Il blog di Joe7

  1. LE MILLE E UN'ORA DI ASTERIX

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    Asterix
    By joe 7 il 17 Oct. 2023
     
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    1987: LE MILLE E UN'ORA DI ASTERIX

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    TRAMA

    Il fachiro Kisarah, che è arrivato fin dall'India a bordo di un tappeto volante, chiede aiuto al villaggio di Asterix, perchè nel suo paese c'è la siccità e il bardo Assurancetourix, con il suo orrendo canto, può far provocare la pioggia. Inoltre, Rahasete, la figlia del ragià Kilosah, sarà decapitata per placare la collera degli dei, se entro mille e un'ora non tornerà a piovere: questo minaccia di fare il malvagio guru Kivalah, che ambisce al trono del ragià. Asterix, Obelix e Assurancetourix vanno in India a bordo del tappeto volante insieme a Kisarah, e, dopo un lunghissimo viaggio, alla fine arrivano. Però Assurancetourix perde la voce e deve essere curato. Il malvagio Kivalah, per sicurezza, fa rapire Assurancetourix e Asterix e Obelix lo cercano. Dopo averlo trovato, devono salvare la principessa Rahasete dal sacrificio: Assurancetourix recupera la voce, grazie alla pozione magica, e alla fine fa piovere. Il malvagio Kivalah scappa via su un tappeto volante insieme al suo miserabile servo Grazieakì. Fanno il banchetto finale, in India però, mentre al villaggio fanno il banchetto senza di loro (una cosa mai successa prima).

    COMMENTO

    Uderzo avrebbe voluto portare Asterix e Obelix in Cina, ma si rese conto che era un viaggio impossibile da affrontare per i due protagonisti nel 50 a.C. Però nel 2023 non si è badato a questo, col film con attori veri "Asterix e il regno di mezzo", in cui i due Galli vanno in Cina come se niente fosse. Per fargli percorrere una simile distanza incredibilmente lontana, Uderzo trovò la soluzione narrativa del tappeto volante: ma, a quel punto, la traversata asiatica che aveva in mente cambiò meta per forza, portando i Galli nell'India di Alì Babà e delle Mille e una notte, anzichè in Cina. Infatti, il titolo originale della storia, Asterix chez Rahàzade (letteralmente, “Asterix a casa di Rahàzade”) richiama appunto il nome della Principessa Sheherazade delle Mille e una notte. La traduzione italiana, "Le mille e un'ora di Asterix" fa riferimento al lunghissimo ed estenuante viaggio dalla Gallia all'India, che occupa la quasi totalità della storia, e al fatto che la principessa Rahasete (un richiamo a Sheherazade) venga salvata all'ultimo minuto dal sacrificio.

    ASSURANCETOURIX DETTO AAHCHEPUZZARANCIDIX

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    La tua puzza ti ha salvato dagli elefanti puzzoni! Per la prima volta entra in scena la PUZZA in Asterix! Non è una gran trovata... =_=


    Qui per la prima volta si vede Assurancetourix che, col suo orrendo canto, riesce persino a far piovere: un'idea di Uderzo, visto che, nell'era di Goscinny, il bardo non ha mai avuto questa "capacità". Questo potrebbe andare, dopotutto: spesso in questa storia Assurancetourix fa delle canzoni che fanno riferimento alla pioggia o all'acqua, tradotte in versioni italiane. Per esempio, "Scende la pioggia" di Gianni Morandi ("Scende la pioggia ma che fa / Crolla il mondo addosso a me"); "Ciao Ciao, bambina" di Domenico Modugno ("Piove, piove sul nostro amor", "cos'è che trema sul tuo visino, è pioggia o pianto, dimmi cos'è"); "Sotto la pioggia" di Antonello Venditti ("E piano piano volerà sulle nazioni e le città, sotto la pioggia"); "Onda su onda" di Paolo Conte ("Onda su onda, mi sono ambientato ormai, il naufragio mi ha dato la felicità"); "I'm singing in the rain" cantato da Gene Kelly in "Cantando sotto la pioggia". Insomma, qui ogni canto è un programma.

    Ma la scena di Assurancetourix che puzza da schifo perchè si è impregnato della puzza degli elefanti non si può vedere. Per non parlare del trattamento puzzolente al quale lo costringono i medici indiani: il bardo viene messo a macerare per tutta la notte in un bagno di latte di elefantessa mischiato con sterco di elefantino e pelo tritato di elefantone. Davvero una brutta caduta di stile: un personaggio di Asterix non può "puzzare", nè essere immerso una specie di "latte di cacca". :sick:

    RIFERIMENTI ALLE STORIE PASSATE

    Uderzo, in stile Marvel, inserisce anche numerosi riferimenti agli albi precedenti: l’avventura infatti inizia con Abraracourcix che ricorda l’incendio del villaggio avvenuto al termine de Il figlio di Asterix. Inoltre, nel corso del viaggio, Obelix ricorda con nostalgia l’albergo di Plexiglas visto in Asterix alle Olimpiadi e il cibo mangiato in Asterix e il giro di Gallia. Fino a questo momento, i riferimenti tra le diverse avventure autoconclusive della serie erano stati limitati: al massimo la rimpatriata di molti comprimari in Asterix in Corsica.

