ANNO 2022: IL RITORNO DI MEFISTO - TEX IN MEZZO AI MAGHI DA STRAPAZZO. VOTO: 2 (trama), 8 (disegni)(Il primo articolo si trova qui; l'articolo precedente si trova qui.)Tex 738-744; data di uscita:
Aprile-Ottobre 2022; Autori:
Mauro Boselli (testi),
Raoul e Gianluca Cestaro, Fabio Civitelli (disegni); Prezzo per ogni numero:
4,40 €STORIA (in breve, scusate gli spoiler)Dunque. Questa storia è divisa in due parti: la prima, disegnata dai fratelli Cestaro, presenta un manicomio a San Francisco chiamato
Il Manicomio della Montagna Nera (“Black Mountain Asylum”), e già questo dimostra che il primo a doverci andare dovrebbe essere il costruttore, se mette dei nomi simili. Lo psichiatra
Weyland (probabilmente un nome preso da
Alien) cura i pazzi assassini macellai. Però sembra che non li curi affatto e li tenga al suo servizio; inoltre, sembra che faccia sparire delle persone o ne faccia impazzire delle altre. Giustamente, Tex e gli altri intuiscono che qualcosa non va e scoprono che Weyland è il loro vecchio nemico
Mefisto, che, evidentemente, non aveva tanta voglia di vendicarsi come prima, ma di farsi un pò di soldi. Grazie anche a Tex e agli altri, che vent'anni fa (data dell'ultima apparizione di Mefisto) lo avevano lasciato libero di agire,
senza dargli la caccia, nel famoso finale aperto di Nizzi,
Il covo del male. In mezzo a vetturini demoniaci, infermiere amiche di Mefisto, capi della polizia imprigionati, Tex e gli altri (compreso il loro amico
Tom Devlin, capo della polizia) finiscono a loro volta imprigionati da Mefisto e da Yama, il figlio dello stregone, che è (quasi) ritornato in sè.
Tex tormentato da Mefisto lo psichiatra, che applica su di lui le tecniche di Sigmund Freud.
Dopo essere riusciti a liberarsi, Tex e i pard danno la caccia a Weyland/Mefisto e a Yama, oltre all'infermiera malvagia
Ruth, loro alleata. Però i malvagi sfuggono dalle loro grinfie. Stavolta Tex e gli altri non hanno voglia di aspettare altri vent'anni per dare la caccia a Mefisto, quindi la storia prosegue coi disegni di Civitelli. I protagonisti inseguono Mefisto fin sulla Sierra Nevada e vengono aiutati da:
-
Padma, lo stregone tibetano che aveva insegnato le arti magiche a Mefisto e che era comparso soltanto nell'arco narrativo "Incubi/Il Drago Rosso/Spettri (Tex 78-80 del 1965-66, quindi quasi sessant'anni fa. Complimenti per il recupero, a quei tempi non ero ancora nato!)
-
El Morisco, studioso
curandero di Pilares ed esperto di arti magiche;
-
Narbas, un santone indù il cui corpo era stato preso in prestito da Mefisto nella sua precedente "risurrezione" vent'anni fa. Detto Narbas, ora, occupa il corpo di un tizio messicano morto, che è stato modificato fino ad assumere le fattezze del suddetto Narbas. Roba da fumetti Marvel.
- il Dottor Strange e Mandrake (ops, scusate, loro non c'entrano)
Mefisto è accompagnato da:
-
Yama, suo figlio un pò suonato e con un forte complesso di inferiorità;
-
Lily, sorella di Mefisto e abile assassina, anche se avanti negli anni;
-
Ruth, l'infermiera malvagia;
-
Mandip, il fedele indio al servizio di Yama, e altri servi di valore medio.
Alla fine, in Messico, all'isola Tiburon, popolata dagli indiani Comkaas al servizio di Mefisto, avviene lo scontro finale: dopo vari colpi di scena, Narbas riprende possesso del suo corpo, che era stato occupato da Mefisto. Il vero corpo dello stregone, infatti, era stato divorato dai topi sin dai tempi di
Black Baron, nel lontano 1968. Quindi, visto che Mefisto non può più ritornare nel suo vero corpo, ormai ridotto a un mucchio di ossa, rimane nell'altromondo in forma di spirito, comandando dei demoni, come faceva già ai tempi di Yama. Narbas ringrazia tutti e se ne va dopo questa esperienza da trip lisergico. Mandip finisce ucciso da uno dei raggi laser di Padma. L'infermiera Ruth viene ferita dalla sorella di Mefisto, che le spara per divergenze di opinioni. Ma poi viene salvata e catturata dai pards, che la mandano in galera. Yama impazzisce di nuovo e Lily, la sorella di Mefisto, scappa (così i lettori magari sperano di vedere Tex in futuro contro una bellissima e sexy Mefista). Padma è ridotto in fin di vita, ma Tex lo salva in modo esoterico (ha toccato una specie di campanellino magico o roba del genere). In sostanza, tutto è tornato ai tempi di Black Baron e della saga di Yama, e, dopo questo crescendo di fantasmagoria strampalata, è come se non fosse successo niente da allora, cancellando l'arco narrativo di Mefisto di Nizzi e
quello di Yama dello stesso Boselli.
