Il blog di Joe7

  1. ZAGOR: "IL BOUNTY KILLER" (Ivan)

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    Ivan
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    By joe 7 il 6 April 2018
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    ZAGOR 273-275: IL BOUNTY KILLER (analisi di Ivan)

    Testi: Marcello Toninelli
    Disegni: Franco Donatelli

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 324-326 (usciti nel 1988). I numeri reali di Zagor sono: 273-275. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 273-275.

    COMMENTO CON TRAMA INCORPORATA

    Viene considerata una delle storie più deludenti della saga. E in effetti, se, dopo averla letta, qualcuno sbuffasse annoiato, non potrei proprio obiettargli niente (anche perché io sono uno di quelli). Eppure non mi sento di sparare a zero su quest'episodio. Anzi, può essere emblematico per analizzare il modus operandi tipico del Toninelli di quel periodo. Partiamo dall'idea di base:

    SOGGETTO: Zagor incontra un suo vecchio amico (Shamrock) diventato cacciatore di taglie. Poco dopo, Zagor viene accusato di omicidio, ma riesce a fuggire. Gli dà la caccia proprio Shamrock. Per Zagor, l'unico modo di scagionarsi è scoprire il vero colpevole. I sospetti ricadono su VISO PIATTO, un predone pellerossa. Zagor riesce a catturarlo, ma scopre che non era lui il vero colpevole. Purtroppo, Viso Piatto muore, così Zagor si ritrova al punto di partenza, e deve scontrarsi con Shamrock e la posse di inseguitori. Alla fine, il colpevole si rivela essere un vecchio nemico di Zagor, il nano Jampot, che aveva sfruttato la sua bassa statura per nascondersi in un posto impensabile nella stanza dell'omicidio.

    Niente male, direi. Nulla da ridire sul soggetto in sé: un giallo classico (il delitto a stanza chiusa) con, in più, l'aggiunta di un depistaggio sul reale colpevole; il tutto condito da comprimari bizzarri di un certo fascino (Shamrock, Viso Piatto, Jampot) e un sacco di pim-pum-pam. Ma allora cos'è che non funziona nella lettura della storia? Risposta secca: lo SVOLGIMENTO, ovvero la trasposizione del soggetto in scene narrative. Questo è sempre stato il limite di Toninelli (assieme ai DIALOGHI, che quando non sono piatti sono assurdi). Vediamo qualche esempio nel dettaglio.

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    Last Post by joe 7 il 10 April 2023
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  2. ZAGOR: "I GUERRIERI DELLA CITTA' SEPOLTA" (Ivan)

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    Zagor
    By joe 7 il 22 Mar. 2018
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    ZAGOR 243-244: I GUERRIERI DELLA CITTA' SEPOLTA (Analisi di Ivan)

    Testi: Marcello Toninelli
    Disegni: Franco Donatelli

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 294-295 (usciti nel 1985). I numeri reali di Zagor sono: 243-244. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 243-244.

    TRAMA

    Un gruppo di guerrieri che portano strani elmi attacca gli indiani Hupa. Si tratta degli Hokonam, un popolo ritenuto scomparso. Zagor si reca nella città e qui scopre la vera identità e i veri piani del loro leader mascherato, lo Splendente.

    COMMENTO

    ...e dopo essermi mantenuto equilibrato et imparziale per tanti commenti, mi concedo una tantum il gusto di sparare a zero su un episodio. Posso? Via, per una volta una sana massacratina ci sta. Comincio col dire che, secondo me, questa storia rappresenta il livello più basso mai toccato da Toninelli durante la sua conduzione di Zagor. Se un neo-lettore mi chiedesse “Perché tanti ce l'hanno con Toninelli?”, gli presenterei quest'albo e gli direi di trarre da solo le proprie conclusioni sui motivi di tanto scoramento fra gli zagoriani storici. Fin dalla primissima sequenza, Toninelli fa subito capire che stavolta sarà dura per la pazienza del lettore. Un gruppo di giovani Hupa viene aggredito dagli Hokonam e un paio di loro ci lasciano la pelle. I superstiti rientrano al villaggio e, naturalmente, la reazione della tribù è di lutto, rabbia e sgomento generale...e in quest'atmosfera funerea cosa fa Cico? Si lamenta che è stato interrotto il pranzo, ed esige immediata riparazione al grave torto fattogli in qualità di ospite.

