Il blog di Joe7

  1. DIVINA COMMEDIA DI NAGAI E DI DANTE: PARADISO, CANTO 10 (sesta parte)

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    Divina Commedia
    By joe 7 il 25 Nov. 2023
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    PARADISO CANTO 10 - QUARTO CIELO DEL SOLE - I 12 SPIRITI SAPIENTI DELLA PRIMA CORONA: BEDA IL VENERABILE, RICCARDO DI SAN VITTORE, SIGIERI DI BRABANTE (sesta parte)
    (primo post: qui; precedente post: qui)

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    Dante e Beatrice incontrano Tommaso d'Aquino: immagine di Nagai, presa da Dorè. Ma si tratta di una "contraffazione: l'originale di Dorè rappresentava l'incontro tra Dante e Carlo Martello d'Angiò, ma Nagai lo ha modificato presentandolo come l'incontro con San Tommaso d'Aquino.


    Siamo sempre nel Quarto Cielo del Sole, riservato agli Spiriti Sapienti. Tommaso d'Aquino conclude la presentazione a Dante dei dodici spiriti sapienti della Prima Corona (la Seconda Corona sarà presentata più avanti): dopo San Tommaso, Sant'Alberto Magno, Graziano, Pietro Lombardo, Salomone, Dionigi l'Areopagita, Paolo Orosio, Severino Boezio, Isidoro di Siviglia, arriviamo agli ultimi tre: San Beda il Venerabile, Riccardo di San Vittore e Sigieri di Brabante. Qui si fa cenno anche a Isidoro di Siviglia, di cui abbiamo già parlato. Ecco le sue parole:

    "Vedi oltre fiammeggiar l’ardente spiro ("Oltre vedi fiammeggiare lo spirito ardente)
    d’Isidoro, di Beda e di Riccardo, (di Isidoro di Siviglia, del Venerabile Beda, di Riccardo di San Vittore)
    che a considerar fu più che viro. (che nella contemplazione di Dio fu più che un uomo.)

    Questi onde a me ritorna il tuo riguardo, (E questi, dal quale il tuo sguardo torna su di me,)
    è ‘l lume d’uno spirto che ‘n pensieri (è la luce di uno spirito che fu oppresso da gravi pensieri,)
    gravi a morir li parve venir tardo: (tanto che la morte gli sembrò tarda: )

    essa è la luce etterna di Sigieri, (essa è la luce eterna d...

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  2. PELINE STORY - EPISODIO 27: "IL VOLTO GELIDO"

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    Peline Story
    By joe 7 il 24 Nov. 2023
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    27 - IL VOLTO GELIDO
    (primo articolo: qui; precedente episodio: qui)

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    RIASSUNTO

    Siamo verso la fine dell'800: dopo la morte del padre in Bosnia, Peline Pandavoine e sua madre decidono di raggiungere il nonno di Peline a Maraucourt, in Francia. Viaggiano in un carro coperto, trainato dall'asino Palikare e con loro c'è il cane Barone. Dopo diverse avventure, in cui incontrano Marcel, un ragazzo che lavora in un circo, raggiungono Parigi: ma la madre di Peline, già provata da tempo, si ammala e muore. Prima di morire, la madre dà a Peline il documento che attesta che lei è la vera nipote di Vulfran Pandavoine, il nonno di Peline. Ora Peline dovrà andare a Maraucourt da sola, col cane Barone (hanno dovuto vendere Palikare e il carro per sopravvivere). Dopo diverse vicissitudini, Peline è in difficoltà, anzi rischia di morire dagli stenti. Ma viene raccolta e salvata dalla signora La Rocquerie, la nuova proprietaria di Palikare. Dopo aver lavorato un pò con lei, La Rocquerie la porta finalmente a Maraucourt e la saluta. Ora che è arrivata, cosa può fare? (NOTA: i dialoghi sono riassuntivi, non completi)

    STORIA

    Lungo il cammino, Peline vede finalmente il cartello "MARAUCOURT" con l'aggiunta sotto di "Fabbrica di Vulfran Pandavoine". E' pensierosa: ora che, in pratica, è arrivata, che fare? Ad un certo punto, vede una ragazza che trasporta a fatica un grosso cesto di patate e le cade una patata: Peline la raccoglie e gliela dà.
    "Posso aiutarti?" chiede lei.
    "Ma certo, grazie" risponde la ragazza.
    Mentre portano tutte e due il cesto, la ragazza chiede a Peline:
    "Da dove vieni?"
    "Da lontano. E' qui Maraucourt?"
    "Sì: qui siamo in periferia, però."
    "E c'è qui un cotonificio?"
    "Certo, è lo stabilimento del signor Vulfran Pandavoine. Ci lavorano tutti, lì ci saranno qualcosa ...

