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  1. ZAGOR: "HELLINGEN! / MAGIA SENZA TEMPO" (Ivan)

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    By joe 7 il 23 Jan. 2018
     
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    ZAGOR 178-182: HELLINGEN! / MAGIA SENZA TEMPO (analisi di Ivan)

    Testi: Guido Nolitta/Sergio Bonelli
    Disegni: Gallieno Ferri

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 229-233 (usciti nel 1980). I numeri reali di Zagor sono: 178-182. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 178-182.

    TRAMA

    Il colonnello Perry invita Zagor e Cico a rivedere il loro antico nemico, Hellingen, nel forte scientifico chiamato Skylab, perchè possa guarire dalla sua follia e rendersi utile col suo genio scientifico. Tuttavia, quando arrivano al forte, scoprono che i soldati sono tutti morti in modo strano, come mummificati, e Hellingen è scomparso: anzi, c'è una sua tomba, che però, Zagor, insospettito, esamina e scopre che è vuota. Alla fine, scopre che Hellingen è riuscito a contattare degli alieni, chiamati Akkroniani, che lo avevano liberato dal forte dove era rinchiuso: col suo aiuto contano di catturare abbastanza umani da cui estrarre del sangue, necessario per la loro sopravvivenza. Dopo aver catturato Zagor e Cico, Hellingen li condiziona in modo che possano ingannare gli indiani, così da lasciarsi catturare dagli alieni e così diventare "materiale di sussistenza" per gli alieni. Cico, in uno dei suoi tentativi di scroccare del cio gratis, viene riempito di botte da alcune squaw: in questa esperienza, il messicano perde l'apparecchio che lo condizionava. Ritornato in sè, libera anche Zagor. Mentre Cico va dal colonnello Perry a chiedere rinforzi, Zagor, nel tentativo d sfuggire agli alieni, finisce in una grotta del monte Naatani, dove viene accolto dallo stregone Keokuk, che gli racconta dell'Eroe Rosso, chiamato Rakum, un indiano che, molti anni fa, aveva respinto gli akkroniani con le armi che gli aveva dato Manito-testa-di-bisonte, una divinità indiana. Ora Rakum, ormai morto da tempo, giace mummificato in fondo alla grotta: grazie alle preghiere di Keokuk, il morto ritorna in vita egli consegna a Zagor le armi con cui aveva combattuto gli alieni. Lo sforzo provoca la morte di Keokuk, mentre Zagor, in possesso delle armi di Rakum, ha la meglio sugli alieni, che fuggono, lasciando Hellingen alla mercè di Zagor. Lo scienziato è costretto a liberare gli indiani, mentre arrivano il colonnello Perry e Cico, che avevano portato con sè l'esercito americano: ma ormai non ce n'è più bisogno. Zagor fa distruggere dagli indiani tutte le apparecchiature degli alieni, tranne una cabina trasparente, che viene risparmiata su richiesta di Perry, che la vorrebbe esaminare. Chiedono a Hellingen quale sia il suo funzionamento, e lo scienziato entra nell'apparecchio: però, a sorpresa, si chiude dentro e si lascia colpire da una scarica di fulmini che lo riducono in cenere. Da questa scena partirà l'infinito tormentone che circolerà per decenni tra i lettori di Zagor e i successivi sceneggiatori, che alla fine diranno che Hellingen è morto, si è teleportato, è stato clonato, è nell'inferno, è vivo tutto insieme. Un finale in cui, insomma, Hellingen è vivo e morto, mandando a quel paese il principio di non contraddizione e trasformando un personaggio criminale tra i meglio riusciti del fumetto in una barzelletta. Da parte mia (Joe7), visto il bassissimo livello di qualità delle storie hellingeniane successive, preferisco dire che è morto nella cabina e amen. :(

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    Per concludere, Zagor, alla fine della storia (e nella sua ultima scena sceneggiata da Nolitta, essendo questa la sua ultima storia), consegna le armi dell'Eroe Rosso ad Akoto, il giovane indiano erede di Keokuk alla custodia delle armi sacre. E Zagor fa il suo discorso breve e conclusivo, terminando così in modo definitivo una saga, quella dello Zagor nolittiano, che è stata leggendaria.

