Il blog di Joe7

  1. IN MEMORIA DI CASTELLI

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    By joe 7 il 19 Feb. 2024
     
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    ALFREDO CASTELLI

    Castelli


    La morte di Alfredo Castelli è stata un brutto colpo per me: pensavo che sarebbe stato attivo ancora per molto...

    E' stato un autore eccezionale e una persona che conosceva bene l'animo umano. Tutte le sue storie (Martin Mystere, gli Aristocratici, persino lo Zio Boris e l'Omino Bufo) mostravano la sua ironia verso le assurdità e le contraddizioni nell'uomo: per il ridicolo che può provocare il cambiamento, per esempio, di una sola parola per l'Omino Bufo; per la quotidianità capovolta stile "Addams" dello Zio Boris; la signorilità e l'eleganza unita alla prosaica rapina per gli Aristocratici; un mare di conoscenze su ogni scibile umano, con una logorrea interminabile, e, nello stesso tempo, l'incapacità di scrivere un libro, o almeno un articolo, nei tempi previsti per Martin Mystere.

    CURIOSITA'

    Ci sono anche altre curiosità che ho appena scoperto nel fare questo articolo: per esempio, il nostro Alfredo Castelli si chiamava anche Giuseppe, e questo non lo sapevo per nulla. E questo fa il paio con Martin Mystere, di cui pochi sapevano che si chiamava anche Jacques, Giacomo, un nome ebraico come Giuseppe...

    Per non parlare del vizio di Castelli di presentarsi nelle sue storie, sin dal primo numero di Martin Mystere, dove vediamo un pope ortodosso dalla faccia simile a quella di Castelli (giovane...) che si chiama padre Kastron: un nome greco che significa...castello! Inoltre, il nostro Castelli/Kastron scaccia via in malo modo Martin Mystere e Java, le sue creature, senza far vedere loro neanche un documento tra i mille che ha nella biblioteca del monastero. Cattivissimo. ^_^

    MM
    Ma Castelli, qui io sono solo al numero 1 e tu già mi tratti così?


    Castelli è stato milanese dall'inizio alla fine: nato a Milano il 26 giugno del 1947, e pure Martin Mystere è nato il 26 Giugno. Del 1942, ad essere precisi, come dice la sua (inventata) biografia: quindi, anagraficamente, lo zio Martin era più anziano dello zio Alfredo. Anzi, Martin è il personaggio più ANZIANO della Bonelli: anche questo è un primato, che si aggiunge ai tanti di Castelli, impossibili da elencare tutti qui: ne farò solo cenno su alcuni.

    CASTELLI IL MILANESE

    Tornando a Milano e al Castelli milanese: la Bonelli Editore, dove Castelli ha lavorato per ben cinquant'anni, è di Milano; la Astorina di Diabolik, dove Castelli fece il suo primo lavoro (più o meno), Scheletrino, è di Milano. Pure il Corriere dei ragazzi di Via Scarsellini di Milano ha avuto l'onore di avere dei lavori di Castelli.

    E quando lui, a quei tempi, era un diciottenne appassionato di fumetti, fu il primo a fare una fanzine sull'argomento, nel 1966: a Milano, naturalmente. Si chiamava Comics Club 104. Perchè 104? Ah, non me lo chiedete, questo non lo sa nessuno. Neanche Castelli. Comunque, poi, divenne Comics Club e basta. Fu il primo tentativo di fare un'enciclopedia organizzata sui fumetti, come pure dei servizi sul fumetto, con la primissima presentazione di Will Eisner, Al Williamson, Carl Barks, eccetera.

    Castelli-Club-104
    Accontentatevi dell'immagine: i numeri di questa fanzine sono INTROVABILI.


    Poi realizzò altre riviste di fumetti: Tilt, Horror e altre. Al Corriere dei Ragazzi realizzò i famosi Aristocratici, poi Zio Boris, Otto Kruntz l'inventore pazzo e l'Omino Bufo, scritto e disegnato male per riempire un vuoto in pagina e poi richiesto a gran voce dai lettori. E, per concludere questo breve riassunto, Castelli è morto a Milano ed è stato sepolto a Milano. Insomma, è sempre vissuto all'ombra del Duomo: proprio come Martin è sempre stato a New York (con una breve permanenza in Italia, OK, ma non conta).