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    E come reagisce Zagor invece di pigliarlo a calci sui denti?...

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    E Lathan? Li squarta tutti e due mosso da sacrosanta indigna...

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    Last Post by joe 7 il 23 April 2020
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  3. ZAGOR: "L'UOMO LUPO" (Ivan)

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    By joe 7 il 15 Mar. 2018
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    ZAGOR 48-49: L'UOMO LUPO (analisi di Ivan)

    Testi: Guido Nolitta (Sergio Bonelli)
    Disegni: Gallieno Ferri

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 99-100 (usciti nel 1969). I numeri reali di Zagor sono: 48-49. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 48-49.

    TRAMA

    Mentre Zagor e Cico attraversano le montagne di Stormy Pass per ritornare a Darkwood, vengono a sapere dell'esistenza di un misterioso uomo lupo che terrorizza i paesi della zona. Indagando, fanno la conoscenza del professor Stubb, che sta facendo delle indagini su questa storia e chiede di aiutarli. Ma l'uomo lupo è lo stesso Stubb, che cerca di trovare una cura per il suo stato: mentre raccoglie fiori di aconito, che contengono sostanze capaci di curarlo, e Cico lo aiuta nel lavoro, si accorge troppo tardi che è la luna piena e si trasforma. Zagor arriva in tempo per fermarlo: era riuscito a sapere la verità leggendo per caso il diario di Stubb. Dopo una breve lotta, l'uomo lupo muore cadendo in un crepaccio.

    COMMENTO

    Episodio che rappresenta una delle prime incursioni zagoriane nel genere horror, un filone di cui in seguito si abuserà fin troppo spesso e con poco senso della misura. Pur risentendo di una certa datazione (1969), la storia rimane comunque godibile, con momenti di grande atmosfera (soprattutto nella prima parte, quando il mostro rimane ancora una presenza soltanto “suggerita”).

    PREGI

    Spassosa la gag iniziale di Cico al forte militare, dove millanta di conoscere i parenti dei soldati per scroccargli il rancio, finché non viene smascherato e riempito (giustamente) di botte. La scena dell'assedio dei lupi è pura storia zagoriana...

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    Last Post by joe 7 il 16 April 2022
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  4. ZAGOR: "L'ASSASSINO DI DARKWOOD" (Ivan)

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    By joe 7 il 8 Mar. 2018
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    ZAGOR 215-217: L'ASSASSINO DI DARKWOOD (analisi di Ivan)

    Testi: Marcello Toninelli
    Disegni: Franco Donatelli

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 266-268 (usciti nel 1983). I numeri reali di Zagor sono: 215-217. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 215-217.

    TRAMA

    A Darkwood avvengono molte misteriose uccisioni, e Zagor è sospettato dagli indiani Tunican di Tawar di essere il colpevole, a causa di uno spirito maligno che si è impossessato di lui. Zagor indaga per trovare il vero colpevole. Tawar non crede alla colpevolezza di Zagor e, per aiutarlo, lascia il comando a Shenankar, un indiano facile alla violenza. Tawar viene ucciso, ma, prima di morire, riesce a comunicare a Zagor chi sia il vero responsabile di tutti questi omicidi: si tratta di un complotto dei bianchi. Zagor interviene e pone fine alle stragi.

    COMMENTO

    Lo ammetto: io ero uno di quei lettori che quando vedevano il nome “Toninelli” nei credits andavano in crisi depressiva...però questa storia non è affatto malaccio, a dimostrazione che, se messo nelle giuste condizioni, il Marcello ci sapeva anche fare. Semplicemente, la Bonelli non avrebbe mai dovuto assegnargli l'impossibile onere di condurre tutta la collana di Zagor praticamente da solo per 8 anni, con ovvie conseguenze sul rapporto Qualità/Quantità.

    PREGI

    Buona la trovata dei teli mimetici, che rendono apparentemente inspiegabili le improvvise scomparse degli assassini. Apprezzabile anche l'idea di screditare Zagor agli occhi del popolo rosso. Diciamolo: la sua accettazione come “fratello bianco” da parte di tutti gli indiani stava diventando un po' tro...

