ESTRATTI PRESI DAGLI ARTICOLI DI NOLITTA SU TUTTO ZAGOR(Qui il primo post; qui il precedente post)Può sembrarvi strano, ma io e Ivan abbiamo commentato
TUTTE le storie di Zagor di Nolitta e del periodo nolittiano. Visto che non sono molto interessato al periodo del dopo-Nolitta, ho voluto quindi approfondire l'argomento usando come spunto le risposte che Nolitta dava ai lettori di Tutto Zagor. Da qui sono venuti fuori diversi argomenti interessanti di approfondimento, che presenterò in diversi post. Qui ne potete trovare alcuni. Buona lettura!
L'AVVOLTOIOLETTORE: Caro Sergio, il drammatico finale della
storia dell'Avvoltoio e il costume, nero come la notte, di questo tragico cattivo mi hanno molto colpito. A chi ti eri ispirato stavolta? Forse a Batman, il giustiziere di Gotham City?
NOLITTA: Più che a Batman, il cui costume sfoggia dei bei colori (per tacere di quello vermiglio di Robin), pensavo ad un altro "pipistrello". Eccovelo qui, mentre minaccia Topolino in una vecchia storia, scritta da
Ted Osborne e disegnata da
Floyd Gottfredson negli anni Trenta: il
Bandito Pipistrello, il terrore del West. Lui sì che è cattivo e si ammanta solo di nero! Gottfredson era un vero maestro dell'inchiostro.
E un altro dei suoi soggettisti,
Merrill de Maris, gli regalò un cattivo ancor più nero e informe:
"The Phantom Blot", ovvero
Macchia Nera, tra i più spaventevoli e pericolosi nemici di Topolino. Macchia Nera non ha praticamente corpo: si vede solo il suo mantello. Da ragazzino ne fui davvero impressionato e credo siano stati questi malvagi topolineschi a darmi lo spunto per "L'Avvoltoio".
Il nero, comunque, non è solo simbolo del male. Spesso l'eroe mascherato è un buono che la necessità ha reso ribelle. Pensate a
Zorro: nelle notti buie, del simpatico spadaccino della California si vedono solo lo scintillare del sorriso e del suo agile fioretto. Anche Hugo Pratt subì il fascino del nero quando creò per il Corriere dei Piccoli un giustiziere in calzamaglia che si chiamava
L'Ombra. Esiste persino un'Ombra americana:
The Shadow, purtroppo poco nota qui da noi. Pensate: nelle copertine il volto di questo detective sinistro (per i cattivi, ovvio) non veniva mai mostrato, sempre nascosto dal bavero nero del soprabito.
Shadow fu protagonista di romanzi e storie a fumetti, ma soprattutto fu un grande successo radiofonico negli anni Trenta in America: è il personaggio preferito del ragazzino di
Radio Days, il film di Woody Allen. Dalla radio al mantello che nasconde, il passo è breve: c'è sempre il fascino dell'uomo che non si vede, l'uomo del mistero. Invece Batman, e ancor più i supereroi moderni, con i loro sgargianti costumi, vogliono proprio mettersi in vista.
L'Ombra di Ongaro e Pratt e l'americano "The Shadow". La scritta sulla copertina, "The Shadow knows it", "l'Ombra lo sa", fa parte della sua frase tipica con lui viene presentato: "La pianta del crimine genera sempre frutti amari. Chi sa quale malvagità si annida nei cuori degli uomini? The Shadow lo sa. E Shadow non sbaglia mai."
(Continua qui)QUI TUTTI I LINK SU ZAGOREdited by joe 7 - 5/5/2022, 23:20
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