    LA MIA CONOSCENZA DI CASTELLI ATTRAVERSO LE SUE OPERE

    Come tutti, io ho conosciuto Castelli soprattutto attraverso Martin Mystere.

    Era un fumetto particolare: avventuroso e ironico, con un sottofondo culturale che si trovava di rado nelle letture dei fumetti. Castelli aveva inserito non solo la cultura nei fumetti, ma anche i fumetti nei fumetti: gli omaggi fumettistici erano numerosi. L'esempio più famoso è stato quello di Martin Mystere 100, con l'omaggio alla storia delle Uova Quadrate di Paperino di Carl Barks.

    Oppure, ricordo bene anche l'omaggio a Quasimodo del "Gobbo di Notre Dame" di Victor Hugo in "Un delitto nella preistoria". Quel libro di Hugo a quei tempi non l'avevo ancora letto, anche se ne avevo sentito parlare: grazie anche alla citazione di Castelli, lo lessi più tardi.

    Oppure, ne "La casa ai confini del mondo", con la presentazione dello scrittore Lovecraft, un altro che non conoscevo. Non l'ho mai letto: non amo l'orrore, ma con quella storia avevo capito chi era questo Lovecraft.

    E altri esempi: la storia del "Lusitania", la nave americana abbattuta dai nazisti e diventata il casus belli per la discesa degli Stati Uniti nella Prima Guerra Mondiale; l'Etemenanki, il nome della Ziggurat/Torre di Babele; l'esplosione di Tunguska e così via. Oppure, la sfida tra gli scrittori di Ginevra, che aveva permesso la nascita di Frankenstein di Mary Shelley. Tutti argomenti che non conoscevo e che Martin Mystere mi aveva fatto conoscere. E si tratta di una minima parte. ^_^

    MM5
    Tutte storie indimenticabili.


    Sono state notevoli anche le sue storie sul vampiro che racconta il suo passato a Martin Mystere, oppure la storia degli Scanners con un Casertano in stato di grazia, il Flauto di Pan con un Claudio Villa impressionante. E la storia delle zanzare, o quella della reincarnazione di Annabel Lee. E come dimenticare "Tempo Zero" col malefico Mister Jinx? Credo sia stata la storia più emblematica di Martin Mystere e di Castelli, in un certo senso, visto che parla proprio del tempo che scorre e dell'eterna tentazione di fermarlo. Era proprio quello che il diavolo Mefistofele voleva sentirsi dire da Faust. E non è il caso che Mister Jinx (cioè "iettatore": splendido nome, tra l'altro) avesse un non so che di demoniaco...

    Era stata notevole, per me, anche la sua idea di fare uno special annuale di Martin Mystere, con tanto di "libretto dei mysteri" in allegato. Mi ricordo bene il primo, con tutti i misteri elencati in rigoroso ordine alfabetico: il Teschio di cristallo, Stonehenge, Nazca e tutto l'ambaradan che poi sarà ripreso in tante altre storie: non solo quelle di Martin Mystere, ma anche di Top dè Tops di Pezzin e De Vita per la Disney.

    Lo speciale annuale di Martin Mystere fu un appuntamento costante che si ripeteva ogni anno, con l'immancabile coppia di Dee e il "miserabile verme" Kelly, la svampita Angie e il capo di "Altrove" Chris Tower, che si davano appuntamento ogni anno per quelle strampalate e divertenti storie.

    Martin Mystere, infatti, oltre alla cultura, introdusse a forza anche l'umorismo nella Bonelli, che era diventato carente, per non dire assente, dopo la dipartita di Nolitta dalle pagine di Zagor.

    MM1-SPECIAL
    Il primo Annuale di Martin Mystere, chiamato allora solo "Numero fuori serie". Con tanto di "Libretto sui Mysteri": fu un'ottima compagnia per l'estate. Rimasi contrariato però nel vedere che, a differenza di quanto mostrato in copertina, accanto a Martin Mystere non c'era Diana, ma una sconosciuta Angie... ^_^


    Inoltre, l'idea di Castelli dell'annuale col libretto fu poi ripresa anche su Mister No, Zagor e Dylan Dog. Curiosamente, su Tex l'annuale col libretto non lo fecero mai. Però Castelli introdusse anche l'Almanacco del Mistero, con fumetti e approfondimenti: e stavolta non solo Dylan Dog seguì l'esempio con l'Almanacco della Paura, ma anche lo stesso Tex con l'Almanacco del West, che sopravvive ancor oggi.

