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  1. BATMAN: DARK KNIGHT RETURNS - 5

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    Batman
    Dark Knight Returns
    By joe 7 il 16 Mar. 2021
     
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    BATMAN DARK KNIGHT RETURNS / IL RITORNO DEL CAVALIERE OSCURO - QUINTA PARTE
    (articolo precedente: qui. L'inizio si trova qui)
    Sceneggiatore: Frank Miller; Disegnatore: Frank Miller; Inchiostratore: Klaus Janson; Colorista: Lynn Varley; Data di uscita: 1986

    BATMAN CONTRO SUPERMAN: IL CAVALIERE OSCURO CONTRO L'ALIENO FUORI DAL MONDO

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    Una scena entrata nella leggenda e su cui hanno fatto un film.


    In Dark Knight Returns Miller mostra anche una sua visione politica, rappresentando il Presidente degli Stati Uniti di allora, Ronald Reagan, in forma caricaturale, facendolo parlare come un cowboy anziano e un pò rimbambito. Non è la prima volta che nei fumetti si attaccava il Presidente: Steve Englehart, negli anni '70, su Capitan America aveva realizzato l'arco narrativo dell'Impero Segreto, dove, alla fine, a capo dell'organizzazione malvagia c'era nientemeno che Richard Nixon. E per la vergogna Nixon si suicida davanti al Capitano, provocandogli uno shock. E questa storia era stata fatta addirittura prima che Nixon si dimettesse per lo scandalo Watergate, che allora era ancora in corso: ma questa è un'altra storia. In ogni caso, Miller, con la caricatura di Reagan, qui non fa nulla di nuovo: Mark Gruenwald, nella sua run su Capitan America (che evidentemente è un supereroe che ama poco i presidenti repubblicani), rappresentò Reagan come un uomo-serpente. Per dire.

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    Naturalmente non si dice esplicitamente che il capo dell'organizzazione sia Nixon, e il volto non è raffigurato. Ma si capisce bene che è lui, e Englehart non l'ha mai negato.


    Più che andare addosso al presidente in carica - un'interpretazione piuttosto riduttiva - sembra che Miller vada piuttosto addosso all'autorità del governo usata male, diventata fine a se stessa: potente, visto che comanda su cittadini ufficialmente liberi ma ridotti a sudditi/schiavi, e senza avere alcun un aggancio vero alla realtà. E' una critica simile a quella di Capitan Harlock contro l'abulia del Governo Terrestre, che è potente, ma anch'esso è distaccato dalla realtà. Come il governo italiano attuale, che agisce con violenza imponendo lockdown inutili e dannosissimi, mostrando di essere anch'esso fuori dalla realtà.

    Da qui il contesto di Superman, che è in pratica l'antitesi di Batman. Se l'uomo di Krypton cerca di trovare un accordo col governo, trascurandone le mancanze e gli errori di amministrazione (non agire davanti alle brutalità dei Mutanti e provocare una guerra contro la Russia), Batman invece ne accusa i limiti, supplendo personalmente alle sue mancanze. Mancanze delle quali Superman stesso se ne rende conto, ma li considera irrimediabili. E non si capisce bene se lo fa per vigliaccheria o per il quieto vivere.

    Anche se Superman ha una forza immensa, pensa di non poter fare nulla contro l'ottusità umana: rassegnato, sceglie un dialogo somigliante a una sottomissione. Batman sceglie invece lo scontro, e il conflitto tra i due è inevitabile. L'impostazione sarà ripresa (male) in modo più politicizzato da Mark Millar con Civil War, in cui Iron Man fa la parte di Superman e Capitan America quella di Batman.

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    L'idea di "dialogo" di Iron man e di chi governa con la violenza.


    A partire dalla seconda metà di Dark Knight Returns, il contesto di Batman si amplia: dalla città di Gotham si estende sugli Stati Uniti e sul mondo, spiegando meglio il perchè delle sue azioni: Bruce Wayne si era ritirato per la morte del secondo Robin (Jason Todd) e per il fatto che non voleva essere registrato dal governo, rischiando che venisse riconosciuta la sua identità segreta. E lo stesso hanno fatto gli altri supereroi: ecco perchè compaiono solo Superman e Batman in questa storia.

    Non è un caso che questa seconda parte inizi proprio con l'intervento di Superman e finisca proprio nello scontro con lui. Il breve dialogo tra i due, descritto qui sotto, è emblematico: Superman (che non è invecchiato: Miller fa capire che praticamente è immortale) dice a Batman che lo dovrà catturare quando glielo ordineranno. E l'immagine della poiana che cattura un topo, accanto a Superman, è emblematica: la poiana simboleggia Superman e il topo Batman, visto che il pipistrello è un ratto volante. E la differenza di forza tra la poiana e il topo è evidente.

