INFERNO, CANTO 5 - IL SECONDO CERCHIO: I LUSSURIOSI(primo post: qui; precedente post: qui)Superato Minosse, Dante e Virgilio sono nel
Secondo Cerchio, quello dei
lussuriosi, che Dante definisce come
"coloro che la ragione sottomettono al talento". Significa che queste anime seguirono prima il "talento", cioè il loro sentimento e attrazione per l’altro, poi - non sempre - la ragione. I sentimenti, infatti, sono importanti, ma non possono sopraffare la ragione, qui intesa come "apertura alla realtà". Voler bene all’altro significa volere il bene dell’altro: cioè la sua realizzazione, il suo compimento, il suo destino. Come può essere considerato "amore" un rapporto che non guarda al destino dell'altro? Non c'è nulla di più falso nel dire
"basta che ci sia l'amore", se non si cerca il bene dell'altro.
I lussuriosi vengono trascinati da una bufera che non ha sosta, che simbolizza il vento delle loro passioni che non seppero controllare in vita. Sono più volte paragonati ad uccelli che volano in un’aria cupa e di colore «perso» (cioè scuro). Dapprima, l’intero gruppo di anime è paragonato agli stornelli (uccelli) che sono trascinati
"a schiera larga e piena […] di qua, di là, di giù, di sù". Poi, in mezzo a loro, Dante vede i lussuriosi di morte violenta. Tra questi vi sono:
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Semiramide (regina babilonese che ebbe rapporti incestuosi col figlio. Per far sì che il suo comportamento risultasse "normale" agli occhi della popolazione, promosse una legge, attraverso la quale tutti i sudditi dovevano essere altrettanto lussuriosi come lei. Da qui il famoso verso di Dante:
"libito fé licito in sua legge": cioè rese la libidine, e ogni male, cosa lecita e giusta per legge)
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Elena (provocò la guerra di Troia con l'amore adulterino che aveva con Paride, anche lui tra i lussuriosi; fu impiccata dalla regina di Rodi, Polisso, che voleva vendicare suo marito ucciso a Troia)
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Didone (regina di Cartagine, che si suicidò per amore di Enea)
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Cleopatra (regina d'Egitto e amante di Cesare e Marco Antonio; usò la lussuria come mezzo per comandare. Si suicidò con un aspide)
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Achille (che volle Polissena, la figlia di Priamo, di cui aveva appena ucciso il fratello Ettore; fu ucciso da Pa...
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