    Nel campo della Bonelli, per me sono stati memorabili anche i lavori di Castelli su Zagor: Molok e Il ritorno del vampiro, per me, sono due capolavori. Le altre storie che fece sullo Spirito con la Scure erano più assurde, ma comunque divertenti: La minaccia verde e la pianta impazzita, La fortezza di Smirnoff, col Conte di Lapalette e le lettere segrete che alla fine non erano poi tanto segrete, Fantasmi, una storia assurda dal principio alla fine: però il Cico che fa Are Karma è memorabile; i piranha dei Piccoli assassini, la strana "Orchidea rossa" con Guitar Jim, il personaggio del Tessitore. E anche la peggiore di tutte quelle che ha fatto, ma comunque memorabile: il ritorno di Supermike, che fu anche il suo ultimo lavoro su Zagor.

    ZMolok
    Castelli sapeva anche spaventare.


    Con Mister No ricordo le storie di Castelli e i suoi personaggi tormentati: la sua "Isola della magia", col vudu; poi "Uno strano alleato" con l'eroinomane perduto, ma eroico, Uriarte e il corrotto fornitore O'Bispo; la terribile prigione di "Accusa di omicidio" col povero Moreno e il perfido Dega; la storia stile "sporca dozzina" di "Intrigo internazionale" col colonnello Connely, una specie di Nick Fury di altri tempi; il crudele regista Ira Burns e il sanguigno Tsalikis di "Cinema crudele"; il contraddittorio criminale Vadinho Moraes di "Quel volo per Rio" e "Nemici per la pelle"; la storia di Ratso, Masulli e Jackie nella "Città del crimine", "I gangsters"; il ritorno della manipolatrice Delia in "L'uomo che sapeva troppo". Poi ci sono i dimenticabili (almeno per me): "La città misteriosa", "La lama d'asfalto", "Minaccia invisibile", "Xavantes", "La fortezza perduta", "I misteri di Atacama", "Allarme a bordo", "Il segreto del diario", "La miniera della paura", "Il faraone dimenticato" (che fu il suo ultimo lavoro per Mister No).

    MN1
    Castelli sapeva anche emozionare.


    Ma di Castelli ricordo anche tanti altri lavori: per esempio, il suo lungo e divertentissimo Pedrito el Drito disegnato da Terenghi per la Bonelli: fu il mio primo incontro con quel personaggio, di cui avevo sentito parlare poco.

    Tra gli altri suoi lavori, metto una menzione d'onore per gli Aristocratici, già citati prima: dei ladri gentiluomini realizzati insieme a Tacconi, coi tipici tormentoni castelliani: By Jove, mio buon amico, direbbe il Conte, il capo della banda; "Non è il mio Mike" direbbe Jean, nipote del Conte, riferendosi a Mike Allen, il capo della polizia sempre alla caccia degli Aristocratici (un richiamo a Occhi di Gatto?). "Dove sono le ragazze?" direbbe Alvaro, l'italiano scassinatore; "Sono ingenui questi inglesi...mi chiedo come hanno fatto a vincere la guerra" direbbe Fritz, il tedesco inventore; "Io lo meno quello lì!" direbbe Moose, l'irlandese barbuto alla Bud Spencer dalle mani pesanti. Tutte storie in genere autoconclusive, realizzate splendidamente e raccontate con ironia.

    COMPLOTTISMO

    C'è da dire che il "complottismo" e le sette segrete sono sempre stati una costante nelle storie serie di Castelli. Soprattutto in Martin Mystere, ma non solo: basterebbe ricordare anche l'Uomo di Chicago, l'Uomo delle nevi, il "Tessitore" delle storie di Zagor e altri esempi.