    COMMENTO

    Con questa storia magnifica-ma-non-troppo, Nolitta si congeda da scrittore di Zagor, lasciando un vuoto che non verrà mai più colmato da un degno successore. Una sorta di “riassunto dei 20 anni precedenti” in cui Nolitta riprende - e consacra - tutti gli stilemi del personaggio. Un'opera maestosa, forse non del tutto riuscita, ma rimane probabilmente la più rappresentativa del personaggio “Zagor”. (Una curiosità: Nel famoso referendum del 1981, questa storia fu votata come la più apprezzata dai lettori dell'epoca, davanti a “Kandrax” e “Supermike”.)

    PREGI

    Nolitta era consapevole che questa sarebbe stata la sua ultima storia per Zagor e ha voluto congedarsi con qualcosa di epico che racchiudesse in sé tutti i canoni tipici del suo stile: avventura, umorismo, fantasia, caratterizzazione dei personaggi...e, soprattutto, la sua inimitabile maestria di equilibrare tra loro tutti questi ingredienti così diversificati, senza che uno stonasse di fianco all'altro. Operazione riuscita solo in parte, ma il risultato resta comunque di altissimo livello.

    Avvincente tutta la parte preparatoria: un incarico in teoria semplice (scortare Perry al centro Skylab), poi la vicenda ha una svolta improvvisa con la scoperta che tutti i militari del forte sono stati ridotti a cadaveri mummificati. Di Hellingen non c'è nessuna traccia: la sua presunta tomba si rivelerà vuota (nota di Joe7: ed è davvero curiosa la faccenda dell'ultimo ritorno dell'Hellingen di Nolitta che inizia con una sua tomba e finisce con la sua "morte"...). E fino al momento in cui Hellingen non si presenta fisicamente, la tensione narrativa rimane ai massimi livelli.

    Gli akkroniani. Inserire degli extraterrestri nell'universo zagoriano era una scelta azzardata, col serio rischio di scadere nel grottesco. Invece Nolitta se la cava benone, e, pur con molte licenze narrative, conferisce agli alieni una discreta credibilità e - tutto sommato - anche una certa coerenza con lo stile narrativo della collana. Stonatura evitata. Dal canto loro, gli akkroniani appaiono nemici quasi invincibili: potenti, invulnerabili e dotati di marchingegni tecnologici che invalidano sistematicamente qualunque tentativo di reazione degli umani. Zagor non fa altro che buscarle, e per quasi 4 albi non si intravede alcun punto debole nello strapotere degli alieni. Emblematica la frase di Hellingen: «Non illuderti, Zagor...Le altre volte sei sempre riuscito a individuare il mio punto debole nella stupidità degli uomini di cui dovevo servirmi come aiutanti»...e in effetti è vero: nei loro tre precedenti scontri, Zagor ha sconfitto Hellingen sfruttando l'imperizia dei suoi tirapiedi. Stavolta, invece, Nolitta suggerisce che la soluzione del conflitto dovrà provenire da una direzione diversa. E' buffo notare come il punto di svolta di una situazione così disperata sia rappresentato da una gag di Cico: pur sotto l'effetto ipnotico dell'innesto, il messicano non rinuncia a cercare di scroccare un pasto da una colonia di indiani...ricevendone in cambio una scarica di legnate che fracassano il condizionatore mentale che ha in testa. Et voilà: gag funzionali allo sviluppo della trama: dov'è finito questo modo di utilizzare Cico?

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    La mummia di Rakum che si rianima per deporre le armi sacre ai piedi di Zagor è stata una scena rischiosissima: una sequenza del genere risolta usando uno stile narrativo diverso da quello di Nolitta avrebbe potuto scadere nel ridicolo involontario...Invece Nolitta, con un sapiente gioco di premesse e suggestioni, riesce ad incantare il lettore e a rendere accettabile persino una scena così inverosimile e grottesca.