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    Last Post by joe 7 il 24 Nov. 2023
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  3. ZOROBIN ENGLISH - ENIES LOBBY ARC - 2

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    Zorobin english
    By joe 7 il 23 Nov. 2023
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    ZOROBIN ENIES LOBBY ARC 2 - EVERYONE READY TO ATTACK
    (last article here.)

    During the train ride to Enies Lobby, Sanji is with them: he failed to save Robin. Zoro doesn't scold the cook for his failure, which he often does in other cases. How come? It is likely that the reason is that Sanji, at that moment, is telling them some background on Robin's history, and they don't know anything about yet. So Zoro is attentive to what he says: among other things, the swordsman knows that Sanji has done everything possible against overwhelming opponents (he even warned him before!). Zoro's determination is also evident when he interrupts Nami: in fact, at that moment, the woman navigator had expressed some perplexity. It is clear that Robin is the priority for him.

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    Nami: It's true, but... Zoro: Forget it...we're going to save her anyway.



    Once they arrive at Enies Lobby and have sided against the CP9, the moment of truth arrives: Robin's confession. She, even if is still handcuffed, explains to them the reason for her behavior. Faced with Robin's confession, Zoro is the only one to actually comment on the fact. The others either repeat her name or are thoughtful. This shows how much Zoro cared to know why Robin had acted like this. Usually, Zoro listens to other people's stories with disinterest, but here it's quite different. Zoro cares Robin, and a lot.

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    Robin: You will only consider me a burden in the end! You will betray me and abandon me like the others! This is what I fear the most! That's why I didn't want you to come and save me! If this is a life I'm going to lose...I'd rather lose it now! Chopper: Robin...Sanji: Robin-chan... Rufy: ... Zoro: Here's how things stand...Nami: !!



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    Zoro: Here's how things stand...



    It's time for the real attack to Enies Lobby to free Robin: and it's also the first time that Zoro shows an "evil face" (following Nami's own words), due to another person's pain. Zoro is shown to be very eager to go into battle to free Robin as he has never been seen before: this also shows how much Robin is important to him. And it is also the first time that Zoro is seen so furious...

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    Last Post by joe 7 il 23 Nov. 2023
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  4. LUPIN :WALTHER P 38 - COMMENTO

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    Lupin
    By joe 7 il 22 Nov. 2023
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    1997: WALTHER P38 - COMMENTO
    Altro titolo: NOME IN CODICE: TARANTOLA
    (la trama è qui)

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    "Lupin III Walther P38" è il nono special televisivo, che commemora il 30° anniversario della nascita di Lupin. Infatti, il suo manga è stato realizzato proprio nel 1967. Questo special fu realizzato con un budget considerevole, il più alto impiegato fino ad allora sugli special televisivi. Il musicista, sempre lui, Yuji Ohno, realizzò l'opening "Lupin the Third's Theme '97 Version". Il produttore Toshio Nakatani, aveva pensato al tema della Walther P38 come caratteristica fondamentale del personaggio: infatti, questa pistola appare sin dalle prime storie della prima serie.

    Lupin qui ha una combinazione di vestiti simile a quella che aveva nel film Lupin e la pietra della saggezza: giacca rossa, camicia nera, pantaloni neri e cravatta gialla. Fujiko, invece, ha i capelli biondi, cosa ceh capita di rado, come per esempio nel precedente special "Il segreto del diamante Penombra".

