Il blog di Joe7

  1. ZAGOR: INTERVISTA A GIANLUIGI BONELLI

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    Gianluigi Bonelli
    Zagor
    By joe 7 il 19 Feb. 2021
     
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    INTERVISTA A NOLITTA (E A GIANLUIGI BONELLI) - 4
    (Qui il precedente post)

    Nolitta


    Può sembrarvi strano, ma nel 2020 io e Ivan abbiamo commentato TUTTE le storie di Zagor di Nolitta e del periodo nolittiano. Visto che non sono molto interessato al periodo del dopo-Nolitta, ho voluto quindi approfondire l'argomento usando come spunto le risposte che Nolitta dava ai lettori di Tutto Zagor. Da qui sono venuti fuori diversi argomenti interessanti di approfondimento, che presenterò in diversi post. Qui ne potete trovare alcuni. Buona lettura! ^_^

    L'INTERVENTO DI GIANLUIGI BONELLI SU ZAGOR

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    Ritratto di Gianluigi Bonelli


    Gianluigi Bonelli, l'autore di Tex, ha scritto alcune storie di Zagor (dal n. 6 al 10 e dal 13 al 14), che avevo commentato: ecco qui l'elenco.

    6-7: LA LANCIA SPEZZATA
    7: IL POPOLO DELLA PALUDE
    7-8: L'ORSO GIUSTIZIERE
    8: LA VENDETTA DI ZAGOR
    8-9: I RINNEGATI/LA LEGGE ROSSA
    9-10: YASKA, LA STREGA
    10: LA DANZA DELLA SCURE
    13: L'ABISSO VERDE
    13-14: IL MESSAGGIO TRAGICO

    A proposito di questo, Nolitta racconta (da Tutto Zagor n. 7):

    "Più tardi, sempre per ovviare a quel periodo di "crisi", dopo aver fatto realizzare alcune storie da Ferri, di cui abbiamo già parlato, feci anche appello all'amor paterno, pregando Giovanni Luigi Bonelli, pur impegnatissimo con Tex, di scrivere alcune storie del mio personaggio. Col passare del tempo, però, l'amore per Zagor trionfò sui conti. Tanto per dare un'idea dell'impegno che ha significato Zagor per me, dirò che, sulle 27.870 tavole che ho sceneggiato finora (Settembre 1986) nella mia vita, 16.210 appartengono allo Spirito con la Scure. A quei tempi, il fumetto era qualcosa di ancora "eroico" e superartigianale, fatto appunto "in famiglia". Ci si aiutava un pò tutti a vicenda: pensate che io, addirittura, molte volte disegnavo i titoli degli albi, oppure facevo le "rifiniture delle vignette"...In questo quadro, è inserita la collaborazione di mio padre a Zagor. Giovanni Luigi era ovviamente impegnatissimo con Tex, ma accettò di buon grado di darmi una mano. Oggi ne ho riparlato con lui, e gli lascio la parola".

    Gianluigi Bonelli: "Zagor? Ricordo che mi divertivo a scriverlo, ma era anche una faticaccia. Il personaggio era un pò lontano dalle mie corde, anche se, in fondo, avevo già scritto avventure di "tarzanidi", cioè di eroi che si rifacevano, più o meno, al "mito" di Tarzan. Anzi uno di questi, che si chiamava Yorga, è ancora oggi il mio personaggio preferito (dopo Tex, naturalmente).

    31-YORGA-2


    Lo scrissi subito dopo la guerra, e a disegnarlo fu Antonio Canale (poi sostituito da Francesco Gamba). Era una specie di incrocio tra Tarzan e Mandrake: aveva infatti poteri paranormali di preveggenza, e poteva ipnotizzare la gente. D'altronde, anche Zagor, specialmente all'inizio, aveva un "sesto senso" che gli permetteva di fiutare il pericolo, no?