    Per dire: già nel numero 1 di Martin Mystere, Guido Nolitta in persona aveva fatto finta di essere un lettore e chiedeva ragguagli a Castelli sugli Uomini in Nero, che comparivano per la prima volta proprio nel numero 1, che aveva come titolo "Gli uomini in nero". Curiosamente, nella risposta c'è il termine "eretici" nella risposta: infatti, il capo degli Uomini in Nero, sempre nel primo numero di Martin Mystere, quando il protagonista parla degli Atlantidei e simili, parla subito di "eresia", come se fosse il capo di una religione. Insomma, neanche tanto velatamente, gli Uomini in Nero sembrano essere il simbolo della "Chiesa cattiva".

    MM1


    Un'altra costante di Castelli, infatti, fu quella delle sette segrete sempre buone buonissime e sempre ostacolate da una Chiesa cattiva cattivissima, oppressiva e ignorante, che non capisce mai niente e preferisce tenere tutti nell'ignoranza, anche con l'omicidio.

    Per esempio, in "L'uomo che scoprì l'Europa", Papa Innocenzo, in pieno Medioevo - almeno così dice il fumetto - fece imprigionare e lasciar morire di fame un indiano venuto dall'America, perchè Papa Innocenzo non voleva che si sapesse di terre oltre l'Oceano, perchè questo non era mica scritto sulla Bibbia e quindi è tutta roba eretica.

    Ma l'eresia non riguarda cose non scritte nella Bibbia (questo è il "letteralismo", tipico dei Protestanti e della loro "sola scrittura", ma non c'entra niente con la lettura cattolica della Bibbia). L'eresia riguarda le verità di fede, come Gesù che è Figlio di Dio.

    E non si faceva morire di fame chi non ci credeva: semplicemente, si confutava con argomenti. La violenza contro gli eretici avveniva non per mano della Chiesa, ma per mano dell'autorità, perchè i "pii eretici" erano tutt'altro che pii: invadevano, spadroneggiavano e dominavano, appoggiati da potenti signori ai quali le tesi eretiche facevano comodo per il loro potere.

    MM2
    L'errore, storico e di concetto, in "L'uomo che scoprì l'Europa"


    In certe storie, anzi, si parla anche di Gesù che non è Figlio di Dio: nel Martin Mystere Gigante n. 1 l'Ultima Cena sembra un normale incontro esoterico tra Gesù e gli Apostoli, come se fossero i membri di una sorta di massoni illuminati. Si tratta dell' "ipotesi critica" sostenuta soprattutto dagli intellettuali illuministi: un "Gesù figlio di Dio" inventato dagli apostoli, che hanno modificato tutta la storia vera, scrivendo avvenimenti alterati nei Vangeli.

    Senza mai pensare però all'obiezione più ovvia: nessun ebreo direbbe mai che un uomo è Dio, neanche in un Vangelo scritto da lui. Dire questo è il massimo della blasfemia e dell'abominazione per un israelita, sia quelli di ieri che quelli di oggi. Quindi è un'ipotesi che non sta in piedi: tuttavia, è spesso riciclata.

    MMG1
    L'errore teologico in MM Gigante 1



    RIPOSA IN PACE, ALFREDO

    Voglio precisare che nella conclusione ho criticato solo le storie di Castelli, non certo la sua persona.

    Castelli è stato un grande cantastorie, e gli sono grato per tutto quello che mi ha raccontato: mi ha fatto conoscere tante cose, ha raccontato tante avventure appassionanti, ha avuto un sano senso dell'umorismo, che è segno di bontà d'animo.

    Come commemorazione in ricordo di Castelli, il Conte degli Aristocratici, citando il Grande Bardo, direbbe, davanti alla sua tomba: "Un volo d'angeli ti accompagni cantando al tuo riposo" (Amleto).

    gli_aristocratici


    E ogni tanto dite per lui un Eterno Riposo: gli farà bene.

    QUI TUTTO SULLA BONELLI

    Edited by joe 7 - 19/2/2024, 18:05
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    Di Castelli ho letto L'Omino Bufo, Pedrito El Drito e Il ritorno di Supermike.
    In molte storie (alcune realizzate in Italia) il protestantesimo viene elogiato, mentre il cattolicesimo é sempre disprezzato e presentato come roba da fanatici.
    Vorrei sapere da cosa dipende questa cosa.
     
