Il blog di Joe7

  1. ZAGOR - DOMANDE A NOLITTA : LA MONGOLFIERA

     
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    ESTRATTI PRESI DAGLI ARTICOLI DI NOLITTA SU TUTTO ZAGOR
    (Qui il primo post; qui il precedente post)

    Nolitta


    Può sembrarvi strano, ma nel 2020 io e Ivan abbiamo commentato TUTTE le storie di Zagor di Nolitta e del periodo nolittiano. Visto che non sono molto interessato al periodo del dopo-Nolitta, ho voluto quindi approfondire l'argomento usando come spunto le risposte che Nolitta dava ai lettori di Tutto Zagor. Da qui sono venuti fuori diversi argomenti interessanti di approfondimento, che presenterò in diversi post. Qui ne potete trovare alcuni. Buona lettura! ^_^

    LA MONGOLFIERA

    LETTORE: Caro Sergio, in "Zagor attacca" compare un pallone aerostatico. Credevo che non li avessero ancora inventati, in quell'epoca.

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    NOLITTA: Sì, invece. Il primo volo dell'aeromezzo "più leggero dell'aria" avvenne il 5 Giugno 1783. Era un pallone ad aria calda, inventato dai fratelli Montgolfier, da cui il nome "mongolfiera" 1. Più tardi, per ovviare al tempo perso nel riscaldamento (ogni mongolfiera aveva un fornelletto posto sotto il pallone) si usarono gas più leggeri dell'aria, come l'elio e l'idrogeno. Se devo credere al mio amico Alfredo Castelli, che ha scritto nel dizionarietto allegato allo Speciale Martin Mystere n. 4, i cinesi conoscevano il pallone ad aria calda già dal II secolo avanti Cristo 2. Per cui, come vedete, il pallone di Zagor non è affatto anacronistico. Anzi, è piuttosto comune nei fumetti far provare ai personaggi l'ebbrezza del volo senza motore. Come accade all'amico di Cherry Brandy, il giovane Sventola, che si trova impegnato addirittura in un duello aereo tra palloni3, in una storia di Roy D'Amy ristampata di recente su "Tuttowest" n. 3. E persino a Tex Willer, con l'inseguimento aereo ne "La pista nel cielo".

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    Mettendo Cico alla deriva nel cielo del West, pensavo però a una lettura della mia infanzia, una vecchia storia italiana degli anni Trenta con Paperino e Meo Porcello che scendono in pallone in mezzo agli indiani: "Paperino tra i pellirosse" disegnata da Pinochi e scritta dal grande Pedrocchi4.

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    L'avventura, l'ho scritto altre volte, è legata al viaggio e all'imprevisto. E quale modo di viaggiare può essere più fortunoso e abbandonato all'azzardo di quello di un bel pallone sballottato qua e là dal vento? Nell'uso del pallone a fini avventurosi, i fumettari sono in illustre compagnia: quella di Jules Verne, il cui primo romanzo fu, appunto, Cinque settimane in pallone. E che, con L'isola misteriosa, usò il pallone trascinato dalla tempesta per condurre verso l'ignoto i suoi eroi, al tempo della Guerra di Secessione. Per le sue fantasie, Verne partiva sempre da una ben precisa realtà: infatti, durante la Guerra Civile Americana, il Nord aveva un'aviazione di aerostati, creata per volere di Abramo Lincoln.

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    1 Infatti fu fatta una dimostrazione della mongolfiera davanti al re di Francia Luigi XVI, che sarà poi ghigliottinato durante la Rivoluzione Francese. Nella serie del Tulipano Nero, avviene la scena della dimostrazione dell'uso della mongolfiera davanti al Re, con però, nell'anime, l'aggiunta anticristiana del falso storico della protesta della Chiesa per questo, che considerava diabolica la mongolfiera: un fatto completamente falso, visto che la Chiesa ha sempre favorito la ricerca scientifica. Prima di tirar fuori il solito luogo comune su Galileo (altro falso storico), si legga per esempio qui.

    2 Certo, ma questo non cambia la sostanza: solo coi fratelli Montgolfier si è sviluppata la via verso il volo, mentre i cinesi erano rimasti fermi per millenni sui palloni di vapore e basta, senza fare altro. Infatti, non avevano vissuto il cristianesimo: la loro religione e cultura - come pure tutte quelle non cristiane - non potevano permettere nessun progresso scientifico, ma solo un eterno immobilismo. Si riveda l'articolo citato prima al riguardo.

    3 Cherry Brandy è un vecchietto col nome di un liquore che è stato il comprimario di Teddy Star, il protagonista della serie "Mani in alto" di Roy D'Amy. Brandy ha avuto così tanto successo da avere avuto per breve tempo una testata tutta sua. Il suo aiutante è il giovane Sventola, citato da Nolitta. Roy D'Amy, nome d'arte di Rinaldo Dami, ha seguito lo stile narrativo di Milton Caniff (Terry e i pirati, Steve Canyon) creando personaggi western, tra cui, appunto, la serie "Mani in alto!" con Teddy Star, che ebbe un certo successo, oltre ad altri personaggi. Ma Roy d'Any non ebbe mai un grande pubblico, in ogni caso: forse per via del suo disegno troppo "americano".

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    Cherry Brandy nella sua serie a strisce.



    4 Federico Pedrocchi (1907-1945) divenne famoso per aver realizzato le prime storie di Paperino quando Carl Barks ancora non le realizzava (a quei tempi in America c'erano solo le strisce umoristiche di Paperino di Al Taliaferro). Inoltre, fece la sceneggiatura di due storie famose su Biancaneve e i Sette Nani, coi disegni di Nino Pagot: Biancaneve e il Mago Basilisco e I Sette Nani cattivi contro i Sette Nani buoni. Morì tragicamente nella Seconda Guerra Mondiale, quando un aereo inglese usò la sua mitragliatrice contro il treno sul quale lui stava viaggiando.

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    Immagine in alto: i Sette Nani con Biancaneve e il Mago Basilisco travestito. Immagine in basso, i Sette Nani cattivi.



    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 5/5/2022, 23:19
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    Il tuo articolo più interessante di sempre in materia "interviste a Nolitta".
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 7/5/2021, 22:13) 
    Il tuo articolo più interessante di sempre in materia "interviste a Nolitta".

    Ti ringrazio, sono contento che ti sia piaciuto. Quando Nolitta faceva un suo discorso, tirava fuori migliaia di spunti da sviluppare, quindi il merito è soprattutto suo. ^_^
     
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