    I toni qui sono molto scuri: solo quando Eileen e Lupin sono senza mascherina e in mezzo al bosco ci sono toni più vivi, sottolineando però, in questo modo, il clima di oppressione generale. Il concetto chiave di questo film è appunto la libertà in mezzo a una situazione opprimente: una libertà che Eileen ottiene solo con la morte, sottolineando il tono triste del film.

    EILEEN

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    Chiamata anche Ellen, Helen o Elena, è la "ragazza di Lupin" del film. Ha un ruolo così importante da togliere spazio anche a Fujiko, Jigen e Goemon, e l'ending, caso raro, è dedicata tutta a lei. Non si sa quale sia il suo cognome: quando parla di suo padre, lo descrive solo come un alcolizzato che ha venduto lei e suo fratello all'organizzazione Tarantola, solo per avere un pò di soldi per pagarsi da bere. Sulla madre non si sa nulla. Il fatto di essere stata abbandonata dal padre, e di essere cresciuta in mezzo a una banda di assassini, con solo il fratello a proteggerla, con in più la morte dell'amato fratell...

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    Last Post by joe 7 il 22 Nov. 2023
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  5. LUPIN: WALTHER P38 - TRAMA

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    Lupin
    By joe 7 il 21 Nov. 2023
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    1997: WALTHER P38 / NOME IN CODICE TARANTOLA - TRAMA
    WALTHER P38 (titolo originale giapponese)
    LUPIN III - NOME IN CODICE: TARANTOLA
    LUPIN III - WALTHER P38: NOME IN CODICE TARANTOLA

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    Regia: Hiroyuki Yano. E' stato il "ghost director" di Dead or Alive.
    Sceneggiatura: Shinzo Fujita (soggetto) e Shoji Yonemura (sceneggiatura). Entrambi sono stati già visti all’opera su All’inseguimento del tesoro di Harimao.
    Character designer: Fuminori Kizaki.
    Musiche: Yuji Ohno (come al solito)
    1° trasmissione in Giappone: 1 agosto 1997
    1° trasmissione in Italia: 7 novembre 1999 su Italia 1.
    DVD in Italia: Dynit (2004); Yamato Video (2008)
    Precedente film: Il segreto del diamante penombra
    Film successivo: Tokyo Crisis

    TRAMA

    E' notte, l'ora dei ladri: in una villa si svolge un concerto e Lupin raggiunge la cassaforte, dove però trova Zenigata e si vede circondato dagli agenti di polizia.
    "Abbiamo seguito il tuo avviso, Lupin!"
    "Non è mio, Zazà: sono venuto appunto per sapere chi è stato."
    All'improvviso avviene un attacco da parte di una banda di commando assassini, che uccide tutti gli uomini della villa. Lupin vede una ragazza, Eileen, tra i killer: poi una pistola Walther P38 spara da qualche parte e sembra che uccida Zenigata. Gli assassini fuggono su un elicottero.

    Poco tempo dopo, Lupin e Jigen sono su una barca, travestiti da comuni marinai.
    "Sicuro che i tizi del colpo alla villa siano su quell'isola?"
    "Sì, Jigen. E' la banda di assassini più famosa del mondo: l'Organizzazione Tarantola. Uno dei membri era stato catturato, ma era morto: aveva il tatuaggio di una tarantola sulla mano."
    "Ehi, Lupin, stai facendo un giro troppo largo per raggiungere l'isola" nota Jigen.
    In tutta risposta, Lupin getta in acqua un barile, che viene subito polverizzato da un laser, proveniente da un satellite spaziale. Jigen sobbalza.
    "Visto? C'è un satellite laser che controlla chi si avvicina all'isola, a meno che non faccia ...

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    Last Post by joe 7 il 21 Nov. 2023
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  6. GRENDIZER U

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    Goldrake
    Grendizer U
    By joe 7 il 20 Nov. 2023
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    GRENDIZER U: LE PRIME OSSERVAZIONI

    grendizer-u-new-visual


    Già a Ottobre 2022, Go Nagai e la Dynamic Planning avevano annunciato l'uscita di un nuovo progetto su Goldrake, detto Project G (la G ovviamente sta per Goldrake, o Grendizer, se preferite). Nagai precisò che saranno coinvolti i migliori professionisti del Giappone. Il progetto è stato finanziato e prodotto dalla Manga Productions, una sussidiaria della MISK Foundation dell'Arabia Saudita. L'anime è stato realizzato dallo studio Gaina, da non confondere con la Gainax di Hideaki Anno e Evangelion.

