ESTRATTI PRESI DAGLI ARTICOLI DI NOLITTA SU TUTTO ZAGOR
(Qui il primo post; qui il precedente post)

Può sembrarvi strano, ma nel 2020 io e Ivan abbiamo commentato TUTTE le storie di Zagor di Nolitta e del periodo nolittiano. Visto che non sono molto interessato al periodo del dopo-Nolitta, ho voluto quindi approfondire l'argomento usando come spunto le risposte che Nolitta dava ai lettori di Tutto Zagor. Da qui sono venuti fuori diversi argomenti interessanti di approfondimento, che presenterò in diversi post. Qui ne potete trovare alcuni. Buona lettura!

INTERVISTA A CESARE MELLONCELLI

LETTORE: Puoi parlarmi di Cesare Melloncelli, lo sceneggiatore di Il nemico nell'ombra, Clark City, La città nascosta, Magic-Bat?

NOLITTA: Cari amici, una ventina d'anni fa (siamo nel 1989, quindi Nolitta parlava del 1969, più o meno) un "venditore ambulante di fumetti", come lui stesso si definiva, comparve in redazione con la borsa del suo campionario: soggetti e abbozzi di sceneggiatura. Si presentò: Cesare Melloncelli, impiegato al Comune di Milano. Ecco qui un suo simpatico ritratto, eseguito dal bravo Michele Pepe. L'ho intervistato per voi:

Dunque, caro Melloncelli, come cominciasti la tua avventura di fumettaro?

Spinto dal bisogno. Ho un impiego al Comune di Milano, ma con moglie e due figli qualche soldino in più fa sempre comodo. Perchè non arrotondare il bilancio, e magari farlo divertendosi? Così cominciai a scrivere delle storie...

Scegliesti anche il momento propizio, perchè avevo bisogno di qualcuno che mi desse una mano con Zagor...

...che io non conoscevo ancora, pur essendo un appassionato lettore di Tex. Ma prima mi affidasti un personaggio le cui avventure erano ambientate nel Canada del 1700. Era disegnato da Sergio Tarquinio, ma non me ne rammento il nome...

Si tratta di Red Buck¹, che comparve sulla Collana Araldo. Fu una specie di prova generale.

Facevo parlare troppo i personaggi, credo. E' l'errore tipico del principiante. Mi trovai meglio con Zagor. Lo vedevamo allo stesso modo...

Già. Zagor non è semplice da sceneggiare, sospeso com'è tra il drammatico e il comico. Tu trovasti la chiave giusta per far agire Cico.

Lo immaginavo come uno strepitante Paperino. "Acc...Dannaz...Malediz..." invece di "Quak! Uack! e Sbarauak!"

Il Cico di Meloncelli non aveva nulla da invidiare all'originale di Nolitta (da "La città nascosta").

Come conciliavi il lavoro da impiegato a quello creativo?

Di giorno, in ufficio, a fare conti. La sera, sul tram che mi portava a casa, a sognare indiani e avventure. La notte a scrivere. Così non potevo andare avanti! E preferendo sognare avventure, piuttosto che viverle, smisi di scrivere fumetti e restai impiegato. Ma non prima di aver pubblicato anche storie di Tarzan e Rintintin, un Carabina Slim per la Francia e una biografia a fumetti di Che Guevara. Però non ho smesso di fantasticare.

Allora...chissà! Una fantasia oggi, forse un fumetto domani.

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¹ Red Buck era un trapper che combatteva contro gli inglesi. Fu pubblicato dalla Collana Araldo prima serie (la Araldo era la Bonelli di allora) nel 1966: furono realizzati tre numeri di Red Buck, tutti di Melloncelli e Tarquinio. La Collana Araldo prima serie durò poco, solo cinque numeri; la Collana Araldo seconda serie (chiamata Nuova Collana Araldo) pubblicò le avventure del Comandante Mark e durò molto più a lungo: ben 281 numeri, dal 1966 al 1990.

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Edited by joe 7 - 5/5/2022, 23:17