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    Efficace la scena finale con la scomparsa di Hellingen nella cabina di teletrasporto, che lasciava intuire una comoda possibilità di ritorno del personaggio in futuro. Sclavi ha invece spiazzato le aspettative del lettore rivelando che in realtà in quella scena Hellingen moriva, e questo è un punto a suo favore...Peccato che il resto della storia “Incubi” manchi di equilibrio, sfociando spesso nella fantascienza delirante. :sick:

    DIFETTI

    Rispetto a “ORA ZERO”, Hellingen appare molto meno umano e più supervillain della Marvel. Non mi è facile spiegare questa sensazione...ma ho come l'impressione che a furia di potenziarlo esponenzialmente ad ogni suo ritorno, Nolitta gli abbia fatto perdere quell'aura realistica che rendeva credibili sia le sue invenzioni che le sue ambizioni. In “ORA ZERO” Nolitta aveva raggiunto un equilibrio perfetto tra realismo e potenza del personaggio: qui, invece, Hellingen mi appare un po' eccessivo, quasi onnipotente, come se la sua intelligenza fosse un superpotere marvelliano.

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    Nel finale, gli akkroniani alzano bandiera bianca troppo in fretta: appena vedono che un terrestre (Zagor) possiede un'arma in grado di ucciderli, Daimon decreta che «tutto è perduto, e solo una fuga con l'astronave può ormai salvarci» Non tentano neanche di prendere tempo per studiare la nuova minaccia e organizzare una controffensiva; fuggono e basta, e tanti saluti. Ok, in quanto alieni non devono reagire a un pericolo in modo proprio “umano”...però l'impressione è che 'sti feroci extraterrestri siano dei gran calabraghe. Insomma...E' come una squadra di calcio che sta vincendo 10-0, subisce un goal, e il suo allenatore decide di ritirarla dalla gara per manifesta inferiorità. Fate vobis...

    Manca l'elemento femminile, un aspetto che ha reso completi capolavori come “LA MARCIA” o “KANDRAX”, a cui invece “MAGIA SENZA TEMPO” deve - almeno da questo punto di vista - cedere il passo. (nota di Joe7: sembra una costante di Nolitta concludere definitivamente le storie dei suoi personaggi senza un elemento femminile, proprio lui che di donne ne ha messe spesso nelle sue storie. Anche Mister No, nella sua ultima e definitiva (e noiosa) storia di Nolitta, la più lunga da lui mai realizzata, qualcosa come dieci numeri, ci sono considerazioni sociali, economiche, morali, ma niente donne. Nè Patricia, o Delia, o Deborah, o Miranda, Anouk e tante altre. Tutte nel dimenticatoio e chi s'è visto s'è visto, niente femmine, qui parliamo di economia e massimi sistemi, roba seria. E' una cosa che mi aveva lasciato molto perplesso... :huh: )

    DISEGNI

    Appaiono evidenti i ritardi di consegna di Ferri, che hanno costretto la redazione ad affiancargli per l'ennesima volta il fido Bignotti. Ciononostante, molte tavole della 2° parte appaiono lo stesso assai raffazzonate, tirate via di gran fretta. Peccato davvero, perché una storia di quest'importanza meritava una esecuzione grafica più curata. Senza contare che la scena della morte di Hellingen era davvero un momento clou...ed è stata disegnata da Bignotti! OK, niente da dire su di lui, era bravo come disegnatore, ma è stata davvero un'occasione mancata...

    Storia: 9,5
    Disegni: non giudicabile (si alternano tra il 10 e il 7)

    NOTE AGGIUNTIVE: LA SAGA DI HELLINGEN

    Hellingen è comparso per la prima volta nella saga "Sulle orme di Titan". Ritorna nel racconto "Vittoria!". Compare successivamente nella storia considerata da molti la migliore sullo scienziato: "Ora Zero!". L'Hellingen di Nolitta, successivamente, conclude la sua corsa qui, in "Magia senza tempo". Successivamente, la palla passerà a Sclavi, con la storia delirante e incomprensibile di "Incubi". Dopo Sclavi, sarà il turno di Boselli, con "Ombre su Darkwood", una storia, forse, comprensibile, ma pessimamente realizzata e ugualmente da delirio (Ben Stevens mezzo animale, Edgar Allan Poe, il castello di Grayskull, Hellingen polvere e robot, Wendigo, il marionettista, assassini con lame incorporate e altri deliramenta) . Infine, l'ultima fatica sarà di Burattini, col prolisso e ingannevole racconto "Mad Doctor", dove la situazione "Hellingen", con cloni, ideologie naziste, spiegoni inesauribili, indiani robot, robot supereroistici, personaggi usa e getta senza fine, si ingarbuglierà sempre di più in un nodo giordiano impossibile ormai da districare. R.I.P. :sick:

    POSTILLA: LE VENDITE BONELLI DI ALLORA E LE VENDITE BONELLI DI ADESSO

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    Questa immagine è sul retro di copertina degli albi originali di Zagor che raccontano l'ultima saga di Hellingen appena descritta. Siamo nel 1980 e si celebra il successo del primo albo extra di Cico, "Cico Story", che l'anno precedente (il 1979) ha venduto la bellezza di 173.861 copie al prezzo, superiore alla norma, di ben 800 lire. Un capitale, corrispondente agli attuali 40 centesimi di euro di oggi. Inoltre, Zagor a quell'epoca costava la cifra faraonica di 500 lire, inferiore al costo di Cico Story ed equivalente a 25 centesimi di euro di oggi. Adesso Zagor costa 3,50 €, corrispondenti a 7.000 lire di allora, contro le 500/800 lire dei giornalini di allora. Meno male che l'Euro doveva essere la panacea di tutti i mali dell'economia e che avremmo speso più o meno allo stesso modo anche dopo il cambio di moneta. Senza contare il fatto che, se un extra come Cico Story vendeva la bellezza di 170.000 copie e rotti, adesso cifre simili alla Bonelli oggi se le sognano: 170.000 copie (e forse anche meno) è la tiratura attuale di Tex, che è il fumetto che vende di più alla Bonelli. Vi lascio immaginare gli altri (la tabella di comparazione è qui). I commenti li lascio a voi.

    QUI TUTTI GLI ALTRI LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 22:33
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    Per quanto riguarda Hellingen tengo a dire che il migliore in assoluto è stato, per me, quello di Ora Zero, ma anche quello di Magia Senza Tempo, soprattutto se confrontato con i successivi è un capolavoro. Tra l’altro Nolitta aveva sciolto l’enigma della cabina Akkroniana in modo molto semplice su un albo fuori serie, ovvero FANTACICO. Lì si capiva chiaramente che la cabina era un sistema di teletrasporto, e ogni autore avrebbe dovuto attenersi a quella indicazione per scrivere un ritorno del professore abbastanza normale..... invece Sclavi ha combinato quel che ha combinato, ed Hellingen è diventato una barzelletta. Resta da capire perché Bonelli abbia permesso che Sclavi scrivesse Incubi come lo ha scritto, forse a quel punto di Zagor non gli importava più di tanto.....

    Per quanto riguarda le tirature dei personaggi Bonelli, prendendo per buoni i dati da te segnalati, che se non sbaglio sono stati pubblicati da Sauro Pennacchioli, io ritengo che i cali siano fisiologici. Non credo che tutta la produzione Bonelli sia diventata pattumiera, personalmente leggo e colleziono Zagor e Tex e ritengo che ancora oggi si leggano storie di buona qualità, anche se Bonelli padre e figlio restano forse inimitabili. Il fumetto come forma di espressione si avvia probabilmente verso la morte, ai giovani non interessa e forse morirà insieme ai 50/60enni che costituiscono lo zoccolo duro dei lettori.
     
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    Per quanto riguarda Hellingen, tengo a dire che il migliore in assoluto è stato, per me, quello di Ora Zero, ma anche quello di Magia Senza Tempo, soprattutto se confrontato con i successivi è un capolavoro. Tra l’altro Nolitta aveva sciolto l’enigma della cabina Akkroniana in modo molto semplice su un albo fuori serie, ovvero FANTACICO. Lì si capiva chiaramente che la cabina era un sistema di teletrasporto, e ogni autore avrebbe dovuto attenersi a quella indicazione per scrivere un ritorno del professore abbastanza normale..... invece Sclavi ha combinato quel che ha combinato, ed Hellingen è diventato una barzelletta. Resta da capire perché Bonelli abbia permesso che Sclavi scrivesse Incubi come lo ha scritto, forse a quel punto di Zagor non gli importava più di tanto.....