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    Last Post by joe 7 il 8 Mar. 2018
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  5. ZAGOR: "LIBERTY SAM" (Ivan, Joe7)

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    By joe 7 il 1 Mar. 2018
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    ZAGOR 368-369: LIBERTY SAM (analisi di Ivan e Joe7)

    Testi: Moreno Burattini
    Disegni: Gallieno Ferri

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    Scusate, ma da cosa si capisce che Liberty Sam è negro? Ha la pelle più rosa di un puttino! :huh:


    Zagor edizione originale Zenith: n. 419-420 (usciti nel 1996). I numeri reali di Zagor sono: 368-369. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 368-369.

    TRAMA

    Zagor e Cico, in un'asta di schiavi negri nel sud degli Stati Uniti, vedono con sorpresa Liberty Sam, il loro amico che credevano morto nella battaglia dei Seminoles a Nuova Britannia ("Libertà o Morte"), venduto come schiavo dal negriero Stowe. Lo liberano e lo aiutano a liberare anche la sua donna, Rebecca: insieme, riescono ad impossessarsi di una nave negriera, liberando altri schiavi neri (tra i quali il negro piagnucolone Cotton). Infine, raggiungono l'Africa.

    COMMENTO

    Episodio senza né lode né infamia...ma comunque leggibile in scioltezza. Burattini rende verosimile il ritorno del “defunto” Liberty Sam (operazione abbastanza semplice, dato che in “Libertà o morte” nessuno aveva assistito alla sua morte), e, tutto sommato, la vicenda procede con un buon ritmo narrativo, senza incorrere in incongruenze o banalità. Tuttavia, la storia mi lascia una sensazione di incompiutezza, l'ennesimo buon-soggetto-di-base-che-però-poteva-essere-realizzato-molto-meglio.

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    Last Post by joe 7 il 1 Mar. 2018
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  6. ZAGOR: "I PREDATORI DELLA VALLE DEL DIAVOLO" (Ivan)

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    By joe 7 il 22 Feb. 2018
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    ZAGOR 265-267: I PREDATORI DELLA VALLE DEL DIAVOLO (analisi di Ivan)

    Testi: Marcello Toninelli
    Disegni: Franco Donatelli

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 316-318 (usciti nel 1987). I numeri reali di Zagor sono: 265-267. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 265-267.

    TRAMA

    Tom Goodbar vuole che Zagor trovi suo figlio Roy (un ladro che aveva nascosto un bottino), rinchiuso in un carcere all'aperto chiamato La Valle del Diavolo, e rapisce Cico per costringerlo. In questa valle i detenuti sono lasciati incustoditi a causa del fatto che è una valle senza uscita; sono inoltre divisi in tre gruppi: il primo, comandato da Big George, vive sotto un tetto e si dà alla coltivazione; il secondo vive allo stato brado; il terzo vive nelle caverne e si nutre di carne umana. Alla fine Zagor troverà Roy in questo carnaio, ma l'uomo finirà ammazzato dai suoi complici.

    COMMENTO

    Ennesima storiellina di Toninelli, per la quale, difficilmente, si vedrà la coda alle bancarelle dell'usato. Ma, del resto, quello era il periodo in cui il povero Marcello Toninelli cominciava a dare vistosi segni di esaurimento da iper-lavoro; in seguito avrebbe sfornato storie ancor più raffazzonate.

    PREGI & DIFETTI

    In questo caso sono tutt'uno. Nel senso che i “pregi” a livello di idea si trasformano poi in “difetti” nella loro realizzazione pratica. L'idea del “carcere naturale” autogestito dai detenuti stessi (tipo “1997 FUGA DA NEW YORK”, da cui l'ispirazione è palese) è affascinante. Il problema era rendere credibile quest'idea nel contesto western dell'epoca zagoriana. Purtroppo Toninelli passa con un ...

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    Last Post by joe 7 il 22 Feb. 2018
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  7. ZAGOR: "LA MINACCIA VERDE" (Ivan)

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    By joe 7 il 15 Feb. 2018
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    ZAGOR 147-148: LA MINACCIA VERDE (analisi di Ivan)

    Testi: Alfredo Castelli
    Disegni: Franco Donatelli

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 198-199 (usciti nel 1977). I numeri reali di Zagor sono: 147-148. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 147-148.