Amore fraterno: tra te e mio marito ammazzo mio marito. Mefisto e Mefista.
COMMENTOLo so che il tono ironico non è adatto per raccontare le storie di Tex: ma, davanti a un simile polpettone,
che cosa dovevo dire? Morti che occupano i corpi e li modificano, maghi che combattono a colpi di Sim Sala Bim, viaggi all'inferno e ritorno, cocchieri diabolici, tizi posseduti, paesi posseduti, conventi posseduti, indiani posseduti, proiezioni astrali, mostri, demoni. Io vorrei solo sapere che cosa c'entra un povero, onesto, semplice pistolero come Tex, che sa solo sparare con la colt e basta, davanti a questa roba da Dottor Strange. Sembra di sentire Tex che dice:
"Ma che cavolo ci faccio io qui? Datemi dei ladri di bestiame, dei tizi umani che tiranneggiano i deboli e roba simile. Ma non questa roba da fumetto Marvel di serie Z!"Boselli, purtroppo, in questa storia, ha sviluppato enormemente la sua tendenza a far agire mille personaggi, complicando la trama, già complicata di suo, fino al punto che il lettore non riesce più a seguire il filo del discorso. Inoltre, ha realizzato questa storia con lo scopo dichiarato di
"mettere a posto" tutte le varie incongruenze delle storie precedenti di Mefisto, in un delirio di
"rispetto della continuity" che ormai ha contagiato tutti gli sceneggiatori italiani, che costruiscono enormi torri di Babele, presi forse da un complesso di inferiorità provinciale davanti alla "continuity" dei supereroi americani. Che poi oggi neanche è rispettata dagli autori statunitensi più di tanto.
In questo modo, Boselli ripara la "risurrezione di Mefisto" realizzata da Nizzi, introduce di nuovo Padma,
"interessante personaggio ma trascurato da Gianluigi Bonelli", secondo le sue parole, e così via. In questo modo si è realizzata una non-storia, dove non accadono veramente degli avvenimenti, ma piuttosto degli
"aggiustamenti". In questo modo, così, tutto torna a posto, perchè oggi quello che conta non sono i personaggi, non è la storia, ma è la
continuity il vero personaggio da considerare.
Intendiamoci: le storie con Mefisto mi piacciono, non ho niente contro di loro. Ma, quando sono sviluppate male, non posso esserne contento. La magia va usata con parsimonia e col giusto senso della misura, come era successo nelle storie precedenti, tipo
"Il figlio di Mefisto", "Black Baron", "Incubi", eccetera. E' quando viene usata a sproposito, come in questo romanzo fiume, che la cosa diventa assurda e ingestibile. Che senso ha inserire in una storia western come Tex delle lotte tra maghi stile Saruman contro Gandalf?
Padma, esperto di magie orientali e spade laser.
Va bene mettere della magia ogni tanto, ma qui si è perso il senso della misura. Senza contare
l'assurdo e lungo flashback sulla vita del semisconosciuto Padma, che Boselli ha inserito a forza: che bisogno c'era di farlo? Così si appesantisce una storia che era già pesante di suo.
Questo ritorno di Mefisto ha tutto l'aspetto di un minestrone di verdure con troppi ingredienti e impossibile da digerire. Se almeno Boselli avesse fatto solo la prima parte sul manicomio, senza coinvolgere anche Yama, allora sarebbe potuta diventare una storia interessante. Ma così...no, mi spiace, ma non ci siamo proprio. Non è nemmeno una storia. E' un minestrone che ha la pretesa di mettere a posto tutte le storie precedenti su Mefisto. Come se ce ne fosse bisogno. Sarebbe stato meglio semplicemente fare una bella storia senza millemila rimandi e mille personaggi secondari. Bocciato in pieno.
(Continua qui)QUI TUTTI I LINK SUL MEGLIO E PEGGIO DEGLI ALTRI ANNIEdited by joe 7 - 16/1/2023, 17:09
Last comments