    Sulla faccenda di Fantacico e Incubi ne avevo già parlato qui. Sul comportamento di Nolitta, personalmente ho una mia teoria al riguardo, ma non avendo prove non posso dire nulla. Anche per me Ora Zero è stata la storia migliore di Hellingen, mentre questa - "Magia senza tempo" - per quanto buona l'ho trovata sempre un pò sopra le righe. I veri avversari qui sono gli alieni Akkroniani e Hellingen fa solo da spalla e da comparsa, ma non è il vero pericolo. Se ci fai caso, se togli Hellingen dalla storia, questa si regge benissimo anche con la sola presenza degli Akkroniani. Hellingen era già stato "ridotto in polvere" per tutta la storia, vista la presenza preponderante degli Akkroniani.

    Per quanto riguarda le tirature dei personaggi Bonelli, prendendo per buoni i dati da te segnalati, che se non sbaglio sono stati pubblicati da Sauro Pennacchioli, io ritengo che i cali siano fisiologici. Non credo che tutta la produzione Bonelli sia diventata pattumiera, personalmente leggo e colleziono Zagor e Tex e ritengo che ancora oggi si leggano storie di buona qualità, anche se Bonelli padre e figlio restano forse inimitabili. Il fumetto come forma di espressione si avvia probabilmente verso la morte, ai giovani non interessa e forse morirà insieme ai 50/60enni che costituiscono lo zoccolo duro dei lettori.

    I dati che ho indicato possono essere veri o falsi, ma, se la Bonelli non fa sapere quali sono le sue tirature come ai tempi di "Cico Story" sono costretto a pensare che siano veri e che la Bonelli nasconda i dati perchè sono effettivamente negativi. Comunque sono problemi aziendali loro: fatto sta che la Bonelli attira più come un tempo, come tu dici, ed è riservata soprattutto ai lettori dello zoccolo duro. Lettori quindi da non deludere con trovate non bonelliane alle quali non sono abituati: per esempio, cambi di formato e colorazione (Morgan Lost, Cico e i viaggi nel tempo), gadget, figurine, action figure, storie che non si concludono e lasciano finali aperti, la terribile ghigliottina dei due numeri massimo per storia, sperimentazioni a go go con autori sconosciuti, storie con personaggi bidimensionali (Orfani) o pseudo-intellettuali per pochi (Mercurio Loi), e l'elenco potrebbe continuare. Ho come l'impressione che gli autori della Bonelli - in generale - non vogliano fare delle belle storie, ma delle storie e basta, adagiandosi sugli allori della fama dei personaggi e dell'azienda. E le vendite, di conseguenza, caleranno ancora di più, insieme all'aumento dei prezzi per compensare. C'è sì il cambio generazionale, ma c'è anche poca voglia di raccontare e una brutta gestione della tradizione dell'azienda. Questa almeno è la mia impressione...
     
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    Letta la storia sul volume 3 di ZAGOR CONTRO HELLIGEN.
    Effettivamente, l'idea dell'invasione aliena poteva sembrare una pacchianata, ma Nolitta riesce (come sempre) a realizzare una grande storia.
    Spassoso come sempre Cico: le scene dove il messicano chiede a Helligen di poter mangiare e la sua esperienza con i viveri alieni mi hanno fatto scoppiare dal ridere.
    Bella anche la gag seria, con cui Nolitta risolve il condizionamento dei due protagonisti.
    Bella anche la partecipazione di Icaro Laplume, che qui pare vedere realizzato il suo sogno di volare, che però verrà nuovamente stroncato da quello che si rivelerà un prezioso indizio sulla minaccia imminente
    Molto d'effetto la prima scena in cui Zagor compare nella storia: abbruttito dalla fatica e di pessimo umore.
    Infine, nella scena in cui le primitive armi indiane di Zagor sconfiggono i tecnologicamente avanzati Akkroniani penso che Nolitta abbia voluto inserire una velata riflessione su come la tradizione, che appare spesso una cosa antiquata, riesce ad essere valida quanto il sempre in espansione progresso.
    Unica cosa che mi lascia perplesso é che Helligen in questa storia faccia un po' da tappezzeria, visto che il mad doctor passa tutto il suo "screentime" a parlare con il capo degli alieni; certo é da una sua invenzione che parte tutta la storia, ma rispetto al solito Helligen qui fa veramente poco.