    I PAESAGGI DI UDERZO

    Essendo stato disegnatore e uno tra i più validi, Uderzo amava disegnare: e in questa occasione, in cui per quasi tutta la storia si vola su un tappeto volante, ne ha approfittato per mostrare paesaggi urbanistici in continuazione. La Roma imperiale, il porto di Tiro, la Grecia, eccetera: un mucchio di paesaggi da cartolina. Per non parlare del vezzo di disegnare animali che appaiono di rado in Asterix: tigri, elefanti (un branco intero), rinoceronti. Purtroppo, per quanto i disegni siano belli, si ha l'impressione di brodo allungato: un pò come il disegnatore che fa delle splash-page (vignette che riempiono tutta la pagina) per finire in fretta la storia e le pagine. Uderzo è stato sempre più disegnatore che narratore, e spesso approfittava delle ambientazioni per inserire i suoi lavori. Che erano ottimi, ma nello stesso tempo erano troppi: più adatti a un portfolio che ad un racconto. La lunghezza del viaggio era veramente spropositata, e avrebbe potuto continuare. Le storie di Uderzo andavano sempre avanti evento dopo evento, senza un senso narrativo completo e con un finale che troncava una storia che avrebbe potuto continuare all'infinito, con gag e avvenimenti vari. Erano narrazioni che mancavano di equilibrio. Ma il problema principale erano i personaggi.

    ISTERIX IL GALLICO

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    Infatti il personaggio di Asterix, come tutti gli altri, è stato stravolto da Uderzo, e, in questa storia, il suo stravolgimento è aumentato ancora di più. Spesso si mette ad urlare e il commento che fa qui sopra è comprensibile, visto il comportamento monocorde di Obelix (che mangia soltanto) e di Assurancetourix (che canta e basta). Capisco che ogni tanto i Galli perdano la pazienza...ma questo deve avvenire solo OGNI TANTO. Qui, invece, avviene spesso, e con Asterix si raggiungono dei livelli abnormi. Quando Assurancetourix non riesce a cantare, Asterix urla come un invasato, la sua faccia diventa tutta rossa, è paonazzo, picchia sul balcone, agita le braccia, agita le gambe, vuole strozzare, ammazzare, fare a pezzi Assurancetourix, vuole fare uno sproposito. E lo farebbe se Obelix non lo trattenesse. Qui siamo a livelli di pazzia furiosa, mica di momenti in cui si perde la pazienza. Asterix non si è mai comportato così, nè può comportarsi così. Da Asterix il Gallico, Uderzo lo ha trasformato in Isterix il Gallico.

    A
    Isterix il Gallico in tutto il suo fulgore. =_=



    OBELIX, DETTO OTRELIX IL PALLADILARDO

    Esattamente come il Cico palladilardo di Gianluigi Bonelli, anche Obelix è stato stravolto da Uderzo: da tipo semplice come era prima, è diventato una cloaca umana che pensa solo al cibo, sempre al cibo. Vuole portare una caterva di cinghiali sul tappeto, dice "Ho fame" innumerevoli volte con aria imbronciata, si ricorda di quando aveva mangiato quel bel piatto in Grecia, si chiede se Idefix ha trovato qualcosa da mangiare. Poi ha ancora fame, fame, fame. Roba da bulimici pazzi. Uderzo non ha capito nulla di Obelix: non è uno che pensa solo a mangiare, ha anche degli altri interessi, che qui però sono inesistenti. In pratica è un pozzo senza fondo.

    B
    Otrelix in azione. =_=


    Cosa volete come premio? Mangiare! Cosa volete in più? Mangiare! Io ho fame! E' un personaggio talmente monocorde su questo argomento da diventare praticamente un personaggio fallito: Uderzo lo usa in continuazione per fargli ripetere la stessa gag, che stufa già dopo la seconda o terza volta. Per le trovate umoristiche è necessario avere il senso della misura: non si deve trasformare un personaggio in un disco rotto che ripete sempre la stessa menata. Non è più un personaggio, diventa un'eco.

    C
    Ma perchè ve lo siete portato dietro?



