Il blog di Joe7

  1. I DIFENSORI E IL DESTINO DEL CAVALIERE NERO

    By joe 7 il 18 Mar. 2020
     
    0 Comments   114 Views
    .
    I DIFENSORI CONTRO I VENDICATORI - PARTE 6
    (primo post qui; precedente post: qui)

    1973g-Difensori-11


    Qui sopra c'è la copertina originale americana; qui sotto ci sono due rifacimenti italiani della copertina. Il primo è della serie degli ASE e la seconda della collana raccolte Eroi 2000. Come si vede, la colorazione era una libera interpretazione. Devo dire però che la colorazione della versione italiana di Eroi 2000 è di gran lunga la migliore di tutte, anche dell'originale.

    D6


    CONCLUSIONE: IL DESTINO DEL CAVALIERE NERO

    Questa è l'ultima storia di Steve Englehart sui Difensori, che conclude così il suo arco narrativo in bellezza col finale sull'Occhio dl Male e sul Cavaliere Nero. In italiano, il titolo è "Un cavaliere terribile", ma l'originale è un pò diverso: "A dark and stormy knight", "Un cavaliere oscuro e terribile". E' infatti una presa in giro della famosa frase del romanzo di Snoopy dei Peanuts: "Era una notte buia e tempestosa", nell'originale "It was a dark and stormy night".
    La scena si apre ad effetto, col Dottor Strange che si rivolge ai Difensori con in mano l'Occhio del Male, su cui sono riflessi i volti di tutti i Difensori: finalmente è stato recuperato ed è intero.

    jpg


    E' il momento del congedo tra i Vendicatori e i Difensori: ma Nick Fury, il capo dello SHIELD (l'organizzazione paramilitare al servizio della Casa Bianca) vorrebbe saperne di più su questi Difensori. Il Dottor Strange, però, gli cancella la memoria: lui preferisce che l'esistenza dei Difensori sia segreta, a differenza dei Vendicatori. Essendo un'organizzazione privata che si riunisce spontaneamente, e solo in varie circostanze, i Difensori non sentono il bisogno di essere riconosciuti pubblicamente, anche perchè non "esistono" effettivamente come un gruppo stabile. Strange, comunque, non toglie la memoria ai Vendicatori, confidando nel loro silenzio: vogliono solo agire in pace, aiutando, ma senza essere riconosciuti. I Vendicatori promettono che manterranno il segreto e salutano Strange e gli altri, che il mago teleporta con sè nella sua casa nel Greenwich Village: è il momento di pensare al Cavaliere Nero, che era stato trasformato in pietra dall'Incantatrice: i Difensori avevano fatto la caccia all'Occhio del Male proprio per salvarlo.

    jpg


    La cosa curiosa è che, pur mentendo, Dormammu ha permesso che Strange avesse alla fine in mano uno strumento come l'Occhio del Male, che permetterà al mago di raggiungere personalmente lo spirito di Dane Whitman (il vero nome del Cavaliere Nero), sul piano astrale dove si trova e così riportarlo indietro nel suo corpo di pietra, che così diventerà umano. Ma, quando arriva lì, Strange nota con stupore che lo spirito di Dane non è più nel piano astrale.

    jpg jpg


    Nel frattempo, mentre il mago è nell'altra dimensione, alcuni difensori iniziano a esprimere i propri dubbi. Occhio di Falco se n'era andato dai Vendicatori per motivi suoi e per dimostrare di valere qualcosa anche da solo: ma come può farlo, se poi entra in un altro gruppo? La materna Valchiria gli fa notare che ha un posto qui tra i Difensori: come sempre, lei è l'elemento che dà stabilità al gruppo ed è quella che resterà tra i Difensori fino alla fine, tanto che è impossibile immaginare i Difensori senza la Valchiria. Anche Namor, però, pensa di lasciare i Difensori per badare ai suoi problemi come principe di Atlantide: da adesso in avanti, infatti, apparirà solo saltuariamente nel gruppo. Perchè gli autori hanno fatto questa decisione su di lui? Probabilmente perchè è un personaggio difficile da gestire. Namor è intelligente, ma orgoglioso e di natura nobile: non è fatto per integrarsi stabilmente in un gruppo. Anche gli altri Difensori, come Hulk, sono tipi indipendenti. Nonostante il tentativo della Valchiria, il gruppo tende già a sciogliersi, e proprio alla fine di una delle sue più grandi vittorie. Ne parleremo meglio alla fine della storia.