    Sul volume della Gazzetta che presenta questa storia, viene detto che molti considerano la serie di Zagor "virtualmente chiusa dopo l'abbandono di Nolitta" e io temo che sia vero, purtroppo.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 6/11/2021, 14:57) 
    Letta la storia sul volume 3 di ZAGOR CONTRO HELLIGEN.
    Effettivamente, l'idea dell'invasione aliena poteva sembrare una pacchianata, ma Nolitta riesce (come sempre) a realizzare una grande storia.
    Spassoso come sempre Cico: le scene dove il messicano chiede a Helligen di poter mangiare e la sua esperienza con i viveri alieni mi hanno fatto scoppiare dal ridere.
    Bella anche la gag seria, con cui Nolitta risolve il condizionamento dei due protagonisti.
    Bella anche la partecipazione di Icaro Laplume, che qui pare vedere realizzato il suo sogno di volare, che però verrà nuovamente stroncato da quello che si rivelerà un prezioso indizio sulla minaccia imminente
    Molto d'effetto la prima scena in cui Zagor compare nella storia: abbruttito dalla fatica e di pessimo umore.
    Infine, nella scena in cui le primitive armi indiane di Zagor sconfiggono i tecnologicamente avanzati Akkroniani penso che Nolitta abbia voluto inserire una velata riflessione su come la tradizione, che appare spesso una cosa antiquata, riesce ad essere valida quanto il sempre in espansione progresso.
    Unica cosa che mi lascia perplesso é che Helligen in questa storia faccia un po' da tappezzeria, visto che il mad doctor passa tutto il suo "screentime" a parlare con il capo degli alieni; certo é da una sua invenzione che parte tutta la storia, ma rispetto al solito Helligen qui fa veramente poco.

    Sul volume della Gazzetta che presenta questa storia, viene detto che molti considerano la serie di Zagor "virtualmente chiusa dopo l'abbandono di Nolitta" e io temo che sia vero, purtroppo.

    Temo anch'io che sia così.

    Ed è vero quello che hai detto: in questa ultima storia Hellingen fa da tappezzeria. Non fa nient'altro che il miserabile servo di Daimon, il capo degli alieni, e basta. Non ci fa una gran figura. E poi si suicida o si teletrasporta, chi se ne importa di quello che è successo, ora come ora non ha più nessuna importanza. Insomma, non è certo l'Hellingen di Ora Zero...

    Hai fatto una buona analisi. ^_^
     
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    Hellingen, lo scienziato pazzo, è un nemico ben caratterizzato e sicuramente indimenticabile. Tuttavia trovo che sia stato troppo utilizzato e troppo "potenziato" ad ogni suo ritorno, fino a diventare difficilmente gestibile, anche da uno sceneggiatore splendido come Nolitta. Va bene il robottone meccanico Titan dall'aspetto di uno scaldabagno con le gambe :D ( che non volava, nè aveva armi, correggetemi se sbaglio). Va bene il sottomarino Squalus, per quanto mi riguarda mi sarei fermato qui. Missili telecomandati di precisione, extraterrestri con astronavi e raggi paralizzanti aprono le porte all'idea "ci possiamo ficcare di tutto in questo fumetto". Ci possiamo mettere tante cose sì, ma non tutto. Zagor combatte a mani nude, con una scure, con una pistola: è un personaggio che interagisce con il mondo magico, è molto legato alle fantasie, ai riti, alle superstizioni e leggende. Non c'entra nulla con quello tecnologico, che gli è completamente estraneo. La tecnologia si combatte con la tecnologia, non con il coraggio e la forza fisica umana, che sono le doti di Zagor. Chiedo scusa a tutti gli zagoriani doc, ma per me sarebbe stato meglio se lo scienziato fosse morto ucciso dall'arpione di Fishleg!
     