    TRAMA

    Cico è fermamente convinto che gli abbiano venduto una mappa del tesoro stile "Digging Bill" e non è disposto ad accettare che lo abbiano buggerato, facendogli spendere tutti i suoi risparmi. Seguito da Zagor, alla fine entra in una caverna vicino alla città di Dead Horse Town, dove non c'è nulla, se non una pianta che sembra un rampicante. Se ne vanno, ma la pianta, che è una specie di essere alieno, prende vita e comincia ad attaccare animali e persone, succhiando loro il sangue e seguendo gli ordini di un indiano-sciamano vecchio e pazzo. Zagor e Cico si fanno dire tutto dallo sciamano, con le buone e con le cattive, e disseccano la pianta, grazie ad una soluzione che era in una capanna abbandonata, appartenuta ad uno scienziato chiamato Lorenz, vecchio amico dell'indiano matto. Questo scienziato aveva indagato sulla pianta e poi era morto. Ma sono solo le piante secondarie a disseccarsi: la pianta principale è ancora viva e attacca Zagor e Cico. Zagor allora parla alla pianta (sì, le parla, proprio come fa la Cesira al filodendro di casa).

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    E Zagor dice alla pianta aliena che non va mica bene fare queste cose, agli ordini di un pazzo, poi. La pianta, allora, li molla, afferra l'indiano pazzo, torna nella caverna trascinandolo con sè, sigilla la caverna e ciao, fine della storia. Guardate che non vi prendo in giro, la storia è veramente così. O_o

    COMMENTO

    Torna ai testi Alfredo Castelli, molti anni dopo la mitica "...

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    Last Post by joe 7 il 15 Feb. 2018
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  8. ZAGOR: "LA PISTA DEL WEST" (Ivan)

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    By joe 7 il 6 Feb. 2018
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    ZAGOR 175-176: LA PISTA DEL WEST (analisi di Ivan)

    Testi: Giorgio Pezzin
    Disegni: Francesco Gamba

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 226-227 (usciti nel 1980). I numeri reali di Zagor sono: 175-176. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 175-176.

    TRAMA

    Zagor e Cico aiutano una carovana di mormoni guidata dal reverendo Beecham nella loro traversata per raggiungere i territori di Green Valley, oltre il passo pericoloso detto Sierra Blanca. Laggiù incontrano Keegan e i suoi uomini, che li vogliono derubare con l'inganno: sono gli stessi che avevano abbandonato diverse carovane che erano passate attraverso la Sierra Blanca e, per sopravvivere, erano diventati cannibali e si erano regrediti ad uno stadio primitivo. Zagor sconfigge Keegan e i suoi, e alla fine affronta i sopravvissuti. Dopo averli travolti con una valanga, il reverendo Beecham decide di aiutarli e li porta con sè nella carovana.

    COMMENTO

    Modesto episodio a firma di Giorgio Pezzin, autore che ho apprezzato molto sulle pagine di Il Piccolo Ranger. Purtroppo nelle sue (rare) incursioni zagoriane non ha saputo discostarsi dal suo personaggio prediletto, col risultato di far muovere Zagor come se fosse un Kit Teller con la scure 1. Infatti, le sue storie zagoriane sarebbero risultate perfettamente in linea con lo stile della collana del Piccolo Ranger...ma su Zagor provocano una stridente sensazione di diversità dai canoni classici della testata (nota di Joe7: non è niente in confronto a quando arriverà Sclavi). Tant'è che nel referendum del 1981 “LA PISTA DEL WEST” fu votata al 5° posto delle storie più deludenti. Una stroncatura forse esagerata, dal punto di vista di mero valore intrinseco della storia, ma comprensibile dal punto di vista del lettore zagoriano d.o.c. Pezzin ha uno stile narrativo “classico”, s...

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    Last Post by joe 7 il 6 Feb. 2018
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  9. ZAGOR: "VIAGGIO SENZA RITORNO - L'ULTIMO VIKINGO" (Ivan)

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    By joe 7 il 30 Jan. 2018
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    ZAGOR 170-172: VIAGGIO SENZA RITORNO / L'ULTIMO VIKINGO (analisi di Ivan)

    Testi: Guido Nolitta/Sergio Bonelli
    Disegni: Pini Segna

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 221-223 (usciti nel 1979). I numeri reali di Zagor sono: 170-172. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 170-172.

