ESTRATTI PRESI DAGLI ARTICOLI DI NOLITTA SU TUTTO ZAGOR
(Qui il primo post; qui il precedente post)

Può sembrarvi strano, ma nel 2020 io e Ivan abbiamo commentato TUTTE le storie di Zagor di Nolitta e del periodo nolittiano. Visto che non sono molto interessato al periodo del dopo-Nolitta, ho voluto quindi approfondire l'argomento usando come spunto le risposte che Nolitta dava ai lettori di Tutto Zagor. Da qui sono venuti fuori diversi argomenti interessanti di approfondimento, che presenterò in diversi post. Qui ne potete trovare alcuni. Buona lettura!

LA CACCIA ALL'UOMO

LETTORE: Caro Sergio, devo lamentarmi con te per la fretta con cui hai messo la parola fine alla storia del cacciatore di uomini (Zagor 29-30). Un'idea così interessante meritava un trattamento di più ampio respiro.

NOLITTA: D'accordissimo. Se scrivessi ora quella storia, le dedicherei almeno il doppio delle pagine. Ma gli albetti a striscia di allora imponevano racconti più stringati. Inoltre, ero sicuramente più giovane e ricco di idee, al punto da comportarmi più da cicala che da formica a "bruciare" spunti buoni come quello del cacciatore di uomini. Tanto buono che vorrei che fosse farina del mio sacco. Invece presi in prestito l'idea da un racconto di Richard Connell, The most dangerous game ¹, e soprattutto dal film Pericolosa partita che nel 1932 ne trasse Ernest B. Shoedsack (regista di altri mitici film come King Kong e Dr. Cyclops).

La locandina del film "Pericolosa partita" e il mefistofelico conte russo Zaroff, il cacciatore di uomini.

In quel capolavoro del brivido, Leslie Banks interpretava il Conte Zaroff con il diabolico pizzetto che divenne poi indispensabile a ogni cattivo cinematografico, mentre Joel Mc Crea e Fay Wray erano le sue prede umane. Il film ebbe ben due rifacimenti molto inferiori all'originale ² e ispirò variazioni sul tema come Il mistero del castello nero³ di Nathan Juran e Johnny Allegro⁴ di Ted Tetzlaff. Ispirò anche una storia del mio amatissimo Uomo Mascherato (da cui è tratto il disegno di Ray Moore che vedete qui sotto), alle prese con il perfido Barone Grover.

Neppure nei fumetti, quindi, sono arrivato primo e il mio Lord Nicholson si trova inoltre in compagnia di Bert Grant, "il più crudele cacciatore del mondo", nemico di Superman, e di Kraven, nemico dell'Uomo Ragno.

Kraven il cacciatore mi è sempre sembrato un ottimo personaggio, anche se è uno dei più derisi su internet. Su "Bert Grant il più crudele cacciatore del mondo nemico di Superman" invece ne so meno di zero. Qualcuno l'ha mai visto?

Sviluppando il tema, la fantascienza ha inventato il concetto di caccia all'uomo organizzata, come nell'indimenticabile racconto di Robert Sheckley La settima vittima ⁵ (da cui Elio Petri trasse il mediocre film La decima vittima ⁶) e nel romanzo di Stephen King, L'uomo in fuga ⁷ (tradotto, pure malamente, al cinema dove il Running Man era l'indistruttibile Schwarzenegger).

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¹ Il romanzo "The most dangerous game" è stato tradotto in italiano col titolo "La partita più pericolosa" oppure "Caccia fatale". Si tratta di un racconto breve di Richard Connell, famoso scrittore e giornalista (realizzò più di 300 racconti che ebbero successo). Un altro suo racconto, "Una reputazione" ("A reputation"), diede lo spunto a un altro regista, Frank Capra, per il suo film "Arriva John Doe"

² Ai tempi di Nolitta, i rifacimenti erano due. Adesso sono quattro, elencati qui sotto:
- A Game of Death (1945, di Robert Wise): un remake-fotocopia col cattivo Zaroff che stavolta è un ex-nazista, perchè si era ai tempi di Norimberga (il film non è mai arrivato in Italia);
- La preda umana (1957, di Roy Boulting): film ridicolo in cui un uomo e una donna scoprono due ex-nazisti (e dai!) nascosti in Sudamerica e vengono inseguiti malamente da loro;
- La preda nuda (1966, di Cornel Wilde): film dal titolo equivoco e praticamente muto (parole pochissime) in cui un tizio viene inseguito dai selvaggi africani e imita Tarzan;
- Senza Tregua (1993, di John Woo), in cui c'è Van Damme che fa la preda ma poi li ammazza tutti come fa sempre Van Damme.

³ Il mistero del castello nero: è un film del 1952 col protagonista che libera una donna prigioniera del marito, un conte malvagio che vive in un castello nero (ovviamente) e che li vuole uccidere entrambi dando loro la caccia.

⁴ Johnny Allegro: è un film del 1948 (in italiano il titolo è "I morti non parlano"). Johnny Allegro è un gangster che libera una donna prigioniera di un altro gangster malvagio, che è il marito di lei. Il gangster malvagio vive in un'isola facendo banconote false e li vuole uccidere entrambi dando loro la caccia nell'isola. Si tratta insomma di film in cui i cattivi cacciatori sono sempre dei mariti cornuti.

⁵ La settima vittima: racconto di fantascienza in cui nel futuro l'omicidio è legalizzato: si sceglie una vittima designata e le si dà la caccia per ammazzarla. Così si pensa di sopprimere l’istinto naturale alla violenza (a me sembra che in questo modo invece lo si aumenti, ma vabbè).

⁶ La decima vittima: racconto in cui dieci coppie di uomini e donne si ammazzano dandosi la caccia tra loro davanti alle telecamere stile Isola dei Famosi. L'ultima coppia, però, la decima, presa da problemi familiari dell'uno e dell'altra, alla fine cambia idea, non si ammazzano e scappano tutti su un aereo. C'è anche un altro film chiamato "La settima vittima", ma non c'entra niente con questo, è tutta un'altra storia.

⁷ L'uomo in fuga: Siamo nel futuro dove tutto va male e ci sono i poverissimi e i ricchissimi. Allora un poverissimo cerca di guadagnare qualcosa partecipando ai giochi mortali che fanno per spettacolo. Il film di Schwarzenegger a cui Nolitta fa riferimento ha come titolo originale Running Man: ma nella versione italiana è chiamato L'implacabile. Il soggetto è più o meno lo stesso del libro. Ma come vedete è un soggetto che è stato riproposto in tutte le salse: Rollerball, Hunger Games, persino il manga Grey di Yoshihisa Tagami.

In ogni caso, in questi esempi fantascientifici citati da Nolitta non c'è una vera e propria caccia all'uomo, ma piuttosto una specie di sfida simile a quella che aveva fatto una volta Terence Hill / Trinità davanti a un gruppo di criminali: "Facciamo così" dice, puntando loro la pistola "rompetevi le ossa e chi resta in piedi lo lascio vivo". Tutti si pestano, ne rimane in piedi solo uno. Che scopre che nel frattempo Trinità se n'era già andato. XD Ma non mi sembrano "storie da caccia" in senso stretto. =/

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Edited by joe 7 - 5/5/2022, 23:18