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    "Ora Zero" è stato un capolavoro con Hellingen grande villain: ma nel suo ritorno con gli alieni, lo scienziato pazzo non è altro che un "di più": gli alieni sono i veri avversari. Questo è stato il difetto di Nolitta: non ha saputo fare un ritorno vero e proprio di Hellingen dopo "Ora Zero". Non parliamo poi di "Incubi" e tutto l'ambaradan successivo. E, no, Titan non aveva armi, bastava la sua presenza e il suo essere un robot gigante.
     
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    Sono stato troppo severo con Hellingen!
    In definitiva questo è l'episodio che mi piace di meno.
    "Ora zero!" è per me sicuramente la storia migliore, il primo albo in particolare è davvero un capolavoro di tensione narrativa.
    La scena in cui Zagor arriva al forte, portando in braccio Cico ferito, è una delle più iconiche in assoluto della serie.
    Tirando le somme, lo Spirito con la Scure è quindi sopravvissuto più di 40 anni all'abbandono di Nolitta.
    Io invece l'ho abbandonato dopo il n°300 e non ho mai più riletto gli albi di Toninelli & C., che stanno ancora in un baule in soffitta. Prima o poi li butterò.
    In questi ultimi 2-3 anni stanno cambiando molte cose.
    Le edicole chiudono e non vengono sostituite, molte nuove librerie sono dedicate esclusivamente ai manga e a qualche costoso volume.
    Oggi più che mai questa collana rimane solo per i vecchi collezionisti.
    Non ce li vedo proprio i giovani ad andare sul sito Bonelli ad ordinare la copia cartacea dello Zenith.
    Per l'affetto che ho verso lo Zagor classico, spero almeno che chiuda prima che gli cambino il costume o gli mettano un lanciarazzi al posto della scure!
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 16/10/2023, 21:16) 
    Sono stato troppo severo con Hellingen! In definitiva questo è l'episodio che mi piace di meno. "Ora zero!" è per me sicuramente la storia migliore, il primo albo in particolare è davvero un capolavoro di tensione narrativa. La scena in cui Zagor arriva al forte, portando in braccio Cico ferito, è una delle più iconiche in assoluto della serie.

    Concordo, quella scena mi è rimasta impressa ancora oggi.

    CITAZIONE (Kirihito @ 16/10/2023, 21:16) 
    Tirando le somme, lo Spirito con la Scure è quindi sopravvissuto più di 40 anni all'abbandono di Nolitta.

    Sopravvissuto? Sarà...per me Zagor è morto da tempo, cioè è diventato davvero uno spirito. Io sono uno di quelli che pensa "dopo Nolitta, il diluvio". C'è stato qualcosa, dopo, certo: il ritorno del vampiro di Castelli, l'esploratore scomparso, ma ormai i giochi erano finiti. Bisogna capire quando la festa è finita, secondo me. Da Nolitta in avanti la regola è "accontentarsi". Oppure non leggere più Zagor. Io ho scelto la seconda.

    CITAZIONE (Kirihito @ 16/10/2023, 21:16) 
    Io invece l'ho abbandonato dopo il n°300 e non ho mai più riletto gli albi di Toninelli & C., che stanno ancora in un baule in soffitta. Prima o poi li butterò.

    Tanto credo che tu non li leggerai mai, quindi, quando avrai bisogno di spazio saprai cosa buttare. Non pensare di guadagnarci qualcosa vendendoli: ormai la Bonelli di solito vale un tanto al chilo nell'usato.

    CITAZIONE (Kirihito @ 16/10/2023, 21:16) 
    In questi ultimi 2-3 anni stanno cambiando molte cose. Le edicole chiudono e non vengono sostituite, molte nuove librerie sono dedicate esclusivamente ai manga e a qualche costoso volume.

