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  1. ZAGOR: DOMANDE A NOLITTA - IL BOOMERANG; LE MUMMIE

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    Zagor
    By joe 7 il 9 April 2021
     
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    ESTRATTI PRESI DAGLI ARTICOLI DI NOLITTA SU TUTTO ZAGOR
    (Qui il primo post; qui il precedente post)

    Nolitta


    Può sembrarvi strano, ma nel 2020 io e Ivan abbiamo commentato TUTTE le storie di Zagor di Nolitta e del periodo nolittiano. Visto che non sono molto interessato al periodo del dopo-Nolitta, ho voluto quindi approfondire l'argomento usando come spunto le risposte che Nolitta dava ai lettori di Tutto Zagor. Da qui sono venuti fuori diversi argomenti interessanti di approfondimento, che presenterò in diversi post. Qui ne potete trovare alcuni. Buona lettura! ^_^

    IL BOOMERANG

    Zagor-21-boomerang


    LETTORE: "Ho letto la gag del boomerang e di Cico su Zagor 21. So che qui Zagor non c'entra: ma un boomerang come funziona? Come fa a tornare indietro?"

    NOLITTA: Ohibò, non ci avevo mai pensato. Questo sorprendente aggeggio inventato dagli aborigeni australiani è noto in tutto il mondo, tanto che una pubblicità della Qantas, la nota linea aerea australiana, mostra un boomerang (con i colori della linea di bandiera, appunto) che solca i cieli. E naturalmente lo mostra due volte. Uno all'andata. Uno al ritorno. Gli aborigeni chiamano il boomerang, nella loro lingua, woomerah. Non a caso, forse, Woomera è anche il nome di una città australiana specializzata in ricerche di armi ben più letali, come i missili atomici. Questo è tutto quanto sapevo prima che questa lettera mi facesse inorridire della mia stesa ignoranza. Perciò mi sono documentato. E con mia grande consolazione ho scoperto che gli studiosi di meccanica (quella branca della fisica che studia lo stato di quiete e di moto dei corpi) non si raccapezzano sull'argomento molto più di me, nonostante numerosi studi ed esperimenti.

    Il boomerang è una paletta di legno lunga poco più di mezzo metro, piegata a gomito al centro e leggermente convessa. Il cacciatore australiano lo tiene verticalmente, prima di scagliarlo lontano con forza. Se colpisce il bersaglio, è chiaro, il boomerang perde lo slancio e cade a terra (mica è telecomandato), ma, se non incontra ostacoli, risparmia al suo padrone il disturbo di andarlo a raccogliere lontano. Dopo una corsa, dritta in avanti, di 10-12 metri, il boomerang si piega da un lato e contemporaneamente sale verso l'alto descrivendo un cerchio, o più di uno, di solito in senso orario, poi ridiscende verso il cacciatore, descrive una curva che lo aggira e cade sulle sue spalle.

    Il mistero di questa traiettoria, come ho detto, non è stato del tutto chiarito. E' certo tuttavia che vi assume grande rilievo la forma (le convessità e la curvatura al centro) del boomerang. L'Australia è proprio il paese delle sorprese, eppure è piuttosto trascurata dal nostro mondo dell'avventura.

    LE MUMMIE

    Zagor-22-mummia


    LETTORE: Caro Sergio, anche se di solito sono molto sospettoso verso tutte le variazioni e le sovrapposizioni di elementi estranei al West tradizionale, subisco spesso il fascino segreto di un western anomalo come Zagor. E alla fine del n. 21 mi ha colpito la scena del risveglio delle mummie. Ti chiedo: ma come ti salta in mente di mettere delle mummie nel West?

