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  1. LO CHIAMAVANO TRINITA' - SECONDA PARTE

    By joe 7 il 17 Nov. 2021
     
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    1970 - LO CHIAMAVANO TRINITA' - SECONDA PARTE
    La prima parte si trova qui.

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    COMICITA' INVOLONTARIA? NON C'E' DUBBIO!

    Questo film è un cult assoluto, che credo tutti abbiano visto almeno una volta nella vita, o comunque ne ricordano le scene più divertenti, come quella della mangiata di fagioli di Trinità (scena che, si dice, diede un secondo nome al genere, ovvero "Fagioli Western"). "Lo chiamavano Trinità" non solo è primo film che fanno insieme e che è impostato nel modo ormai conosciuto dovunque oggi: è anche il primo western italiano comico, che richiama certe situazioni di West and Soda, il famoso cartone animato di Bozzetto, che fu realizzato cinque anni prima del film. Si disse che la comicità del film era "involontaria": ma è un'idea assurda, vista la ricchezza delle battute e la capacità narrativa delle sequenze. Lo stesso Bud Spencer, in un'intervista, smentì categoricamente questa ipotesi, e lo stesso fece Terence Hill.

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    Johnny e Clementina di "West and Soda"



    TERENCE HILL/TRINITA'

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    "Ma...questo mi sembra un ricatto!" "E lo è."


    Dotato di uno sguardo magnetico e ironico, Terence Hill (Mario Girotti) ha avuto una parte praticamente costruita su misura. Impossibile immaginarsi un Trinità diverso. Riguardo al suo nome d'arte, non si sa di preciso come sia venuto fuori. Sul set di "Dio perdona...io no!" gli proposero alcuni nomi d'arte e lui scelse quello perchè conteneva le iniziali di sua madre, Thieme Hildegard. Un'altra ipotesi è che avesse scelto "Hill" perchè era il cognome da ragazza di sua moglie, Lori Hill.
    Il pigro e indolente Trinità, che ha un nome assurdo e si lascia trasportare sul suo travois dal cavallo senza nemmeno guidarlo, dormendo per tutto il tempo, è rimasto nell'immaginario: infatti è la prima scena che compare nel film e segue tutti i titoli di testa, nelle desolate e aride distese del west.

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    Lo chiamano "la mano destra del diavolo", anche se a vederlo sembra uno straccione dei boschi alla Li'l Abner. Mangia rumorosamente, si veste con stracci polverosi e luridi che sembrano tutto meno che dei vestiti; quando si lava, la vasca da bagno è talmente sporca che "neanche nello straripamento del Pecos si vedeva tanto sudiciume" dice Jonathan, l'aiutante dello sceriffo. La scena in cui esce pulito e lavato dal bagno e poi si rimette gli stessi vestiti zozzi di prima ha fatto epoca. Ma ha una velocità e una mira con le pistole che è impressionante, alla Lucky Luke o Wild Bill Hickok. Può spararti senza nemmeno vederti, non importa se sei alle sue spalle o sopra di lui al piano superiore: ti becca sempre e comunque. Un perfetto personaggio inverosimile da fumetto. ^_^

    BUD SPENCER/ BAMBINO

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    "Disarmarci? Noi? E perchè non ci provaate? EEEEH? HA HA!" "POW!"


    Il gigantesco Bud Spencer (Carlo Pedersoli) è forse uno degli attori più conosciuti in Italia e nel mondo. Dicevano di lui: "Era una persona irripetibile. Gli sguardi che faceva, i suoi movimenti…era molto spontaneo. Diceva di non sentirsi un attore, ma in realtà era un ottimo attore capace di portarsi appresso una fisionomia e una simpatia uniche. E diciamocelo chiaramente: Bud non avrebbe mai potuto fare lo spietato!". Il suo nome d'arte è stato preso dalla birra Budweiser e dall'attore Spencer Tracy, che lui ammirava. Interpretava il fratello di Trinità, che non gli somiglia per niente: l'omone Bambino, oltre ad avere un nome assurdo pure lui, è bravo con le armi, tanto che lo chiamano "la mano sinistra del diavolo": ma le usa pochissimo. Preferisce fare a cazzotti, una caratteristica che resterà quella di base del personaggio. Anche se qui fa il mezzo criminale, contiene già le caratteristiche del "gigante buono".

    RENATO CASARO, L'AUTORE DEL MANIFESTO

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    L'opera e l'Autore.


    Il manifesto del film fu realizzato dal cartellonista italiano Renato Casaro, l'artista che, con la realizzazione di questa locandina, costrinse la produzione a modificare ad hoc la scena iniziale, “costringendo” Terence Hill ad essere trascinato dal suo cavallo sulla lettiga ambulante, oggetto clou del film. Quindi adesso sapete chi ringraziare per l'idea. ^_^ L’opera pittorica della locandina di Trinità piacque così tanto alla produzione internazionale che fu utilizzata per promuovere il film anche a livello internazionale: lo si può ritrovare nella versione francese, inglese, spagnola e americana del film. Renato Casaro collaborò in tutti i film della coppia, realizzando tutte le relative locandine, fino all’ultimo film realizzato assieme, e cioè Botte di Natale (1994). In sostanza, Renato Casaro fu il cartellonista ufficiale della coppia Bud Spencer/Terence Hill. Casaro è forse il più grande illustratore italiano di manifesti e locandine cinematografiche. Trevigiano del 1935, nella sua carriera, oltre ai film di Bud Spencer e Terence Hill, ha disegnato più di 1.000 locandine, tra cui le più famose sono La storia infinita, Balla coi lupi, Il grande dittatore, 007 Mai dire mai, Il nome della rosa, L’ultimo imperatore, Il tè nel deserto, Supertotò, Atto di forza, Misery non deve morire, Per un pugno di dollari, Amici miei, Amadeus, C'era una volta in America, Rambo. Fu così famoso che divenne il punto di riferimento del cartellonismo italiano di allora.