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    Non si possono trovare accordi tra di loro: lo si vede sin dall'inizio.


    Superman ha anestetizzato la sua coscienza, cercando il dialogo ad ogni costo. Anche a costo della sua dignità e della perdita del rispetto verso i suoi amici. Batman, al contrario, preferisce seguire la sua coscienza, obbedendo a una norma di base: che cioè il malvagio vada punito e il buono vada salvato. Superman sarebbe disposto a fare così anche lui: ma solo dopo previa certificazione delle autorità costituite. Ma il bene e il male non dipendono da un governo, nè da un voto. Esistono ben prima di un governo o di un voto: sono realtà immutabili, presenti prima dell'uomo stesso, e non dipendono da lui.

    E' qui che Superman sbaglia: negando cioè che esista una verità e negando l'esistenza di realtà di base come bene e male, che sono esterni all'uomo, sono prima dell'uomo e non derivano da un voto in un Parlamento. Batman, invece afferma che esiste una Verità Eterna, un Bene e un Male Eterni che ci sono, esistono prima dell'uomo e davanti ai quali non conta un voto in un Parlamento. In sostanza, Batman dichiara - senza dirlo apertamente - che esistono Dio e il diavolo. Il conflitto di base tra Batman e Superman è proprio su questo: l'esistenza di una Verità Assoluta, che Superman nega ("esiste il bene e il male? Dipende" direbbe lui) e che Batman invece dichiara ("il bene e il male esistono"). Ed è un conflitto inevitabile, perchè si tratta di due visioni antitetiche: quella di Superman è falsa, quella di Batman è vera. Non ci può essere nessun accordo in visioni così opposte.

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    Il lato oscuro di Superman.


    Superman, consapevole del fatto che non può combattere contro il mondo, un mondo che ormai conosce la bomba atomica (la scena allucinante di Superman devastato dagli effetti della bomba è indimenticabile), affianca il presidente degli Stati Uniti nelle sue attività militari e nel mantenere l'ordine negli Stati Uniti.

    E a questo punto c'è anche un'incoerenza nella storia: se i Mutanti erano così pericolosi, perchè non ci aveva pensato Superman a sistemarli? Perchè il Presidente non lo aveva mandato a sconfiggere i Mutanti? Ma questo si spiega se si ricorda che Miller ha fatto in Dark Knight un governo (americano, di Reagan o altri, poco importa) che NON si cura della sofferenza della propria gente, autosqualificandosi.

    E questa assenza mostra l'indifferenza di chi comanda in modo ingiusto sulla povera gente. Batman infatti crede nella giustizia, ma detesta le regole che la bloccano e diventano automaticamente ingiuste. La legge infatti non è un idolo da venerare (tipo: "è una legge, quindi è una cosa giusta"), ma è un'autorità che ha il dovere di difendere il bene e punire il male. Quando invece difende il male e punisce il bene, perde il suo scopo di essere "legge", si perverte, diventa "male".

    Il finale di Dark Knight è un crescendo che passa attraverso lo scontro tra USA e URSS per l’isola africana di Corto Maltese (un omaggio a Hugo Pratt) e raggiunge l'apice nello scontro tra Batman e Superman, con la successiva "morte" di Bruce Wayne.

    Non ha senso chiedersi chi vinca tra Batman e Superman. Qui non si tratta più di uno scontro di forza, ma di uno scontro di fedi diverse, di modi di pensare diversi: uno malvagio (quello di Superman, anche se a prime vista non sembrerebbe: Superman stesso non se ne rende conto) e uno buono (quello di Batman, nonostante i metodi che lui usa). Perchè Batman è aderente al reale (la vera sofferenza della gente derubata, stuprata, ammazzata), Superman invece no, e fa voli di fantasia (le convenienze politiche, i rapporti tra supereroi e uomini eccetera).

    Di base, Superman resta un "buono", perchè salva l'America da una bomba nucleare: ma non la salva da una ideologia sbagliata che la porta a controllare tutto in modo ossessivo, abbandonando l'uomo a se stesso e obbedendo solo alla legge del più forte. Batman è un "buono" che non segue ideologie: semplicemente, aiuta chi deve essere aiutato e punisce chi deve essere punito. Lo fa in modo imperfetto, perchè lui stesso non è perfetto, e sa di non esserlo: ma Batman non usa questa sua imperfezione come scusa per non fare nulla. Batman ha già vinto su Superman dal punto di vista morale.

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    E ha (quasi) vinto anche dal punto di vista fisico.



    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 18/3/2021, 15:58
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