    NOLITTA: Siccome sono un fumettaro, tra i miei livres de chevet, come dicono i francesi, cioè quei testi del cuore che si tengono a portata di mano sul comodino, per rileggerli di continuo, ci sono anche dei fumetti. E tra essi c'è Virus, il mago della foresta morta, di Pedrocchi e Molino, di cui ho già parlato diverse volte. Il momento culminante del racconto è quello del risveglio contemporaneo di tutte le mummie del mondo: Molino vi profuse tutta la sua capacità di esprimere il dramma e il movimento, come potete giudicare voi stessi dall'immagine riprodotta qui.

    Zagor-22-mummia-2
    Il risveglio delle mummie in "Virus"


    Quella scena resta uno dei momenti più emozionanti della mia carriera di lettore di fumetti: una volta divenuto autore, volli renderle omaggio in quella mia storia di Zagor. Lessi per la prima volta Virus quand'ero ragazzo. E, in quello stesso periodo, nel buio di una sala cinematografica, vidi un'altra mummia prendere vita e movimento: quella del film La mummia, di Karl Freund, interpretata da uno strepitoso Boris Karloff, dalle fattezze millenarie, il volto segnato da una fitta trama di rughe. Scena raccapricciante come poche altre, al cui confronto impallidiscono le successive versioni cinematografiche sullo stesso tema, tra cui sono tuttavia pregevoli La mummia, con Christopher Lee, e Alla trentanovesima eclisse (The awakening nell'originale), con Charlton Heston.

    la-39


    Ancora oggi, se metto piede in un museo egizio, mi aspetto quasi di veder fremere le mummie sotto le loro bende: dopotutto gli egizi conservavano i loro morti proprio perchè credevano nell'immortalità fisica dei defunti 1. Quindi chissà!...

    Al mondo moderno le mummie non fanno più paura, come dimostra la versione comica del mito apparsa su un episodio del film Storie incredibili 2, prodotto da Steven Spielberg. Gli ultimi romantici, come il sottoscritto, hanno però a disposizione uno straordinario libro, appena pubblicato da SugarCo: La splendida vita delle mummie, di Renato Grilletto. Vi si può trovare tutto, ma proprio tutto, sulle mummie, egizie e non, e sull'imbalsamazione. E vi prego di far caso al titolo, che parla esplicitamente di vita...

    la-splendida-vita



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    1 Qui, mi dispiace, ma devo contraddire Nolitta. Solo il Cristianesimo crede nella resurrezione dei corpi, visto che crede in Gesù Cristo Risorto. Le altre religioni non credono nella resurrezione fisica, e quella egiziana non faceva eccezione. Le persone mummificate erano le persone importanti come i faraoni: gli altri non venivano mummificati. Infatti, il rito di mummificazione serviva a fare sì che il faraone continuasse ad essere tale nell'aldilà, anche se in forma di spirito, mentre gli altri, seppelliti normalmente, avevano come prospettiva poco allettante quella di continuare a servire il Faraone anche nell'aldilà, restando servi per l'eternità.

    2 nell'originale, "Amazing Stories". Probabilmente il giornale di fantascienza "Amazing Papers", letto sempre da Paperino Paperotto, la versione di Paperino bambino, è un omaggio a questa serie di Spielberg.

    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 5/5/2022, 23:21
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    Incredibile come Nolitta abbia onorato tutte le sue passioni nel fumetto di Zagor.
    Deve essere per questo che le sue storie rimangono insuperabili.
    Gli autori di oggi non sanno nemmeno come si scrive passione.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 9/4/2021, 21:33) 
    Incredibile come Nolitta abbia onorato tutte le sue passioni nel fumetto di Zagor.
    Deve essere per questo che le sue storie rimangono insuperabili.
    Gli autori di oggi non sanno nemmeno come si scrive passione.

    E di passioni Nolitta ne aveva molte, come si vede: aveva pure la capacità di trasferirle nel fumetto, cosa rara. Gli autori di oggi, non so se sono senza passione o no, ma di certo non sanno coinvolgere. Manca quel guizzo creativo, quella umanità, quella preziosa capacità di ridere di se stessi. Mancano i poeti.
     
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