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    Grazie Joe e grazie a te Alfredo.
    Su Zagor rimani per me l'autore che più è riuscito a rappresentare il vero Zagor di Nolitta. Anche le storie che contenevano qualche strafalcione erano comunque divertenti. E su Mister No è difficile distinguerti dal suo creatore, hai saputo sceneggiare degli episodi avvincenti. Te lo hanno riconosciuto anche i lettori, che nel referendum del 1981 avevano premiato come migliore proprio una tua storia.
    Proverò a leggere qualcuno degli albi di Martyn Mystere che ha indicato Joe, se avrò l'occasione di trovarli.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky 3 @ 19/2/2024, 18:30)
    Di Castelli ho letto L'Omino Bufo, Pedrito El Drito e Il ritorno di Supermike. In molte storie (alcune realizzate in Italia) il protestantesimo viene elogiato, mentre il cattolicesimo é sempre disprezzato e presentato come roba da fanatici. Vorrei sapere da cosa dipende questa cosa.

    Perchè significa essere cristiani senza Chiesa: dà un'illusione di libertà e indipendenza. Invece si va per strade sbagliate perchè si è privi di una vera guida.

    CITAZIONE (Stella di Latta @ 19/2/2024, 20:23) 
    Grazie Joe e grazie a te Alfredo. Su Zagor rimani per me l'autore che più è riuscito a rappresentare il vero Zagor di Nolitta.

    E' vero. Quando lessi Il ritorno del vampiro, ero sicuro che fosse una storia di Nolitta. Fu per me una sorpresa leggere che era invece una storia di Castelli.

    CITAZIONE (Stella di Latta @ 19/2/2024, 20:23) 
    Anche le storie che contenevano qualche strafalcione erano comunque divertenti.

    Anche questo è vero. "Fantasmi" era una storia strampalatissima. Ma era anche divertente, e questo non guasta.

    CITAZIONE (Stella di Latta @ 19/2/2024, 20:23) 
    E su Mister No è difficile distinguerti dal suo creatore, hai saputo sceneggiare degli episodi avvincenti. Te lo hanno riconosciuto anche i lettori, che nel referendum del 1981 avevano premiato come migliore proprio una tua storia.

    Le storie di Mister No di Castelli mi avevano impressionato spesso.

    CITAZIONE (Stella di Latta @ 19/2/2024, 20:23) 
    Proverò a leggere qualcuno degli albi di Martyn Mystere che ha indicato Joe, se avrò l'occasione di trovarli.

    Ti consiglio soprattutto quelle tra le prime 100. Sono buone quasi tutte.
     
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    CITAZIONE (joe 7 @ 19/2/2024, 22:13) 
    CITAZIONE (Andrea Micky 3 @ 19/2/2024, 18:30)
    Di Castelli ho letto L'Omino Bufo, Pedrito El Drito e Il ritorno di Supermike. In molte storie (alcune realizzate in Italia) il protestantesimo viene elogiato, mentre il cattolicesimo é sempre disprezzato e presentato come roba da fanatici. Vorrei sapere da cosa dipende questa cosa.

    Perchè significa essere cristiani senza Chiesa: dà un'illusione di libertà e indipendenza. Invece si va per strade sbagliate perchè si è privi di una vera guida.

    Ottimo Joe!
    Cerco nel mio piccolo di capire le differenze tra i protestanti, gli ortodossi ed i cattolici.
    I cattolici sono spesso definiti come "stupidi" o "ottusi" ecc, mentre io non mi sono sentito nè stupido nè altro.

    Riguardo il maestro Castelli mi è dispiacuta la sua scomparsa anche come non-lettore del suo Martin Mystere.
    Ho visto solo alcune video-interviste in cui il singor Castelli dava prova di una grande cultura, segno che è sempre stata una persona colta e curiosa, almeno è questa l'opinione che ne ho tratto.

    p.s. il mio vero nome è Luigi. ^_^

    Edited by joe 7 - 1/3/2024, 17:08
     
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    CITAZIONE (=Althea= @ 1/3/2024, 17:04) 
    CITAZIONE (joe 7 @ 19/2/2024, 22:13) 
    Perchè significa essere cristiani senza Chiesa: dà un'illusione di libertà e indipendenza. Invece si va per strade sbagliate perchè si è privi di una vera guida.