    jpg
    Il Zagor di GLBonelli che imita Yorga


    Ma ecco, torniamo a Zagor: una faticaccia, ho detto. Non per lui, ma a causa di Cico. Quella componente umoristica delle storie era per me una specie di "oggetto misterioso". Ho sempre avuto una visione più "drammatica" del fumetto, e in questo io e mio figlio "Nolitta" ci differenziamo abbastanza. Non che lui non sia avventuroso, ma gli piace, più che a me, interrompere l'azione con uno spruzzo di comicità. Beh, io proprio non ce la facevo, e quindi non perdevo nessuna occasione per "liberarmi" di Cico. Poveraccio! Continuavo a fargli prendere delle botte in testa che lo lasciassero svenuto per tutta la storia, oppure lo facevo finire in prigione...Il risultato? Storie molto più "western" nel senso tradizionale: mai come allora apparvero così tanti cavalli e praterie nella saga di Zagor!"

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    Cico era la vittima preferita del Gianluigi.


    COMMENTO DI NOLITTA

    Sono perfettamente d'accordo con Bonelli padre: amo gli intermezzi comici che spezzano la tensione, e amo le storie interamente e dichiaratamente comiche (come gli Speciali di Cico). Non amo, se mai, gli ibridi, come certi film di oggi che, prendendosi continuamente in giro, ottengono il risultato di non essere più nè carne (avventura) nè pesce (comicità). Ma questo è un altro discorso. Tornando a noi, anzi a me, devo dire però che trovo estremamente difficile, in generale, scrivere fumetti comici. L'umorismo avrebbe bisogno di movimento, di rumori, di musica, e spesso mi è capitato, pensando ad esempio a qualche gag di Cico, di considerare il fumetto come un mezzo troppo limitato per strappare una risata (se poi ci sono riuscito ugualmente sta a voi dirlo). Comunque, a prova della mia "vocazione" comica, dirò anche che una delle prime cose che scrissi fu, all'inizio degli anni '60, il "Giudice Bean": ebbene, proprio la passione per l'umorismo mi spinse allora a operare addirittura un "falso storico", trasformando un personaggio realmente esistito e, pur nella sua stramberia, drammatico, in una specie di macchietta buffa, spalleggiata da tipi altrettanto buffi (il grasso Sam, per citarne solo uno). Non me ne pento affatto, anzi rimane uno dei miei ricordi più belli di sceneggiatore, anche per merito dei disegni di Sergio Tarquinio, che realizzò da par suo la breve serie. Non me ne pento e continuo: nelle cose che faccio e in quelle che farò, qualche "siparietto" comico ci sarà sempre.

    Giudice-Bean-Bonelli
    L'irriconoscibile Giudice Bean di Nolitta/Tarquinio, fisicamente assai diverso dal personaggio classico.



    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 5/5/2022, 23:23
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    Sappiamo bene come sono andate le storie di Zagor realizzate da Bonelli padre....
    Comunque, questo articolo ci fa capire quanto sia cambiato oggi il mondo del fumetto.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 20/2/2021, 08:03) 
    Sappiamo bene come sono andate le storie di Zagor realizzate da Bonelli padre....
    Comunque, questo articolo ci fa capire quanto sia cambiato oggi il mondo del fumetto.

    A quei tempi era ancora agli inizi. Il bello era che allora si voleva raccontare qualcosa, coi pochi mezzi che avevano, e tante volte ci riuscivano. Adesso, coi potenti mezzi che hanno a disposizione: photoshop, disegno digitale, comunicazioni internet, documentazione e tutto l'ambaradan, non raccontano quasi più niente.

    Come sempre, è l'uomo che conta, non l'apparecchiatura.

    Internet, l'intelligenza artificiale (che non esiste) e tutte le trovate elettroniche non sostituiranno mai l'uomo: non sono nemmeno paragonabili all'uomo più cretino del mondo, infinitamente superiore a loro. Perchè lui è una persona e loro sono macchine, cioè cose inerti. Cioè, niente.
     
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    Anche io avevo pensato che si raccontava meglio quando c'erano meno mezzi a disposizione.
    Forse, era proprio la succitata mancanza di mezzi a stimolare l'ingegno degli autori.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 20/2/2021, 14:42) 
    Anche io avevo pensato che si raccontava meglio quando c'erano meno mezzi a disposizione.
    Forse, era proprio la succitata mancanza di mezzi a stimolare l'ingegno degli autori.