    Ora, grazie alle nuove informazioni, sappiamo che nel 2024 - quindi l'anno prossimo - il Project G si realizzerà, diventando un reboot di Goldrake, chiamato Grendizer U, anche se, per ora non sappiamo che significato abbia questa "U". Un reboot è un rilancio, o riavvio, in cui la storia viene azzerata e reinterpretata, sempre però coi personaggi di base. Un reboot non è un remake, che significa rifacimento: nel remake, infatti, tutto viene reinterpretato alla base, cambiando sia i personaggi che l'ambientazione. Un esempio classico di remake è Per un pugno di dollari, remake di Yojimbo-La sfida del samurai.

    Grendizer U sarà realizzato dal regista Mitsuo Fukuda, famoso soprattutto per Gundam SEED, una versione alternativa del classico Gundam. Ecco la sua dichiarazione:

    “Questo è il mio lavoro preferito dai tempi in cui ero uno studente e impazzivo per gli anime, quindi prima di tutto spero di riuscire a farne un’opera che non tradisca i miei sensi. Come ad altri fan del passato, non mi piacciono i cambiamenti senza spiegazione. Quindi non puoi lasciarlo così? Se me lo chiedete, non avrebbe senso e non varrebbe la pena di guardarlo, quindi è difficile decidere quanto cambiare. In sostanza, io sto ricostruendo le origini e i temi di fondo dell’opera Grendizer e la sto rivisitando nell’era attuale. Se siete fan del passato, vi piacerà in modo diverso, quindi vi prego, guardatelo tutti”

    Non capisco bene cosa voglia dire "non tradisca i miei sensi". Che significa? :huh: Inoltre, il regista dice che "non mi piacciono i cambiamenti senza spiegazione": d'accordo, ma allora, perchè, subito dopo, dice che farà dei cambiamenti, senza dare nessuna spiegazione? ...

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    Last Post by joe 7 il 1 May 2024
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  7. DIVINA COMMEDIA DI NAGAI E DI DANTE: PARADISO, CANTO 10 (quinta parte)

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    PARADISO CANTO 10 - QUARTO CIELO DEL SOLE - I 12 SPIRITI SAPIENTI DELLA PRIMA CORONA: PAOLO OROSIO, SEVERINO BOEZIO, ISIDORO DI SIVIGLIA (quinta parte)
    (primo post: qui; precedente post: qui)

    PAOLO OROSIO

    Persecuzione
    Tra i motivi delle persecuzioni dei Cristiani a Roma, c'era anche l'accusa di aver portato delle disgrazie, perchè loro non adoravano gli dei romani. Paolo Orosio (e Sant'Agostino), con le loro opere, hanno confutato questa tesi, difendendo il Cristianesimo.


    Siamo sempre nel Quarto Cielo del Sole, dedicato agli Spiriti Sapienti. San Tommaso d'Aquino continua la presentazione dei 12 spiriti sapienti della prima corona: prima lo stesso San Tommaso, poi Sant'Alberto Magno (il suo maestro), Graziano (col suo diritto canonico), Pietro Lombardo (monaco), Re Salomone e Dionigi l'Areopagita. Ora tocca a Paolo Orosio, la cui opera storica aiutò sant'Agostino:

    Ne l’altra piccioletta luce ride (Nell'altra luce più piccola ride)
    quello avvocato de’ tempi cristiani (quell'avvocato dei tempi cristiani (Paolo Orosio)
    del cui latino Augustin si provide. (della cui opera in latino si avvalse sant'Agostino.)

    Paolo Orosio nacque a Tarragona, in Spagna, nel 390. Presi gli ordini sacerdotali, si recò in Africa per completare gli studi di teologia con S. Agostino: già da allora nacque, forse, quell'amicizia e quella consonanza di interessi culturali che portò alla stesura dell'imponente "Historiarum Libri VII adversus paganos", cioè "I sette libri di storie contro i pagani".