    I fumetti costano troppo (figurati i libri) e non interessano a nessuno. Anch'io ne prendo pochi, ormai. Tex, Alan Ford, Topolino, l'Uomo Ragno e compagnia oggi sono venduti a prezzi folli con storie scadenti. E i manga, oltre a diventare ripetitivi, stanno cominciando a costare troppo anche loro. Mi spiace, ma credo che in questo periodo sia meglio tirare i remi in barca e rileggere solo i classici già comprati. E' arrivato il momento delle vacche magre: prima o poi ci sarà ancora quello delle vacche grasse, ma non sarà certo domani.

    CITAZIONE (Kirihito @ 16/10/2023, 21:16) 
    Oggi più che mai questa collana rimane solo per i vecchi collezionisti. Non ce li vedo proprio i giovani ad andare sul sito Bonelli ad ordinare la copia cartacea dello Zenith.

    Ma per favore. =_=

    CITAZIONE (Kirihito @ 16/10/2023, 21:16) 
    Per l'affetto che ho verso lo Zagor classico, spero almeno che chiuda prima che gli cambino il costume o gli mettano un lanciarazzi al posto della scure!

    Per me è chiuso da un pezzo. C'è un tempo per ogni cosa, e quello di Zagor è finito da tanto tempo. Se gli cambiano il costume? Già fatto, basta ricordare l'orrendo Zagorambo. Per i lanciarazzi, vedrai che li metteranno. Ormai, buffonata per buffonata, fate quello che vi pare. Tanto io i soldi non ve li dò più da un pezzo.
     
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    Se anche i manga scadono, dopo non rimarrà più nessun fumetto da leggere.
    Alla mia edicola, 3 dei manga che leggo (Agente 008, Demon Slave e Kaiju No. 8) non arrivano più e bisogna ordinarli da un altro fornitore.
    C'era un nuovo manga che poteva interessarmi, ma costa 6,50 euro a volume ed effettivamente mi pare un po' troppo.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 17/10/2023, 15:26) 
    Se anche i manga scadono, dopo non rimarrà più nessun fumetto da leggere.
    Alla mia edicola, 3 dei manga che leggo (Agente 008, Demon Slave e Kaiju No. 8) non arrivano più e bisogna ordinarli da un altro fornitore.
    C'era un nuovo manga che poteva interessarmi, ma costa 6,50 euro a volume ed effettivamente mi pare un po' troppo.

    Oggi non c'è molta offerta di qualità, ed è anche troppo costosa.

    Ci sono dei manga che costano 6,50 euro, ma anche di più.

    Tex, tutti i fumetti Bonelli e Alan Ford hanno l'assurdo prezzo di 10.000 lire (4,90 euro o 5 euro per Alan) se non di più, Topolino 7.000-8.000 lire. E stiamo parlando dei fumetti più popolari. Che danno delle storie scarsissime: noiose e pedanti quelle di Zagor e della Bonelli in genere; letteralmente incomprensibili quelli di Alan Ford (dei veri deliri narrativi), pesanti e disegnate male quelle di Topolino. Cioè, pretendono tanto per poco.

    I fumetti dei supereroi sono infantili, anche se si danno le arie di essere delle grandi storie.

    Passando ai manga, hanno dei prezzi piuttosto alti, che però sono compensati da un buon numero di pagine (devono solo tradurli, quindi non è impegnativo). Però, a parte poche eccezioni, sono ripetitivi: i soliti amorazzi o i soliti incontri soprannaturali. Coi soliti nudi e situazioni sessuali: capisco bene perchè un tempo gli edicolanti mettevano i manga nella sezione dei fumetti pornografici. Alcuni manga sono pornografici forte, delle vere e proprie schifezze. Altri, invece, alludono e ammiccano alla pornografia: mi spiace dovertelo dire, ma Agente 008 e Demon Slave sono tra questi.

    E su tutto c'è la schifezza ideologica dei continui inserimenti gay, gender, LGBT, inserimento di personaggi di colore e di altre razze al posto dei principali per far vedere che non sono razzisti, svilendo così' le storie (ridateci Luke-Power Man invece di trasformare l'Uomo Ragno in una persona di colore!). E le vendite crollano, perchè la gente normale non ha voglia di leggere schifezze simili.

    In sostanza, non c'è quasi niente da leggere oggi. Io faccio fatica a trovare qualcosa, quindi mi limito ad interessarmi del poco di buono che ancora trovo.
     
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