    Penso di sì, insieme anche alla volontà di raccontare, una cosa che oggi spesso manca. Molti autori oggi fanno storie "confezionate", sicuri del fatto che tanto i lettori le leggeranno lo stesso.

    Per spiegarmi meglio, e prendendo Zagor come esempio, oggi si pensa che basti far agitare un tizio con un costume e una scure per fare una storia di Zagor. La sua filosofia di fondo, la sua caratteristica narrativa, il misto tra umorismo e avventura, la sua stessa psicologia: tutto è stato buttato a mare, salvando solo le apparenze. Abbiamo così solo un tizio vestito da matto con una scure e, in compagnia di un panzone affamato e monocorde, fa delle storie noiosissime. "Ma anche Nolitta faceva così", dicono. E allora perchè io non lo compero più da anni? "Perchè sei di età diversa". E allora perchè ristampano a iosa le storie di Nolitta e non quelle di adesso?

    Almeno Tex oggi è più rispettato di Zagor, e certe sue caratteristiche di fondo rimangono. Ma anche su di lui incombono tante storie "confezionate"...
     
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    Sono d'accordo con l'analisi di Joe: oggi alla Bonelli manca proprio la creatività.
    Non tanto perchè fanno storie noiose con Zagor, un personaggio che già con l'ultima di Nolitta aveva detto tutto.
    Quanto piuttosto perchè non sanno creare personaggi nuovi, che durino più di qualche numero e diventino popolari.
    E se non abbandonano la politica di seguire le mode e gli stereotipi, non riusciranno a creare dei fumetti "vivi".
    C'è poco da girarci intorno insomma: alla Bonelli attualmente si scrive solo per i collezionisti.
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 27/8/2023, 21:00) 
    Sono d'accordo con l'analisi di Joe: oggi alla Bonelli manca proprio la creatività.
    Non tanto perchè fanno storie noiose con Zagor, un personaggio che già con l'ultima di Nolitta aveva detto tutto.
    Quanto piuttosto perchè non sanno creare personaggi nuovi, che durino più di qualche numero e diventino popolari.
    E se non abbandonano la politica di seguire le mode e gli stereotipi, non riusciranno a creare dei fumetti "vivi".
    C'è poco da girarci intorno insomma: alla Bonelli attualmente si scrive solo per i collezionisti.

    Infatti, alla Bonelli si campa sui lavori del passato e si fanno solo storie per fan e collezionisti: storie col ritorno del nemico tizio, o con il seguito della storia tizia, o con il ritorno dell'amico tizio. Ma si tratta di storie senz'anima, dimenticabili, che si basano solo sullo scoop dei grandi ritorni e cose simili.

    Hanno provato a fare degli altri personaggi, ma sono stati tutti dei fallimenti, perchè erano solo delle idee politiche o massoniche o laiche trasformate in personaggi: Orfani, Mercurio Loi, Julia (che va avanti, ma non ha un gran numero di lettori: è un mistero perchè continuino a pubblicarlo), Caravan, Brendon, eccetera. E i personaggi classici ormai hanno mostrato la corda, perchè non hanno più nulla da raccontare: hanno dovuto chiudere personaggi classici come Mister No, Nick Raider, Ken Parker. E Zagor, che va avanti anche se non ha più niente da dire.

    L'unico che si salva è Tex, che da anni, con le sue vendite, è quello che sostiene tutta la baracca. Ma non sono capaci di fare altri Tex: fanno solo personaggi dubbiosi e tormentati, "vicini a noi", dicono, ma che alla fine nessuno vuole leggere. Perchè il dubbio e il tormento alla fine rompono: l'uomo vuole l'eroismo e il buono che spacca la faccia al cattivo, come fa Tex, o Rufy dal cappello di paglia, che fa sfracelli di vendite. Tutto qui. Ma alla Bonelli a questo non ci arrivano: il dubbioso e il tormentato sono la loro bandiera. Amen. =_=
     
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