    jpg


    All'improvviso, di punto in bianco, tutti i Difensori vengono trasportati da una forza misteriosa nel periodo delle Crociate, dove incontrano il Cavaliere Nero. Siamo nel 12° secolo, ai tempi di Riccardo Cuor di Leone e di Re Saladino. Prima che i Difensori possano fare delle domande, sono attaccati da uno gnomo gigante chiamato Temax, uno Spirito della Terra, contro il quale nè la magia di Strange, nè il potere cosmico di Silver Surfer, nè la forza di Hulk e Namor possono prevalere, e così per gli altri. Per ora la cosa migliore da fare è la ritirata.

    jpg


    Alla fine arriva il momento delle spiegazioni: il mago Merlino aveva portato l'anima di Dane Whitman nel corpo del suo antenato, il Cavaliere Nero delle Crociate, che era morto poco prima in battaglia. Quella di Merlino era stata una mossa disperata per riavere indietro l'eroe: infatti, il momento è grave. Il re, Riccardo Cuor di Leone, è stato catturato dai Saraceni per opera del nemico giurato di Merlino, Modred, che si è alleato coi Saraceni e col fratello di Riccardo, il traditore principe Giovanni, qui chiamato John (è quello del cartone animato di Robin Hood, tanto per capirci).

    Modred, ovviamente, essendo nemico di Merlino, conosce le arti magiche e, grazie anche all'aiuto del mago saraceno Chandu, ha evocato gli Spiriti della Terra, cioè gli gnomi giganteschi e invincibili come quello che i Difensori avevano appena attaccato. Infatti, di esseri come Temax ce ne sono molti, non uno soltanto, e tutti indistruttibili e refrattari alla magia. Persino l'Occhio del Male non funziona contro di loro.

    I Difensori sono stati mandati tutti nel passato delle Crociate grazie alla magia di Merlino, che aveva avvertito in loro degli alleati del Cavaliere Nero, che potrebbero aiutare a risolvere la situazione. La cosa migliore da fare per adesso è liberare Re Riccardo: col classico stratagemma del travestirsi da frati, i Difensori entrano nelle prigioni e liberano il re. Anche se ci sarebbe da chiedere perchè dei Saraceni facciano passare liberamente dei frati... :rolleyes:

    jpg


    Ma i mostri "Temax" abbattono i Difensori: persino il Dottor Strange, con l'Occhio del Male, viene respinto dal mago saraceno Chandu, e sembra che non ci sia speranza. Ma Sub Mariner, mentre affronta uno dei Temax, nella furia della battaglia finisce in acqua col mostro, e il Temax si scioglie: infatti è uno Spirito della Terra, e la terra si scioglie nell'acqua. Per Namor è semplice gettare un'enorme colonna d'acqua contro i Temax che combattono coi Difensori: i mostri diventano fango e si sciolgono. Strange riesce così a sconfiggere il mago saraceno Chandu. Però è scioccato: nonostante la sua potente magia e l'Occhio del Male, nonostante la forza dei Difensori che avevano affrontato i Vendicatori, non sono riusciti a vincere: solo Sub Mariner, per un caso, è riuscito a salvare la situazione. Questo significa che non conta quanto tu sia forte: la vittoria non è mai assicurata. I Difensori qui hanno avuto una forte lezione di umiltà.

    jpg
    L'"Homo mermanus" qui citato è il temine scientifico con cui sono definiti Sub Mariner e gli abitanti di Atlantide.


    Ma la battaglia non è finita: nello scontro, l'usurpatore Principe Giovanni e il mago Modred prendono possesso dell'Occhio del Male, e la storia sembra ripetersi.

    23a


    In quel momento compare Prester John (Prete Gianni), che era stato il primo a possedere l'Occhio del Male, dai tempi di quella storia dei Fantastici Quattro. Era passato attraverso il tempo stesso per riavere l'arma, che torna nelle sue mani, e con essa sconfigge il principe Giovanni e Modred, il nemico di Merlino: ma lo spirito di Modred fugge via per impossessarsi di un altro corpo. La storia quindi si conclude con un paradosso temporale.