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    Alcune famose locandine di Casaro



    CAST DEL FILM (OLTRE A BUD E TERENCE)

    Il maggiore Harriman: Farley Granger. E' famoso per aver fatto la parte dello studente coinvolto in un omicidio nel film di Hitchcock "Nodo alla gola" e per essere stato il protagonista di "Senso" di Luchino Visconti. "Lo chiamavano Trinità" è stato uno dei suoi ultimi lavori.

    Jonathan Swift, l'aiutante di Bambino: Steffen Zacharias. E' comparso nei film di Bud e Terence di Pino Colizzi, quelli prima di Trinità. Nel film, chissà perchè, ha a lo stesso nome dell'autore dei Viaggi di Gulliver.

    Tobias, il capo dei mormoni: Dan Sturkie. Famosa comparsa e doppiatore.

    Sara: Gisela Hahn. Attrice tedesca.

    Giuditta: Elena Pedemonte. Attrice italiana. E' stata anche conduttrice radiofonica. Sara e Giuditta hanno nomi ebraici, tipici dei mormoni.

    Faina: Ezio Marano. Attore di teatro.

    Il Timido: Luciano Rossi. Ha fatto diverse parti in molti film western.

    Mescal: Remo Capitani. Famoso stuntman.

    Jeff, il tizio barbuto che viene sempre picchiato: Riccardo Pizzuti. Caratterista. Fu uno dei cattivi più frequenti dei film di Bud e Terence.

    Mortimer, il killer: Dominic Barto. Attore, ha fatto anche la parte di Tom Ferramenti in Piedone lo sbirro. Mortimer è un'anticipazione del Killer Paganini di Altrimenti ci arrabbiamo.

    COLONNA SONORA

    Il commento musicale è opera di Franco Micalizzi, lo stesso autore della sigla "Fisarmonica" di Lupin insieme all'orchestra Castellina-Pasi. Il testo del brano che apre e chiude il film è del cantautore britannico Lally Stott, mentre il cantante che lo esegue è Annibale (Annibale Giannarelli), un italo-australiano residente in Australia, dotato di un’imponente presenza fisica e di una potente voce. Il fischio invece è stato eseguito dal recentemente scomparso “Fischio” Alessandro Alessandroni. A partire da Continuavano a chiamarlo Trinità, saranno Maurizio de Angelis, insieme al fratello Guido, a fare le musiche. Da allora il gruppo dei due fratelli, chiamato "Oliver Onions", fece le musiche caratteristiche dei vari film di Terence Hill e Bud Spencer.

    BATTUTE CELEBRI

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    "I fagioli comunque erano uno schifo."
    "Ehi, elegantone!" "Dici a me?" "Sì, a te pezzente!"
    "Mia moglie lavava al fiume, un gringo voleva.." "Piantala!"
    "Io non cerco rogne" "Ma se non sai fare altro!"
    "Bambino, non fare così!" "Non chiamarmi Bambino!" "Come devo chiamarti?" "Non chiamarmi proprio!"
    "E' il Signore che vi manda!" "No, passavamo di qui per caso"
    "Ma perchè non vuoi che venga con te?" "Vattene, se non vuoi che ti spari alla schiena mentre dormi!"


    IMITAZIONI

    "Lo chiamavano Trinità" fu poi parodiato, in una parodia della parodia, in diversi film più o meno riusciti: I due figli di Trinità, con Franco e Ciccio; Jesse e Lester, due fratelli in un posto chiamato Trinità; Lo chiamavano Verità; Era Sam Wallash...lo chiamavano E così sia!

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    QUI TUTTI I LINK SU BUD SPENCER-TERENCE HILL

    Edited by joe 7 - 17/11/2021, 17:03
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    L'intento comico e scanzonato è talmente evidente che sembra strano si sia potuto pensare fosse involontario.
    D'altra parte succede ogni tanto che questi intenti non vengano colti per via di visioni, diciamo così, distratte ; ricordo la Gialappa's che in una puntata di Mai dire TV ironizzava su Guy Marchand che cantava La Passionnata, una canzone che aveva già di suo toni parodistici.
     
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    CITAZIONE (Galerius61 @ 17/11/2021, 18:22) 
    L'intento comico e scanzonato è talmente evidente che sembra strano si sia potuto pensare fosse involontario.
    D'altra parte succede ogni tanto che questi intenti non vengano colti per via di visioni, diciamo così, distratte ; ricordo la Gialappa's che in una puntata di Mai dire TV ironizzava su Guy Marchand che cantava La Passionnata, una canzone che aveva già di suo toni parodistici.

    Quando ho letto in qualche articolo, che avevo consultato nel fare questo post, che la comicità del film era involontaria, avevo già capito che stavo leggendo un'enorme stupidaggine, forse messa in giro per diminuire il film o chissà per quale altro motivo. Le battute, le situazioni, i personaggi, tutto quanto, non può essere fatto a caso: non esistono cose "fatte a caso" in un film. L'intenzione umoristica è evidente, e chi non la coglie è in malafede.

    Ipotizziamo che chi ha scritto queste cose fosse sincero e non abbia un minimo di senso umoristico. In tal caso, è ancora peggio. Perchè l'umorismo è importante: chi non lo capisce non è una persona seria.
     
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