    Ottimo Joe!
    Cerco nel mio piccolo di capire le differenze tra i protestanti, gli ortodossi ed i cattolici.
    I cattolici sono spesso definiti come "stupidi" o "ottusi" ecc, mentre io non mi sono sentito nè stupido nè altro.

    Bisogna essere sempre fieri di essere cattolici, senza mai disprezzare gli altri che non lo sono. Noi siamo solo testimoni, non siamo giudici.

    CITAZIONE (=Althea= @ 1/3/2024, 17:04) 
    Riguardo il maestro Castelli, mi è dispiaciuta la sua scomparsa anche come non-lettore del suo Martin Mystere.

    A me è dispiaciuto anche come lettore...

    CITAZIONE (=Althea= @ 1/3/2024, 17:04) 
    Ho visto solo alcune video-interviste in cui il signor Castelli dava prova di una grande cultura, segno che è sempre stata una persona colta e curiosa, almeno è questa l'opinione che ne ho tratto.

    Castelli è sempre stato una persona di grande cultura, l'ha trasmessa in Martin Mystere più volte, pur con tutte le limitazioni laiciste e massoniche del caso: ma sempre di cultura si tratta. Inoltre, era molto curioso di tutto: era una persona molto attenta. E, cosa che non guasta mai, aveva un sano senso dell'umorismo che si vedeva nelle storie di Martin Mystere.
     
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    Sant'Agostino diceva che dall'altra parte dell'Atlantico non c'erano niente e nessuno
     
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    CITAZIONE (berlicche677 @ 14/3/2024, 10:54) 
    Sant'Agostino diceva che dall'altra parte dell'Atlantico non c'erano niente e nessuno

    Non so bene cosa c'entri questo discorso con Castelli...comunque, per prima cosa, bisogna vedere se e dove Sant'Agostino ha scritto questo. Ci sono le fonti? Tante volte si diffondono delle stupidaggini senza fondamento: bisogna stare attenti a non cascarci.

    Inoltre, anche se dovessimo ammettere che Sant'Agostino avesse detto questo...cosa c'è di strano? Lui ha detto un pensiero che era condiviso da tutti, credenti e non credenti: nessun popolo al di là dell'Atlantico è mai venuto in Europa o in Africa per fare dei contatti o dei commerci, per millenni. Come si poteva pensare che al di là dell'immenso Oceano ci fosse non dico un'isola, ma addirittura un continente, se mai nessuno di loro li aveva contattati? Se gli Aztechi, Maya, Incas, Indiani eccetera non hanno mai attraversato l'Oceano per venire in Europa, come potevano pensare allora gli Europei, sia quelli dei tempi pagani che quelli dei tempi cristiani, che ci fossero dei popoli al di là di quell'immensa distesa d'acqua? Lo stesso potevano pensare gli Amerindi di allora: che cioè al di là dell'Oceano non c'era nessuna Europa e nessuna Africa o Asia. Perchè mai avrebbero dovuto pensarlo, se nessun Europeo li ha mai contattati? Le prime scorrerie vichinghe in America non avevano mai fatto colpo perchè venivano e poi andavano via: non hanno mai fatto radici da quelle parti. Gli Amerindi avevano saputo dell'esistenza degli Europei e di un intero mondo al di là dell'Oceano solo quando qualcuno di quei popoli, a partire da Colombo, era venuto da loro. Lo stesso Colombo non pensava di trovare un nuovo continente: voleva solo raggiungere le Indie.

    Ma Sant'Agostino era un uomo di Chiesa, si può dire. E con questo? Quello che lui diceva era una sua opinione, non era una verità di fede. L'unica verità di fede che la Chiesa testimonia è il Vangelo, cioè l'incarnazione, passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo. Oltre a questo, ogni altro commento è libero. La Chiesa si occupa di anime, non di geografia.