    TRAMA

    Zagor e Cico vengono a sapere di misteriosi "banditi senza volto" che rubano, stranamente, solo il vino: alla fine, scoprono che si tratta di una loro conoscenza, il capo vichingo Guthrum, loro amico, incontrato precedentemente in "Sfida all'ignoto". L'anziano capo, insieme ai suoi uomini vichinghi (qui chiamati "vikinghi"), hanno dovuto fare un "prelievo" di vino e altro per sostenere il loro viaggio verso "Nuova Vita" una terra nascosta dove vivono serenamente degli altri vichinghi, sui quali Guthrum è venuto a sapere per vie indirette. Infatti, Guthrum e i suoi potrebbero continuare a vivere lì, seguendo così in pace le loro tradizioni vichinghe. Guthrum, con un trucco (vino con sonnifero, un classico), porta Zagor e Cico con sè: dopo una vibrata protesta, i due accettano di accompagnare il loro amico nel viaggio, che però si rivela talmente drammatico da diventare alla fine un vero e proprio incubo: non solo cerbiatti carnivori e amebe gigantesche mangiatrici di uomini, ma gli stessi abitanti vichinghi di Nuova Vita sono diventati tutti dei veri e propri lupi mannari.

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    Riescono a sfuggire a stento dagli uomini belva, ma alla fine i soli sopravvissuti sono Zagor, Cico e Guthrum, che ritornano nella civiltà più morti che vivi: Zagor rimane a letto con la febbre per diversi giorni, e, quando si riprende, si accorge che Cico e Guthrum, che si sono ripresi prima di lui, hanno aperto, coi suoi soldi, un'os...

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    Last Post by joe 7 il 19 Feb. 2024
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  10. ZAGOR: "HELLINGEN! / MAGIA SENZA TEMPO" (Ivan)

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    Ivan
    Zagor
    By joe 7 il 23 Jan. 2018
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    ZAGOR 178-182: HELLINGEN! / MAGIA SENZA TEMPO (analisi di Ivan)

    Testi: Guido Nolitta/Sergio Bonelli
    Disegni: Gallieno Ferri

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 229-233 (usciti nel 1980). I numeri reali di Zagor sono: 178-182. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 178-182.

    TRAMA

    Il colonnello Perry invita Zagor e Cico a rivedere il loro antico nemico, Hellingen, nel forte scientifico chiamato Skylab, perchè possa guarire dalla sua follia e rendersi utile col suo genio scientifico. Tuttavia, quando arrivano al forte, scoprono che i soldati sono tutti morti in modo strano, come mummificati, e Hellingen è scomparso: anzi, c'è una sua tomba, che però, Zagor, insospettito, esamina e scopre che è vuota. Alla fine, scopre che Hellingen è riuscito a contattare degli alieni, chiamati Akkroniani, che lo avevano liberato dal forte dove era rinchiuso: col suo aiuto contano di catturare abbastanza umani da cui estrarre del sangue, necessario per la loro sopravvivenza. Dopo aver catturato Zagor e Cico, Hellingen li condiziona in modo che possano ingannare gli indiani, così da lasciarsi catturare dagli alieni e così diventare "materiale di sussistenza" per gli alieni. Cico, in uno dei suoi tentativi di scroccare del cio gratis, viene riempito di botte da alcune squaw: in questa esperienza, il messicano perde l'apparecchio che lo condizionava. Ritornato in sè, libera anche Zagor. Mentre Cico va dal colonnello Perry a chiedere rinforzi, Zagor, nel tentativo d sfuggire agli alieni, finisce in una grotta del monte Naatani, dove viene accolto dallo stregone Keokuk, che gli racconta dell'Eroe Rosso, chiamato Rakum, un indiano che, molti anni fa, aveva respinto gli akkroniani con le armi che gli aveva dato Manito-testa-di-bisonte, una divinità indiana. Ora Rakum, ormai morto da tempo, giace mummificato in fondo alla grotta: grazie alle preghiere di Keokuk, il morto ritorna in vita egli consegna a Zagor le armi con cui aveva c...

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    Last Post by joe 7 il 17 Oct. 2023
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