    Si tratta di un'opera storica che abbraccia il periodo compreso fra la creazione di Adamo ed oggi (cioè il 417, la data della realizzazione dei sette libri). Quella stesura era stata sollecitata da Agostino come controprova storica della sua opera "De civitate Dei",...

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    Last Post by joe 7 il 18 Nov. 2023
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  8. RIFLESSIONI STORICHE: LA BATTAGLIA DI VIENNA: SAN GOTTARDO

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    Riflessioni
    Storia
    Vienna
    By joe 7 il 17 Nov. 2023
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    11-12 SETTEMBRE 1683: LA BATTAGLIA DI VIENNA. LA LEGA SANTA FERMA I TURCHI (seconda parte)
    (la prima parte è qui)

    L'OFFENSIVA TURCA: 1664 - LA BATTAGLIA DI SAN GOTTARDO

    Battaglia-di-San-Gottardo
    L'offensiva dei fucili dei Moschettieri di San Gottardo. L'uomo che suona il tamburo è il "Tamburino", che suona la cadenza di sparo dei soldati, che così mantengono il ritmo. Essendo di bassa statura, è difficile che venga colpito. Era comunque un ruolo molto pericoloso: basta ricordare la fine del Tamburino sardo.


    Prima della battaglia di Vienna, è stata fondamentale la battaglia di San Gottardo. L'impero ottomano, che aveva ormai conquistato i paesi balcanici fino alla pianura ungherese, il 1° agosto 1664 era stato fermato nella sua avanzata dagli eserciti imperiali austriaci guidati dal grande condottiero Raimondo Montecuccoli, appunto nella battaglia di San Gottardo, in Ungheria. Non è da confondersi col passo di San Gottardo: qui si tratta di un paese con lo stesso nome (Szentgotthárd, nell'originale ungherese). E' chiamata anche battaglia di Mogersdorf, la città austriaca vicino all'ungherese San Gottardo: la battaglia coinvolse tutta quella zona. E' chiamata anche Battaglia del fiume Raab, che era appunto il fiume che divideva i due eserciti.

    I Turchi erano in 100.000, mentre il Montecuccoli aveva a sua disposizione solo 28.000 uomini, con altri 30.000, tra croati ed alleati vari. Per la battaglia imminente, Montecuccoli prevedeva che la battaglia doveva essere decisa dal fuoco e non dall’urto, in cui sarebbe stato avvantaggiato l’esercito ottomano, superiore di numero: diede quindi l’ordine ai moschettieri (dotati di moschetto, vedi la figura sotto) di disporsi su due file, sparando con fuoco di fila. Significa che, mentre una delle due file sparava, l’altra doveva ricaricare le proprie armi, escludendo quindi la pratica (molto diffusa all’epoca) di una salva , cioè uno sparo simultaneo di più armi da fuoco sparata contemporaneamente da tutte le armi, cosa che avrebbe permesso al nemico di avvicinarsi tra una salva e l'altra.
    ...

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    Last Post by joe 7 il 17 Nov. 2023
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  9. RIFLESSIONI STORICHE: LA BATTAGLIA DI VIENNA - SITUAZIONE STORICA

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    Riflessioni
    Storia
    Vienna
    By joe 7 il 16 Nov. 2023
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    11-12 SETTEMBRE 1683: LA BATTAGLIA DI VIENNA. LA LEGA SANTA FERMA I TURCHI (prima parte)
    La grande alleanza, promossa da Papa Innocenzo XI, respinge i musulmani come accadde il 7 ottobre 1571, sotto san Pio V, nella vittoriosa battaglia navale a Lepanto
    NOTA: scusate, ma avevo postato l'articolo sbagliato, che avrebbe dovuto essere postato DOPO questo. Lo posterò domani. :ph34r:

    ussaro-alato
    Gli Ussari Alati della Polonia: furono l'armata finale che vinse l'offensiva turca.


    Prima di arrivare alla battaglia di Vienna, ci sono delle circostanze storiche da ricordare. Lo scenario politico-militare nella seconda metà del Seicento, il secolo terribile che aveva sconvolto e cambiato per sempre l'Europa, si presenta tutt'altro che pacifico.