    OBELIX, DETTO OBEDISCIX SE NO TI DO' UN PUGNOLIX

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    L'Obelix di Uderzo, oltre ad essere un pozzo senza fondo, è anche aggressivo, violento e cattivo. Minaccia Assurancetourix di violenza, urlandogli forte (tanto da diventare rosso) e agitando in aria un pugno, vietandogli di cantare. E, alle proteste di Assurancetourix (solo proteste, perchè a livello di forza non può certo competere con Obelix), lui risponde con aria beffarda cantando come lui. Il brano che canta è "Bello e impossibile" di Gianna Nannini: una musica che ha un tono beffardo, in cui, con un atto di prepotenza, non solo Obelix impedisce al bardo di cantare, ma canta lui al suo posto, canzonandolo proprio con un testo che sottolinea l'impossibilità di cantare di Assurancetourix. Insomma, qui Obelix è più cattivo, più malizioso: perde la sua semplicità. Ma non è tutto.

    OBELIX, DETTO OHCHERIDERIX

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    L'Obelix di Uderzo, oltre ad essere un mangione senza ritegno e un violento, è anche un cafone di prima grandezza, senza il minimo rispetto per l'altro. Assurancetourix è nudo, a parte un perizoma, ed è costretto ad immergersi nella porcheria che gli hanno prescritto i dottori da strapazzo del maragià. Obelix ha compassione di lui? Macchè, lo indica e ridacchia tra i baffi, sbeffeggiandolo. Uderzo ha trasformato Obelix in un personaggio antipatico.

    I SACRIFICI UMANI

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    "Aspetta ancora un momento, cara, vado a vedere il sacrificio umano delle 3 e mezza e poi ti raggiungo!"


    C'è anche un omaggio al malvagio visir Iznogoud, di Goscinny e Uderzo, che "vuole diventare Califfo al posto del Califfo": infatti il cattivo visir della storia, Kivalah, è il cugino di Iznogoud, e, come lui, vuole diventare Ragià al posto del Ragià. Col sacrificio della principessa, Uderzo fa capire che nel mondo pagano (indiano, in questo caso, ma anche i Galli, quelli veri, mica scherzavano: si veda Kandrax il druido) c'erano i sacrifici umani. Ed erano tutti esaltati, festeggiati, visti come una cosa giusta e normale. Tipo l'aborto di oggi.

    QUI TUTTI GLI ARTICOLI SU ASTERIX

    Edited by joe 7 - 19/10/2023, 22:59
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    Dato che quando leggo Asterix immagino di essere Assurancetorurix, questa storia mi ha fatto piacere.
    La gag dello stonato che fa piovere con suo terribile canto é un cliché tipico delle storie comiche e calza perfettamente al bardo del villaggio.
    Anche io avevo notato che in questa storia Obelix é uguale al Cico Palladilardo di Bonelli padre, così come Asterix sia diventato un isterico.
    Nella scena finale del banchetto si vede Automatix stringere mestamente il suo martello, mentre al momento della partenza del bardo dice "Sento che mi manca qualcosa".
    Queste 2 scene rimarcano il rapporto simbiotico dei 2 personaggi e penso che avresti dovuto citarle nella tua analisi.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 17/10/2023, 18:03) 
    Nella scena finale del banchetto si vede Automatix stringere mestamente il suo martello, mentre al momento della partenza del bardo dice "Sento che mi manca qualcosa". Queste 2 scene rimarcano il rapporto simbiotico dei 2 personaggi e penso che avresti dovuto citarle nella tua analisi.

    Bè, Assurancetourix non sente mai la mancanza di Automatix che lo picchia, mentre Automatix, invece, come Mosè di Lupo Alberto, si diverte solo quando pesta il bardo. Quindi non è che uno senta la mancanza dell'altro. E' una gag, non un "rapporto simbiotico". Almeno per me.
     
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    La trasformazione in cloaca umana che Obelix ha subito in quest'episodio oggi viene chiamato flanderizzazione, ossia quando la caratteristica di un personaggio viene portata all'eccesso.
    Anche il Cico bulimico di Toninelli é un personaggio flanderizzato.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 4/1/2024, 17:02) 
    La trasformazione in cloaca umana che Obelix ha subito in quest'episodio oggi viene chiamato flanderizzazione, ossia quando la caratteristica di un personaggio viene portata all'eccesso.
    Anche il Cico bulimico di Toninelli é un personaggio flanderizzato.

    Non conoscevo questo termine, ma rende l'idea in modo perfetto. Tutti i personaggi di Asterix gestiti da Uderzo sono "flanderizzati": Asterix, che si arrabbiava solo ogni tanto, è diventato un iracondo, Assurancetourix, che ogni tanto interagiva con gli altri e cantava in modo normale, anche se non apprezzato, diventa un urlatore mostruoso che lancia grida disumane, e così via.

    Oppure il Topolino di Gottfredson, che, tra le tante sue caratteristiche aveva anche l'intelligenza, era stato "flanderizzato" da Guido Martina e dagli autori italiani in un antipatico perfettino. Gli esempi si sprecano.

    E sono anche il segno di una incapacità di raccontare.
     
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