    23b


    Prester John dice al Cavaliere Nero che il suo posto è qui, tra le Crociate, non nel mondo moderno. Dane Whitman si trova d'accordo con lui e dice a Strange che rimarrà lì, per combattere per la sua causa. Il suo corpo originale di pietra potrà rimanere custodito nella casa di Strange, se un giorno dovesse tornare nella vita moderna (e questo accadrà molti anni dopo). Il mago accetta la decisione di Dane: il finale, quindi, non è quello previsto, ma, in ogni caso, il Cavaliere Nero ha trovato il suo posto.

    23c


    Si deve aggiungere una postilla: la Valchiria aveva detto in passato di essere innamorata del Cavaliere Nero, ma, quando ha combattuto insieme con lui alle Crociate, si è accorta di non privare più nulla per lui e conclude che quell'infatuazione doveva essere stata una conseguenza dell'incantesimo dell'Incantatrice su loro due (anche la Valchiria, infatti, è una "creazione " dell'Incantatrice, come lo era il Cavaliere ridotto in pietra). Probabilmente Englehart avrebbe fatto sviluppare la storia tra loro due in un altro modo, ma questo era l'ultimo numero della sua gestione e gli avranno chiesto di rendere "libera" la Valchiria. Sono solo i miei due cents, non so quello che è successo dietro le quinte.

    E' il momento dei saluti: la storia è finita e, oltre ai Difensori, anche Englehart se ne va, concludendo il suo lavoro sulla serie. Occhio di Falco è il primo a partire: deve trovare la sua strada, e non può trovarla in un gruppo. Sub Mariner deve ritornare ad Atlantide, visto che è il re, ma promette di tornare in caso di bisogno. Lo stesso fa Silver Surfer, che deve trovare un modo per oltrepassare la barriera attorno alla Terra e tornare nel suo pianeta. Pure Hulk si allontana, ma, come Occhio di Falco, non fa promesse su eventuali ritorni.

    24a
    Da notare il cambio di data: la storia fu pubblicata in America nel 1973, ma qui hanno scritto 1974: l'anno in cui è stato pubblicato in Italia.


    Strange rispetta la loro decisione e li saluta: tutti se ne vanno e, curiosamente, l'unica che rimane è la Valchiria, che si conferma essere praticamente l'unico membro perenne dei Difensori. E' vero che non sa dove andare, ma il fatto che resti a casa di Strange conferma l'attrazione che ha la spadaccina per il mago, almeno a livello di una figlia verso il padre. E con quest'ultima scena si concludono i Difensori di Englehart.

    24b
    La storia successiva, "Il ritorno di Xemnu", non sarà pubblicata sugli ASE come i precedenti, perchè la collana chiuderà i battenti. Sarà invece pubblicata - con un titolo diverso - su "Hulk e i Difensori" n. 3



    Da Defenders n. 11, Dicembre 1973; prima pubblicazione italiana: ASE (Ed. Corno) n. 38 del 2 Ottobre 1974
    Titolo originale: "A dark and stormy Knight!" ("Un cavaliere oscuro e burrascoso!")
    Titolo italiano (Corno): "Un cavaliere terribile"
    Sceneggiatore: Steve Englehart
    Matite: Sal Buscema
    Inchiostratura: Frank Bolle
    Copertina: Sal Buscema

    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SUI DIFENSORI

    ------------------------------------------------------------------------------------------

    POSTILLA: I DIFENSORI DI STEVE ENGLEHART

    Ora che l'arco narrativo di Englehart si è concluso, facciamo il punto su questo lavoro. Le storie dei Difensori di Englehart sono:

    - Necrodamus (agosto 1972)
    - Alla ricerca di Silver Surfer (con la battaglia contro il Senza Nome e l'arrivo della Valchiria)
    - Torna l'Omegatron
    - Cyrus Black
    - Attuma e lo Spirito Rosso
    - Saga dei Difensori contro i Vendicatori (Dicembre 1973, conclusione)

