia di bianchi, appunto gli Wakely, che lo chiamò Johnny. Ma questa famiglia fu poi sterminata dagli indiani e il tal Johnny Wakely fu ancora l'unico sopravvissuto. Si vede che essere parenti o amici di Red Wolf non è molto salutare.

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    Il Wakely, ritiratosi in luoghi deserti per capire cosa fare della sua vita, entra in contatto con il primo Red Wolf, la divinità dei Cheyenne, il dio-lupo Owayodata, che gli dà l'incarico di essere l'elemento pacificatore tra i bianchi e gli indiani, diventando appunto Red Wolf, una rappresentazione dell'Owayodata. Così il Wakely vive in un forte delle giubbe blu, facendo da guida indiana e, grazie a una botola nella stalla del forte, raggiunge la Batcaverna una caverna sotterranea dove si veste da Red Wolf e va a fare le sue avventure insieme al suo compagno lupo Lobo. L'idea di base è un pò molto cretina, soprattutto per via della Batcaverna e del fatto che quando il tal Wakely si mette in testa il cappuccio con le copriorecchie e la testa di lupo imbalsamato nessuno al forte lo riconosce, tipo Superman con gli occhiali.

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    Ma, se la storia fosse stata sviluppata meglio, senza queste ingenuità, sarebbe stata sicuramente interessante. Tuttavia i personaggi erano banalissimi e bidimensionali, i disegni di Syd Shores erano pessimi, la verbosissima prosa dello sceneggiatore Gardner Fox rovinò quello che avrebbe potuto essere un buon personaggio. La stessa narrazione non è "stile Marvel", essendo il Fox un autore soprattutto di storie della DC: e un autore importante, visto che ha creato Flash, la Justice League of America, Hawkman, Batgirl, Zatanna e altri. Per fare poi alla Marvel una schifezza come il verbosissimo Red Wolf. Forse il Fox era fuori fase in quel momento, chi lo sa.

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    Si fece anche trasferire Red Wolf nell'età moderna, con tanto di discendente che assume l'identità di Red Wolf: William Talltree, con un altro lupo chiamato anche lui Lobo, e con la solita famiglia sterminata standard (se non ti sterminano la famiglia non ti danno il costumino di Red Wolf, a quanto pare). Si vede che c'è un Red Wolf ad ogni generazione, un pò come l'Uomo Mascherato. Ma il disegnatore era sempre Syd Shores e lo sceneggiatore era sempre Gardner Fox, quindi Red Wolf sprofondò giustamente all'ultimo posto in classifica. Eppure ho come la sensazione che avrebbe potuto essere un buon personaggio con gli autori giusti. Per dire, mi erano sempre rimasti impressi i suoi dialoghi con l'Owayodata dalla testa di lupo.

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    Attualmente, dopo queste storie degli ASE, Red Wolf (ora l'attuale William Talltree) è stato usato poche volte: è stato comprimario di alcuni personaggi come i Vendicatori o Tigra; ha fatto parte di un gruppo di supereroi del Texas chiamato Rangers che non avrà fortuna; è stato usato in un mondo alternativo. Ma in sostanza non ha mai sfondato, nonostante il fatto che l'idea di base fosse piuttosto buona.

    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SUI 50 ANNI DELLA CORNO E SULLA MARVEL

    Edited by joe 7 - 7/12/2021, 22:23
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    é un piacere ritrovare le tue recensioni.

    Red Wolf l'ho visto solo una volta, in una storia dei Vendicatori, ma da come l'hai descritto sempre un cocktail di Zagor e Batman.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 1/9/2020, 20:04) 
    Red Wolf l'ho visto solo una volta, in una storia dei Vendicatori, ma da come l'hai descritto sempre un cocktail di Zagor e Batman.

    Suppergiù è così. E, a dire il vero, con questi presupposti, Red Wolf avrebbe potuto essere un personaggio interessante, invece è stato reso molto male. Un'occasione sprecata. Avrebbe potuto essere un personaggio misterioso che appariva e scompariva, incutendo terrore ai nemici, tipo l'Uomo Mascherato (che aveva infatti il lupo Diavolo, la Caverna del Teschio e il cavallo Eroe: personalmente credo che sia stato lui il precursore di Batman e non Zorro, come si dice spesso). Invece Red Wolf passava il tempo a lamentarsi della sua condizione di "solitario che non può stare con nessuno" mentre le donne bianche indiane si innamoravano di lui senza speranza alcuna. Un vero polpettone, con dei cattivi che potevano fare paura solo a Paperino.

    La storia dei Vendicatori che incontrano Red Wolf a cui fai riferimento appartiene all'arco narrativo di Roy Thomas e John Buscema, uno dei migliori periodi della serie.

    RED-WOLFok



     
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