    GUERRA DEI TRENT'ANNI

    La Guerra dei Trent'Anni (1618-1648), iniziata come guerra di religione tra protestanti e cattolici, era continuata come conflitto di potere fra la Casa regnante di Francia e quella imperiale degli Asburgo d'Austria. Per raggiungere questo scopo, il primo ministro francese Armand du Plessis, che era anche cardinale della chiesa, cioè il Cardinale duca di Richelieu (sì, lo stesso dei Tre Moschettieri di Dumas), inaugurò una politica fondata sul solo interesse nazionale a scapito degli interessi dell'Europa cattolica, e, in accordo col re di Francia, si alleò coi principi protestanti e con gli ottomani. Questo nonostante il fatto che Richelieu fosse cattolico...

    Richelieu
    Il Cardinale Richelieu: una vita spesa al servizio del Re di Francia.



    LA PACE DI WESTFALIA E I DANNI CONSEGUENTI

    I Trattati di Westfalia (che era una regione tedesca) del 1648 permisero la diffusione della fede protestante, favorendo così l'indifferenza religiosa che abbiamo oggi. Infatti, oggi si pensa: protestanti, cattolici, ortodossi, che importa? Buddisti, animisti, testimoni di Geova, che importa? Tutte le reli...

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    Last Post by joe 7 il 16 Nov. 2023
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  10. "WE WERE SOLDIERS": IL FILM

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    film
    Riflessioni
    By joe 7 il 15 Nov. 2023
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    WE WERE SOLDIERS: L'INUTILE CARNEFICINA DELLA GUERRA DEL VIETNAM
    Interpretato da Mel Gibson, il film insegna quali sono le qualità di un vero leader e fa vedere il dramma della guerra per chi resta a casa

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    We were soldiers (2002) racconta la storia del colonnello Hal Moore, interpretato da Mel Gibson, che viene mandato dal generale dell'esercito americano a comandare il settimo battaglione in quella carneficina inutile che è stata la guerra del Vietnam, nella vallata Ia-Drang, ribattezzata "Valle della morte", perchè lì si moriva come mosche.

    Il fatto che questa guerra sia stata un inutile massacro viene fatto capire bene in tutto l'arco del film, quando fa vedere scene dove i soldati, di entrambi le fazioni, pensano alle proprie famiglie, magari guardando le loro fotografie. Nessuno dei due eserciti vorrebbe combattere quella battaglia, ma sono lì per ordini superiori, costretti ad ammazzarsi a vicenda. Questo film, infatti, mostra il dramma della guerra visto anche dalla parte di chi resta a casa: delle mogli e dei figli che temono ogni momento la lettera che riferisca loro che il capofamiglia è morto.

    Inoltre, il film fa riflettere su come, in ogni contesto di grave difficoltà, come lo è una guerra, viene fuori chi sono realmente le persone. Le difficoltà, infatti, non cambiano le persone, così come i soldi e il successo non hanno il potere di farlo, nonostante si dica spesso il contrario. Queste cose, invece, mostrano soltanto chi sei davvero. La prova, come pure la benedizione, mostrano solo chi sei in verità.

    Nel mezzo dei drammi di questa guerra, il film ci mostra l'eroismo di un capo che non abbandona mai i suoi sottoposti. Il colonnello Moore era un vero uomo nella vita e lo è stato anche nella guerra. In lui possiamo vedere le caratteristiche della figura del leader.

    Innanzitutto, bisogna dire che l'autorità di Hal Moore è indiscussa. Nessuno mette mai in dubbio i suoi ordini.

    Noi, ormai, ci siamo abituati ad una società dove l'autorità è stata abbattuta, al grido sessantottino di "niente padri né padroni". Per noi è diventato normale mettere in discussione l'autorità (tranne quando è di sinistra). Ma per i soldati non è così. Fra i militari c'è una rigida gerarchia e nessuno può disobbedire agli ordini dei superiori. L'ambiente militare è forse rimasto l'unico ai giorni nostri dove l'autorità sia presa ancora seriamente. Non si può giocare allo stupido gioco della democrazia lì dove è in ballo la vita delle persone!...

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    Last Post by joe 7 il 28 Dec. 2023
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