    In complesso, sono 12 numeri e un anno e quattro mesi di lavoro. Cosa si può dire dei Difensori di Englehart? Lui ha sottolineato l'aspetto eroico ed epico, facendoli combattere contro orrori lovecraftiani tipo il Senza Nome, maghi malvagi come Cyrus Black, scienziati pazzi come lo Spirito Rosso, sterminatori di massa come l'Omegatron. Col finale in un contesto guerresco alla difesa della propria civiltà, come le Crociate (adesso non sono più viste come "azioni di difesa", ma molti storici sono concordi nel definirle così). Anche l'aspetto altruistico dei Difensori viene accentuato con la guida del Dottor Strange, che libera Barbara dalla prigione del Senza Nome e Dane Whitman dall'incantesimo di pietra: solo che entrambi i tentativi non riescono pienamente come previsto. Tuttavia, alla fine, i risultati sono buoni: Barbara "diventa" la Valchiria e Dane Whitman trova la sua dimensione. In particolare, con la creazione della Valchiria (alla quale ha partecipato anche Roy Thomas, l'autore della prima run dei Difensori), abbiamo un personaggio tormentato: una persona che non è pienamente una persona (è in sostanza un essere che vive nel corpo di un'altra), e soprattutto un personaggio-simbolo perfetto di un gruppo che non è un gruppo. Credo sia questo il motivo per cui la Valchiria resterà nei Difensori fino alla fine. Inoltre, sin dall'inizio Englehart mette in chiaro il fatto che il Dottor Strange è il capo, per quanto non riconosciuto ufficialmente, dei Difensori. E, quando se ne andrà (insieme a Sal Buscema), per i Difensori inizierà il lento declino qualitativo delle storie. Lo scontro tra Difensori e Vendicatori, in particolare, ha presentato in modo ufficiale il non-gruppo dei Difensori nel mondo della Marvel. Per concludere, una precisazione: nonostante quello che dicono molti autori di blog o anche molti sceneggiatori attuali (che mostrano una certa ignoranza) il gruppo dei Difensori non è un gruppo litigioso di persone. Non sono persone che litigano tra di loro e mal si sopportano: sono piuttosto persone che si rispettano a vicenda e hanno in quel momento lo stesso obiettivo.

    Col prossimo numero inizierà la fase narrativa di Len Wein, di cui parleremo. Ma bisogna ricordare che questi Difensori di Len Wein, come pure quelli dei successivi autori, non sono gli stessi Difensori di Englehart, per quanto siano simili. Infatti, quando cambia uno sceneggiatore, cambiano anche i personaggi. E' come se ci fosse un'altra serie, coi personaggi con lo stesso nome e la stessa faccia: ma non sono gli stessi di prima, anche se lo sembrano. E' sempre così, ad ogni cambio di sceneggiatore, e a volte il cambio è traumatico. :ph34r:

    ENGLEHART, IL PROTESTANTE

    C'è un'ultima cosa da dire: in ogni opera l'autore rivela i suoi pensieri più nascosti, una cosa inevitabile. E lo stesso vale per Englehart. Infatti, in questa scena qui sotto, in cui i Difensori si travestono da frati (?) per liberare Re Riccardo, una guardia musulmana dice: "Preti! Che Allah ci preservi dai preti!"

    18a


    OK, quelli sono frati, non preti; e i Musulmani non hanno preti, ma Imam, che sono persone che hanno studiato a fondo il Corano e hanno un ruolo di guida per i fedeli. Ma non sono preti: non c'è un "ordine religioso organizzato" nei Musulmani. Ma non è importante questo: quello che incuriosisce, piuttosto, è il disprezzo per i preti espresso dal personaggio (che rappresenta Englehart, molto probabilmente). Questo disprezzo di base è tipico dei protestanti: loro non hanno preti, ma solo "pastori", che gestiscono una chiesa-residenza, ma non hanno una preminenza tra il popolo. Infatti si sposano e fanno figli anche loro, e sono nominati pastori dalla gente, non da un'autorità religiosa. Il disprezzo dei protestanti per i preti indica il loro rifiuto di una qualunque autorità religiosa su di loro. Un altro segno del protestantesimo di Englehart lo si vede nel personaggio della Mantis (vedi qui) e la sua saga della "Madonna celestiale", che deride implicitamente la Madonna cristiana. Infatti, il disprezzo protestante raggiunge anche la Madonna: il loro egualitarismo, in cui tutti sono uguali davanti a Dio e non ci dev'essere qualcuno più importante tra di loro, porta al rifiuto sia dei santi che della Madre di Dio, spesso insultata pesantemente dai protestanti.

    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SUI DIFENSORI

    Edited by joe 7 - 13/7/2021, 20:47
      Share  
     
    .