    Senza contare il fatto che il poter raggiungere tutta la Terra conosciuta è dovuto proprio alla Chiesa. Nel Vangelo, Gesù dice di andare in tutto il mondo e annunciare il vangelo ad ogni creatura. Tutto il mondo: nessuno l'ha mai detto, nè fatto, prima di allora. Roma aveva fatto un Impero, ma sapeva che al di là dell'Impero c'erano dei confini da non valicare, perchè oltre c'erano i barbari, o comunque zone di nessun interesse strategico o senza del materiale da sfruttare. Quindi, una volta fatto l'Impero, nella sua estensione massima, e istituiti quindi i suoi confini, Roma non volle mai andare oltre: non le interessava farlo.

    Furono invece i Cristiani ad andare oltre quei confini: a raggiungere la lontana e fredda Scozia, le sconosciute e tenebrose terre tedesche, il lontano e imperscrutabile Oriente, la desolata Africa. Nessun confine esisteva per il cristiano, perchè dove c'era la possibilità di annunciare il Vangelo, lì si doveva andare, anche a rischio della propria vita. E, insieme ai missionari, arrivò anche la civiltà: niente sacrifici umani, rispetto per la donna e il bambino, niente cannibalismo, niente superstizioni che incutono paura, l'esistenza di un Dio buono e non un Dio capriccioso e crudele come quelli pagani. Se l'uomo ha potuto occupare tutta la Terra, questo era dovuto proprio al Cristianesimo.

    Se Sant'Agostino avesse saputo di terre al di là dell'Oceano, semplicemente ci sarebbe andato per diffondere il Vangelo. Oppure avrebbe voluto andarci.
     
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    E' un tentativo di spiegare da dove può essere nata l'idea della storia L'uomo che scoprì l'Europa
     
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    CITAZIONE (berlicche677 @ 15/3/2024, 07:06) 
    E' un tentativo di spiegare da dove può essere nata l'idea della storia L'uomo che scoprì l'Europa

    Quindi non si sa da dove viene questa dichiarazione di Sant'Agostino. Di conseguenza, è una cosa tutta inventata.

    Come pure è inventata l'idea ridicola, in quella storia, di un Papa che fa morire di fame e di sete un indiano perchè non vuole che si sappia che esista l'America. Qui siamo nel mondo buffonesco e cialtrone di Brancaleone nelle crociate, non siamo in in un serio racconto storico. Si tratta di un racconto preso dai tanti pregiudizi contro la Chiesa che il Castelli distribuiva a piene mani nei suoi racconti.

    E, ironia della sorte, così facendo Castelli si era comportato obbedendo agli Uomini in Nero, i cattivi di Martin Mystere, che vogliono che "si segua solo la storia scritta sui libri di scuola". Ebbene, questi libri di scuola sono pieni di menzogne e accuse senza fondamento contro la Chiesa Cattolica, tanto che uno scolaro e un professore che li legge non può fare a meno, alla fine, di odiare, o comunque di provare diffidenza, verso la Chiesa Cattolica.
     
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    Ho iniziato a leggere qualche episodio di Martin Mystere.
    Mi sembra che i racconti di Castelli siano pseudo- storici. Egli attinge da fatti storicamente accaduti e poi li usa per le esigenze della sua trama, mischiandoli a vicende complottistiche, misteri irrisolti, aggiungendo poi la sua vulcanica fantasia.
    A volte questo mix gli riesce meglio, a volte peggio. Ho notato che le conclusioni degli albi spesso sembrano affrettate, in 2-3 pagine termina una situazione che sembrava molto complicata. È la stessa cosa che avevo notato negli albi di Zagor meno riusciti.
    Secondo me questo deriva dal fatto che Castelli perdeva man mano interesse per la storia, perciò la chiudeva come veniva, per dedicarsi ad un'altra idea nel frattempo generata dalla sua fervida mente.
    Tornando al tema dei riferimenti storici, in generale non mi piace che se ne utilizzino di così abbondanti in un fumetto.
    Primo perchè si notano prima o poi delle incongruenze, appena si approfondiscono i dati reali.
    Secondo perchè si rischia di far passare come vero, quello che non è, oppure che è soltanto un'ipotesi.
    E terzo perchè personalmente amo leggere storie scritte bene, ma soprattutto storie che mi parlano di emozioni e sentimenti e non di nozioni.
    Finora la storia che mi è piaciuta di più è quella di Mister Jinx, comunque ne ho letto ancora poche.
     
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    CITAZIONE (Stella di Latta @ 15/3/2024, 19:01) 
    Ho iniziato a leggere qualche episodio di Martin Mystere. Mi sembra che i racconti di Castelli siano pseudo- storici. Egli attinge da fatti storicamente accaduti e poi li usa per le esigenze della sua trama, mischiandoli a vicende complottistiche, misteri irrisolti, aggiungendo poi la sua vulcanica fantasia.

    E' esattamente così.

    CITAZIONE (Stella di Latta @ 15/3/2024, 19:01) 
    A volte questo mix gli riesce meglio, a volte peggio. Ho notato che le conclusioni degli albi spesso sembrano affrettate, in 2-3 pagine termina una situazione che sembrava molto complicata. È la stessa cosa che avevo notato negli albi di Zagor meno riusciti.

    Diverse volte è così: non sempre, ma è chiaro che quello che contava diverse volte era l'intreccio, non la soluzione, che spesso finiva nella distruzione del luogo Atlantideo o di Mu.

    CITAZIONE (Stella di Latta @ 15/3/2024, 19:01) 
    Secondo me questo deriva dal fatto che Castelli perdeva man mano interesse per la storia, perciò la chiudeva come veniva, per dedicarsi ad un'altra idea nel frattempo generata dalla sua fervida mente.

    Può darsi: le prime storie di Martin Mystere comunque non avevano questo difetto, credimi.

    CITAZIONE (Stella di Latta @ 15/3/2024, 19:01) 
    Tornando al tema dei riferimenti storici, in generale non mi piace che se ne utilizzino di così abbondanti in un fumetto. Primo, perchè si notano prima o poi delle incongruenze, appena si approfondiscono i dati reali. Secondo, perchè si rischia di far passare come vero, quello che non è, oppure che è soltanto un'ipotesi. E, terzo, perchè, personalmente, amo leggere storie scritte bene, ma soprattutto storie che mi parlano di emozioni e sentimenti e non di nozioni.

    Infatti ci vuole un senso della misura, quando si usano dei riferimenti storici.
    Nel tuo primo caso, il difetto è la presenza di incongruenze: ma questo non è grave, purchè si faccia una bella storia. Anche nei Tre Moschettieri di Dumas ci sono delle incongruenze storiche, ammesse dallo stesso Dumas, per esempio: ma la storia resta avvincente.
    Nel secondo caso, che è più grave, si inseriscono delle falsità a bella posta.
    Nel terzo caso, si fa un'enciclopedia e non una storia. Cosa molto frequente oggigiorno.

    CITAZIONE (Stella di Latta @ 15/3/2024, 19:01) 
    Finora la storia che mi è piaciuta di più è quella di Mister Jinx, comunque ne ho letto ancora poche.

    Se parli di "Tempo Zero", quello è un capolavoro! ^_^
     
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    Sì proprio "Tempo Zero"! È stata la storia che mi ha convinto a proseguire con la lettura di Martin Mystere, dopo qualche episodio dimenticabile. Tra l'altro è disegnata benissimo da un certo Freghieri che non conoscevo, adesso cercherò gli altri albi a cui ha partecipato. Comunque la serie ha ottimi disegnatori, il livello è più alto di come l'aspettavo!
     
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    CITAZIONE (Stella di Latta @ 15/3/2024, 20:07) 
    Sì proprio "Tempo Zero"! È stata la storia che mi ha convinto a proseguire con la lettura di Martin Mystere, dopo qualche episodio dimenticabile. Tra l'altro è disegnata benissimo da un certo Freghieri che non conoscevo, adesso cercherò gli altri albi a cui ha partecipato. Comunque la serie ha ottimi disegnatori, il livello è più alto di come l'aspettavo!

    Freghieri è un grande disegnatore. Aspetta di vedere il primo Casertano, e il primo Villa: hanno fatto delle storie incredibili.
     
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    Proprio perché Castelli era un uomo di grande cultura mi stupisce il suo accanimento contro la Chiesa cattolica.
     
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